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    Colpo di San Giovanni in Marignano: in regia arriva Sarah Straube

    La Omag-Mt San Giovanni in Marignano dà il benvenuto a Sarah Straube in regia. La giocatrice tedesca, classe 2002, arriva in Romagna dopo sei anni importanti in Bundesliga con il Dresdner SC, uno dei club più storici e prestigiosi del volley femminile tedesco.

    Un vero e proprio colpo di mercato per la Omag-Mt, che affida la regia della squadra a un talento giovane ma già con una bella esperienza alle spalle. Il suo percorso è iniziato al centro federale VC Olympia Dresden, un vivaio pensato per far crescere le promesse del Dresdner SC. Fin dai tempi della scuola Sarah ha mostrato grandi qualità, guadagnandosi il passaggio in prima squadra e diventando presto una presenza fissa in campo. Belle parole per lei da parte del suo ex allenatore Alexander Waibl in una recente intervista: “È una giocatrice fondamentale. Il palleggiatore è un ruolo chiave, e vederlo ricoperto da una ragazza cresciuta nel nostro vivaio è qualcosa di speciale. Sarah sa gestire la pressione e questo la rende davvero unica.”

    E infatti, con Dresda, ha già messo in bacheca titoli importanti: la Coppa di Germania nel 2020 e nel 2025 e nel 2021 il campionato tedesco e la Supercoppa. L’arrivo di Sarah è un segnale chiaro: la Omag vuole continuare a crescere puntando su qualità, personalità e visione di gioco. E lei ha tutto questo.

    Sarah Straube: “Sono nata il 26 aprile 2002 in una piccola città della Germania. All’epoca mia madre giocava ancora a pallavolo, quindi si può dire che la passione per questo sport mi è stata trasmessa fin da piccola. Da giovane ho iniziato giocando come schiacciatrice. Il passaggio al ruolo di palleggiatrice è avvenuto grazie al mio allenatore di allora, che vedeva in me un maggiore potenziale in quella posizione. Ho già disputato sei stagioni nella Bundesliga tedesca, dove ho accumulato esperienza e sono cresciuta molto. Ora sento che è arrivato il momento di fare il prossimo passo. Giocare nel campionato italiano è sempre stato un sogno per me, e sono molto grata a San Giovanni per avermelo reso possibile. Ho sentito parlare molto bene del club, soprattutto del fatto che il rapporto tra società, squadra e tifosi è molto familiare. Questo ha reso la decisione di venire a San Giovanni ancora più facile. Conosco la Serie A italiana solo attraverso i racconti delle mie compagne di nazionale; quindi, per me ci saranno tante novità da scoprire. Spero che riusciremo a creare un bel gruppo in fretta e a dimostrare il nostro valore in Serie A1. A livello personale, voglio imparare il più possibile dallo staff tecnico e continuare a crescere come giocatrice. Non vedo l’ora che questa nuova avventura abbia inizio!“.

    (fonte: Omag-Mt San Giovanni in Marignano) LEGGI TUTTO

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    A Bergamo arriva la centrale Denise Meli: “Questa chiamata mi ha reso euforica”

    La prima novità ha il volto di Denise Meli. La centrale toscana, in arrivo da Brescia, vestirà la maglia del Volley Bergamo 1991 nella prossima stagione.

    “La chiamata di Bergamo? Mi ha reso euforica – ha ammesso al momento della firma del contratto – Mi hanno sempre parlato bene di questa Società e ne ho sempre apprezzato i risultati. Vedo una Società che costruisce, a cui importa sia della squadra che del singolo. Non potevo lasciarmela scappare…”.

    Classe 2001, la centrale nata a Bagno a Ripoli (Firenze) ha iniziato a giocare a pallavolo nella EuroRipoli (2015/2018), per spostarsi poi alla VolleyRo Casal De’ Pazzi (2018/2019), dove conquista lo scudetto Under 18.

    Dopo un anno in A1 con Il Bisonte Firenze, nella stagione 2020/2021 ha esordito in A2 con il Volley Soverato, per passare poi all’Ipag Montecchio Maggiore (2021/2022). Nel 2022/2023, a Trento, ha conquistato la promozione in A1, mentre nella passata stagione era alla Millenium Brescia.

    “Sono un centrale da quando sono uscita dalle giovanili: mi piacciono molto i centrali con grandi doti atletiche, tipo Squarcini. Centrali che non hanno bisogno di grandi altezze però riescono a fare tanto con quello che hanno. Come sono arrivata alla Pallavolo? Da ragazzina trovi ciò che ti piace fare dopo aver provato diversi sport. Così ho fatto io, ma nessuno mi era piaciuto, dalla danza all’atletica. Poi ho incontrato la pallavolo e ho detto wow.

    La prima squadra si trovava nel mio paesino a Bagno a Ripoli, poi ci sono stati il VolleyRo, un grave infortunio, una tappa a casa, al Bisonte, e sono ripartita. Soverato è stato il mio primo anno fuori casa, quindi Montecchio e poi Trento, che mi ha insegnato moltissimo a livello personale. Albese è stato il trampolino di lancio per Brescia e quindi per Bergamo.

    Quando non gioco a pallavolo, invece, studio Scienze Motorie. Mi mancano 2 esami per finire il secondo anno. Oltre allo studio, nella mia vita ci sono la musica e viaggi: non sono mai ferma”.

    “Obiettivi per questa nuova avventura? Arrivo in questo campionato per la prima volta da ragazzina, perché mi reputo una ragazzina anche se ho 24 anni… Mi aspetto di migliorare tantissimo. Sono venuta qui anche per questo, per questo staff. Non mi aspetto niente e non pretendo niente, sono qui per lavorare a testa bassa e fare del mio meglio. Lavorerò tantissimo e bene.

    I tifosi? Non vedo l’ora di conoscerli: sono stata a Treviglio per una gara ed erano ipercalorosi. Non vedo l’ora che siano anche i miei tifosi!”.

    (fonte: Volley Bergamo 1991) LEGGI TUTTO

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    Kioene Padova Under 17: quarto posto alle Finali Nazionali

    Si chiude con un meritato quarto posto l’avventura dell’Under 17 dell’Accademia Kioene Pallavolo Padova alla Finali Nazionali FIPAV andate in scena ad Alba Adriatica dal 20 al 25 maggio. Un risultato di assoluto valore per la formazione bianconera, che ha saputo affrontare con determinazione e qualità tecnica una competizione di altissimo livello, mettendosi in evidenza tra le migliori realtà giovanili d’Italia.
    Il cammino dei bianconeri è iniziato nel migliore dei modi con la conquista del primo posto nel girone di qualificazione. Dopo aver superato squadre blasonate come Cuneo e Vibo Valentia, i ragazzi di coach Alessandro Stellin hanno continuato a crescere di partita in partita, dimostrando maturità e compattezza. Nei quarti di finale, la vittoria per 3-1 contro Romeo Volley Meta ha aperto le porte della semifinale e della lotta per il podio nazionale. Nella finale per il terzo posto, la sfida contro l’Itas Trentino si è chiusa con la vittoria della squadra trentina, lasciando Padova ai piedi del podio ma con la consapevolezza di aver disputato un torneo da protagonisti.
    Al termine della manifestazione, coach Alessandro Stellin ha tracciato il proprio bilancio: “Il percorso è stato chiaramente un crescendo. Già nella fase di qualificazione siamo stati molto bravi ad approcciare nel modo giusto: abbiamo iniziato bene contro Cuneo e poi ci siamo confermati nella partita con Vibo, l’altra squadra che, sulla carta, aveva tutte le carte in regola per passare il girone. È stata una prova difficile anche sotto il profilo del tifo: per la prima volta ci siamo confrontati con un palazzetto pieno e un tifo avversario decisamente acceso, ed è stata un’esperienza che ha contribuito molto alla crescita caratteriale del gruppo”.
    Il tecnico bianconero ha poi sottolineato l’importanza dell’esperienza accumulata nelle prime partite: “Nella fase successiva, avendo già qualche partita alle spalle, siamo riusciti a essere più sciolti rispetto agli avversari, pur trattandosi comunque di squadre ostiche. La vera svolta è arrivata nella partita contro Castellana: lì si è vista tutta la maturazione mentale dei ragazzi, nella capacità di gestire i momenti caldi del match. È stato impressionante”. 
    Particolarmente significativa anche la prestazione nei quarti di finale: “Contro Meta, nei quarti, abbiamo affrontato una squadra che non mollava mai, che difendeva tanto e giocava ogni pallone con grande intensità. Ci abbiamo messo un set per inquadrarla, poi però i ragazzi hanno gestito la partita in modo molto lucido. È stata la conferma che la nostra è stata una crescita vera, soprattutto sul piano mentale e nella gestione concreta della gara”. 
    Stellin ha poi evidenziato il cambio di mentalità del gruppo: “La cosa che ci portiamo a casa è la convinzione di credere in ciò che si fa. Nei momenti di confronto con i ragazzi non parlavamo più di se sarebbe arrivato un risultato, ma di quando. Questo cambio di mentalità è stato fondamentale. E poi la gestione mentale delle partite: in finale provinciale, quando ci siamo trovati in difficoltà, abbiamo ceduto perché non siamo riusciti ad adattarci. Qui invece abbiamo saputo leggere meglio le situazioni, anche quando non riuscivamo subito a esprimere il nostro miglior gioco. Ci siamo dati il tempo per capire, poi siamo stati martellanti nel cercare la soluzione vincente”. 
    Infine, un pensiero sulla sfida per il terzo posto contro l’Itas Trentino: “Dispiace un po’ per la finale terzo-quarto posto, ma è stata una partita giocata tra squadre stanche. Nei primi due set noi avevamo qualcosa in più, poi Trento è venuto fuori meglio nel finale. Noi abbiamo pagato un po’ di stanchezza, soprattutto perché le nostre armi sono la velocità di gioco. Dopo una settimana così intensa, con così tanti salti e attacchi, diventa tutto più complicato. Trento, più fisica, ha difeso e contrattaccato meglio. È finita per pochi dettagli. Ma va bene così, siamo molto contenti”.  LEGGI TUTTO

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    Tre giorni di Modena: crescere rispondendo alle ‘sollecitazioni’ di Velasco. Tutte le sue parole

    Senza quasi tutte le big, per le quali il primo vero collegiale avrà luogo questa settimana, il torneo AIA Aequilibrium Cup Women Elite di Modena che si è giocato nel weekend appena concluso è stato una sorta di esame di maturità, scolasticamente parlando, per tante giocatrici giovani e con più o meno esperienza. I risultati hanno detto, avrebbero detto, comunque poco, mentre molto più indicativi sono stati il modo di stare in campo di questo gruppo di azzurre ‘azzurrabili’, la personalità mostrata (e non mostrata) nelle fasi cruciali dei set e il loro modo di reagire, gara dopo gara (ne hanno giocate tre in tre giorni) alle ‘sollecitazioni’ di Julio Velasco. Sollecitazioni che tutti abbiamo ascoltato nel corso dei time-out e che poi lo stesso ct ha argomentato schiettamente anche nelle interviste post gara.

    VELASCO DOPO ITALIA-OLANDA 3-2Andando con ordine, dopo il primo match vinto al tie-break sull’Olanda Velasco ha posto l’accento sulle palle che scottano, quelle che hanno deciso – anche in negativo – l’esito di alcuni set.

    “Quello che non mi piace è perdere un set facendo un pallonetto sul 24-25 per paura di sbagliare. Se dobbiamo perdere, dobbiamo perdere andando a tutto braccio. I punti decisivi si giocano a tutto braccio. Il pallonetto si fa prima del 20”. 

    “Sono cose che devono imparare, sono giovani e giocano in squadre che non giocano partite decisive in campionato, però, come gli ho detto, alcune cose le mettiamo noi ma molte le mettono i giocatori. Individualmente. Quello non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai, e questo è il momento di dimostrarlo. Me la gioco o non me la gioco? Se ho paura, sono un giocatore da allenamento. Poi ci sono quelli da partita. Qua vediamo quali sono quelle da partita”.

    VELASCO DOPO ITALIA-TURCHIA 3-2Nel secondo match, vinto con stesso punteggio contro la Turchia di Santarelli, anche lei in versione sperimentale con tante giovani in prova, Velasco ha sottolineato come alcune giocatrici abbiano reagito positivamente alle sue indicazioni, ma ha anche messo in evidenza alcuni aspetti tecnici che non gli sono piaciuti molto (alzate staccate, battute facili).

    “La parte emotiva gioca ancora un ruolo molto molto grande, ma per fortuna si sono sbloccate, soprattutto alcune giocatrici come Stella Nervini che nella partita precedente era andata con il braccino mentre oggi andava con il braccione. Stessa cosa Adhu Malual. Degradi in copertura ha fatto ancora cadere due pallonetti, ma dobbiamo ricordarci che lei si è fatta male in difesa, non cadendo da un muro, per cui è ancora condizionata su quelle palle basse che deve piegarsi per prenderle. Però la paura bisogna togliersela anche con esigenza, non si può essere accondiscendenti. Anche Moro ha fatto una bellissima partita, le occasioni vanno sfruttate e lei lo ha fatto”.

    “La Turchia era molto meglio di noi nelle alzate, che erano tutte vicine alla rete, mentre noi dopo la difesa lasciavamo la palla staccata e gli attaccanti potevano fare poco. Anche la nostra battuta era molto facile, ma è sempre la paura di sbagliare“.

    “Anche la Turchia non era al completo come noi, però battere una super potenza come loro fa sempre morale e questa vittoria per questo gruppo è stata molto importante. Anche perché non è facile per queste giocatrici vedere dall’altra parte Daniele Santarelli, che per me è il miglior allenatore italiano, contro cui hanno sempre perso”.

    “Noi non facciamo niente, lo ripeto sempre, l’unica cosa che facciamo è convincere i giocatori a fare, però penso che per il morale di questo gruppo questa vittoria è molto importante. Questa è una maglia che pesa e dopo l’Olimpiade pesa ancora di più“.

    VELASCO DOPO ITALIA-GERMANIA 1-3Al termine dell’ultimo match la musica non cambia. Le difficoltà tecniche emerse contro la Germania sono le stesse, soprattutto in relazione alle alzate staccate da rete, e anche l’atteggiamento non ha soddisfatto in pieno il ct che ha continuato a puntare il dito sulla paura di sbagliare di alcune giocatrici.“Abbiamo giocato sempre con determinazione e coraggio anche se con la Germania a volte non siamo riusciti ad essere incisivi come forse potevamo. Purtroppo abbiamo giocato troppi palloni staccati da rete, un qualcosa che nel volley femminile non puoi permetterti”. 

    “Soprattutto quei palloni difficili, sia con la Turchia che con la Germania, li abbiamo sofferti mentre le nostre avversarie facevano meglio. Inoltre credo che dobbiamo essere più pronti ad assumerci la responsabilità di fare punto. Solo attraverso questo tipo di maturazione potremo crescere realmente per non ritrovarci anche in futuro con quello che si definisce braccino corto. Detto questo, non mi sentirete mai felice di perdere, anzi non lo accetto proprio, ma comunque va ricordato che abbiamo tenuto testa a una Germania al gran completo”. 

    Insomma, tirando le somme, in questa tre giorni di Modena è apparso evidente a tutti che la nazionale femminile stia ‘crescendo’ e ‘attenzionando’ giocatrici giovani che sì, hanno il potenziale e il talento per farne parte in pianta stabile, ma forse non sin da ora. Bisognerà aspettare ancora un po’. Soprattutto, per diventare delle big, molte di queste ragazze dovranno fare uno switch importante in termini di personalità. Una cosa, che come ha sottolineato più volte Velasco, non si regala e non si allena: o ce l’hai o non ce l’hai. Se ce l’hanno, chi ce l’ha, dovrà tirarla fuori in fretta perché dopo il Mondiale altre campionesse olimpiche diranno addio alla maglia azzurra e per sostituirle bisognerà dimostrare di possedere il pacchetto completo: talento, determinazione, fame, killer-instinct, mentalità vincente e pure i giusti anticorpi alla perdita di un punto, un set, una partita.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Coppe Territoriali: Meda, Lucernate e Desio si aggiudicano i trofei nelle rispettive categorie

    Prosegue il calendario delle finali organizzate dal Comitato Territoriale di Milano Monza Lecco. Domenica, al Palazzetto dello Sport di Varedo, è andata in scena un’intensa giornata di pallavolo giovanile con le finali di Coppa per le categorie Under 14 Femminile, Under 15 Maschile e Under 19 Maschile. Un appuntamento molto atteso, che ha visto protagonisti alcuni dei migliori giovani talenti del territorio.

    Ad aprire le danze è stata la finale della Coppa Under 14 Femminile, che ha visto la New Volley Brianza Meda U14 imporsi con autorità sulla formazione della Billa Volley Milano Bianca. Un match a senso unico chiuso sul 3-0 (25-13; 25-18; 25-23), grazie a una prestazione solida e ben orchestrata dalle ragazze di Meda.

    A seguire si è disputata la finale della Coppa Under 15 Maschile, che ha visto protagoniste Volley Lucernate e Desio Volley Brianza Verde. Anche in questo caso, il risultato è stato netto: Lucernate ha conquistato la vittoria per 3-0 (25-22; 25-23; 25-20), dimostrando grande compattezza e capacità di gestire i momenti chiave del match.

    Nel pomeriggio, riflettori puntati sulla finale della Coppa Under 19 Maschile, che ha visto scendere in campo Coralya Lissone Volley Team contro Desio Volley Brianza. Dopo un primo set conquistato da Lissone, Desio ha cambiato marcia imponendosi per 3-1 (21-25; 25-14; 25-22; 25-15), chiudendo con merito una finale ricca di intensità.

    I premi MVP delle tre finali sono stati assegnati da Cristina Tau, assessore allo sport, che ha sottolineato il valore educativo e formativo di queste manifestazioni. I riconoscimenti sono andati a Sara Galanti (New Volley Brianza Meda) per la finale Under 14 Femminile, Ousman Sanneh (Volley Lucernate) per la finale Under 15 Maschile e Samuele Lietti (Desio Volley Brianza) per la finale Under 19 Maschile.

    (fonte: CT FIPAV Milano Monza Lecco) LEGGI TUTTO

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    Romeo Sorrento settimo posto in Boy League

    La Romeo Sorrento chiude al settimo posto la sua esperienza nella 26a edizione della Boy League U14 disputatasi a Fano 23-25 Maggio 2025. Final 8 conquista grazie alla vittoria del concentramento di Perugia dello scorso 5 Aprile dopo aver battuto Cagliari, Sarroch e Perugia.
    Il livello della competizione era molto alto trattandosi dei settori giovanili delle società di Superlega (Civitanova, Piacenza, Trento, Padova, Perugia) ed la presenza di Cuneo e Brugherio.
    La prestazione dei ragazzi durante il torneo è andata in crescendo. Dopo le sconfitte con Padova il primo giorno, e con Piacenza e Trento il secondo giorno, domenica 25 Maggio hanno battuto Perugia 2-0 (25-17,25-21) conquistando così il settimo posto finale.
    L’analisi della manifestazione nelle parole del capitano Luca Gargiulo, del mister Andrea Fiorentino e del responsabile tecnico del settore giovanile Paolo Gargiulo.
    Il capitano Luca Gargiulo: “Quest’esperienza è servita molto per capire il livello e l’ambiente di chi vuole ambire a giocare ad alti livelli. Abbiamo cercato di dare il nostro meglio, tranne che nella prima partita, dove abbiamo pagato l’emozione dell’esordio, ma nelle altre due abbiamo giocato meglio, non ci siamo lasciati abbattere dall’altezza degli avversari, sapevamo che erano molto forti tecnicamente e fisicamente ma abbiamo lottato fino all’ultimo punto. Contro Perugia sapevamo già il tipo di gioco e siamo stati subito in partita, fin dal primo punto eravamo concentrati al massimo e determinati a vincere.”
    Il mister Andrea Fiorentino: “Per la prima volta la nostra società, sempre con l’ausilio della collaborazione con il volley meta, è riuscita a conquistare le final eight della Boy League. Essere qui, tra le prime otto squadre d’Italia, è un grandissimo successo, sapevamo benissimo che il livello sarebbe stato molto alto ma penso che sia stata un’esperienza che i ragazzi porteranno con loro per molto tempo. Questa esperienza deve farci capire e da stimolo per quanto ancora dobbiamo lavorare per riuscire ad alzare l’asticella. Chiudiamo con un settimo posto con la vittoria nell’ultima partita contro Perugia questo percorso dal sapore dolceamaro, con la cognizione di quanto fatto e la consapevolezza di quanto potevamo fare in più”.
    Infine il responsabile tecnico del settore giovanile Paolo Gargiulo: “Molto contento di questa bellissima esperienza soprattutto per i nostri ragazzi che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con atleti di alto livello. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo della vigilia, sicuramente si poteva vincere qualche set in più, soprattutto nella prima gara dove i ragazzi hanno pagato l’emozione dell’esordio. Ricordiamo che anche la squadra della Boy League è frutto della collaborazione consolidata con il Volley Meta. Inoltre voglio ringraziare gli amici del Polisportiva Palmese per averci dato in prestito un proprio atleta. Adesso nemmeno il tempo di disfare le valigie che gran parte di questi ragazzi devono subito ripartire alla volta di Gaeta per le finali nazionali di U15”.
    ROMEO SORRENTO BOY LEAGUE
    5 IACCARINO Luigi S6 NAPPI Biagio L7 GARGIULO Luca S8 AIELLO Nunzio Fabrizio C9 CAPODILUPO Andrea P14 ANTONETTI Riccardo S26 MARESCA Pietro Paolo C27 TIZZANO Teo P31 GARGIULO Alessio C33 CONO Giuseppe Pio S80 DE MARTINO Francesco S99 CASTIELLO Matteo C
    All. FIORENTINO Andrea LEGGI TUTTO

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    Che polemiche alla finale Under 12 in Sardegna: “Ha vinto l’antisportività”

    Ci sarebbe da riflettere, e tanto, se anche un torneo di ragazzine, poco più che bambine che si avvicinano con passione allo sport che amano, deve finire per generare quanto successo in Sardegna, al Palazzetto di Olmedo (in provincia di Sassari), ed è, poi, andato avanti tra comunicati, accuse e “vecchie ruggini” di adulti e società, che con la pallavolo giocata sul campo dalle Under 12, forse, c’entrano anche poco…

    Quello che è accaduto lo ha raccontato, tra gli altri, l’Unione Sarda, riprendendo un comunicato dell’Aliva Volley Alghero: “Abbiamo assistito alla fiera dell’antisportività, in cui un’associazione dilettantistica sportiva insegna a ragazze di 11 anni che è corretto vincere senza giocare“, è l’accusa. Il fatto è che “si dovevano disputare le finali territoriali di pallavolo del campionato Under 12, dove le quattro squadre migliori del campionato avrebbero dovuto sfidarsi per decretare la migliore in campo“, però, dopo che “le prime due squadre estratte, hanno regolarmente disputato la prima gara in tabellone“, nella seconda gara una delle due formazioni, la Time Out Nera Olbia, “non si è potuta presentare (contro Sennori, Ndr) a causa dell’assenza di un’atleta, e quindi, non rispettando il numero minimo delle giocatrici nonostante avesse una quantità sufficiente per svolgere la partita“.

    E’ stato, quindi, proposto di modificare la formula delle finali in un triangolare tra le squadre disponibili, ma “la Spring Volley di Sennori ha rifiutato di far giocare le sue ragazze e ha scelto di non accettare una proposta e appropriarsi del passaggio a tavolino alle finali“. Così, “per solidarietà alla Junior Volley Sassari (la quarta squadra partecipante, che aveva perso la prima gara di semifinale proprio contro Alghero, Ndr) e alla Time Out Nera Olbia“, l’Aliva Volley Alghero “ha rinunciato alla finale ritirandosi e dando, si spera, una lezione a chi di integrità morale non ha cognizione della definizione“.

    Il comunicato, poi, si conclude così: “Un segno di tristezza al Comune di Sennori che ha festeggiato una squadra, in un post su Facebook, che non ha avuto il coraggio di giocare ma che ha preferito appropriarsi di un trofeo non meritato, cancellando i commenti di disapprovazione degli spettatori”.

    Pronta, però, è stata anche la replica di Gavino Puggioni, presidente della Spring Volley Sennori, intervistato, appunto, dall’Unione Sarda: “È una vergogna. Noi ci siamo presentati lì: nessuno ha voluto giocare con le nostre bambine e abbiamo vinto a tavolino. Che colpa ne abbiamo noi?“, aggiungendo per quanto riguarda la possibile modifica della formula che “chiunque avrebbe detto di no, la regola è quella“.

    Per, poi, concludere così: “Ci sentiamo bullizzati: ci sono vecchie ruggini da diversi anni, non vedevano l’ora di fare questo. È assurdo che delle bambine vengano trattate così, non è giusto“.

    E a tutto questo non serve proprio aggiungere altro, senza prendere le parti di nessuno. LEGGI TUTTO

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    Beach Volley Training per la sesta volta vince il  Campionato Italiano per Società

     Il lungomare di Bibione, ancora una volta, si tinge di rosso e nero. Si sono concluse le Finali del Campionato Italiano per Società 2024/25 di beach volley. A trionfare per il sesto anno consecutivo e a laurearsi dunque Campione d’Italia è stata nuovamente la Beach Volley Training sia nel tabellone assoluto femminile che in quello maschile.

    La società di Beinasco (TO) è ancora la regina del beach volley italiano nel campionato dedicato ai sodalizi di tutta Italia, dopo i titoli ottenuti nel 2019, 2021, 2022, 2023 e nel 2024. Un albo d’oro, di fatto, dominato dalla BVT fin dalla nascita di questa kermesse. Dopo aver guidato le classifiche in entrambi i tabelloni (femminile e maschile) durante la prima fase, anche in questa tre giorni, sul litorale veneto gli atleti e le atlete del club piemontese si sono dunque regalati questo importante risultato, che è andato di fatto ad arricchire ulteriormente la bacheca del centro sportivo “Le Dune” di Beinasco (TO).

    La Beach Volley Training è stata dunque la vera mattatrice di entrambi i tabelloni nella classifica generale; a salire sul secondo gradino del podio nel tabellone femminile è stata la Beach Volley Academy di Roma, mentre la terza classificata è stata la società piemontese del CUS Torino. Anche in questo tabellone, a piazzarsi alle spalle dei campioni d’Italia nel torneo maschile è stata la Beach Volley Academy, mentre la terza posizione è andata invece all’I Follow Beach Volley, società di Basiglio (MI). Oltre alla classifica generale sono state premiate anche le società vincitrici delle diciotto singole categorie. Beach Volley Training che ha conquistato il primo posto anche nella categoria Under maschile, mentre quella femminile se l’è aggiudicata la Beach Volley Academy.

    CEV BEACH VOLLEY EUROPEAN CUPSarà dunque, ancora una volta, la Beach Volley Training a partecipare alla terza edizione della CEV Beach Volley European Cup (data e location da definire). 

    A differenza di quanto accaduto nel passato, la nuova edizione della CEV Beach Volley European Cup sarà caratterizzata da due fasi: una Fase Preliminare e una Fase Finale.

    A partecipare alle prime due edizioni è stata proprio la società di Beinasco (TO). Nella prima edizione del 2023 di Balisekir (Turchia) la BVT ottenne il quarto posto nel tabellone femminile e il quinto in quello maschile; lo scorso anno a Montpellier (Francia), invece, la società piemontese chiuse la manifestazione al nono posto nel torneo femminile e al quinto in quello maschile.Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione (QUI).

    Anno dopo anno, i numeri del Campionato Italiano per Società continuano a crescere. Record in ogni ambito quelli registrati a Bibione in questo week-end, nel quale si è di fatto alzato il sipario sull’estate 2025 del beach volley targato Federazione Italiana Pallavolo: 1.602 atleti, 1.825 match disputati, 70 ufficiali di gara, 15 supervisori, 150 campi e 150 palloni Wilson utilizzati, questi sono stati gli ingredienti che hanno condito questo incredibile week-end a Bibione. Numeri decisamente importanti e in crescita esponenziale che sono andati dunque a premiare l’attenta programmazione messa in atto dalla FIPAV; ogni anno cresce infatti l’attenzione verso questa importante kermesse, ormai diventata uno dei fiori all’occhiello dell’attività federale.

    Alla cerimonia di premiazione presenti Silvia Strigazzi, consigliera nazionale FIPAV con delega al beach volley, Fabio Galli, coordinatore dell’attività territoriale FIPAV legata al beach volley e Massimo Dozzo, responsabile organizzativo di raduni sportivi.

    Archiviato il Campionato Italiano per Società 2024/25, la macchina organizzativa federale si sposterà fra pochi giorni sempre in Veneto, a Caorle (VE) dove dal 13 al 15 giugno è in programma il primo appuntamento (Gold) del Campionato Italiano Assoluto 2025.

    Le parole di Silvia Strigazzi, consigliera nazionale FIPAV con delega al beach volley: “Sono rimasta entusiasta da questa tre giorni e da questa location meravigliosa. Bello vedere come stia aumentando l’attività giovanile, anche per questo la Federazione continua a cercare le risorse per sostenere le società. Questo sport, e comunque lo sport in generale, è di fatto il primo metodo educativo dopo la scuola. La Federazione continuerà a lavorare affinché si continui a crescere sotto questo punto di vista. Il beach volley è in crescita ed è anche per questo motivo che ho scelto di aggregarmi a questo mondo. Il mio obiettivo è quello di muovermi sul territorio per promuovere e continuare a far crescere questo movimento”.

    Ha parlato anche Andrea Abbiati, consigliere nazionale FIPAV: “Per me si tratta di una nuova avventura, e come ho sempre fatto sul campo, cercherò di svolgerla nel miglior modo possibile. Bello essere di nuovo qui, oltre che nei panni di allenatore, adesso anche come Consigliere Federale. Sto vedendo un bel movimento, e dobbiamo continuare a far sì che i numeri crescano così come in realtà sta già accadendo. È importantissimo continuare a vedere sempre più giovani sul campo, ed è bene che ci sia alchimia tra il volley indoor e il beach volley, perché com’è noto si tratta di due sport molto complementari. I numeri record di questa stagione? Bisogna ringraziare l’attività federale, l’attenzione che tutti i tecnici, i dirigenti e le società mettono ogni giorno per rendere sempre più competitivo questo sport a tutti i livelli”. 

    TUTTI I RISULTATI E CLASSIFICHE QUI.

    LE SOCIETÀ CAMPIONI D’ITALIAFemminile: Beach Volley Training (Beinasco, TO)Maschile: Beach Volley Training (Beinasco, TO)

    LE SOCIETÀ VINCITRICI DELLE SINGOLE CATEGORIEUNDER 14 Femminile: Beach Volley Academy (Aurora D’Ambrosio/Chiara Mascaro)UNDER 16 Femminile: Active Beach Volley Team (Claudia Fabbri/Marta Fabbri)UNDER 16 Maschile: Orbite Volley (Alessandro Camilli/Filippo Bezzi)UNDER 18 Femminile: Open Beach Milano (Francesca Branchi/Rebecca Cottafava) UNDER 18 Maschile: Beach Volley Training (Lorenzo Profumo/Tommaso Pellegrini)UNDER 20 Femminile: Open Beach Milano (Alessia Arienti/Francesca Caramaschi)UNDER 20 Maschile: IBeach (Jack Bernardini/Andrea Frinolli)MASTER 35 Femminile: Mutina Beach (Stefania Gallerani/Rossella Giorgi)MASTER 45 Maschile: CUS Torino (Davide Giannitrapani/Enrico Bissacco)MASTER 55 Maschile: Mutina Beach (Luca Ruini/Paolo De Angeli)BEGINNERS femminile: CUS Torino (Elisa Ferlin/Desiree D’Urzo)BEGINNERS maschile: Beach Volley Camp (Michele Ragusa/Emanuele Cotugno)BRONZE Femminile: Master Ball Academy (Giulia D’Amico/Clara D’Arrigo)BRONZE Maschile: Romabeachtour (Luca Dvojkovic/Daniele Lombardi)SILVER Femminile: Beach Volley Training (Sofia D’Odorico/Olimpia Cicogna)SILVER Maschile: Master Ball Academy (Dario Caracci/Marco Lombardo)GOLD Femminile: Granteam (Aurora Mattavelli/Margherita Tega)GOLD Maschile: Beach Volley Training (Fabrizio Mussa/Matteo Martino)

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO