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    Che bella l’Italia di Velasco

    Dopo l’oro olimpico di Parigi, l’Italia di Julio Velasco l’ha fatta ancora vincendo il Mondiale di Bangkok dove hanno battuto 3-2 al Turchia al termine di una partita incredibile che ha tenuto incollati davanti alla tv tutti gli appassionati di volley.
    Un match veramente bello intenso: 25-23; 13-25; 26-24, 19-25; 15-8.
    L’Italia non vinceva il titolo  da Berlino 2002, 23 lunghi anni, ma il tabù è stato sfatato. Le azzurre sono contemporaneamente campionesse olimpiche e del mondo, un risultato straordinario, da Parigi a Bangkok con una striscia aperta di 36 vittorie consecutive.
    Complimenti a Velasco e alle sue ragazze. Fratelli e sorelle d’Italia, ci avete regalato un bel sogno.  (22) LEGGI TUTTO

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    Mondiale femminile, i premi individuali a tre azzurre, Orro eletta anche MVP

    Sono tre le azzurre che oltre alla medaglia d’oro si portano a casa i premi individuali del Mondiale femminile di pallavolo 2025: Alessia Orro miglior palleggiatrice e premiata anche MVP dell’intero torneo, Monica De Gennaro miglior libero, Anna Danesi miglior centrale.

    MIGLIOR PALLEGGIATRICEAlessia Orro (Italia)

    MIGLIOR OPPOSTOMelissa Vargas (Turchia)

    MIGLIORI SCHIACCIATRICIGabi Guimaraes (Brasile)Mayu Ishikawa (Giappone)

    MIGLIORI CENTRALIAnna Danesi (Italia)Eda Erdem Dündar (Turchia)

    MIGLIOR LIBEROMoki De Gennaro (Italia)

    MVPAlessia Orro (Italia) LEGGI TUTTO

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    Anna Danesi: “E’ importante quello che riusciamo a trasmettere: la resilienza, superare i problemi”

    L’Italia è Campione del Mondo, le azzurre sono tornate sul gradino più alto del podio iridato a Bangkok battendo in finale la Turchia: Anna Danesi è il capitano della Nazionale, di una squadra azzurra che ha vinto in serie le Olimpiadi, la VNL e, adesso, il Campionato mondiale, 23 anni dopo dall’ultimo e unico successo femminile italiano, datato 2002.

    Anna Danesi è anche stata eletta nel “dream team” della manifestazione come miglior centrale, queste le sue parole subito dopo la vittoria: “Dentro di me sento tanto orgoglio, ma ci sarebbero tantissime altre parole da dire e non so quando realizzeremo tutto questo e che squadra siamo. Sotto due punti al tie break ci sarebbero dovute tremare le gambe. Abbiamo fatto uno step mentale incredibile, siamo rimaste solide tutto il tempo, magari, non abbiamo giocato la nostra miglior partita, ma siamo state capaci di mettere tutto a posto. E’ importante quello che riusciamo a trasmettere: la resilienza, l’affrontare e superare i problemi insieme, restando sempre tutte lì come un gruppo unico“. LEGGI TUTTO

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    Gaia Giovannini: “Una dedica va a tutte noi, come squadra. Siamo pazzesche, incredibili!”

    La Nazionale italiana femminile si laurea campione del mondo 23 anni dopo l’oro vinto dalla selezione azzurra del 2002 a Berlino. Un grande trionfo che arriva dopo i successi in VNL e alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024.

    Gaia Giovannini è una delle protagoniste di queste vittorie e della striscia ancora aperta di 36 vittorie consecutive messe a segno dalle Azzurre. Queste le sue parole dopo la finalissima contro la Turchia ai microfoni di Rai1: “Non so davvero cosa dire, per me è un sogno. E’ pazzesco. Sono orgogliosissima e anche contenta di avere giocato un po’ di questa partita. E’ una soddisfazione incredibile. Ci vorrà un po’ di tempo per realizzare che siamo campionesse del mondo. Una mia prima dedica va proprio a tutte noi, come squadra, siamo pazzesche, incredibili! E alla mia famiglia“. LEGGI TUTTO

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    Alessia Orro: “Siamo riuscite a tirare fuori la grinta che serviva, siamo state brave”

    Dopo l’oro olimpico di Parigi e il doppio successo nelle ultime due Volleyball Nations League, la Nazionale italiana di coach Julio Velasco si laurea anche Campione del Mondo a 23 anni dall’oro vinto dalla selezione azzurra del 2002 a Berlino.

    La conquista del titolo iridato nei Mondiali di Thailandia arriva al termine della sfida contro la Turchia di Daniele Santarelli, terminata al tie-break (23-35, 25-13, 24-26, 25-19, 8-15).

    Ecco le prime parole di Alessia Orro, palleggiatrice delle Azzurre, campionessa del mondo e MVP della manifestazione iridata, al termine della premiazione e ai microfoni di Rai1: “L’abbiamo portata a casa, e non è importante in che modo. Eravamo stanche, forse un po’ disconnesse, anche per tutto quello che è successo ieri. Con questa sono 36 vittorie di fila e chiudiamo in bellezza questa estate. Non ho ancora realizzato quello che abbiamo fatto. Quando abbiamo vinto l’Olimpiade ci ho messo quattro mesi. Sono tanto orgogliosa di questa squadra, nonostante le difficoltà siamo riusciti a portare a casa quello che volevamo. E ci siamo presi anche una rivincita contro la Turchia con un quinto set equilibrato. Poi, siamo riuscite a tirare fuori la grinta che ci voleva, siamo state brave“. LEGGI TUTTO

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    Jacopo Cuttini (Padova): “Ogni anno l’asticella si alza e dovremo essere bravi”.

    La Sonepar Padova ha archiviato la seconda settimana di lavoro alla Kioene Arena in vista della prossima stagione di SuperLega. In queste settimane di preparazione oltre che atletico il focus sarà duplice: consolidare le relazioni all’interno del gruppo e porre le basi tecniche necessarie per affrontare un campionato che si preannuncia lungo e competitivo.

    A margine di un’intensa fase di preseason, che vedrà i bianconeri impegnati in allenamenti congiunti e in un quadrangolare di alto livello, Jacopo Cuttini ha fatto il punto della situazione, tracciando le prospettive e le sfide della nuova stagione. 

    Coach Cuttini, mancano ancora diverse settimane all’avvio del campionato, ma la preparazione è iniziata. Su cosa dovrà lavorare maggiormente la squadra in queste prime settimane? “Come ogni anno, il nostro organico cambia significativamente e di conseguenza c’è sempre molto da ricostruire, sia a livello tecnico che di equilibri interni. La priorità iniziale sarà quella di riuscire a creare le giuste relazioni all’interno del gruppo: tra staff e giocatori e tra i giocatori stessi. Abbiamo poco tempo per farlo, ma di solito sappiamo essere rapidi in questo tipo di percorso. Parallelamente lavoreremo sul piano tecnico, perché molti ragazzi hanno margini di crescita importanti. L’obiettivo è ottenere subito dei progressi, così da arrivare all’inizio del campionato con una buona base, pur sapendo che la squadra sarà ancora in fase di assemblaggio”. 

    Ad accompagnare la squadra all’esordio casalingo con Cuneo ci saranno cinque allenamenti congiunti e un quadrangolare. Che valore avranno questi appuntamenti? “Sono test fondamentali. Per scelta preferisco disputare pochi appuntamenti, ma di alto livello. Nella preseason incontreremo infatti le stesse squadre che poi affronteremo durante la stagione. Si tratta di test importanti per capire a che punto siamo prima dell’avvio del campionato e rappresenteranno momenti di crescita per i ragazzi, perché certi elementi si comprendono solo in un contesto competitivo”.  

    Il nuovo roster vede conferme, nuovi arrivi e anche dei ritorni. Che tipo di percorso ti aspetti dalla squadra e dai singoli atleti? “L’alchimia sarà fondamentale. Non basterà l’impegno mio e dello staff: ognuno dei ragazzi dovrà metterci del proprio. Il gruppo è molto cambiato e dovremo trovare nuovi equilibri, ma il roster mi piace molto. Penso ad una suddivisione in quattro categorie. La prima è quella dei ritorni: Gardini, Zoppellari e Polo, che conoscono già il nostro ambiente e dovranno essere punti di riferimento. La seconda riguarda le conferme di ruolo, come gli opposti Stefani e Masulovic e i due liberi, Diez e Toscani, che hanno dato solidità nella scorsa stagione. Poi c’è chi avrà da me una responsabilità maggiore, ragazzi come Orioli, Truocchio e Toscani, chiamati a un ulteriore step di crescita, oltre a Bergamasco, che entra stabilmente dopo aver lavorato con noi come giovane del vivaio. Infine, ci sono i nuovi arrivi: il palleggiatore, Todorovic, e i centrali McRaven e Nachev, profili di prospettiva sui quali abbiamo grandi aspettative. Cresceranno, ma servirà il tempo necessario”. 

    Il ritmo della SuperLega è molto elevato. Quali saranno le principali sfide di questa stagione, anche sul piano mentale?  “Quest’anno il calendario sarà ancora più intenso, con molte partite infrasettimanali. Per una squadra come la nostra, che ogni stagione riparte con tanti volti nuovi, questo significa meno continuità nel lavoro in palestra. Ci sarà quindi bisogno di una gestione particolare, per continuare a crescere nonostante i volumi ridotti di allenamento. La SuperLega, intanto, si conferma uno dei campionati più competitivi al mondo, in continua evoluzione. Ogni anno l’asticella si alza e dovremo essere bravi a raggiungere un livello tale da competere fin da subito. Personalmente lo considero uno stimolo: è una sfida affascinante, che ci spinge a cercare sempre soluzioni nuove”.  

    Pallavolo Padova non è solo la sua prima squadra, ma anche un settore giovanile molto ampio. Qual è il rapporto tra Sonepar Padova e l’Accademia Kioene Pallavolo Padova? “La relazione è biunivoca. La prima squadra deve essere un punto di riferimento per i ragazzi dell’Accademia, che ci guardano come un obiettivo da raggiungere. È una grande responsabilità: i giocatori della prima squadra devono essere esempio quotidiano anche nei comportamenti, perché ci alleniamo tutti nello stesso impianto e i più giovani ci vedono e si confrontano con noi. Allo stesso tempo la prima squadra deve essere uno strumento per offrire ai più meritevoli la possibilità di vivere un percorso di crescita. Ogni anno cerchiamo di inserire qualcuno nel roster, come è successo con Galiazzo lo scorso anno e come avviene quest’anno con Bergamasco. Molti atleti del settore giovanile sono passati in prima squadra e continueranno a farlo: è una responsabilità che sento mia e che condivido con il club”.  

    Infine, coach, quanto è importante trasmettere ai giocatori la “dimensione Padova”?  “È fondamentale. Fin dal primo giorno spieghiamo ai ragazzi qual è la nostra identità e cosa rappresentiamo. È un valore aggiunto che ci distingue da altre realtà. Chi arriva deve percepirlo subito: è un aspetto che curiamo molto e che ci permette di far sentire ogni giocatore parte di un progetto unico”.  LEGGI TUTTO

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    L’Italia su Rai1 fa il 23,8% di share con oltre 2 milioni di spettatori

    Ascolti record per la semifinale dei Campionati del Mondo Italia-Brasile trasmessa in diretta ieri su Rai 1. Il pre-gara ha fatto registrare il 18% di share con 1.800.000 telespettatori che sono poi diventati 2.300.000 con il 23,8% di share nel corso del match risultando il programma più visto del “day time” e il secondo assoluto a livello giornaliero.

    Dati impressionanti che certificano la passione con cui tutti gli appassionati di volley, e non solo, stanno seguendo le azzurre nel corso dei Campionati del Mondo in svolgimento in Thailandia.  LEGGI TUTTO