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    Gauff trionfa alle Wta Finals: Zheng battuta in finale 3-6, 6-4, 7-6

    Coco Gauff è la nuova regina delle Wta Finals. A Riyad, la statunitense ha superato la cinese Zheng in rimonta con i parziali di 3-6, 6-4, 7-6 dopo tre ore di lotta, conquistando così il primo trionfo in carriera

    Coco Gauff conquista le Wta Finals per la prima volta in carriera. La statunitense rimonta e batte Qinwen Zheng: 3-6, 6-4, 7-6 i parziali per la 20enne in tre ore di battaglia epica. Reduce dalla vittoria con la n. 1 al mondo Aryna Sabalenka, Coco conquista il terzo titolo stagionale, il più importante dopo Auckland e Pechino.

    La cronaca del match
    Primo set in cui le due giocatrici si prendono letteralmente a pallate: Gauff non sfrutta quattro palle break nei game iniziali e viene punita all’ottavo gioco, quando subisce il break che le costa il set, vinto 6-3 dalla cinese in 56′ di gioco. Zheng parte subito avanti nel secondo parziale, ma paga un passaggio a vuoto nel 6° game che rimette la statunitense nel match. Coco strappa ancora il servizio alla rivale, ma si fa contro breakkare quando va a servire per il set sul 5-3: chiude così in risposta, portando il match al 3° set. Anche qui è un’altalena di emozioni: tra break e contro break si va al tie-break, dove alla fine la spunta Gauff, che esulta dopo una lotta di tre ore.

    Wta Finals,  Dabrowski e Routliffe trionfano in doppio
    Gabriela Dabrowski e Erin Routliffe conquistano il torneo di doppio. Le numero 2 del tabellone, che lo scorso anno si erano fermate in semifinale, hanno superato le campionesse di Wimbledon Katerina Siniakova e Taylor Townsend con i parziali di 7-5, 6-3 in un’ora e 34′ di gioco. Per loro si tratta del primo trionfo alle Wta Finals. 

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    Sinner-De Minaur alle Atp Finals, dove vedere la gara in tv e streaming

    Vigilia di Atp Finals per Jannik Sinner. Finalista un anno fa a Torino, il n. 1 al mondo inizierà il suo cammino domenica alle 20.30 contro Alex De Minaur, n. 8 della classifica mondiale. Una sfida nel segno della tradizione positiva per Jannik che ha battuto l’australiano sette volte in altrettanti precedenti: l’ultimo confronto a inizio stagione sul cemento indoor di Rotterdam, nella finale vinta da Sinner 7-5, 6-4. L’altoatesino è una vera e propria bestia nera per De Minaur: l’ultimo set vinto dall’australiano risale agli Australian Open 2022. 

    Sinner-De Minaur, dove vedere il match delle Atp Finals

    Il match tra Jannik Sinner e Alex De Minaur, prima giornata delle Atp Finals 2024, è in programma domenica 10 novembre, non prima delle ore 20.30, sul campo centrale della Inalpi Arena di Torino. L’incontro sarà in diretta su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW. LEGGI TUTTO

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    Il racconto dell’allenamento di Sinner a Torino vs. Ruud. Sinfonia di potenza e bellezza

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Come e più di una Rockstar. Jannik Sinner a Torino è ovunque, nei cartelloni pubblicitari, nelle vetrine dei negozi, nelle piazze e agli angoli delle strade. Ancor più nei pensieri della gente, basta girare per il centro dell’elegante città sabauda per avvertire una presenza palpabile del nostro magnifico n.1. Stamattina verso le 11 c’erano non meno 300 persone assiepate fuori dall’Hotel che ospita i giocatori, e bastava girare l’angolo per imbattersi in una caffetteria con un poster gigante di Jannik a svettare tra dolci e praline. Passeggi per i portici della città e la gente parla di tennis, del prime time serale della domenica con l’esordio di Sinner alle ATP Finals. Vedi bambini correre con in mano la palle giganti o gadget di ogni genere, e basta voltarsi in un qualsiasi shop per scorgere racchette moderne e vintage, cimeli e qualcosa che rimanda all’evento. Tutti in qualche modo vogliono partecipare alle Finals, anche un arguto signore, almeno 80enne, che in uno dei caffè storici del centro stamani tuonava di fronte al Bicerin d’ordinanza: “Ho visto Laver e Pietrangeli, Panatta e McEnroe, tutti. Ma nessuno gioca come Sinner e vincerà il domenica il torneo”. Zero scaramanzia e totale fiducia nella forma e classe di Sinner, ma c’è un torneo importante da giocare e i rivali sono agguerriti. Come il Carlos Alcaraz ammirato oggi pomeriggio nel catino dell’Inalpi Arena, impressionante la facilità di uscita della palla delle sue corde, anticipo e potenza. Una bellezza.
    A pochi metri, nel campetto laterale allestito per gli allenamenti, ecco Jannik impegnato in servizi e risposte, sotto lo sguardo vigile del suo team, al completo in campo con lui. Badio lo massaggia a tratti al collo, per scioglierlo, poi Panichi parlotta con un bel sorriso e pure palleggia con le palline da tennis (bravo), c’è un’aria rilassata ma la sessione di lavoro è importante, e si lavora duro. Vagnozzi e Cahill sono agli angoli opposti del campo, qualche sguardo tra di loro mentre Jan serve, provando seconde palle molto cariche di spin, con una spazzolata vigorosa delle corde sulla palla che rimbalza e schizza nell’aria impazzita. Altissima. Dopo qualche risposta c’è un time out, tutti insieme, si parla e Cahill gesticola con la mano, come a guidare l’impatto di Sinner verso un angolo incidente ancor più acuto. Jannik lo guarda con massima attenzione, processa ogni informazione come massimo scrupolo, e la sessione riprende. Giusto 5 minuti, sono quasi le 16 e c’è il Centre court che lo aspetta per l’allenamento principale.
    L’arena è piena di pubblico per metà, poco prima c’era Fritz e poi Alcaraz. Arriva Jannik, boato. Gesto d’intesa e “high-five” con l’amico rivale, quindi lo spagnolo esce dal campo, spedendo in tribuna qualche palla per la gioia del pubblico. Due minuti e via, tocca a Sinner allenarsi per un’oretta, il compagno è Casper Ruud, che entra sul campo saltellando e sprizzando energia da tutti i pori, stranamente un po’ spettinato. Uscirà dal campo poco prima delle 17 ancor più arruffato e pure un filo imbronciato, dopo aver subito molte, tante e bellissime accelerazioni vincenti del n.1, che in 49 minuti dà spettacolo. Un semplice allenamento, ma pure un campionario esaustivo della qualità, completezza tecnica e possibilità di gioco del nostro magico Sinner. Non ha forzato a tutta, evidentemente, ma è stato splendido ascoltare nel silenzio dell’arena il suono pieno e potente della palla maltrattata dalle sue corde. Enorme la differenza di decibel rispetto agli impatti del norvegese, assai meno “rotondi” e roboanti di quelli del nostro campione. Del resto, Cahill sempre ricorda il suo primo allenamento svolto in campo con Sinner nel 2022. “Rimasti stupefatto dal suono della palla di Jannik, bellissimo per pulizia d’impatto”. Sinfonia, in una città come Torino dove la musica è importante, dalla classica alle nuove tendenze. E quando gioca Sinner è una vera Rock Star, un Beethoven della modernità con un tennis classico per impatti puliti ma estremizzato al moderno, alzando l’asticella della velocità e della competitività oltre le nuvole, per assoli arditi e imprendibili.
    Sinner inizia il set d’allenamento con Ruud con palle “tranquille”, non lascia correre a tutta il braccio, anzi gioca discretamente trattenuto e carico. Cerca con entrambi i fondamentali, e pure il servizio, uno spin piuttosto vigoroso, e lo si sente dagli impatti, da quanto la palla salta alta, ma nonostante i giri importanti le traiettorie sono belle profonde, tanto che Ruud non riesce a stazionare vicino alla riga di fondo, ed è costretto a sua volta a giocare col diritto una spazzolata a tutta. Un paio di game, come ad esplorare il campo, trovare misura e sensazioni. poi, per magia, Boom! Sinner decide che le sensazioni ci sono, che la misura è ok. Semaforo verde. Go. Come la partenza di un GP di formula 1, e lui è una Ferrari vincente. Serve Ruud, e Jannik fa un passo in avanti e impatta un rovescio così potente e veloce che il buon Casper si ritrova la palla nelle stringhe… Riesce a rimetterla di là in qualche modo il nordico, ma i piedi di Jannik hanno le ali. Con il rovescio Sinner su quel colpo occasionale scarica un altro rovescio inside out dal centro di una precisione, velocità e potenza strabilianti. Ero seduto dietro di Jannik, in prima fila, a due passi sulla sinistra ci sono Alex Vittur e Francesca Schiavone. Appena Jan tira quel vincente, una pallata irreale, istintivamente mi volto verso di loro, ed è bello cogliere i loro sguardi, un sorriso complice che dice più di mille parole.
    Questa pallata è solo una delle accelerazioni vincenti che Sinner tirerà al “buon” Ruud per una mezz’ora. La sensazione è che Jannik sia molto libero, sciolto e sicuro. Non tira sempre a tutta, ma quando decide di farlo la sua palla va troppo più forte di quella del rivale, la colpisce con più anticipo, più rapidità di braccio, trovando precisione e profondità. Ruud cerca di muoverlo, apre bene l’angolo cross col diritto e qualche difesa Sinner la fallisce; ma appena Jannik prende il comando dello scambio, non ce n’è. Non ha senso tenere il conto dei game, questo set lo vince l’azzurro e poi giocano un tiebreak, dove Jannik alterna qualche smorzata – una splendida, una terribile! – a qualche attacco. È impressionante ammirare la facilità con la quale Jannik avanza due passi in campo, si piega sulle ginocchia facendo spazio lateralmente alla palla, carica il diritto come un fulmine andando a prendere la palla all’altezza ideale per spingerla fortissimo con quel pizzico di spin di controllo che la rende una “biscia” maligna, ingestibile anche per un ottimo difensore come il norvegese. Sinner sfrutta quest’ora di allenamento per provare un po’ tutto: risposta bloccata, risposta aggressiva;  diritto potente al centro, diritto cross dal centro per aprirsi l’angolo e quindi avanzare e chiudere; rovescio cross di scambio e quindi cambio improvviso col lungo linea. È un buon allenamento, non c’è tensione ed energia non sempre al massimo, ma è bello vederlo esplorare ogni angolo del campo e colpo. Poche le volée, del resto quando attacca lo fa da tre quarti campo con un profondità che sbaraglia la resistenza di Ruud. L’ottima notizia è che il nostro campione sembra in ottima condizione fisica. Rapido, sciolto, sicuro. Sinner c’è.
    La sessione di training termina con ampi sorrisi, abbracci tra i membri dei due team e un grande applauso degli spettatori. Esce dal campo Sinner sotto un’ovazione. Non concede il bis, come spesso fanno le rockstar. L’appuntamento è per domani sera, non prima delle 20.30. Quello sarà un concerto vero, e i decibel saranno altissimi…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Midland e Cali: I risultati con il dettaglio del Day 6 (LIVE)

    Lesia Tsurenko nella foto – Foto Getty Images

    WTA 125 Midland 🇺🇸 (USA) – Semifinali, cemento (al coperto)

    Meredith McGrath Stadium Court – ore 20:00(3) Alycia Parks vs Lauren Davis Inizio 20:00WTA Midland 125 Alycia Parks [3]00 Lauren Davis00ServizioSvolgimentoSet 1

    (8) Lesia Tsurenko vs (6) Rebecca Marino Non prima 21:30Il match deve ancora iniziare
    Ariana Arseneault / Mia Kupres vs (2) Emily Appleton / (2) Maia Lumsden Non prima 00:00Il match deve ancora iniziare

    WTA 125 Cali 🇨🇴 (Colombia) – Finali, terra battuta

    Center Court – ore 17:00Veronika Erjavec vs (2) Irina-Camelia Begu Inizio 17:00WTA Cali 125 Veronika Erjavec• 0330 Irina-Camelia Begu [2]0660 Vincitore: Begu ServizioSvolgimentoSet 3Veronika ErjavecServizioSvolgimentoSet 2Veronika Erjavec 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 3-6Irina-Camelia Begu 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-5 → 3-5Veronika Erjavec 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-4 → 2-5Irina-Camelia Begu 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4Veronika Erjavec 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-2 → 2-3Irina-Camelia Begu 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2Veronika Erjavec 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1Irina-Camelia Begu 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Veronika Erjavec 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Irina-Camelia Begu 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 3-6Veronika Erjavec 15-0 15-15 40-15 40-302-5 → 3-5Irina-Camelia Begu 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-4 → 2-5Veronika Erjavec 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-3 → 2-4Irina-Camelia Begu 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Veronika Erjavec 0-15 0-30 0-402-1 → 2-2Irina-Camelia Begu 0-15 0-30 0-40 15-401-1 → 2-1Veronika Erjavec 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Irina-Camelia Begu 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    (1) Veronika Erjavec / (1) Kristina Mladenovic vs (3) Alicia Herrero Linana / (3) Melany Krywoj WTA Cali 125 Veronika Erjavec / Kristina Mladenovic [1]00 Alicia Herrero Linana / Melany Krywoj [3]00ServizioSvolgimentoSet 1

    / vs Tara Wurth / Katarina Zavatska Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Shapovalov conquista Belgrado: primo titolo dopo 5 anni

    Denis Shapovalov nella foto – Foto Getty Images

    Denis Shapovalov è tornato finalmente al successo, conquistando il torneo ATP di Belgrado 2024. Il canadese, attualmente numero 78 del ranking mondiale, ha superato il serbo Hamad Medjedovic per 6-4, 6-4 in appena un’ora e 18 minuti di gioco, aggiudicandosi quello che è solo il secondo titolo della sua carriera.
    La vittoria assume un significato particolare per Shapovalov, che non alzava un trofeo dal 2019. Questo successo potrebbe rappresentare un punto di svolta fondamentale per il tennista canadese, fornendogli quella iniezione di fiducia necessaria per risalire la classifica ATP.La partita ha visto Shapovalov imporsi con autorità, confermando il ruolo di favorito del torneo. In meno di un’ora e mezza di gioco, il canadese ha dimostrato di aver ritrovato quella solidità che gli era mancata negli ultimi anni, gestendo con maturità i momenti chiave dell’incontro.Questo successo a Belgrado potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nella carriera di Shapovalov, che ora punta a risalire le posizioni del ranking mondiale e a tornare ai livelli che gli competono.
    ATP Belgrade Hamad Medjedovic44 Denis Shapovalov66 Vincitore: Shapovalov ServizioSvolgimentoSet 2D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6H. Medjedovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 4-5D. Shapovalov 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-4 → 3-5H. Medjedovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-302-3 → 2-4H. Medjedovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3D. Shapovalov 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 1-3H. Medjedovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df0-2 → 1-2D. Shapovalov 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 0-2H. Medjedovic 0-15 0-30 0-40 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Shapovalov 15-0 ace 15-15 15-30 df 15-40 df 30-40 40-40 A-404-5 → 4-6H. Medjedovic 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 30-404-4 → 4-5D. Shapovalov 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 ace4-3 → 4-4H. Medjedovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3H. Medjedovic 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2D. Shapovalov 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace2-1 → 2-2H. Medjedovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1H. Medjedovic 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistica
    Medjedovic 🇷🇸
    Shapovalov 🇨🇦

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    274
    315

    Ace
    3
    13

    Doppi falli
    2
    3

    Prima di servizio
    46/61 (75%)
    34/54 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    30/46 (65%)
    28/34 (82%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/15 (53%)
    13/20 (65%)

    Palle break salvate
    0/2 (0%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    53
    201

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/34 (18%)
    16/46 (35%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/20 (35%)
    7/15 (47%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    2/2 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    38/61 (62%)
    41/54 (76%)

    Punti vinti in risposta
    13/54 (24%)
    23/61 (38%)

    Totale punti vinti
    51/115 (44%)
    64/115 (56%)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Atp Finals, Sinner si allena con Ruud alla vigilia del debutto: le news da Torino

    Allenamento della vigilia per Jannik Sinner in vista dell’esordio di domenica alle Atp Finals contro Alex De Minaur (ore 20.30, in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW). Sotto gli occhi vigili di Simone Vagnozzi e Darren Cahill, l’azzurro è in campo nel campo decentrato alla Inalpi Arena per provare le ultime soluzioni per la 1^ sfida del round robin contro l’australiano. Seconda parte di allenamento sul campo Centrale del palasport torinese, con Casper Ruud come avversario. In mattinata il n°1 del mondo aveva svolto preparazione fisica con Matteo Panichi.  LEGGI TUTTO

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    Arriva il grande tennis: Rovereto è pronta (con entry list completa)

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Patrick Boren

    La sede della Provincia Autonoma di Trento ha ospitato la presentazione del Trofeo Perrel-FAIP, che quest’anno si giocherà al Palabaldresca. Un efficace lavoro di squadra tra istituzioni e privati ha permesso di mettere in piedi un torneo ancora più ricco. Capienza raddoppiata, nomi di richiamo e un desiderio non troppo velato: mantenere il grande tennis a Rovereto.
    C’è una frase che, più di tutte, rispecchia lo spirito di questa curiosa edizione del Trofeo Perrel-FAIP (140.000$, Mapei indoor). L’ha pronunciata Giulia Robol, sindaca della città di Rovereto. “Sfogliando la brochure del torneo, leggere il titolo ‘La bellezza dell’asse Rovereto-Bergamo’ mi ha appassionato. Si tratta di una collaborazione significativa e strategica, e nutro la speranza che col tempo si possa continuare e crescere. In fondo, Rovereto è la Città della Pace e dello Sport”. La storia è nota: storicamente ospitato a Bergamo, uno dei più longevi Challenger italiani quest’anno farà tappa al Palabaldresca, delizioso impianto indoor situato all’interno del Circolo Tennis Rovereto. Cresce il montepremi, cresce la categoria (da “75” a “100”), crescono le ambizioni. Il territorio ha captato l’importanza dell’evento, mettendo a disposizione l’elegante Sala Belli presso la sede della Provincia Autonoma di Trento, nel cuore pulsante del capoluogo. Un segno di grande vicinanza tra sport, istituzioni e organizzatori. La novità di questa edizione è la creazione di un vero e proprio Comitato Organizzatore, presieduto da Giovanni Laezza, il quale ha un po’ fatto gli onori di casa, ringraziando le figure chiave che hanno permesso la realizzazione di un torneo così importante. “L’assessore Roberto Failoni, Maurizio Rossini di Trentino Marketing e tutto lo staff di The Olme Sport. Il nostro compito è stato quello di riqualificare l’impianto, rispettando gli standard sempre più severi richiesti dall’ATP. Il nostro obiettivo, naturalmente, è quello di garantire la continuità del binomio tra Rovereto e il tennis”. Rovereto ha ereditato la “pesante” storia del torneo di Bergamo, ove per “pesante” si intendono i nomi di Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Holger Rune e Jack Draper, giusto alcuni degli ex vincitori. Una storia resa possibile dalla The Olme Sport, rappresentata da Glauco Merelli. “Ero poco più che ventenne ai tempi della prima edizione, e credo di aver ricoperto qualsiasi ruolo all’interno dell’organizzazione. Quest’anno le difficoltà logistiche a Bergamo ci hanno permesso di sfruttare la splendida accoglienza di Rovereto e del Trentino. La cosa bella è che abbiamo lo stesso entusiasmo di sempre”.
    MIGLIORAMENTI STRUTTURALIEntusiasmo ribadito dal co-direttore del torneo, quel Marco Fermi che dal 2006 è il frontman del torneo e che a Rovereto condivide la direzione tecnica con Luca Del Federico. “Noi partiamo sempre dall’enorme passione per questo sport – ha detto – oltre all’esperienza nella gestione di centri sportivi”. Dopo aver ringraziato le istituzioni, dall’assessore Failoni a Michele Dorigotti, Assessore allo Sport del Comune di Rovereto (“Incredibilmente disponibile alle mie sollecitazioni”), ha sottolineato l’intervento sulle strutture. “Grazie alla seconda tribuna sul lato lungo, la capienza del campo centrale sarà più che raddoppiata, arrivando a circa 500-600 posti. Più in generale, ci siamo impegnati affinché il Circolo Tennis Rovereto – già molto bello – si rifacesse il trucco e si presentasse ancora più accogliente. Abbiamo esteso a Rovereto un’iniziativa già molto riuscita a Bergamo: invitare le scolaresche di tutta la zona nelle sessioni mattutine, in modo da coinvolgere più giovani possibili e magari intercettare nuovi iscritti per la scuola tennis del CT Rovereto”. Ha avuto un ruolo molto importante l’APT, l’azienda per il turismo di Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, rappresentata da Carla Costa. Oltre a ringraziare Failoni per l’entusiasmo con cui aveva accolto (“Accettando l’idea in 2 minuti”) l’arrivo del tennis a Rovereto, ha ricordato quanto lo sport possa fare bene al turismo dell’intera zona. “A Rovereto abbiamo tanti eventi, penso al Palio della Quercia, ma questo torneo può rappresentare qualcosa di davvero importante e spero che possa essere mantenuto”. La speranza di conservare il grande tennis anche in futuro è condivisa da Giulia Robol, da qualche mese sindaca di Rovereto (peraltro dopo essere stata reggente dall’autunno 2023). “A prescindere dai sindaci che si sono succeduti, Rovereto ha sempre avuto una forte vocazione per lo sport. Come amministrazione comunale, vogliamo mantenere e rendere competitivi i nostri impianti ed è quello che abbiamo fatto con la struttura del CT Rovereto. Tutto questo – ci tengo a dirlo – in collaborazione con la Provincia. Nello specifico, vediamo nei circoli tennistici non solo un luogo dove si svolge l’attività sportiva, ma anche laddove si costruiscono i rapporti giovanili e la personalità dei ragazzi. Non facciamo tutto questo per noi stessi, ma per fare in modo che il nostro territorio possa arricchire la nostra Provincia. Vediamo lo sport come uno stile di vita”.
    TENNIS PROTAGONISTA IN TRENTINOÈ poi intervenuto Roberto Failoni, Assessore all’Artigianato, Commercio, Turismo, Foreste, Caccia e Pesca della Provincia Autonoma di Trento. Una figura fondamentale, perché fu lui, circa due anni fa, a premere il simbolico tasto “play” per lo svolgimento della prima edizione. “Dissi di sì in due minuti perché è il mio costume – racconta colui che nel 2019 poté premiare Jannik Sinner, vincitore al torneo ITF di Trento subito dopo essersi rivelato a Bergamo – ci sono situazioni che necessitano risposte immediate. Il tennis ne aveva bisogno: pur essendo uno sport molto importante, era tra quelli con meno manifestazioni sul nostro territorio: noi abbiamo eventi di ogni tipo, non ci manca niente, ed è stato bello integrare la nostra offerta con un torneo così importante. Accolgo con piacere l’idea di coinvolgere le scuole, forse questa sarà una delle sfide più affascinanti. Ribadisco che abbiamo la fortuna di avere tanti impianti di qualità, dunque questa era un’occasione unica per afferrare la bellezza di questo sport. Noi ci impegneremo molto anche sotto il profilo della comunicazione: non dobbiamo più dare per scontato che la gente si informi sui giornali o in TV, ma bisogna essere molto presenti sui vari canali digital”.
    BIGLIETTERIASul piano tecnico, le indicazioni più significative sono arrivate da Marco Fermi, che ha già individuato i giocatori di maggior interesse: il parco giocatori è guidato da Borna Coric e Lucas Pouille, gente che in tempi recenti ha flirtato con i top-10 del tennis mondiale (e nel caso del francese c’è anche entrata). “Nel rispetto dell’importante tradizione di Bergamo, avremo un tabellone che mischierà giocatori d’esperienza e giovani in grande ascesa: segnalerei i nomi di Martin Landaluce, spagnolo classe 2006, e Dino Prizmic, croato del 2005 che la scorsa settimana ha fatto grandi cose a Bratislava”. Per adesso, l’Italia schiera Luca Nardi e – con ogni probabilità – Stefano Travaglia, ma gli organizzatori hanno a disposizione tre wild card per provare a migliorare ulteriormente la forza del torneo: in questi giorni sono in corso contatti con alcuni nomi di grande prestigio.”Tra i quattro inviti per le qualificazioni, naturalmente, avremo un occhio di riguardo per i giocatori locali, in modo da dare loro la possibilità di vivere un’esperienza nel professionismo”. L’evento scatterà domenica 17 novembre con le qualificazioni, mentre i primi incontri del main draw sono previsti per il pomeriggio di lunedì 18 novembre. Sabato 23 si giocheranno le semifinali del singolare e la finale del doppio, mentre domenica 24 il gran finale scatterà alle 14. L’accesso all’impianto – anche per ragioni di capienza – sarà possibile con l’acquisto del biglietto d’ingresso sin dal primo giorno. I dettagli sono indicati sul sito del torneo, www.roveretochallenger.it: i tagliandi si potranno comunque acquistare in loco, oppure essere prenotati scrivendo all’indirizzo info@delfederico.it.
    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Rovereto (MD) Inizio torneo: 18/11/2024 | Ultimo agg.: 09/11/2024 14:36Main Draw (cut off: 188 – Data entry list: 30/10/24 – Special Exempts: 0/0)

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    L’ossessione vincente di Nadal: il racconto di Pablo Cuevas

    Pablo Cuevas nella foto – foto getty images

    Un aneddoto raccontato da Pablo Cuevas getta nuova luce sulla straordinaria mentalità competitiva di Rafael Nadal, confermando la reputazione del maiorchino come uno degli atleti più determinati nel mondo del tennis.L’ex tennista uruguaiano ha condiviso una storia emblematica che illustra perfettamente lo spirito competitivo di Nadal. “La prima volta che ci siamo allenati insieme è stato ad Amburgo e gli ho vinto un set”, racconta Cuevas. “Da quel momento, mi ha invitato ad allenarmi con lui circa 25 volte in sei mesi, con il solo scopo di vincermi dei set e dimostrare che quella vittoria era stata solo un caso fortuito.”
    Cuevas ha evidenziato il contrasto tra l’approccio di Nadal e quello di Roger Federer agli allenamenti: “Con Federer era completamente diverso. Potevi vincergli anche dieci set di fila durante gli allenamenti e non gli importava, perché stava lavorando su altri aspetti del suo gioco. Rafa, invece, allenava sempre questo lato competitivo. Non importava come si sentisse quel giorno, l’obiettivo numero uno era vincere, anche se stava lavorando su qualcos’altro.”
    Questa testimonianza offre uno spaccato illuminante sulla mentalità che ha permesso a Nadal di diventare uno dei più grandi campioni nella storia del tennis, rivelando come la sua fame di vittorie si manifestasse non solo nei match ufficiali, ma anche nelle sessioni di allenamento.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO