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    Bagnaia, la Ducati e il titolo: “Perché perdere non sarebbe un fallimento”

    ROMA – Il campione del mondo in carica di MotoGP, Francesco Bagnaia, per confermarsi tale dovrà ancora affrontare tre complicate gare in Malesia, Qatar e a Valencia. L’inerzia del campionato sembra essere leggermente a favore dello sfidante Jorge Martin che, nonostante qualche errore di troppo, si è rialzato alla grande a Mandalika portando a casa il successo nella sprint race e in gara. La sfida è accesissima ed è complicato fare un pronostico, anche perché dovrebbero essere considerati anche altri fattori come il resto dei piloti e le condizioni meteorologiche.
    Bagnaia: “A Misano l’inizio dei problemi”
    “Credo che i miei problemi siano iniziati a Misano, in frenata. Ad ogni modo se perdessimo il Mondiale non penso che sarebbe un fallimento. Sarebbe fantastico vincere il titolo per la seconda volta consecutiva, dato che non in molti ci sono riusciti. Io posso assicurare che darò il massimo in ogni gara e proverò a vincerle tutte. Pressione? La sentivo di più nella passata stagione”. Queste le dichiarazioni del pilota della Ducati, Francesco Bagnaia, rilasciate al sito MotoGP.com in vista del Gran Premio della Malesia. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner contrario alle sprint race: “Preferisco il vecchio format”

    ROMA – La Red Bull è uscita dal Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1 ancora una volta con il bottino pieno, grazie al tre volte campione del mondo Max Verstappen che ha vinto sprint race e gara della domenica. Il successo ottenuto nel sabato, però, secondo qualcuno ha poco valore poiché la gara breve del circus non ha grande appeal verso i tifosi e non sarebbe particolarmente gradita neanche a piloti e team. Questo è un pensiero condiviso anche dal team principal della Red Bull, Christian Horner, che è da sempre un estimatore del precedente format privo di sprint
    Horner: “Sprint non adatta”
    Il team principal della Red Bull, Christian Horner, nel corso di una recente intrevista concessa ai media esteri, ha espresso il proprio parere negativo in merito alle sprint race di Formula 1, invocando un ritorno al passato: “Il sistema della sprint race, a mio avviso, non è adatto ai piloti, ai tifosi e alle squadre, servirebbe qualcosa di diverso. Dopo aver vinto una sprint non sappiamo cosa fare, perché l’attenzione è già tutta rivolta verso il Gran Premio. Quello che abbiamo oggi va migliorato. Sono un tradizionalista, personalmente preferisco il vecchio format”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Capirossi si schiera con Bastianini: “Il talento non si discute”

    ROMA – Negli ultimi giorni si è parlato molto dell’esplosione di Jorge Martin in MotoGP, che potrebbe laurearsi campione del mondo al termine di questa stagione guidando la Ducati Pramac, moto di un team non ufficiale. Un’impresa simile, qualora fosse compiuta, potrebbe regalargli un posto nel team ufficiale Ducati al fianco del suo rivale per il titolo Francesco Bagnaia. A farne le spese, però, sarebbe Enea Bastianini che, a causa di diversi infortuni, non è riuscito mai ad esprimere il suo potenziale quest’anno.
    Capirossi: “Bastianini condizionato da infortuni”
    “Mi dispiace per Bastianini. In questa stagione è partito subito con un infortunio ed è una cosa che ha sofferto molto. Stiamo però parlando di un pilota il cui talento non può essere messo in discussione in alcun modo. Nella passata stagione ha vinto delle gare e si è giocato la vittoria in molte altre, purtroppo quest’anno gli infortuni lo hanno estromesso dai giochi”. Queste le dichiarazioni dell’ex campione del mondo Loris Capirossi, che durante un’intervista concessa a Radio Cusano Campus, ha voluto prendere le difese di Enea Bastianini. LEGGI TUTTO

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    Caos in F1: tifosi invadono la pista e stravolgono il GP del Brasile

    Invasione di pista, interviene la FIA
    La FIA, attraverso una nota ufficiale, ha annunciato che esaminerà attentamente la situazione e in caso prenderà gli opportuni provvedimenti: “Le misure di sicurezza, gli addetti alla sicurezza dovevano essere presenti per l’evento non sono state applicate e non sono state sufficienti, causando un ambiente non sicuro per gli spettatori e i piloti. Poiché si tratta di gravi questioni relative alla sicurezza, i commissari sportivi chiedono alla FIA di esaminare e commentare se le misure sopra menzionate sono adeguate per affrontare le preoccupazioni sollevate e di dichiarare se è necessario adottare ulteriori misure, il prima possibile“. LEGGI TUTTO

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    “Bastianini non si tocca”, l’ex campione difende il pilota della Ducati

    ROMA – La stagione del team ufficiale della Ducati si è rivelata più complicata del previsto. Se Francesco Bagnaia deve ancora lottare fino in fondo per confermarsi campione del mondo e battere la concorrenza di Jorge Martin, dall’altra parte del box Enea Bastianini non è praticamente mai pervenuto. L’annata del riminese, infatti, è iniziata nel peggiore dei modi con un pesante infortunio che lo ha costretto a saltare diverse gare e il feeling con la moto, chiaramente, ha fatto fatica a nascere.
    Capirossi: “Talento mai in discussione”
    L’ex campione del mondo Loris Capirossi, nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, ha voluto prendere le difese del pilota della Ducati, Enea Bastianini, reduce da una stagione molto complicata per diversi motivi: “Sono dispiaciuto per la situazione che sta affrontando Enea perché quest’anno ha subito immediatamente un brutto infortunio e ne ha sofferto. In ogni caso il suo talento non può essere in discussione e secondo me non si tocca come pilota, dato che non può essere giudicato per gli infortuni”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, il problema in Brasile è segreto ma trapela un retroscena su Leclerc

    La Ferrari, che già non sapeva più a chi dare i resti nel suo tormentoso cammino verso il futuro, alla fine della trasferta nelle Americhe ha visto aprirsi un nuovo fronte di preoccupazione: l’affidabilità. Sembrava tutto risolto dopo le beghe di inizio stagione con le batterie e le centraline. Mai un guaio vero, a parte la singolare perdita di carburante che in Qatar aveva fermato nei box Carlos Sainz, archiviata poi come un unicum.
    Il motore di Leclerc salvato
    A Interlagos, però, sotto le SF-23 s’è aperta una botola. Su ciò che ha mandato a muro Charles Leclerc prim’ancora del via, Maranello racconta il fatto ma mantiene il top secret sulla causa. Trapela solo che dopo cinque curve nel giro di ricognizione il sistema elettronico di autoprotezione ha letto un valore completamente fuori norma e ha bloccato tutto: Charles ha visto accendersi l’albero di Natale sul volante e se ciò non fosse successo, se il motore cioè non fosse stato immediatamente spento dal sistema, sarebbe saltato nel giro di pochi altri metri. Volendo andare a cercare una buona notizia col lanternino potrebbe essere questa: la Ferrari in Brasile non ha rotto un motore.
    Il problema alla frizione
    . Ripetiamo però che sulla causa siamo rimasti al «posso dare dettagli?» di Leclerc all’ufficio comunicazione prima di cominciare le interviste. Ma non si poteva, non si può e a quanto pare non si potrà. Anche Sainz s’è dovuto confrontare con la mancanza di affidabilità, sia pure presentatasi sotto altre forme: «La frizione ha funzionato male, in gara come nella Sprint ma in realtà fin dalle prove libere. In tutte le simulazioni di partenza si sentiva che qualcosa non andava. Poi c’è stato anche un fastidio non nuovo, con una paletta (della scalata, ndr) che diventava appiccicosa». Ed eccolo dunque, tra blocco dell’elettronica per Leclerc e frizione per Sainz, il nuovo fronte. Torna in superficie come un fiume carsico e si aggiunge al progetto 2024 da azzeccare, al tema di aerodinamica e assetti che racchiudiamo nella dizione “degrado gomme”, alle strategie e a talune incertezze del muretto da correggere. 
    La volata quasi persa
    Tutto questo ha compromesso la gara in cui Ferrari avrebbe potuto, avrebbe dovuto, approfittare del passo falso di Mercedes: «Il peggior fine settimana degli ultimi tredici anni» cioè dalla fondazione del team secondo Toto Wolff, che ama le descrizioni a tinte forti. Ma nonostante tutto la Ferrari ha perso terreno per la volata al secondo posto tra i costruttori: ha recuperato quattro punti ma ne sono rimasti venti da annullare in sole due gare. E dieci punti a GP più della Mercedes la Rossa è riuscita a farli, quest’anno, in tre sole occasioni su venti. Fred Vasseur ovviamente ha parlato dell’occasione persa, perché la Ferrari aveva obiettivamente gestito bene il parco gomme, tenendosi set nuovi in più per la gara. Ma pur liberi di immaginare finché si vuole un Leclerc degno del podio, abbiamo tutti dovuto prendere atto di un Sainz al traguardo con 50 secondi di ritardo dal vincitore, che stavolta neanche ha fatto il vuoto visto che Norris – su una McLaren che è così come vorremmo la Ferrari – ne ha subiti solo otto. Un Sainz che, nelle more, non è riuscito a prendere Stroll.
    Cosa succede alla Red Bull?
    Scena a stacco. Andatevi a sentire le note di “Green, green grass of home” (anno 1965) di Tom Jones, che Max Verstappen ha sentito fluttuare morbide nel casco subito dopo aver passato il traguardo, commuovendosi. Gliele ha fatte trasmettere Christian Horner, che poi ha spiegato: «Parlando in Qatar con Jos (Verstappen, ndr) ho scoperto che quando Max, da bambino, tornava dalle gare di kart, suo padre metteva in continuazione brani di Tom Jones. “Green grass” era tra i più ricorrenti, e tra i preferiti di Max». Ecco, questo è il clima in Red Bull. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso e il duello con Perez: “Divertente arrivare ruota a ruota”

    Alonso: “Bella battaglia”
    Il pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, dopo il terzo posto conquistato nel Gran Premio del Brasile, ha commentato l’appassionante duello nel finale con Sergio Perez: “La battaglia finale con Checo è stata molto divertente, è sempre bello tagliare il traguardo ruota a ruota. Questa è stata una corsa spettacolare, la macchina andava molto forte. Abbiamo fatto degli importanti passi in avanti, adesso speriamo di arrivare alle ultime due gare di Las Vegas ed Abu Dhabi per divertirci ancora di più”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Marquez e il futuro in Gresini: “Ecco perché ho lasciato la Honda”

    ROMA – La stagione 2023 di MotoGP non si è ancora conclusa visto che mancano tre gare per definire chi sarà il campione del mondo tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin, ma in molti stanno già pensando all’anno prossimo. In particolar modo l’otto volte campione del mondo Marc Marquez, che è carico in vista dei test che potrà effettuare a bordo della Ducati del Team Gresini. Il connubio potrebbe rivelarsi vincente, ma soltanto il tempo e la pista saranno in grado di dare delle risposte.
    Marquez: “Scelta non semplice”
    “Nella mia vita ho sempre pensato al benessere delle persone che sono state vicine, ma in questo caso ho preferito pensare soltanto a me stesso. La mia scelta di lasciare la Honda per andare in Ducati non è stata affatto semplice, vedremo con il tempo se si rivelerà quella corretta. Non l’ho fatto per i soli, ma solamente per una questione di progetto perché voglio tornare a vincere”. Queste le dichiarazioni del pilota della Honda, Marc Marquez, rilasciate nel corso di un’intervista concessa al portale Crash.net. LEGGI TUTTO