consigliato per te

  • in

    Giro d’Italia 2020: presentazione, tappe e percorso

    L’edizione numero 103 del Giro si preannuncia tra le più difficili ed equilibrate di sempre: tante salite mitiche come Stelvio, Izoard e Colle dell’Agnello, alcune novità e tre cronometro. Si parte il 9 maggio da Budapest. Al via, tra gli altri, Sagan e il campione in carica Carapaz, quasi certa la presenza di Nibali LEGGI TUTTO

  • in

    Ciclismo, Froome lascia la Ineos

    Un comunicato ufficiale del team Ineos ha messo fine alla storia d’amore e di vittorie tra Chris Froome e l’ex Sky: «A fine stagione il contratto non verrà rinnovato». Secco, essenziale, atteso eppure brutale nella sua lapidarietà. La notizia è che, comunque, il contratto di Froome non si arresterà al 1° agosto, ipotesi già emersa in precedenza, che aveva dato il la a una serie di ipotesi sulla nuova destinazione del quattro volte vincitore del Tour de France. Un minuto dopo il comunicato della Ineos, ecco quello della Israel Start-Up Nation: “Chris sarà un nostro nuovo corridore dal 1° gennaio”. Una svolta attesa, a conferma di voci che inseguivano da almeno un mese. Il gruppo sportivo israeliano, foraggiato dal magnate canadese Sylvan Adams, ha messo a segno un colpo sensazionale.A 35 anni, con un Tour davanti da vincere per entrare nel “club dei 5”, il Kenyano bianco si trova comunque di fronte a un muro e sarà molto difficile, a questo punto, che abbia un team tutto a sua disposizione per l’assalto alla Grande Boucle. Tanto più che la Ineos trabocca di capitani: Egan Bernal e Geraint Thomas scalpitano. Che sia in dubbio persino la presenza di Froome al prossimo Tour? Saranno settimane complicate per Sir Dave Brailsford. Che oggi dice solo: «Crediamo sia la decisione giusta. Chris ha diritto ad avere garantita la leadership in un team, cosa che noi non possiamo garantirgli». In maglia Sky Froome ha vinto tutto quel che ha vinto nella sua spettacolare carriera: 4 Tour, un Giro, una Vuelta, 46 vittorie dal 2011 fino al Giro 2018, l’ultima, la più bella e incredibile. Meno fortunata la sua carriera dopo il cambio di denominazione e colori. In maglia Ineos ebbe il terribile incidente nella ricognizione della crono del Delfinato, nel giugno 2019. Fratture multiple agli arti, lesioni al fegato, problemi a non finire per rimettersi in bici. Era tornato, a febbraio, ma le prime pedalate avevano acceso il campanello d’allarme: sarà ancora lo stesso Froome? Con la sua decisione Brailsford si è dato una risposta. Diversa da quella di Froome: «Sono focalizzato sulla conquista del mio quinto Tour con Ineos. La mia carriera comunque proseguirà e sono molto eccitato nel pensare alle nuove sfide che mi attendono».  LEGGI TUTTO

  • in

    Ciclismo, il nuovo calendario UCI 2020

    L’UCI ha ufficializzato le nuove date del calendario mondiale del ciclismo. Il Tour de France dal 29 agosto al 20 settembre, il Giro scatta il 3 ottobre e si sovrappone con la Vuelta (20 ottobre-8 novembre). Anche Liegi-Bastogne-Liegi, Fiandre e Parigi-Roubaix si corrono durante il Giro
    CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LEGGI TUTTO

  • in

    Ciclismo, “Noi con Voi”: la pedalata ad Amatrice per non dimenticare

    Anche quest’anno si è tenuta la pedalata di solidarietà Noi con Voi, 70 km da Pescara del Tronto ad Amatrice con finale a Pretare. Sono i luoghi del terremoto del 2016. Stessi cumuli di macerie, stessa disperazione che non vuole diventare rassegnazione, stesse montagne con scenari da cartolina in un ambiente che sembra ancora abbandonato a se stesso. Anche per questo Noi con Voi ha riportato moltissimi ciclisti solidali nella zona di Amatrice, amatori ma anche professionisti. Per raccogliere fondi, per non dimenticare. LEGGI TUTTO

  • in

    Ciclismo, il nuovo calendario: numeri, sovrapposizioni e scelte dei team

    Si riprenderà a pedalare dall’Italia con le Strade Bianche il primo agosto. Il Giro ad ottobre: c’è l’idea di partire dalle zone più colpite dalla pandemia: Codogno, Bergamo, Brescia. Non mancheranno sovrapposizioni tra le corse, ridotta la durata della Vuelta
    TUTTE LE GARE DEL NUOVO CALENDARIO. FOTO

    Se in questi giorni scendere dai rulli per salire in sella e pedalare in strada era già stata una sorta di liberazione per i corridori professionisti ora si può pianificare l’allenamento perché la Federazione Internazionale ha ufficializzato il calendario 2020 e quindi si possono focalizzare gli obiettivi. 
    Il tempo per tornare in forma c’è: quasi 3 mesi. Poi si parte e si parte dall’Italia con le Strade Bianche il primo agosto. Segue l’8 agosto la prima delle 5 classiche monumento: la Milano Sanremo, poi il Delfinato a Ferragosto per preparare il Tour che parte il 29 agosto da Nizza e termina il 20 settembre a Parigi nel giorno stesso in cui iniziano i Mondiali in Svizzera. 25 eventi in calendario: 17 gare di un giorno e 8 gare a tappe.
    Il Giro inizia il 3 ottobre e durerà 3 settimane. Niente start dall’Ungheria: sarà un corsa tutta italiana e un’idea è quella di organizzare la partenza proprio dalle zone più colpite dalla pandemia – Codogno Bergamo Brescia. Sarà l’evento della rinascita come spesso è stato nella storia. Purtroppo restringendosi il calendario ci sono sovrapposizioni: il Giro con la Liegi Baston Liegi e la Parigi Roubaix che si corre durante l’ultima tappa della corsa rosa e la Tirreno Adriatico con il Tour – questi due esempi –  ma erano decisioni inevitabili, come quella di accorciare la Vuelta: 18 giorni di gara e non 21 perché non si parte più dall’Olanda. 
    Ogni team farà le proprie scelte con corridori diversi e ogni gara dovrà confrontarsi con i protocolli sanitari di ogni Paese. Non è escluso che si debba correre a porte chiuse, ma la speranza di tutti è che nei prossimi 3 mesi la situazione continui giorno per giorno a migliorare. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Giro d’Italia è su Topolino

    Sul numero 3363 in edicola prende il via la nuova storia a episodi “Zio Paperone e il Giro da capogiro”: un viaggio in Italia su 2 ruote che ripercorre le tappe dell’edizione 2020 della corsa rosa

    Lo sport e la passione per le due ruote arrivano su Topolino! In questa stagione così particolare, in cui anche ogni manifestazione sportiva è stata sospesa e rimandata, per la prima volta sarà Topolino ad ospitare nelle sue pagine la gara ciclistica per eccellenza del nostro Paese, in attesa di disputare la sua 103esima edizione, quando sarà possibile. Il Giro d’Italia, dunque, si correrà su Topolino grazie a Zio Paperone e il Giro da capogiro, un’affascinante storia in 3 episodi che prende vita con un prologo speciale nel numero 3363, in edicola da mercoledì 6 maggio.

    Scritta da Bruno Enna e disegnata da Marco Mazzarello, Zio Paperone e il Giro da capogiro segue lo stesso percorso della “carovana rosa” portando i Paperi (già in Italia per il tour sulle tracce di Raffaello, appena conclusosi nella storia Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù) su e giù lungo la Penisola. La storia si sviluppa nelle stesse location che la manifestazione ufficiale avrebbe dovuto toccare, partendo dall’Ungheria (dove, proprio in questi giorni, ci sarebbe dovuto essere lo start della corsa rosa), dove tutti si fanno una sola domanda: perché Zio Paperone partecipa con il suo team alla gara?

    In attesa di goderci quello vero, quindi, il Giro d’Italia si correrà intanto su Topolino: un’occasione unica che ancora una volta conferma l’approccio narrativo sempre dinamico e ricco di creatività e fantasia del settimanale edito da Panini Comics.
    L’appuntamento sportivo con Topolino, inoltre, prosegue anche su La Gazzetta Dello Sport che, da sabato 9 maggio, ospiterà quotidianamente nelle sue pagine alcune delle storie Disney più belle dedicate a calcio, basket, volley e tanti altri sport. Un’occasione perfetta per i lettori de La Gazzetta dello Sport per consentire di avvicinarsi al mondo di Topolino e riscoprire storie appassionanti, rendendo così ancora più “colorata” la lettura! LEGGI TUTTO

  • in

    Il Giro d'Italia su Topolino: 'Giro da capogiro' con Zio Paperone. FOTO

    3/4

    Nella storia, scritta da Bruno Enna e disegnata da Marco Mazzarello, Zio Paperone e il Giro da capogiro seguono lo stesso percorso della ‘carovana rosa’, portando i paperi (già in Italia per il tour sulle tracce di Raffaello, appena conclusosi nella storia Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù) per le strade della Penisola. LEGGI TUTTO

  • in

    Aru a 'Casa Sky Sport': “Obiettivi del 2020? Tornare a competere con i migliori”

    Il sardo della UAE Emirates è stato ospite di ‘Casa Sky Sport’: “Questo stop è una cosa più grande dello sport, speriamo di poter ripartire ad agosto. Obiettivi? Dovevo fare Tour e Giochi, ora dovremo ridisegnare tutto con la squadra. Sarà difficile fare due grandi giri, visto che sarà una stagione intensa. Voglio tornare a competere con i migliori e magari tornare a vincere”
    CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI LIVE DEL 15 MAGGIO

    Fabio Aru è stato ospite di ‘Casa Sky Sport’. Il ciclista della UAE Emirates ha toccato molti argomenti, partendo dal suo soprannome, ‘il cavaliere dei quattro mori’: “Chiamai Magrini, che mi aveva dato questo nome in telecronaca, per chiedergli il permesso di utilizzarlo. La gente mi ha identificato subito così, mi piace questo soprannome”. Aru parla del suo futuro: “Nelle ultime due stagioni ho fatto fatica, soprattutto dal punto di vista fisico e ho superato tanti problemi. Ci sono voluti mesi, avevo fatto una buona preparazione in vista della Tirreno, delle classiche e del Tour. Non ci voleva questo stop, ma è un problema più grande dello sport. Quando torneremo alle gare, sarò pronto per dimostrare quanto valgo”. Nelle ultime settimane, Aru è tornato ad allenarsi con Vincenzo Nibali: “Da un mese a questa parte giro con Ulissi, Vincenzo e Bettiol – ha detto -. E’ un grosso stimolo per me e so che io lo sono per lui. Ogni tanto simuliamo qualche gara in salita, ci vuole un po’ di competizione anche al di fuori delle gare. Ieri ad esempio ha vinto Nibali, sono arrivato secondo. Io lo rispetto immensamente, lui va davvero forte”. 

    Aru: “Sarà difficile fare Tour e Giro insieme”
    Il calendario UCI del 2020 è totalmente rivoluzionato dall’emergenza sanitaria: “Sarà molto strano, spero che si possa tornare il sella dal 1° di agosto. Il tempo sarà poco, avremo tre mesi di gare, ma è importante ripartire con le dovute precauzioni. Siamo riusciti a tornare in strada ad allenarci, ma abbiamo ancora due mesi per allenarci. Con i metodi moderni, arriveremo con una condizione buona e saremo allo stesso livello. Sarà una stagione intensa, ma le squadre sono numerose e abbiamo i numeri. Difficilmente faremo 50 gare a testa”. Il calendario di Aru non è ancora chiaro: “Avevo il Tour nel mio programma e i Giochi – ha detto -. Dobbiamo fare il punto con la squadra, dividendo i ciclisti per le varie competizioni. Sarà difficile fare due grandi giri insieme, forse Tour e Vuelta perché c’é un mese di differenza, ma se vai in Francia non riuscirai sicuramente ad essere al Giro”. 

    Aru: “Ho amato Marco Pantani”
    Aru è salito in sella per la prima e ultima volta nel 2020 al Tour di Colombia: “Siamo stati lì in ritiro prima della gara del 12 febbraio – ha detto -. Volevo solo cercare la gamba, non pensavo al risultato. Sono uscito abbastanza bene da quella gara, poi mi sono allenato a Lugano per trovare la condizione a marzo. Poi l’emergenza coronavirus mi ha consentito di allenarmi limitatamente in strada e ho proseguito il lavoro in casa. Al momento lavoro settimanalmente, non mi pongo obiettivi lunghi. E’ difficile pensare che fino ad agosto non ci saranno le gare. Il ritorno si sta avvicinando, quindi va sicuramente meglio”. Aru parla del mito Pantani: “La mia generazione ha amato Marco, mi sono documentato sulle sue imprese ma non ho mai avuto l’occasione di conoscerlo e di correrci insieme”. Il ricordo va anche al trionfo del 2015 alla Vuelta: “L’ho apprezzato molto dopo, ci ho messo un po’ per rendermi conto della vittoria. Sono cambiato molto da allora, è stata una grande vittoria”. 

    Aru: “Obiettivo? Tornare a competere con i migliori”
    Aru parla dei suoi obiettivi del 2020: “Sto bene, ora anche la gamba sinistra spinge normalmente. C’è voluto molto tempo per avere le sensazioni giuste. Non ho un obiettivo in particolare, ma quello di tornare a competere con i più forti, a dare emozioni ai miei tifosi e magari tornare a vincere”. Gli avversari non mancheranno: “Questa situazione per un atleta che torna dall’infortunio come Froome potrebbe aiutarlo, ha avuto più tempo per prepararsi – ha detto Aru -. E’ stato un grave infortunio, ma sono sicuro che tornerà ai suoi livelli. Bernal, a 22 anni, è già un campione. Ciccone mi piace molto, ha margini di miglioramento e potrà diventare un ottimo corridore nelle gare a tappe”. 

    #CasaSkySport, gli ospiti del 15 maggio
    Canale 200
    15 mag – 09:30

    Ciclismo, come cambia: numeri e scelte dei team
    Nuovo calendario
    05 mag – 20:02

    Calendario ciclismo: il Giro dal 3 al 25 ottobre
    Ciclismo
    05 mag – 16:48

    TAG: LEGGI TUTTO