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    Eurocup, notte di rimpianti per Brescia e Trento: vincono Ulm e Paris

    BRESCIA – Sconfitta bruciante per Brescia, sconfitta per 85-72 al PalaLeonessa dall’Ulm. La Germani fallisce così l’aggancio ai tedeschi, che si vendicano della sconfitta nel match di andata e che restano avanti in classifica. Mattatori del match Matheus per gli ospiti e Odiase per i padroni di casa, con 15 punti a testa.
    Trento “in vacanza” a Parigi: quarta sconfitta di fila
    Un vero peccato per la squadra di coach Molin, che dopo tre sconfitte consecutive si presentava a Parigi comunque a una sola vittoria dal passaggio del turno. E invece Trento si regala una “vacanza” fuori programma nella capitale francese, restando sempre fuori dalla partita e finendo nettamente sconfitta 86-75 dal Paris, che resta nelle zone nobili del Gruppo B. Nelle statistiche giganteggiano nei transalpini Wallace e Gegic con 25 e 17 punti. Atkins con 16 punti il miglior marcatore di Trento.
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    Nba, James e Doncic non bastano a Lakers e Dallas. Jokic trascina Denver

    Altra super notte Nba con tanti colpi di scena e risultati sorprendenti. Partiamo da Los Angeles dove un super LeBron James da 46 punti non basta ai suoi Lakers, che nel derby contro i Clippers si arrendono nonostante la grande prestazione di King James. Serata simile per Luka Doncic che vede Dallas andare ko contro Washington con un tiro libero segnato da Kyle Kuzma: lo slovendo dei Mavericks chiude a quota 41 punti. Decisivo è invece Nikola Jokic che con una tripla doppia trascina Denver al successo contro New Orleans. Miami supera in volata Boston, New York vince contro Cleveland, Phoenix travolge Charlotte e Indiana batte in rimonta Chicago.
    Nba, i risultati
    Ecco il riassunto di quanto accaduto nella notte Nba con i risultati. Miami Heat-Boston Celtics 98-95; New York Knicks-Cleveland Cavaliers 105-103; Indiana Pacers-Chicago Bulls 116-110; New Orleans Pelicans-Denver Nuggets 98-99; Dallas Mavericks-Washington Wizards 126-127; Phoenix Suns-Charlotte Hornets 128-97; Los Angeles Lakers-L.A. Clippers 115-133. LEGGI TUTTO

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    Eurocup, Willis trascina Venezia: battuto il Cluj 95-90

    VENEZIA – L’Umana Reyer Venezia si impone nella dodicesima giornata dell’Eurocup, sconfiggendo il Cluj-Napoca 95-90 e resistendo al tentativo di ritorno degli avversari nel finale di gara. Gli uomini di De Raffaele partono a razzo (11-3), chiudono il primo tempo avanti (49-38), poi si fanno rimontare nel terzo quarto (che i romeni chiudono con il parziale di 29-20).
    Decisivo l’ultimo quarto
    La sfida si decide nell’ultima frazione. I padroni di casa resistono al tentativo di rimonta avversario e chiudono, grazie ai 19 punti di Willis e ai 16 di Watt. LEGGI TUTTO

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    Brindisi, Vitucci racconta l’incredibile rimonta da -24 contro la Virtus Bologna

    Da meno 24 al 29’ fino alla vittoria contro la corazzata Virtus Bologna. Può essere stata la domenica della svolta per la Happy Casa Brindisi. E l’analisi spetta al coach Frank Vitucci.  Vitucci, aveva mai vissuto una rimonta simile?«Sono ricordato e mai dimenticherò la finale promozione in Serie A della Reyer Venezia contro Rimini nel 1996, quando rimontammo da -18 per vincere. Ma sono passati 26 anni. Nella pallacanestro di oggi 15-16 punti di vantaggio sono niente, non ti mettono mai al sicuro e nemmeno ti devono spingere nella disperazione. Certo, quanto è accaduto è molto inusuale, soprattutto in relazione al valore dell’avversaria, pensando a chi avevano a riposo e in panchina».  Quanto è stato importante il rientro d D’Angelo Harrison dal grave infortunio? E quanto potrà aiutarvi?«D’Angelo era pronto la scorsa settimana, si è scelta la via della cautela. Si allena da un mese con la squadra, ma l’agonismo della gara è diverso. È stato in campo 17’, ma non credo comunque che arriverò a utilizzarlo 30’-35’, abbiamo alternative. Conta il fatto che sia in campo nei momenti decisivi per dare qualità, per il coraggio nell’assumersi responsabilità e per come trasmette il suo spirito ai compagni. Nel finale, con la Virtus c’era».  Lei è a Brindisi dal dicembre 2017. Si può dire vista la rivoluzione nell’organico che è iniziato un nuovo ciclo?«Quest’anno abbiamo dovuto cambiare 11 giocatori su 12, il pacchetto italiani in toto. Chiaro che si corrono anche grandi rischi con le risorse giuste. E magari qualche valutazione o rischio che abbiamo preso non ha pagato come in passato. Ma abbiamo poi avuto l’occasione di ingaggiare Doron Lamb e ora c’è il ritorno di Harrison: confido sia sufficiente per dare continuità, esperienza, evitare ingenuità che ci hanno fatto perdere punti».  Parlavamo di nuovo ciclo, anche per via del palasport in costruzione.«Il palasport ha avuto un rallentamento nell’inizio dei lavori dovuto all’innalzamento dei costi rispetto al budget di partenza. Però tutte le opere che servono sono state fatte. Io non so se riuscirò ad allenare nella nuova arena; vorrei, ma è inusuale restare così a lungo per un allenatore».  Che idea si è fatto di questo campionato?«È il più equilibrato degli ultimi anni. Dal quarto posto in giù c’è un gruppone di qualità ravvicinata e il livello è un po’ cresciuto. Certo, ci sono le due corazzate che potrebbero presentarsi solo ai playoff».  E cosa pensa leggendo che Dame Sarr, 16enne italiano, debutta nel Barcellona?«Abbiamo talenti importanti. Io ben volentieri li farei giocare a Brindisi. Ma i ragazzi scelgono i percorsi che ritengono più adatti. Anche Spagnolo la sua formazione l’ha fatta all’estero. A volte in Italia manca il coraggio di farli giocare. Ma dal punto di vista dell’insegnamento e della tecnica individuale non credo ci siano lacune. Abbiamo tecnici molto preparati. Il materiale invece è poco. È un guaio che i club importanti hanno disinvestito sui settori giovanili. Anche io mi chiedo perché Procida debba andare all’estero, comunque: il ruolo dei club di medio livello dovrebbe essere quello di investire sui giovani. Noi ci proviamo, per esempio quest’anno con Bayehe e Riismaa, in passato con Visconti e altri».  Visto l’equilibrio, guarda ai playoff o pensa a salvarsi?«Penso alla salvezza. L’equilibrio è altissimo, non so se la quota salvezza sarà alta, o viceversa quella dei playoff più bassa. Magari si batterà il record della mia Torino che nel 2016 si salvò a 22 punti, gli stessi con cui retrocesse la Virtus. Non ci sono squadre materasso, si stanno tutte rinforzando. E le squadre procedono tutte a folate, si vive di momenti. Comunque penso che la vittoria sulla Virtus possa dare altro slancio alla nostra stagione. Potremo toglierci soddisfazioni».  Cancellieri e ora Banchi all’estero. Lei ci ha mai pensato?«Ci penso, in alternativa a restare qui. Ci sono sempre meno barriere, del resto. Penso che gli allenatori italiani abbiano faticato a muoversi in passato per opportunità e/o comodità. Quando lo abbiamo fatto i risultati sono stati buoni. Però paghiamo dazio agli allenatori slavi, serbi, che millantano una scuola di livello più alto, perché hanno sempre avuto la mentalità per cogliere le occasioni e sempre fanno fronte comune. Noi meno».  Le diamo la bacchetta magica per aiutare il basket italiano.«La userei per dare più visibilità al movimento. Poco spazio nelle tv in chiaro, sui giornali. E dovremo sfruttare le nuove tendenze, per esempio il 3×3, i tornei estivi. Al Sud servono poi le strutture. È quello il problema. Infine, darei una squadra di vertice a ogni grande città, non si può non avere in A Roma e Torino. Per finire vorrei ci fosse il coraggio di copiare da chi ci ha superati, dalla Bundesliga dove club come il Bayern hanno anche 70 impiegati».  Sorpreso da qualcosa finora?«La novità più rilevante è Varese, per il metodo di lavoro. Si può giocare in modo diverso, la pallacanestro è bella perché si può giocare in tanti modi, ovviamente in relazione al materiale a disposizione e alle idee». LEGGI TUTTO

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    Nba, Banchero ferma la corsa dei Celtics! Fontecchio 4′ nel successo Jazz

    ORLANDO (Stati Uniti) – Notte Nba con 6 partite dove gli Orlando Magic di Paolo Banchero che battono per la terza volta (anche consecutiva) i Boston Celtics fermando a 9 la loro striscia di vittorie consecutive. All’Amway Center i padroni di casa si sono imposti per 113-98 con 23 punti di Banchero in un match deciso dal parziale di 16-3 negli ultimi 6′ di partita. Vincono facilmente invece gli Utah Jazz di Lauri Markkanen (25 punti e 11 rimbalzi) contro Charlotte per 120-102 con Simone Fontecchio che realizza una tripla din 4′ di utilizzo.
    Giannis ritorna e domina. Grizzlies ancora KO
    Giannis Antetokounmpo torna in azione (29 punti e 12 rimbalzi) e Milwaukee vince a Detroit 150-130, DeRozan invece realizza 26 punti nel successo esterno dei Bulls ad Atlanta per 111-100 mentre non sono bastati i 61 punti combinati da Anthony Edwards (31) e D’Angelo Russell (30) nella sconfitta di Minnesota a casa dei Rockets guidati da uno scatenato Jalen Green da 42 punti. Portland passeggia contro San Antonio 147-127 con 37 punti e 12 assist di Dame Lillard ed infine 3° ko consecutivo dei Memphis Grizzlies che cadono questa volta a Sacramento 133-100 contro i Kings di Domantas Sabonis alla quinta tripla doppia stagionale (14 punti, 10 rimbalzi e 11 assist)
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    Italia, Pozzecco: “Banchero in azzurro? Deciderà a fine stagione”

    ROMA – “Banchero dobbiamo vederlo come un’opportunità. Lui ha dato un’opportunità di massima, ma è in mezzo tra noi e l’America ed è una scelta che spetta a lui”. Così Gianmarco Pozzecco, ct dell’Italbasket, intervenuto nel corso dell’evento “Allenare l’azzurro”, sulle possibilità di vedere Paolo Banchero, 20enne italo-americano degli Orlando Magic, in maglia azzurra. L’ala grande è chiamata infatti a decidere quale sarà la casacca che indosserà in nazionale. Una scelta di certo non semplice: “Rispetteremo la sua decisionein qualsiasi caso – continua l’ex coach della Dinamo Sassari -. Siamo d’accordo che alla fine del campionato si prenderà una pausa e deciderà. Il problema è che ora è troppo forte. Scegliere tra America e Italia non è facile, me ne rendo conto, ma io sceglierei sempre l’Italia”.
    Petrucci: “Banchero con l’Italia? Stiamo facendo l’impossibile”
    Italbasket, Pozzecco sul rapporto con il suo staff
    Nell’idea di Pozzecco c’è la volontà di creare una squadra intesa come famiglia: “Dobbiamo considerare i 18enni degli sportivi adeguati e la Nazionale ha assunto oggi un aspetto diverso rispetto ai nostri tempi. Non è più una selezione, ma una squadra. Serve quindi una struttura precisa. Insieme al mio fantastico staff e alla federazione voglio creare una famiglia”. Il coach azzurro è sicuro che i ragazzi di oggi “sono molto più professionali di quanto non lo eravamo noi. E la professionalità ti porta ad avere un senso estremo di ansia, che solo in un contesto familiare riesci a sconfiggere”. Poi, per non tradire il suo animo molto scherzoso, chiude con una battuta: “Ai miei tempi forse eravamo più figli di p******, non avevamo così bisogno della famiglia. Loro sì, stare un mese e mezzo lontani da casa non è facile”. LEGGI TUTTO