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    Playoff Nba, Boston domina Atlanta: che prestazione di Brown e Tatum!

    Boston si impone per 128-120 in casa di Atlanta in gara 6 del primo turno dei playoff Nba ad Est. I Celtics chiudono così la serie sul 4-2 e approdano alle semifinali di Conference. A propiziare la vittoria dei biancoverdi sono state sicuramente le prestazioni di Brown e Tatum che hanno realizzato, rispettivamente, 32 e 30 punti. Per la compagine allenata da Quin Snyder non bastano invece i 30 punti di Trae Young.

    La prossima sfida

    Nella notte tra lunedì 1 e martedì 2 maggio è in programma a Boston la gara 1 della sfida contro i Philadelphia 76ers, nelle cui file è ancora in dubbio la presenza del candidato Mvp Joel Embiid alle prese con una distorsione al ginocchio destro. Dopo l’eliminazione dei Milwaukee Bucks per mano dei Miami Heat, i Boston Celtics avranno il fattore campo favorevole in tutti i playoff. LEGGI TUTTO

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    Basket Eurolega, clamorosa rissa in Real Madrid-Partizan: gara sospesa

    Real Madrid-Partizan Belgrado, rissa tra i giocatori
    Sono stati sferrati pugni e un paio di giocatori, uno per squadra, sono stati gettati a terra dagli avversari durante la mischia. Gli ufficiali di gara hanno guardato i replay e poi hanno deciso di annullare la partita a 1 minuto e 40 secondi dalla fine. La vittoria è stata poi assegnata al Partizan Belgrado. La terza partita della serie best-of-five è in programma martedì a Belgrado.  LEGGI TUTTO

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    Basket, Grant Basile: “In Italia le mie radici per crescere”

    Basile, le sue origini italiane?«Il bisnonno Nicola e sua moglie emigrarono dalla Sicilia, un sobborgo di Palermo alla volta degli States. Era una famiglia di pescatori, 100% italiana. Trovarono casa a Pewaukee, Wisconsin. Abbiamo radici forti nel Paese, anche se papà Mike non parla italiano».

    Perché ha scelto l’Italia e Tortona e non ha atteso il draft Nba o giocato ancora al college?«Era la scelta migliore per me, crescere, fare esperienza nel Basket Fiba. Appena ricevuto il passaporto, per il quale mi ha un po’ aiutato coach Rick Fois, mi ha cercato un’ottima squadra. Poi ho ricevuto una bellissima impressione dal colloquio con coach Ramondino, il suo staff. Ho 23 anni appena compiuti, era il momento. La Nba? Tutti ci pensano, ma io devo sviluppare il mio gioco e il mio fisico. Le prime impressioni sono fantastiche, un bel gruppo di ragazzi».

    Cosa sapeva dell’Italia prima?«Ero già stato nel Paese per giocare tre partite con Wright State nel 2019. In dieci giorni siamo stati a Milano, Como, Venezia, Firenze, Roma. Un’esperienza bellissima, un paese ricco di storia, con gente molto disponibile».

    Perché il basket, e quando ha capito di poter diventare un professionista?«Il basket è nella mia vita dalla nascita. Nonno Michael allenatore, il babbo (e anche mamma) giocavano. Poi papà Michael è stato allenatore alle superiori. Ho giocato un po’ a football americano, ma il basket era la mia vita. Però sono stato un “late bloomer”, sono cresciuto a maturato tardi, dunque fino alle superiori non pensavo al basket come sbocco futuro, fino a che non ho ricevuto offerte per borse di studio al college».

    Lei si è già laureato e stava finendo un Master.«Sì, in Business leadership, direzione aziendale. E sto completando il Master, anzi lo finirò online dall’Italia. Ho scelto la facoltà perché mi interessava la materia e pensavo che mi avrebbe aiutato non soltanto negli affari, ma nella vita, mi avrebbe insegnato a essere un leader».

    Ha migliorato tutti i suoi numeri passando nella Acc, ma com’è stato l’impatto?«Ogni volta che fai un passo in avanti hai sempre dubbi, ti poni domande, ti chiedi se sarai all’altezza. Il punto però è continuare a lavorare duro e crederci per superare le paure. Ho anche trovato un posto eccezionale a Virginia Tech, allenatori, compagni di squadra mi hanno aiutato».

    Basile fuori dal campo.«Amo viaggiare, conoscere nuove culture, nuovi posti. In Europa sono stato soltanto in Italia, ma mi riprometto di andare in tanti Paesi. E in Italia voglio andare appena posso nella terra dei miei avi».

    Che giocatore è, in cosa deve migliorare?«Sono un “4”, ala grande, ma posso giocare anche 5. Studierò cosa serve nel absket Fiba, che mi sembra molto fisico e con giocatori di talento. Dunque devo lavorare parecchio sulla parte atletica. Mi definisco un giocatore versatile, che legge il gioco, cerca di fare quello che serve alla squadra e ai compagni, specialmente in attacco posso fare tante cose, giocare in post, tirare da tre, passare».

    Chi aveva come idoli?«Da piccolo guardavo Carmelo Anthony, il riferimento, uno che sa fare tutto con naturalezza, ora più che i giocatori del mio ruolo, studio il gioco in sé».

    Lei ha firmato per tre anni. Come si immagina nel 2026?«Cresciuto passo dopo passo con le esperienze e il lavoro. Sono finito in una grande squadra. Mi hanno detto che giocheremo la Champions League e anche questo ha determinato la mia scelta, un’esperienza europea. E voglio vincere. Magari lo scudetto».

    Il suo passaporto può aprire le porte in Nazionale.«Un sogno, un onore, sarei orgoglioso di vestire la maglia del Paese dove sono le mie radici. È un obiettivo, ma devo conquistarmelo». LEGGI TUTTO

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    Meghan e Harry a vedere la Nba, ma lei rifiuta il bacio

    LOS ANGELES (USA) – Risate, applausi per lo spettacolo offerto dai campioni in campo ma anche un piccolo momento di imbarazzo per Harry e Meghan Markle, duchessa di Sussex e moglie del principe britannico che hanno assistito da un palco vip alla partita dei playoff di Nba vinta dai Los Angeles Lakers contro Memphis.
    Il bacio non dato
    Una scena che non è sfuggita all’occhio delle telecamere ed è stata trasmessa praticamente ‘live’ sul maxi-schermo della ‘Crypto.com Arena’ di Los Angeles, con gli spettatori presenti che hanno potuto infatti vedere Meghan sottrarsi sorridendo al tentativo del marito che provava a baciarla. LEGGI TUTTO

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    Nba, playoff: Heat e Lakers volano sul 3-1 nei quarti di finale

    Allungo sul 3-1 per Miami Heat e Los Angeles Lakers ai quarti dei play-off Nba nelle rispettive serie contro Milwaukee Bucks e Memphis Grizzlies. Nella Eastern Confernce, Miami si impone nella notte italiana in gara-4 per 119-114 con una super performance di Butler, capace di contribuire con un bottino personale di 56 punti; i Lakers hanno invece bisogno di un overtime per vincere per 117-111 nonostante i 36 punti di Bane (23 di Reavers e 22 di James tra i californiani).
    Il quadro dei playoff
    Eastern Conference: Milwaukee Bucks-Miami Heat 119-114 (1-3); Cleveland Cavaliers-New York Knicks 27/04 (1-3); Brooklyn Nets-Philadelphia 76ers 26/04 (0-4); Boston Celtics-Atlanta Hawks 26/04 (3-1).
    Western Conference: Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 26/04 (3-1); Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 26/04 (3-1); Golden State Warriors-Sacramento Kings 27/04 (2-2); Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 111-117 d1ts (1-3). LEGGI TUTTO

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    Nba Playoffs, Lakers e Heat dominati: 2-1! Suns al match point

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – I Los Angeles Lakers dominano la Gara 3 contro i Memphis Grizzlies e si portano 2-1 nella serie. I gialloviola si sono imposti per 111-101 dopo aver iniziato il match dominando il primo periodo per 35-9! Per gli ospiti vani i 45 punti e 13 assist del rientrante Ja Morant. LeBron James chiude con 25 punti mentre sono 31 e 17 rimbalzi per Anthony Davis. Rimanendo ad Ovest vittoria per i Phoenix Suns per 112-100 contro i Clippers (sempre privi di Kawhi Leonard) grazie ai 30 punti di Devin Booker, 31 e 11 rimbalzi di Kevin Durant e ai 19 (di cui 12 nel 4° periodo) di Chris Paul. Phoenix si porta 3-1 nella serie con match point in casa. LEGGI TUTTO

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    Nba, Philadelphia a un passo dalle semifinali di Conference

    NEWS YORK (Stati Uniti) – Nella notte italiana si sono disputate tre partite dei play off del campionato di basket Nba. I Brooklyn Nets sono stati battuti dai Philadelphia 76ers per 97-102. Grazie a questo successo, Philadelphia si porta sul tre a zero per quanto riguarda la serie, ed è a una sola vittoria dall’accesso alle semifinali di Conference. I Golden State Warriors battono nettamente i Sacramento Kings per 114-97: grazie a questo successo, i Warriors limitano il passivo della serie che vede gli avversari in vantaggio per due a uno. LEGGI TUTTO

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    Nba Playoff, Curry trascina i Warriors che accorciano sul 2-1

    SAN FRANCISCO (Stati Uniti) – I Golden State Warriors, privi dello squalificato Draymond Green, non falliscono Gara 3 tra le mura del Chase Center e riaprono la serie contro i Sacramento Kings (2-1). I ragazzi di Kerr si sono imposti con personalità per 114-97 guidati da uno strepitoso Stephen Curry da 36 punti di cui 15 nel 2° periodo compresa la tripla sulla sirena per il 53-41. I Phoenix Suns invece si portano sul 2-1 contro i Clippers (privi anche di Leonard) dopo il successo tirato per 129-125 a Los Angeles: superlativa prestazione di Devin Booker da 45 punti, Kevin Durant chiude con 28 punti compreso l’assist per la decisiva tripla di Craig a 84″ per il +6. Per i padroni di casa vani i 72 punti combinati da Norman Powell (42) e Russell Westbrook (30). Infine i Philadelphia 76ers mettono un’ipoteca sulla serie contro i Nets vincendo anche Gara 3 102-97 per il 3-0: uomo partita Tyrese Maxey (25 punti) oltre a Joel Embiid autore della stoppata decisiva su Dinwiddie a 8″. LEGGI TUTTO