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    L’Nba grazia Jokic per la spinta al proprietario dei Suns

    LOS ANGELES (Usa) – La Nba usa la mano leggera per Nikola Jokic, protagonista domenica scorsa di un episodio increscioso poco prima dell’intervallo della partita tra Phoenix e Suns. Il giocatore si è reso protagonista di una spinta al proprietario dei Suns. Nessuna squalifica in arrivo per il cestista che dovrà pagare soltanto una multa di 25.000 dollari.
    L’episodio
    L’incidente che ha visto protagonista Jokic è avvenuto a ridosso dell’intervallo: il cestista ha provato a riprendere la palla uscita dal campo per accelerare la ripresa del gioco. Ma uno spettatore, ovvero Mat Ishbia, patron dei Suns non è stato collaborativo, e si è preso uno spintone dal giocatore cadendo dalla sedia in maniera plateale. Jokic ha ricevuto un fallo tecnico, senza che questo gli abbia impedito di concludere il match con uno stratosferico bottino di 53 punti. Ma alla fine del match Mat Ishbia ha gettato acqua sul fuoco sull’episodio. “Una sospensione o una multa non sarebbe giusta – ha commentato il patron dei Suns – ho molto rispetto per Jokic e non voglio vedere niente del genere. Eccitato per Gara 5! Forza Suns!”. LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba, Lakers e Miami show: 2-1 contro Warriors e Knicks

    LOS ANGELES (STATI UNITI) – Due gare-3 disputate nella notte Nba. Dominio assoluto dei Lakers che si portano sul 2-1 nella serie playoff contro i Golden State Warriors, travolti 127-97. Bene anche Miami che surclassa 105-86 i New York Knicks. In California è Anthony Davis il mattatore del match per i gialloviola: il centro classe 1993 trascina i suoi con una doppia doppia da 25 punti e 13 rimbalzi. Bene anche LeBron James a referto 21 punti, 8 assist ed 8 rimbalzi. Fondamentali per i Lakers anche i 21 punti di D’Angelo Russell, giocatore chiave per le sorti offensive della squadra di coach Darvin Ham. Ai campioni in carica non basta l’ottima prova di Stephen Curry, autore di 23 punti.
    Miami, è Butler show!
    L’altra gara-3 della notte Nba è andata in scena in Florida con i Miami Heat che si portano in vantaggio nella serie contro i New York Knicks. Finisce 105-87 per i padroni di casa che ritrovano Jimmy Butler, assente in gara-2 sale in cattedra e risulta decisivo con i suoi 28 punti. Tra gli Heat spiccano anche le ottime prove di Max Strus (19) e la doppia doppia di Bam Adebayo (17 punti e 12 rimbalzi). Ai Knicks non bastano invece i 20 punti di Jalen Brunson, mentre Julius Randle ne mette a segno solo 10 con un 0/5 dall’arco. LEGGI TUTTO

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    Nba, Golden State pareggia la serie: Thompson piega i Lakers

    Serie in parità tra Golden State e Los Angeles, con i Warriors che hanno vinto la seconda partita della semifinale dei playoff di conference in Nba 127-100. I Lakers si fanno così raggiungere sull’1-1. Da segnalare la prestazione di Klay Thompson, che ha chiuso con 30 punti, di cui 24 da tre, e che ha anche limitato gli attacchi di Anthony Davis, protagonista nella prima partita della serie e che ha chiuso solo con 11 punti stavolta. Domani le due squadre scenderanno nuovamente in campo per la terza partita, che vedrà una delle due andare in vantaggio. Quella tra Golden State e i Los Angeles Lakers è stata l’unica partita di Nba giocata nella notte. Le altre sfide vedono Denver in vantaggio 2-0 su Phoenix, mentre Boston e Philadelphia sono sull’1-1 così come New York e Miami. LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba: Boston a valanga su Philadelphia, serie in parità

    BOSTON (STATI UNITI) – Ruggito Boston: al ‘Td Garden’ in gara-2, i Celtics travolgono 121-87 i Philadelphia 76ers e pareggiano la serie dei quarti di finale dei playoff Nba sull’1-1. La squadra di coach Mazzulla domina in lungo e in largo, chiudendo il match nel terzo quarto con un parziale di 35-16 che non lascia scampo a Embiid e compagni. Tra i padroni spiccano le magistrali prove di Brown (25 punti), Brogdon (23), il duo Smart-White (15 a testa) e Williams (12). Sotto tono la stella dei Celtics, Jayson Tatum, a referto con 7 punti e 7 rimbalzi. 
    Philadelphia, che batosta
    Nonostante il rientro dell’mvp della regular season, Joel Embiid, i Sixers non riescono a opporre resistenza: il centro classe 1994 segna 15 punti in 27 minuti di impiego ma non può nulla contro la furia offensiva dei Celtics. Per gli ospiti spiccano anche i 16 punti di Harris, i 13 di Maxey e la doppia doppia di Harden (12 punti e 10 rimbalzi). La serie si sposta ora a Philadelphia: gara-3 è in programma al ‘Wells Fargo Center’ nella notte tra giovedì e venerdì (1:30 ora italiana). LEGGI TUTTO

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    Legovich, coach di Trieste: “Città mia. Tutto l’anno in 4 giorni”

    Legovich, come ha vissuto la stagione da debuttante?

    «In primo luogo con grande orgoglio: dopo 7 stagioni da assistente un’opportunità unica per me e per il panorama cestistico del momento. Non è così comune avere il coraggio di questa società. Da triestino l’orgoglio è più grande, un’extra motivazione. E i proprietari subentrati mi hanno confermato fiducia, inattesa dopo i ko con Reggio Emilia e Scafati».

    Perché i giovani allenatori hanno meno opportunità?

    «Oggi penso che per allenare e gestire una squadra, ci voglia anche molto altro. Un aspetto che complica è la gestione dell’extra, il rapporto con la stampa e con i social, cassa di risonanza da gestire nel modo giusto. In ragione delle spese, tante società non hanno pazienza o coraggio di investire in prospettiva su un giovane. E ci sono momenti difficili cui resistere, ne abbiamo avuti e non ne siamo ancora usciti. Siamo alla vigilia di una gara decisiva».

    Deangeli, triestino e capitano a 22 anni, ha ricordato che quando aveva 13 anni lei gli disse “ci vediamo in A”. Veggente?

    «Allenavo la rappresentativa provinciale di Trieste, Deangeli era di un’altra società, mi colpì la sua passione e voglia di migliorare. A fine torneo dissi che se avesse mantenuto passione e fame, Lodovico sarebbe arrivato in A. Io però non mi immaginavo in A, non così presto».

    Bossi, Campogrande, Ruzzier e Lever, 53 punti su 85 in 4 nello spareggio salvezza. L’italiano sente più l’attaccamento?

    «Per background culturale il giocatore italiano comprende più facilmente cosa significhi una gara simile, gli Usa non sono abituati. Eppoi avere tre giocatori di Trieste più Campogrande e Lever alla seconda stagione qui ha creato quel tipo di amalgama, di affetto loro verso la città stessa. Avendo in spogliatoio questo tipo di comprensione, è più facile per tutti».

    Si pensava foste spacciati per il caso doping che vi ha tolto Davis. Cosa ha detto ai ragazzi?

    «È stato un altro imprevisto e squarti-acque, l’abbiamo appreso scendendo dal pullman al palasport di Sassari. Ci ha fatto bene subito dopo Sassari viaggiare e stare tre giorni a Pesaro. Lì abbiamo potuto parlare, preparaci, superare il momento. Il gm Ghiacci è venuto a trovarci, ci siamo compattati ancor più. A Pesaro siamo crollati nel fi nale, con Verona abbiamo giocato 2 quarti di gran rabbia, abbiamo subito rimonta ma siamo stati bravi a reagire».

    Assistente di Dalmasson e Ciani. E per il gioco dice di rifarsi a Ramondino e Scariolo.

    «Ho lavorato con grandi due capi allenatori come Eugenio e Franco che mi hanno dato tanto con spunti diversi, è il bello di avere più persone al fianco. Poi studio da autodidatta, guardando tantissima Eurolega, confrontandomi. Importantissima la Nazionale Under 20 con Magro, non solo uno dei migliori, ma con lunga esperienza anche da assistente».

    Alla nomina ha provato paura?

    «La nomina mi è sembrata più grande di me. D’altra parte erano 7 anni che lavoravo giorno e notte per l’obiettivo. Non si è mai pronti fino in fondo, ma bisogna saltare sul treno in corsa, trovare posto e sedersi».

    Come si allenano i giovani di oggi?

    «Per età ho più facilità a rapportarmi, bisogna trovare la chiave, vanno aiutati molto a essere autonomi e responsabili in campo, fare scelte consapevoli. È il passo più grande come persone e poi giocatori. Ho fatto mia la parola magica di Messina: autoesigenza. Ecco, tanti non hanno il fuoco dentro».

    Padroni del destino, domenica a Brindisi

    «È fondamentale non pensare agli altri campi, essere in settimana molto bravi a recuperare energie e resettare dalla bella vittoria, in 4 giorni ci rigiochiamo tutto». LEGGI TUTTO

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    Nba, Embiid dei Sixers eletto mvp della regular season

    Il podio del trofeo
    Il giocatore dei Philadelphia Sixers succede al serbo due volte detentore del titolo Nikola Jokic dei Denver Nuggets, arrivato secondo nelle votazioni davanti al greco Giannis Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks, già incoronato nel 2019 e nel 2020. LEGGI TUTTO

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    Nba, Davis trascina i Lakers contro Golden State. I Knicks battono Miami

    Trascinati da un super Davis, autore di 30 punti e 23 rimbalzi, i Lakers si impongono sul campo dei Golden State con il punteggio di 112-117. Decisivi anche i 22 punti di LeBron James e i 19 della coppia Russel-Schroder. Los Angeles porta a casa gara nelle semifinali di Conference. Ai Warriors non bastano i 27 punti di Curry.
    I Knick pareggiano la serie con Miami
    I Knicks battono 111-105 i Miami Heat e portano la serie sull’1-1. Decisivo l’ultimo quarto chiuso dai padroni di casa sul 35-28. Protagonista della gara Jalen Brunson, con 30 punti a referto. A Miami non bastano i 22 punti di Caleb Martin.  LEGGI TUTTO