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    Basket, colpaccio Napoli: arriva Jospeh Young, sostituirà Robert Johnson

    NAPOLI – Certificata la rescissione consensuale con Robert Johnson (uno dei giocatori con l’ingaggio più alto), la Gevi Napoli reagisce subito e ingaggia Joseph Young. Si tratta di un vero e proprio figlio d’arte, dato che il padre Michael, infallibile mancino, tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90 fu protagonista a Udine e soprattutto a Reggio Calabria, quando con la Viola si laureò capocannoniere della Serie A nel 1991.
    Forever Young
    Joe Young è ormai un play 30enne (nato il 27 Giugno 1992 a Houston) con un super curriculum alle spalle: tre stagioni in Nba con gli Indiana Pacers e uno stipendio da 1 milione di dollari a stagione, poi le avventure in Cina e in Grecia, con il Patrasso, nel quale viaggiava con oltre 16 punti di media. Dovrebbe debuttare contro Varese domenica 15  gennaio, LEGGI TUTTO

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    Nba: Banchero riporta il sorriso a Orlando, ok Memphis e Lakers

    Notte Nba ricca di gare. Banchero riporta il sorriso a Orlando, che vince 126-115 contro Oklahoma. I Grizzlies centrano la quarta vittoria consecutiva a spese di Charlotte (131-107) con 23 punti di Morant, 19 punti e 10 rimbalzi di Bane e 18 punti di Brooks: gara senza storia e Memphis che aggancia Denver in testa alla Western Conference. Sacramento si fa rimontare nel finale e cede per 120-117 ad Atlanta. Senza Davies e James, i Lakers riescono comunque a piegare Miami (112-109) centrando la quarta vittoria in cinque gare. A guidare i gialloviola il miglior Schroeder della stagione (32 punti) e un Westbrook da 21 punti, 9 assist e 8 rimbalzi. Fatica invece Golden State senza Curry, beffata dalla tripla alla sirena di Bey (122-119 a favore di Detroit) dopo che Thompson dall’arco aveva trovato la parità a 2″3 dalla fine.
    Nba, tutti i risultati
    Tutti i risultati delle gare Nba disputate nella notte italiana: Charlotte Hornets – Memphis Grizzlies 107-131; Cleveland Cavaliers – Phoenix Suns 90-88; Orlando Magic – Oklahoma City Thunder 126-115; Philadelphia 76ers – Indiana Pacers 129-126 dOt; New York Knicks – San Antonio Spurs 117-114; Toronto Raptors – Milwaukee Bucks 101-104 dOt; Chicago Bulls – Brooklyn Nets 121-112; Minnesota Timberwolves – Portland Trail Blazers 113-106; New Orleans Pelicans – Houston Rockets 119-108; Golden State Warriors – Detroit Pistons 119-122; Los Angeles Lakers – Miami Heat 112-109; Sacramento Kings – Atlanta Hawks 117-120.
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    Nba: Banchero decisivo per Orlando, i Lakers vincono senza LeBron

    Vittorie per Memphis e New Orleans, vincono anche i Lakers senza LeBron e soprattutto Paolo Banchero risulta decisivo nella vittoria dei Magic. Sono i risultati della notte Nba, ricca di gare. I Grizzlies centrano la quarta vittoria consecutiva a spese di Charlotte (131-107) con 23 punti di Morant, 19 punti e 10 rimbalzi di Bane e 18 punti di Brooks: gara senza storia e Memphis che aggancia Denver in testa alla Western Conference. Resta in scia New Orleans, più forte delle assenze (Zion Williamson fuori per 3 settimane) e di Houston (119-108) grazie a un McCollum da 28 punti e un Valanciunas in doppia doppia (16 punti e 17 rimbalzi) mentre Sacramento si fa rimontare nel finale e cede per 120-117 ad Atlanta. Anche senza Davies e James, i Lakers riescono comunque a piegare Miami (112-109) centrando la quarta vittoria in cinque gare. A guidare i gialloviola il miglior Schroeder della stagione (32 punti di cui 14 nell’ultimo quarto) e un Westbrook da 21 punti, 9 assist e 8 rimbalzi. Fatica invece Golden State senza Curry, beffata dalla tripla alla sirena di Bey (122-119 a favore di Detroit) dopo che Thompson dall’arco aveva trovato la parità a 2″3 dalla fine.
    Banchero decisivo con Orlando
    Orlando batte 126-115 Oklahoma, interrompendo la striscia negativa di tre sconfitte consecutive, e lo fa grazie all’ottima prestazione di Paolo Banchero che mette a referto 25 punti. Per l’azzurro anche 8 rimbalzi e 7 assist, vicino alla tripla doppia. Nella corsa ai play-off vuole dire la sua Minnesota, trascinata da Edwards (32 punti) e Gobert (17 punti e 12 rimbalzi) nel 113-106 su Portland (26 punti di Grant e 27 di Lillard).I n testa alla Eastern Conference c’è sempre Boston ma Milwaukee tiene il passo anche se ha bisogno di un supplementare e della seconda tripla doppia della stagione di Giannis Antetokounmpo (30 punti, 21 rimbalzi e 10 assist) per avere la meglio sui Raptors per 104-101. Imbattuta da 12 partite, nonostante 44 punti di Durant, Brooklyn si ferma contro Chicago (121-112), che manda sei giocatori in doppia cifra a partire da DeRozan e Williams (22 punti a testa). Mitchell passa da 71 a 20 punti ma a 4 secondi dalla fine regala l’assist a Mobley decisivo per la vittoria di Cleveland (90-88) su Phoenix, in serie negativa ora da quattro partite, mentre Philadelphia, priva di Embiid, ringrazia Harden (26 punti) e la tripla allo scadere di Melton e la spunta al supplementare su Indiana per 129-126. LEGGI TUTTO

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    Banchero rookie del mese Nba a Est

    Paolo Banchero è stato nominato dalla Nba “Eastern Conference Rookie of the Month”, ovvero Matricola del mese di dicembre della Conference Est. In una nota, la lega ricorda che “Banchero diventa così il nono giocatore nella storia degli Orlando Magic ad essere nominato Rookie of the Month, dopo Dennis Scott, Shaquille O’Neal (quattro volte), Anfernee Hardaway (due volte), Mike Miller (due volte), Victor Oladipo (due volte), Elfrid Payton, R.J. Hampton e Franz Wagner”.Guarda la galleryDraft Nba 2022: Banchero prima scelta, e che look!

    Nello scorso mese di dicembre 2022 Banchero è sceso in campo in 15 partite, giocando una media di 33.5 minuti. Le sue medie sono state di 19.1 punti, 6.5 rimbalzi, 4.1 assist e 1.07 palle rubate. Dal 5 al 18 dicembre ha segnato 20 o più punti in 7 incontri consecutivi.

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    Intervista a Cinciarini, a un punto dal record: “Pozzecco, arrivo”

    Come si diventa un assistman da record?

    «Con tanti sacrifici, scelte a volte non semplici compiute in carriera, voglia di emergere. Ho sempre preferito aiutare la mia squadra con passaggi piuttosto che focalizzarmi sulle mie realizzazioni in attacco. Poi va detto che ogni partita fa storia a sé e per essere un buon playmaker occorre saper leggere le varie situazioni in campo».

    Sul parquet dal 2003, in vent’anni il ruolo di regista è cambiato?

    «Di play vecchio stampo ormai ce ne sono pochissimi, spesso le squadre si affidano a delle comboguard che siano decisive prima di tutto segnando molti punti. Il regista puro, quello che organizza il gioco, è quasi scomparso. Per me già il ritiro di pre-stagione è importantissimo: lì nelle prime settimane osservo i miei compagni al tiro e cerco di capire come imbeccarli nel modo migliore, piccoli dettagli che risultano utili nei momenti critici in partita. E non disdegno di rubare qualche segreto agli avversari più forti».

    Si dice che il play sia una sorta di prolungamento dell’allenatore in campo.

    «Verissimo. Ho giocato per Trinchieri, Pianigiani, Repesa, Menetti, Messina, tutti tecnici con cui ho condiviso le scelte tattiche, anche quando magari avevo poco spazio. Devo dire che mi sono trovato particolarmente bene con Attilio Caja, forse perché entrambi siamo due martelli, due persone molto esigenti. Adesso sto imparando a conoscere Dragan Sakota, ad interpretarne i giochi. Ammetto che, un domani, non mi dispiacerebbe allenare».

    Dalla regia alla panchina gli esempi illustri non mancano: Djordjevic, Obradovic, D’Antoni.

    «Sasha è stato il mio primo compagno di stanza in ritiro a Pesaro nel 2003, fu un’emozione immediata per un ragazzino nemmeno maggiorenne. Ci confrontiamo ancora, per me è un onore essermi allenato con lui. Di D’Antoni purtroppo ho solo sentito parlare, ovviamente bene. Obradovic l’ho conosciuto da coach avversario in Eurolega: di recente Kevin Punter, mio ex compagno a Milano ed ora al Partizan, mi ha confermato quanto sia esigente. Ma non posso certo paragonarmi a nessuno di loro e comunque resto concentrato sulla mia carriera da giocatore. In futuro come detto vorrei allenare e sarebbe un onore ripercorrere la carriera di uno di loro».

    In campo intanto c’è una nuova generazione emergente di registi.

    «Uno di loro è Davide Moretti che conosco dai tempi di Milano. Gioca per Pesaro che è la mia città, dove vivo d’estate, quindi se posso dargli dei consigli lo faccio ancor più volentieri. Lui è un ragazzo d’oro che già l’anno scorso ha fatto bene e che sta crescendo ancora. Poi ci sono Mannion, Pajola, Spissu, tutti elementi nel giro della Nazionale che maturano sempre più. Per me sono avversari in campo ma al di fuori della partita, se li posso aiutare con dei consigli, lo faccio volentieri».

    Capitolo salvezza: missione difficile per la Reggiana.

    «Non era certo l’obiettivo con cui siamo partiti in estate. Abbiamo attraversato una fase durissima, sette sconfitte in fila di cui alcune all’ultimo minuto: sono situazioni che minano le certezze, tolgono fiducia. La vittoria con Pesaro ci ha rinfrancati ma restiamo ultimi, inoltre le squadre in retrovia non si stanno certo fermando. Ora restano due partite per chiudere il girone d’andata, due gare da giocare alla morte. Nella fase di ritorno si lotterà tutti per degli obiettivi, chi per i playoff e chi per salvarsi. Noi dovremo lavorare duro, migliorare giorno dopo giorno, consapevoli che nessuno ci regalerà qualcosa». LEGGI TUTTO

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    Nba, career high per Antetokounmpo: 55 punti e Wizards ko. Crollo Celtics a Oklahoma

    MILWAUKEE (STATI UNITI) – Nelle tre partite disputate nella notte Nba, spicca l’exploit di Giannis Antetokounmpo che mette a segno 55 punti (oltre a 10 rimbalzi e 7 assist), facendo registrare il suo massimo in carriera ma soprattutto trascinando i Bucks al successo contro i Wizards (123-113) che si fermano dopo 5 vittorie consecutive. Oltre alla sontuosa prestazione del fuoriclasse greco, spiccano anche le ottime prove di Brook Lopez (21 punti e 12 rimbalzi) e di Bobby Portis che, partendo dalla panchina, fa 17 punti e 13 rimbalzi. Troppo per Washington, costretta ad arrendersi, nonostante i sei giocatori mandati in doppia cifra con Porzingis che ne segna 22 (9 i rimbalzi), Kuzma 20 e Gafford 11 (12 i rimbalzi). Dalla panchina 12 punti a testa per il trio Hachimura, Kispert e Avdija.
    Nba, crollo Boston a Oklahoma. Kings di misura sui Jazz
    Crollo inatteso per i Boston Celtics travolti dagli Oklahoma City Thunder che, davanti al pubblico amico del ‘Paycom Center’, si impongono 150-117 rifilando ai vice-campioni il secondo passivo di sempre. Inutili i 29 punti di Jaylen Brown e i 27 di Jayson Tatum (dalla panchina ne arrivano i 17 a testa di Brogdon e Pritchard), ma non c’è partita e Oklahoma vince trascinata da Giddey (25), Dort (23) e Williams (21) mentre dalla panchina Mann e Joe ne fanno 21 a testa. All’insegna dell’equilibrio la sfida tra Jazz e Kings con gli ospiti che la spuntano 117-115 con un De’Aaron Fox nelle vesti di trascinatore con 37 punti. Bene anche Sabonis ( doppia doppia da 21 punti e 14 rimbalzi, ma anche 8 assist per lui), Barnes (19) e 16 a testa del duo Murray-Huerter. Per quanto riguarda Utah, ancora una volta solo panchina per Simone Fontecchio e sconfitta casalinga nonostante i 28 punti di Markkanen (8 i rimbalzi) e i 24 di Clarkson. LEGGI TUTTO

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    Nba, Jazz ko con beffa contro i Kings. Giannis 55 per battere i Wizards

    SALT LAKE CITY (Stati Uniti) – Solo tre partite nella notte Nba ma ricche di contenuti ed emozioni come quella a Salt Lakr City tra Jazz e Kings. Vince Sacramento 117-115 con un finale di partita ad alta tensione. A 4 decimi dalla sirena finale De’Aaron Fox (37 punti) realizza il layup per portare avanti i suoi, Utah prova la preghiera finale con un lancio lungo dalla rimessa da fondo, Markkanen riesce a catturare la sfera e a tirare subito (da 2): tripla a segno e convalidata al momento dagli arbitri ma, dopo la visione all’istant replay, si nota che la palla ha lasciato le dita del giocatore finlandese dopo il suono della sirena. Canestro non buono e successo Kings. Simone Fontecchio anche questa notte non è sceso in campo.
    Giannis dominante, Boston crolla ad OKC
    Anche Giannis Antetokounmpo si iscrive alla lista dei 50elli stagionali: 55 punti (20/33 dal campo con 16/16 dalla lunetta) e 10 rimbalzo nel successo casalingo dei Milwaukee Bucks contro Washington per 123-113. Infine gli Oklahoma City Thunder rifilano asfaltano i Boston Celtics 150-117, per OKC (priva di Gilgeous Alexander) ben 5 prestazioni da 20+ punti: Giddey 25, Dort 23, Williams, Joe e Mann 21. Il tutto con 20/40 da 3 di squadra ed il 59% dal campo (58/98).

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    Striscione shock contro coach Messina in Virtus-Olimpia: la Procura apre un’inchiesta

    BOLOGNA – All’indomani del big-match di Serie A, che ha visto l’Olimpia Milano imporsi 96-74 in casa della Virtus Bologna, agganciando gli emiliani al primo posto in classifica, monta la polemica per uno striscione e una frase, fin troppo esplicita, con il riferimento alla “morte di Ettore”, contenuta nel ventiduesimo capitolo dell’Iliade: “Nessuna pace fra lupo e agnello”, è il messaggio scritto dai tifosi bolognesi.

    La Procura federale apre un’inchiesta

    L’episodio è accaduto durante la partita fra la Virtus Segafredo Bologna e l’EA7 Emporio Armani Milano, guidata dall’ex coach bianconero Ettore Messina, destinatario dello striscione dei tifosi delle Vu Nere. La Federazione Italiana Pallacanestro ha comunicato che la Procura federale ha “aperto un fascicolo per appurare le responsabilità in ordine all’esposizione, durante la gara di ieri, 2 gennaio 2023” di un messaggio considerato di una gravità inaudita, “un messaggio di violenza che non può e non deve trovare albergo nei nostri palasport, nel nostro movimento sportivo”. LEGGI TUTTO