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    Nba, i Suns rovinano il ritorno di Curry. Bene Banchero e i Magic

    SAN FRACISCO (Stati Uniti) – Stephen Curry torna in azione (era out dal 14 dicembre), chiude con 24 punti (8/20 dal campo) ma i suoi Warriors cadono in casa contro i Phoenix Suns. La compagine dell’Arizona, priva di Paul, Ayton e Booker, sbanca il Chase Center 125-113 grazie a 26 punti di Mikal Bridges interrompendo la striscia di 6 sconfitte consecutive. Paolo Banchero invece realizza la doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi nel successo esterno degli Orlando Magic a Portland per 109-106. Non è bastata invece la doppia doppia di Luka Doncic da 43 punti e 11 rimbalzi ai Mavericks per evitare la sconfitta a casa dei Clippers di Kawhi Leonard (30 punti) per 113-101.
    Mitchell 46 ma vincono i Jazz, che record Miami!
    Donovan Mitchell torna a Salt Lake City, realizza 46 punti ma non bastano ai Cavs per battere i Jazz che s’impongono di 116-114 grazie ai 32 punti di Jordan Clarkson. Simone Fontecchio torna a vedere il campo ma solo per 5 minuti. Tutto facile per i Toronto Raptors che battono 132-120 gli Hornets con Pascal Siakam da 28 punti e anche per Philadelphia che archivia Detroit 147-116 grazie ai 36 punti e 11 rimbalzi di Embiid e alla seconda tripla doppia consecutiva di James Harden (16 punti, 12 rimbalzi e 15 assist). Infine partita incredibile a Miami dove gli Heat tirano 40/40 dalla lunetta (record di sempre in NBA per tiri liberi tentati con il 100%) e battono i Thunder 112-111 con decisivo un gioco da 3 punti firmato da Jimmy Butler (35 punti) a 12″ dalla sirena finale! 
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    Eurolega, l’Olimpia sprofonda a Berlino. Virtus piegata dallo Zalgiris

    BOLOGNA – La Virtus Bologna di Scariolo vende cara la pelle, ma alla fine si arrende ancora in Eurolega, sconfitta al PalaDozza dallo Zalgiris Kaunas, che si impone 87-77. Per le V Nere, dopo tre successi di prestigio, uno stop che torna a complicare la corsa ai play off. Tra 48 ore ad Atene contro l’Olympiacos servirà una reazione da grande squadra per restare ancora in gioco.
    Olimpia, tramonto all’Alba…
    L’Olimpia Milano di Messina cade ancora e colleziona la terza sconfitta consecutiva tra Eurolega e Serie A. Le AJ meneghine, dopo tre vittorie di fila, incappano nel secondo ko in coppa, travolte dall’Alba Berlino, che si impone con un eloquente 83-63, difficilmente commentabile sotto il profilo strattamente tecnico e che decreta l’addio ai sogni di agguantare una posizione valida per accedere al play-off della massima competizione europea.
    Eurocup, Brescia firma l’impresa e abbatte la capolista Joventut
    Grande impresa di Brescia che firma una grande impresa in Eurocup, superando 85-75 la capolista Joventut. Strepitosa prestazione di Amedeo Della Valle autore di 26 punti e miglior marcatore del match. LEGGI TUTTO

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    Grassi: “A Napoli basket e calcio possono convivere”

    Il “Miracolo a Milano” di Vittorio de Sica dopo 71 anni ha avuto un remake domenica scorsa, ambientato però a Napoli. Penultima in classifica, pochi giorni dopo aver esonerato l’head coach e rimandato a casa un americano, la Gevi ha battuto i campioni d’Italia dell’Olimpia. Il tutto al termine di un supplementare dove si sono invertiti i ruoli: Uglietti e compagni giocavano in difesa come degli assatanati, mentre Hall e Luwawu-Cabarrot si facevano “apprezzare” per degli errori da Santa Inquisizione. «Non conosciamo mezze misure – commenta il presidente Federico Grassi -. Bisogna anche dire che la nostra fortuna è stata quella di affrontare Milano reduce dalla gara di venerdì in Eurolega e attesa da un doppio impegno questa settimana. Noi in ogni caso avevamo un piglio diverso dopo la brutta batosta di Scafati: sono serviti sia i cambi, dolorosi ma necessari (il taglio di Johnson e l’esonero di Buscaglia, ndr), che la strigliata per dare un volto diverso alla squadra». Grassi, perché ha scelto Pancotto, stimatissimo veterano delle panchine, per sostituire coach Buscaglia? «Ad agosto Buscaglia voleva un vice importante perché lui era impegnato con la nazionale olandese. Cesare ha un palmares importante: dovendo prendere una decisione, abbiamo pensato che avevamo già in casa chi può portarci alla salvezza».
    Cosa rappresenta per lei la vittoria su Milano? «Dopo le ultime sconfitte non potevamo che scusarci con i tifosi. Questo successo è un segnale: Napoli c’è, vuole lottare e restare in serie A con un progetto importante».
    Tre allenatori in due anni: Sacripanti, Buscaglia e Pancotto. Uno scotto da pagare per un club solido ma comunque giovane, o c’è dell’altro? «Abbiamo pagato molto l’impatto con la A, visto che pensavamo di poter andare avanti con una struttura ottima per la A2 ma non ottimale per la massima serie. L’anno scorso abbiamo commesso degli errori, in questa stagione vogliamo creare qualcosa di diverso».
    Fare basket a Napoli è tanto difficile? «Purtroppo sì. Mancano le strutture. Noi abbiamo un settore giovanile che sta crescendo in modo esponenziale: in due anni l’under 19 è entrata nelle finali nazionali. Abbiamo due foresterie con dodici ragazzi tra i quali due ucraini. E abbiamo acquistato dal Bassano Moussa Bamba, una maliano del 2005 (alto 2,04, ndr). Tengo molto a questo settore, spero di poter portare giovani campani a debuttare in Nazionale. Ci stiamo lavorando tantissimo, perché mi piacerebbe far diventare queste squadre giovanili un’eccellenza del Sud Italia».
    Lei divide la proprietà del Napoli con altre due famiglie, vero? «Sì, Tavassi e Amoroso. Abbiamo commesso questa lucida follia insieme nel 2018 rilevando il club. Il primo obiettivo, la promozione in A, l’abbiamo ottenuto. Il secondo è quello di creare solidità con un progetto che possa appassionare tutta Napoli».
    Ma a Napoli il basket è in grado di convivere con il calcio, oppure è destinato a venire fagocitato dalla passione per Osimhen e compagni? «Ritengo che si possa convivere, a patto di avere un progetto importante, creato passo dopo passo. Sono convinto che se avessimo messo 10 milioni in questa squadra, non avremmo risolto nulla per la città e dopo un anno saremmo scomparsi. Siamo tre famiglie che vogliono il bene della città a 360 gradi, anche e soprattutto per ciò che riguarda l’aspetto sociale. Faccio un esempio: il sei gennaio siamo andati a “Obiettivo Napoli”, un centro con tanti ragazzi che vengono da situazioni disagiate e che lì possono studiare a fare sport. Abbiamo portato dei doni e regalato un sorriso a tutti: alcuni di loro domenica erano al PalaBarbuto, felici. Ecco, per noi far sorridere un giovane è molto più importante che vincere una partita».
    Ci siamo un po’ persi tra stranieri che vanno e quelli che vengono alla Gevi. Qual è la situazione oggi? CI saranno altre novità? «Abbiamo ingaggiato Young, di cui mi parlano bene. Adesso stiamo alla finestra per capire se basterà, oppure se servirà un altro innesto, magari un comunitario».
    Che ne pensa delle frizioni tra il presidente della Fip Gianni Petrucci e la Legabasket, riguardanti la comunicazione nella pallacanestro? «Petrucci vuole il bene del basket e prova a spronare tutti. D’altro canto in Lega Gandini sta lavorando bene. Però si deve fare qualcosa in più sicuramente: chi investe nella pallacanestro non ha ritorni, i diritti televisivi sono limitati e si deve pagare delle tasse. Ci vorrebbe una svolta per trasformare il basket in appetibile. Quest’anno c’è stato un bel ritocco per i diritti tv, però non basta». LEGGI TUTTO

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    Paura in NCAA, un giocatore crolla a terra durante una partita: compagni terrorizzati

    STATESBORO (STATI UNITI) – Attimi di panico durante una sfida di NCAA, il campionato universitario statunitense di Basket. Sono quelli che hanno vissuto i giocatori e gli spettatori presenti a 13′ dalla fine della sfida tra Old Dominion e Georgia Southern, quando Imo Essien (guardia della squadra della Virginia) è lentamente crollato a terra di fronte allo sguardo terrorizzato degli altri giocatori in campo.
    Il sospiro di sollievo
    Dopo il malore sono stati immediati i soccorsi in campo: “Imo Essien è stato valutato dallo staff medico di GA Southern – ha poi spiegato la Old Dominion University -. Ha risposto in ogni momento, è stato in grado di sedersi in panchina dopo la ripresa della partita ed è poi tornato a casa con i suoi compagni di squadra”. Dopo il grande spavento è arrivato così il sospiro di sollievo. LEGGI TUTTO

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    Nba: ai Magic non basta Banchero, Jokic stende i Lakers senza LeBron James

    Dopo aver trascinato Orlando al successo in casa dei campioni in carica (Golde State Warrios), Paolo Banchero firma un’altra prestazione super contro Sacramento. L’italoamericano è il migliore dei suoi e mette a referto 17 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi. Uno score importante che non basta però ai Magic per espugnare il campo dei Kings. I padroni di casa vincono 136-111 grazie anche al record di triple messe a segno (23). Restando a Est, vittorie anche per Celtics e Bucks. Boston, al terzo successo consecutivo, batte 107-99 i Chicago Bulls e si conferma in vetta alla classifica. Al TD Garden sale in cattedra Tatum, top scorer della sfida con 32 punti, mentre agli ospiti non bastano i 27 di LaVine e i 21 di Vucevic. Al terzo posto c’è Milwaukee che batte in rimonta i Knicks (107-111). Eppure i tre migliori realizzatori della sfida indossano proprio la casacca di New York: Brunson (44), Randle (25) e Quickley (23). I Bucks sono rimasti indietro fino alla fine del terzo quarto (70-53), prima di trovare il bersaglio dietro l’arco, con ben dodici centri. Poco in vista fino ad allora, Jrue Holiday e Brook Lopez sono risorti nel finale, segnando 10 dei loro 15 e 17 punti. Così, sono subentrati a Giannis Antetokounmpo (22 punti, 10 rimbalzi).
    Jokic show: Lakers ko senza LeBron James
    A prendersi i riflettori nelle sfide della notte Nba, però, è Nikola Jokic che stende i Lakers privi dell’infortunato LeBron James. Il serbo mettere a referto una tripla doppia da record con 14 punti, 11 rimbalzi, 16 assist e un incredibile 100% al tiro regalando così il successo a Denver e costringendo la formazione di Los Angeles al ko dopo cinque successi di fila. Strepitoso anche Murray (34 punti). Questa decima vittoria in dodici partite consente alla squadra del Colorado di rimanere in testa alla Western Conference insieme a Memphis, che infila la settima vittoria consecutiva contro San Antonio (121-113). Senza Ja Morant, i Grizzlies si aggrappano a Tyus Jones (24 punti). Ben assestata in terza posizione, New Orleans, pur priva di Zion Williamson, vince a Washington (132-112), grazie a CJ McCollum (34 punti) e Jonas Valanciunas (27 punti e 12 rimbalzi). 
    Nba, tutti i risultati
    Washington Wizards – New Orleans Pelicans 112-132
    Boston Celtics – Chicago Bulls 107-99
    New York Knicks – Milwaukee Bucks 107-111
    Memphis Grizzlies – San Antonio Spurs 121-113
    Denver Nuggets – Los Angeles Lakers 122-109
    Sacramento Kings – Orlando Magic 136-111
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    Nba: il ‘cecchino’ Jokic trascina Denver, a Orlando non basta Banchero

    Un’altra ottima prova di Paolo Banchero (17 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi) non basta ai Magic per bissare l’impresa di qualche ora prima a San Francisco: Orlando cade infatti a Sacramento dove i Kings vincono 136-111 grazie anche al record di triple messe a segno (23).
    Jokic dà spettacolo,
    Nelle altre gare di Nba giocate nella notte italiana cadono i Los Angeles Lakers, che senza LeBron James e dopo cinque successi di fila si fermano a Denver (122-109): sono i 34 punti di Murray e uno strepitoso Jokic (tripla doppia da record per il serbo con 14 punti, 11 rimbalzi, 16 assist e un incredibile 100% al tiro) a trascinare i Nuggets, che guidano la classifica della Western Conference insieme ai Memphis Grizzlies, capaci di vincere il match casalingo contro i San Antonio Spurs (121-113) anche senza l’infortunato Morant. Successo esterno in rimonta invece per i Milwaukee Bucks, che passano sul parquet dei New York Knicks (107-111) ai quali non bastano i 44 punti messi a referto da Brunson. Vincono infine anche i Boston Celtics di Tatum (32 punti) contro i Chicago Bulls (107-99) e i New Orleans Pelicans che passano a Washington (112-132). LEGGI TUTTO

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    Serie A, il regno dell’equilibrio. E tra le 7 già a Torino c’è la storia del gioco

    È bastata una partita, la vittoria di Trieste su Scafati, per determinare 4 qualificate in un colpo. A una giornata dal giro di boa già 7 squadre sono sicure di volare – o arrivare in treno – a Torino dal 15 al 19 febbraio. Eppure la Serie A è il regno dell’incertezza e lo dimostrano le due più grandi che pagano dazio alle fatiche di Eurolega. Dopo la Virtus caduta contro una grande Tortona che ormai è chiaramente terza forza del campionato (e soltanto Venezia può ambire a scalzarla dal podio, anche per qualità dell’organizzazione societaria), pure Milano ha ceduto, nella fattispecie alla voglia di riemergere di Napoli che ha cominciato il restyling e si è affidata alla saggia sagacia di Cesare Pancotto. Vedremo altre sconfitte delle due big, attese peraltro in settimana al doppio turno di Eurolega. Ma nessuno si azzardi a dire che il campionato possa essere influenzato da questo. Perché ognuno scrive la propria storia.

    Varese e Pesaro di nuovo alla ribalta

    Dimostrano Varese e Pesaro che tornano alla ribalta, riportando cultura e passione cestistica delle loro terre. Varese con un progetto innovativo e ricco di energia e visione. Pesaro che ha costruito un organico sensato e lo ha affidato alle maestria di Jasmin Repesa. E Repesa fa crescere i nostri: dopo Davide Moretti ora sta riemergendo Ricky Visconti. Poi a Torino ci sarà Trento, ci sarà la Reyer Venezia, che sta rilanciando un nuovo ciclo, affidandosi alla continuità tecnica con coach De Raffaele e organizzativa con il presidente Federico Casarin. Il quale ieri ha visto giocare il figliolo mandato a crescere tra le capaci mani di Ramagli. Ecco, spiacerebbe se Verona, che investe sui giovani fosse invischiata fino all’ultimo nella lotta salvezza. Altre dovrebbero seguire Verona e la Fip dovrebbe incentivare i club a fare come la Scaligera, non soltanto in A. L’8ª per Torino sarà Brescia, o Scafati o Brindisi. Intanto Andrea Cinciarini ha privato il ct Pozzecco del record di assist. Cincia merita ogni traguardo, anche se ora è più facile fare assist. E fa bene il Poz a rendergli merito, vero uomo di sport. Queste sono storie da comunicare. LEGGI TUTTO