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    Ritorno Sedicesimi (20/11/2024) – CEV Volleyball Cup, Stagione 2024 – TABELLINO

    Ritorno Sedicesimi (20/11/2024) – CEV Volleyball Cup, Stagione 2024
    TRENTINO ITAS – C.S. ARCADA GALATI (ROU) 3-0 (25-17, 25-20, 25-16) – TRENTINO ITAS: Acquarone 2, Bristot 3, Garcia Fernandez 2, Kozamernik 6, Laurenzano (L), Lavia 5, Magalini 17, Pellacani 3, Pesaresi (L), Resende Gualberto 4, Rychlicki 7, Sbertoli. Non entrati Michieletto, Sandu. All. Soli Fabio. C.S. ARCADA GALATI (ROU): Kavogo Yaoussia 8, Constantin 2, Butnaru 3, Bakonji, Marshall 4, Aldea, Kosinski (L), Bala 3, Rata 11, Freimans 6, Cristudor (L), Abdelmohsen Soliman, Ionescu 3, Hernandenz 2. All. Stancu. ARBITRI: Fragkakis, Portela. NOTE – durata set: 22′, 27′, 22′; tot: 71′. Trentino Itas: Battute sbagliate 6, Vincenti 7. C.S. Arcada Galati (ROU): Battute sbagliate 17, Vincenti 3. LEGGI TUTTO

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    Ritorno Sedicesimi (20/11/2024) – Volleyball Challeng Cup, Stagione 2024 – TABELLINO

    Ritorno Sedicesimi (20/11/2024) – Volleyball Challeng Cup, Stagione 2024
    CUCINE LUBE CIVITANOVA – VK KARLOVARSKO (CZE) 3-0 (25-19, 25-9, 25-17) – CUCINE LUBE CIVITANOVA: Balaso (L), Boninfante 2, Dirlic 9, Gargiulo 9, Hossein Khanzadeh 11, Lagumdzija 9, Loeppky 13, Orduna 1, Podrascanin 3, Tenorio 4. Non entrati Bisotto, Bottolo, Chinenyeze, Nikolov. All. Medei Giampaolo. VK KARLOVARSKO (CZE): Fiser 2, Manoogian (L), Pfeffer (L), Bajandic 6, Seidl 2, Balaz 3, Chromec, Chirvino 1, Sestan 7, Pastrnak 5, Jansons 2, Spulak 6. All. Mascia. ARBITRI: Gjoka, Tirsel. NOTE – durata set: 23′, 19′, 23′; tot: 65′. Cucine Lube Civitanova: Battute sbagliate 5, Vincenti 7. VK Karlovarsko (CZE): Battute sbagliate 7, Vincenti 2. LEGGI TUTTO

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    Allianz festeggia anche a Innsbruck. Quinto successo consecutivo

    Allianz Milano ottiene il suo quinto successo consecutivo, secondo in Cev Champions League e torna con il sorriso dalla trasferta in Austria contro l’Hypo Tirol Innsbruck, avversario che si è rivelato coriaceo e insidioso. C’è ancora la firma di Ferre Reggers sul risultato e dei suoi 25 punti, 5 dei quali ottenuti a muro. Dall’altra parte della rete spiccano invece i 7 muri punto del brasiliano Frances su 10 totali.
    Piazza conferma la massima rotazione della sua ampia rosa e per la seconda sfida di Champions League presenta l’inedita diagonale Zonta-Reggers, con l’esordio da titolare per il 24enne di Tolmezzo. Gli schiacciatori ricevitori sono Gardini e Louati, Piano e il canadese Schnitzer al centro. Risponde Lorenzo Tubertini con l’estone ex Cantù Viiber in diagonale all’americano Hobus, Nath e il capitano Kronthaler laterali, il brasiliano Frances e Paulson al centro e Kitzinger libero.
    Prova a scappare subito Allianz Milano sul 4-1 grazie ad un errore da seconda linea dell’opposto Hobus, meno positivo rispetto alla sfida contro i polacchi di Zawiercie. Ritorno tirolese interrotto da un bel muro di Zonta e poi di Piano 4-8, con primo time out Tubertini. Prosegue lo show di Piano a muro (4 quelli di Allianz nel parziale contro un unico degli austriaci), poi ace di Reggers 4-10. Accorcia Innsbruck sul turno al servizio di Kronthaler anche con un ace fino al 9-12. L’opposto belga risolve sulla riga, confermato dalla prima richiesta di challenge di Piazza per il 9-14. Reggers attacca con percentuali stellari, mette il 13-18 e Innsbruck si gioca il suo secondo tempo. Doppio cambio Milano sul 14-19. Entra anche il polacco Kupka per l’Hypo, ma chiude il muro di Milano 25-18.

    Non cambiano i 6+1 titolari nel secondo set, ma i padroni di casa sembrano avere preso le misure e la sfida diventa così punto a punto. Tirolesi sempre attaccati a Milano. Sul 14-14 prova a scatenarsi Reggers (8 punti per lui in due set) con un attacco e un muro, ma Innsbruck sta lì. Un ace di Paulson vale il 16-16. Sull’ace di Viiber del 18-17 è Piazza a fermare il gioco. Doppio cambio Allianz. Sul 20-20 Piazza chiama in campo anche Matey Kaziyski per il servizio, punto Milano e time out Hypo, ma Hobus impatta ancora è un finale di set molto combattuto. L’opposto americano annulla il primo setpoint dopo il time out austriaco. Ferma il gioco Piazza. Al rientro Paulson manda però fuori il sevizio: 23-25 e Allianz Milano avanti 2-0.
    L’equilibrio quasi assoluto si ripete nel terzo parziale e questa volta gli austriaci, caricati dal loro pubblico non possono fallire. Viene in pratica sempre mantenuta l’alternanza del cambio palla. Larizza sostituisce Piano al centro. Forza una diagonale Louati dopo un suo bel recupero. E’ forse l’azione più bella del match, ma Innsbruck festeggia il 14-14. Gli errori al servizio milanesi non aiutano la squadra di coach Piazza, mentre Innsbruck corre: 20-17 su attacco di Kronthaler e time out Milano. Doppio cambio Allianz sul 20-18, ma è sempre Kronthaler ad andare a punto. Dentro Kaziyski per il servizio, Nath fa il 22-19 ben smarcato da Viiber. Torna in campo Zonta con Reggers (17 punti in tre set) sul 21-23, ma il muro tirolese con Frances (4 i muri vincenti nei primi tre set per il centrale brasiliano) e Nath (10 punti in tre set) fanno il 25-21. Pesano sulla bilancia di Milano i sette errori al servizio nel parziale.

    Kaziyski resta in campo per il quarto set in diagonale con Louati, al centro giocano Larizza e Caneschi. Dall’altra parte della rete c’è Kupka per Hobus come opposto. Un errore di Kronthaler vale il break di Milano 3-5. Punto di Reggers, ace di Caneschi e Allianz vola finalmente 6-11. Larizza a muro costringe Tubertini al time out sul 7-15. Break Hypo Tirol 10-15 e Piazza ferma il gioco. Azione prolungata chiusa da Allianz 10-16. Doppio cambio Milano. Caneschi in primo tempo fa il 19 (a 13), Barotto a muro il 20, si avvicinano i titoli di coda del set e del match con KK al servizio è l’ace di Barotto, che vale il 15-23. C’è spazio però per un colpo di coda degli austriaci. Il doppio servizio vincente di Nath, poi Frances a muro e in un amen si è 19-23. La risolve neanche a dirlo Reggers con gli ultimi due punti che chiudono 20-25 il match alla Universitatssporthalle. Qualche ora per festeggiare davanti ad alcuni appassionati tifosi della Curva Biancorossa, che hanno seguito la squadra anche in trasferta, ma la tesa e il cuore sono già al Forum di Assago, dove domenica alle 18 è attesa la capolista Sir Susa Vim Perugia per un match stellare.

     
    HYPO TIROL INNSBRUCK – ALLIANZ MILANO 1-3(18-25, 23-25, 25-21, 20-25)

    HYPO TIROL INNSBRUCK: Kronthaler 13, Viiber 2, Hobus 7, Nath 13, Frances 10, Kupka 5, Kitzinger (L), Provaznik ne, Ladner, Paulson 8. Waldner ne, Gavan (L2) ne, Dimov ne. All. Lorenzo Tubertini.ALLIANZ MILANO: Zonta 1, Reggers 25, Louati 8, Schnitzer 8, Caneschi 3, Kaziyski 1, Catania (L), Porro, Barotto 5, Otsuka ne, Gardini 7, Piano 4, Staforini (L2) ne, Larizza 3.  All. Roberto Piazza. Ass. Nicola Daldello.
    Arbitri: Marco Van Zanten e Erdal AkinciNote:Durata set: 24’, 25’, 24’, 25’ per un’ora e 38 minutiMVP Ferre Reggers (Allianz Milano)Muri punto Milano 15, Innsbruck 10. Attacco punto Milano 48%, Innsbruck 43%. Ricezione positiva Milano 65%, Innsbruck 61%. Battute punto Milano 4 con 19 errori, Innsbruck 4 con 20 errori. LEGGI TUTTO

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    BJK Cup: Cinquina Italia! Paolini domina Sramkova, le azzurre trionfano a Malaga

    Jasmine Paolini (foto BJKCup)

    E CINQUE, È STORIA!!! Jasmine Paolini con l’ennesima prestazione spettacolare del suo benedetto 2024 porta il secondo punto alle azzurre nella finalissima di Bille Jean King Cup di Malaga, dopo l’altrettanto splendida vittoria di Bronzetti nel primo incontro. Paolini batte nettamente Rebecca Sramkova per 6-2 6-1, significa Italia 2, Slovacchia 0! Le azzurre di Tathiana Garbin trionfano per la quinta volta nella massima competizione femminile a squadre, successo che mancava dal 2013, ma l’anno scorso le italiane erano arrivate ad un passo dal trionfo, battute in finale dal Canada a Siviglia. Poco più a nord in Andalusia, nell’altrettanto affascinante Malaga, Paolini e compagne hanno sbaragliato la concorrenza, vincendo con pieno merito la prestigiosa competizione. Oggi il doppio non è servito, ma enorme come sempre il contributo anche di Sara Errani, vera maestra del doppio e decisiva nella maturazione definitiva di Paolini, punta di diamante del nostro tennis femminile, che così termina un’annata da record con un titolo a squadre meritatissimo dopo l’Oro olimpico in doppio sempre con Sara. Incredibile questo dato: la vittoria di Jasmine in finale è stato il suo match n. 112 match in stagione tra singolare e doppio. Pazzesco che sia arrivata a Malaga ancora così fresca di fisico e di testa. Bravissima!
    Sulla partita non c’è molto da dire: Paolini era favorita e il campo ha confermato pienamente la maggior forza, completezza tecnica e abilità tattiche dell’italiana. Jasmine ha servito bene e risposto in modo incredibile, disarmando una delle migliori arme della slovacca, il servizio. Paolini è stata nettamente più rapida nella copertura del campo, bravissima ad aggredire ogni palla della rivale e sballottarla da tutte le parti, con un colpo potente per aprirsi il campo e quindi un affondo. In grande fiducia, Jasmine ha pure trovato diversi rovesci vincenti che hanno lasciato di stucco la rivale, disarmandola anche mentalmente. Del resto Sramkova ha un tennis relativamente simile all’azzurra ma facendo tutto con meno precisione ed intensità, quindi la peggior avversaria possibile da affrontare. Ancor più quando la rivale è in fiducia totale.
    Dopo una manciata di game con qualche errore di troppo, Paolini si è sciolta, ha preso il totale comando del gioco e non l’ha mollato più, con un parziale di 10 game e 1 dal 2 pari del secondo set. Efficacissimo il diritto, ma tutto nel suo tennis ha funzionato a dovere, partendo alla sua velocità nell’aggredire la palla e comandare. Ha confermato anche in BJK Cup il suo status di campionessa e leader, una che sa giocare le partite importanti, dominando il campo e l’avversaria, sia per tattica che mentalmente Palpabile infatti in campo è stata la sua sicurezza e determinazione, che la rende ancor più temibile. Potente nei colpi, forte in difesa e anche in attacco, è davvero difficile tenerla ferma e farle il punto. Devastante. Bravissima Paolini, ma brave tutte, protagoniste insieme a Garbin di una finale di BJK Cup che non dimenticheremo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Paolini inizia il match con un autorevole turno di battuta, la prima palla funziona e comanda. Impressiona la potenza di Sramkova con diritto, una spallata che in lungo linea può diventare imprendibile, 1 pari. Si gioca dritto per dritto, tennis verticale, con l’azzurra che cerca di trovare grande profondità per forzare gli errori dell’avversaria; non è molto diversa la tattica di Rebecca, in grande fiducia visto che viene da 20 vittorie nelle sue ultime 24 partite disputate. Un po’ imprecisa Jasmine in risposta, soffre in quest’avvio la rotazione impressa alla palla dalla slovacca, mentre in scambio appena arriva bene con i piedi scarica traiettorie molto efficaci. Sramkova commette un brutto doppio fallo che manda il quarto game ai vantaggi, ha sentito la pressione della splendida risposta precedente. Con un errore terribile, la slovacca regala la prima palla break del match. Se la gioca male Paolini, scarica la risposta in rete, classico gratuito, e poi pure una seconda chance stavolta con la risposta out. Peccato, 2 pari. Netto come sia Jasmine a comandare, ma commette qualche errore di troppo, forse un po’ di fretta nell’aggredire per non esser a sua volta aggredita, tanto che il colpo più solido è il servizio. Sramkova nel quinto game trova due jolly, una smorzata perfetta e poi un diritto inside out che non si prende, c’è la palla break. Anche la slovacca esagera in risposta, spreca la chance. 3-2 Italia, di grinta. L’inerzia cambia nel sesto game: Sramkova combina un disastro, quindi si irrigidisce ed è pronta Paolini a guadagnare campo dalla risposta e chiudere col diritto. 15-40 e BREAK con uno splendido rovescio cross che sorprende la rivale. 4-2 Italia, primo allungo del match. Jasmine continua a servire come un treno, comanda e chiude il game a 30 con uno rovescio lungo linea dall’angolo clamoroso, degno di un “Sinner doc”. 5-2. Rebecca non riesce a far la differenza nemmeno col servizio, Jasmine le tira due risposte vincenti una più bella dell’altra (0-30), poi un doppio fallo sotto tonnellate di pressione, è 15-40 e due Set Point Italia. Paolini intuisce ancora la direzione del servizio, tira la terza risposta eccellente nel game e SET Paolini, 6-2. Dopo gli errori iniziali, totale dominio, Sramkova non sa come arginare l’azzurra.
    Secondo set, l’ondata di Paolini non si arresta. Domina il primo game con un altro turno di servizio impeccabile (quinto game consecutivo). E pure in risposta la musica non cambia, Jasmine entra bene sia sulle prime che sulle seconde di servizio e vola 0-40, con tre palle break immediate per spaccare definitivamente il match. Rischia addirittura l’Ace con la seconda palla Sramkova e la va bene, poi tenta una smorzata, ottima. Però il BREAK arriva sul 30-40, con Rebecca che non riesce a gestire una pallata di diritto nei piedi, quasi “investita” dalla prepotenza ed aggressività della toscana, avanti 2-0 col sesto game di fila vinto. Dopo il forte allungo, Jasmine tira un attimo il fiato, ne approfitta la slovacca per rifarsi sotto (15-40). Con un rovescio lungo linea in corsa clamoroso si prende il contro BREAK, che interrompe l’emorragia (2-1). Il momento di calo dura un attimo: Paolini rimette in moto i piedi, controlla lo scambio e trova un altro rovescio bellissimo lungo linea, e poi con un diritto strepitoso per potenza e precisione dal centro del campo vince il quarto punto di fila in risposta, e nuovo BREAK, che le riporta avanti 3-1 e servizio, trasformato in sicurezza in 4-1. Paolini continua a spingere in risposta, si procura un altra anche per il doppio break, non la trasforma. Poco male: con un paio di diritti aggressivi si apre il campo e chiude, eccone un’altra di chance. Sramkova non mette la prima, è tesa e non sa cosa fare… sparacchia un diritto malamente, piegata sulle ginocchia, anche per lo scoramento. Doppio BREAK! 5-1, manca un ultimo passo. Jasmine chiude al secondo match point, saltano tutte in campo a festeggiare. Campioni del Mondo, di nuovo! Grazie ragazze!

    Sramkova R. (🇸🇰 SVK) vs Paolini J. (🇮🇹 ITA)ITF Billie Jean King Cup 2024 R. Sramkova21 J. Paolini66 Vincitore: J. Paolini ServizioSvolgimentoSet 2J. Paolini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-5 → 1-6R. Sramkova 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A1-4 → 1-5J. Paolini 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-301-3 → 1-4R. Sramkova 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3J. Paolini 0-15 15-15 15-30 15-400-2 → 1-2R. Sramkova 0-15 0-30 0-40 15-40 ace 30-400-1 → 0-2J. Paolini 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1R. Sramkova 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 df2-5 → 2-6J. Paolini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 2-5R. Sramkova 0-15 0-30 15-30 15-402-3 → 2-4J. Paolini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3R. Sramkova 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 2-2J. Paolini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2R. Sramkova 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1J. Paolini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    L’Italia vince la Billie Jean King Cup 2024: la storia delle azzurre

    Introduzione
    Da Cagliari a Malaga, dalla Fed Cup alla Billie Jean King Cup: undici anni dopo l’Italia è tornata a vincere la massima competizione del tennis femminile a squadre nazionali. Un successo frutto del lavoro svolto negli ultimi anni dal capitano Tathiana Garbin insieme alle sue ragazze. Da Jasmine Paolini e Sara Errani al “jolly” Lucia Bronzetti: scopriamo le loro storie
    IL RACCONTO DELLA FINALE LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto: La ripartenza di Maestrelli, (quasi) senza social

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 – foto Stefano Eccel

    Un successo di valore contro Michael Agwi spinge Francesco Maestrelli nei quarti di finale. Il pisano è in una fase importante della sua carriera: trovato l’amalgama con coach Galuppo, si è allontanato dai social media evitando inutili pressioni esterne. KO il roveretano Giovanni Oradini.
    Testa bassa e pedalare. Non lo dice esplicitamente, ma è la filosofia che accompagna questa fase della carriera di Francesco Maestrelli. La storia è nota: autore di una spettacolare cavalcata nel 2022, quando abbandonò l’anonimato facendo irruzione tra i top-200 ATP, negli ultimi due anni si è un po’ fermato. Il 2024 non è stata una stagione troppo soddisfacente. Lo dice serenamente, sia pure con la soddisfazione di aver centrato i quarti al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) al termine di una bella partita contro il rampante Michael Agwi. Oltre due ore e mezza in cui – a proposito di metafore calcistiche – il pisano ha pedalato parecchio per contenere gli attacchi dell’avversario. Alla fine ha avuto ragione lui, col punteggio di 7-6 6-7 6-2. “Complimenti ad Agwi, credo che crescerà molto. Ha doti e colpi di primissimo piano, inoltre mi sembra un bravo ragazzo. Gli auguro il meglio. Proprio in virtù della sua bravura è stata una partita difficile: ho avuto le mie chance per chiuderla prima, ma mi sono fatto prendere dalla tensione. Dopo il tie-break del secondo si era complicata, ma sono stato bravo a non andare via di testa e restare focalizzato sul match. Ha pagato” dice il numero 284 ATP, che nel secondo set era stato per due volte avanti di un break, ma ha finito col perderlo. Però ha avuto la tenacia di raccogliere uno dei migliori risultati stagionali. Venerdì sfiderà il vincente di Coric-Prizmic, ottima chance per giocare una partita di alto livello. Qualche mese fa, Maestrelli diceva che l’obiettivo stagionale era giocare tante buone partite, senza guardare troppo i numeri. “In parte ci sono riuscito, in parte no – ammette – ho avuto diversi periodi in cui non ho avuto l’atteggiamento e la mentalità giusta per crescere. Quindi in parte non ce l’ho fatta, ma è inutile piangere sul latte versato: non mi resta che lavorare, sono contento del finale di stagione e voglio che non sia una casualità. Anzi, voglio che uscire dalle difficoltà diventi un mio punto di forza”.
    L’UMILTÀ DI TORNARE NEGLI ITFDa ormai un anno, al suo fianco c’è coach Giovanni Galuppo, presente anche al CT Rovereto. “Abbiamo avuto un periodo di adattamento, ci siamo dovuti conoscere – racconta Maestrelli – come tanti, anch’io ho una personalità un po’ complessa. Il consiglio più prezioso che mi ha dato è quello di mettere tutta la forza che ho in ogni partita, senza guardare il risultato. Io devo lavorare su ogni punto e poi si tireranno le somme. È il suggerimento che mi porto dietro anche quando la strada è in salita”. Maestrelli ha avuto il suo momento di maggiore popolarità nell’estate 2023, denunciò l’inaccettabilità degli insulti e delle minacce ricevuti dai tennisti dopo ogni sconfitta. La faccenda divenne virale, sfiorando la narrativa mainstream. Dopo oltre un anno, gli chiediamo se quel filmato ha avuto effetto, riducendo il fenomeno. “Per la verità non saprei, perché ho ridotto tantissimo l’utilizzo dei social media – dice il pisano – mi sono allontanato dal lifestyle social, concentrandomi soprattutto su me stesso. Non l’ho fatto tanto per quello, ma perché ho ritenuto giusto pensare a me, senza guardarmi attorno e magari sentirmi sbagliato per il semplice fatto di avere i miei tempi di crescita. Mi sta facendo bene, anche se ovviamente non posso cancellare del tutto i social. Fanno parte del mio lavoro e sto cercando di delegare questa parte a chi mi sta vicino”. Saggia decisione, anche perché i cosiddetti “haters” avrebbero certamente avuto da ridire sulla scelta di tornare a giocare qualche torneo ITF dopo aver giocato esclusivamente Challenger o ATP per due anni. “All’inizio ho fatto un po’ fatica ad accettarlo, non tanto il giocare a un livello più basso, quanto la scelta di doverlo fare per trovare cose che si erano un po’ perse. Non è facile vedere che fai bene qualcosa e poi sentire il bisogno di scendere al gradino di sotto, laddove ci sono meno comfort. Giocare ad alti livelli è molto meglio, credetemi. Al primo torneo ho faticato un po’, ma mi è servito. Se ci sarà bisogno lo farò ancora, con estrema umiltà. So che la priorità è lavorare duramente, non tanto i tornei che giochi”.
    NIENTE OBIETTIVIProprio in virtù di questo, non sorprende la sua prudenza al momento di parlare di obiettivi. Anzi, sembra proprio che li veda come qualcosa di distraente. “Non ho pensato molto a quale può essere un traguardo realistico per la mia carriera – racconta – perché queste cose non mi aiutano. Per carità, so di avere delle potenzialità ma non ho mai pensato a un obiettivo numerico perché distoglierebbe l’attenzione dal lavoro quotidiano. Semplicemente vorrei arrivare a fine carriera sapendo di aver dato il massimo. In quel caso sarò contento a prescindere e non avrò rimpianti”. Il 2025 dirà se la filosofia ha pagato, ma un mini-traguardo è forse giusto fissarlo: arrivare a giocare e qualificazioni degli Slam. Il prize money di Mastrelli nel 2024 è di circa 100.000 dollari lordi, ma al netto di tasse e spese c’è da credere che non gli sia rimasto molto. E quando gli chiediamo qual è il montepremi necessario per non avere troppi pensieri, risponde senza esitazione. “La differenza sta nel giocare almeno le qualificazioni dei quattro Slam – dice sicuro – se ci riesci puoi investire su te stesso e su chi ti sta a fianco, con una certa tranquillità. Questo, ovviamente, se sei in grado di gestirti bene”. Sarà uno dei prossimi step, anche se c’è un altro a cui tiene moltissimo: il suo Pisa, primo in Serie B. “Sono molto superstizioso e quando me lo chiedono resto in silenzio e faccio gli scongiuri. È lunghissima, ma ho fiducia in Pippo Inzaghi. Non ho vissuto gli anni di Romeo Anconetani, ma me li hanno raccontati e pare sia stato un bel vedere. Speriamo di riviverlo”. I suoi impegni gli impediscono di andare allo stadio con la frequenza di qualche anno fa, ma quando gli chiediamo se trova il tempo per guardare le partite, quasi ci fulmina con lo sguardo: “Certo, non scherziamo! E le guardiamo anche con tanta tensione…”. Chissà che non siano proprio i nerazzurri a dargli ulteriore carica…
    ORADINI ELIMINATO, AVANZA LANDALUCENon è bastato nemmeno il simpatico striscione con scritto “Curva Oradini” a spingere Giovanni Oradini al successo contro Alexey Vatutin. Il russo non ha un tennis appariscente, ma sa mettere l’avversario in condizione di sbagliare. Se non si possiede un colpo-killer, dunque, è difficile batterlo. È la sintesi che spiega il 6-2 6-4 per il russo, anche se Oradini può recriminare per l’ultimo game: brekkato sul 4-4, nel gioco successivo si è trovato 0-40 sul servizio di Vatutin, ma non ha sfruttato le chance. Rimpianti per la terza, una risposta di dritto scaraventata in rete su una morbida seconda palla. Sarebbe stata comunque difficile per “Giò”, sostenuto a gran voce dagli amici di sempre e da tanti concittadini. Il roveretano ha perso anche in doppio, in coppia con quel Geoffrey Blancaneux che è nei quarti in singolo (ha superato Zapata Miralles) ed è suo compagno di squadra in Serie A1, con i colori dell’ATA Battisti Trento. I due saranno impegnati domenica a Roma per una delicata gara di ritorno dei play-out dopo il 3-3 di domenica scorsa. Mentre si registra l’eliminazione a sorpresa di Raphael Collignon (reduce dal successo a Lione), prosegue la corsa di Martin Landaluce, sempre più “stellina” di questo torneo. Il madrileno ha superato 6-2 7-5 il francese Kyrian Jacquet, peraltro autore di una buona prestazione. Ancora una volta, Landaluce ha dato l’impressione di avere una cilindrata superiore rispetto ai suoi avversari. Dopo aver dominato il primo set, si è un po’ disunito quando ha servito per il match sul 5-4, ma ha avuto la capacità di strappare nuovamente il servizio al suo avversario nell’undicesimo game. Con questo successo, lo spagnolo mantiene vive le speranze di qualificarsi in extremis per le Next Gen Finals di Jeddah: in questo momento è in nona posizione, con una ventina di punti di svantaggio rispetto all’americano Nishesh Basavareddy, in questi giorni impegnato al Challenger di Puerto Vallarta.
    Il programma di domaniCenter Court – ore 12:30Oleg Prihodko vs Luka Mikrut Daniel Masur vs Alexey Vatutin Borna Coric vs Dino Prizmic (Non prima 17:00)Max Hans Rehberg vs Luca Nardi (Non prima 19:30)
    Court 1 – ore 12:30Francesco Maestrelli / Samuel Vincent Ruggeri vs Theo Arribage / Francisco Cabral N.Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli vs Filippo Romano / Stefano Travaglia Milos Karol / Vitaliy Sachko vs Jakob Schnaitter / Mark Wallner Oleg Prihodko / Jelle Sels vs Filip Bergevi / Johannes Ingildsen LEGGI TUTTO

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    Gaggini sul bis in Champions di Monza: “Abbiamo dimostrato solidità e continuità”

    Prima vittoria in tre set per la MINT Vero Volley Monza, che conferma il suo ottimo stato di forma replicando i successi dell’ultima settimana e consolidando un periodo positivo. La prima squadra maschile del Consorzio si è aggiudicata la seconda sfida di CEV Champions League battendo in trasferta, in Turchia, il Fenerbahçe Istanbul con un netto 23-25, 20-25, 23-25. Prestazione convincente per i brianzoli, che grazie a questo successo volano in testa alla Pool B. 

    Marco Gaggini, libero MINT Vero Volley Monza: “Questa sera abbiamo mostrato un ottimo livello di gioco in tutti i fondamentali, dimostrando solidità e continuità. La prestazione di oggi rappresenta un importante segnale di crescita per la squadra e ci dà la giusta fiducia per prepararci al meglio alla sfida contro Trento di domenica, come sempre un banco di prova impegnativo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO