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Marc Marquez: “Vicino a chiudere un cerchio”. A Motegi può eguagliare Valentino Rossi


Mi piacerebbe lottare per la vittoria, perché significherebbe avere l’opportunità di vincere il campionato mondiale“. Così Marc Marquez in conferenza stampa alla vigilia del primo giorno in pista del GP del Giappone, diciassettesimo appuntamento di MotoGP. Il pilota spagnolo della Ducati ufficiale potrà vincere automaticamente il mondiale sul circuito di Motegi se dovesse conquistare almeno 3 punti in più di Alex Marquez. Non potrà laurearsi campione già nella sprint, ma dovrà attendere nel caso la gara della domenica. A proposito di suo fratello: “Mi aspetto che sia veloce per tutto il weekend“, ha dichiarato Marc, il quale però non nasconde che “l’obiettivo è chiudere il campionato iridato qui. C’è un’atmosfera per cui alla gente sembra sia facile vincere, ma non lo è: Alex sta guidando molto bene, cercheremo di fare del nostro meglio e vedremo se potremo celebrare qualcosa di importante domenica. Ma se così non sarà, aspetteremo“.

Il lungo calvario di Marquez

Sono molto vicino a chiudere un cerchio aperto cinque anni fa con un infortunio molto grave. Gli ultimi anni sono stati estremamente difficili, io stesso penso di aver perso 2 o 3 anni come pilota, perché ero più a casa che in pista. Ma nella vita privata ho imparato molte cose e questo mi piace“. Marquez fa riferimento a quel lontano 19 luglio 2020 in cui ebbe inizio il suo lungo calvario: in quel momento era il dominatore della classe regina, vincendo 6 mondiali in 7 anni, ma una brutta caduta a Jerez dopo una rimonta dall’ultimo al terzo posto rischiò di compromettergli la carriera. Prima le tre operazioni al braccio destro in pochi mesi, poi la diplopia. Rientrato l’anno seguente, vinse tre gare ma il braccio non era ancora a posto, e nel frattempo la Honda, senza di lui, iniziava a calare. Poi la quarta operazione, la Honda ormai in caduta libera, il pensiero di ritirarsi. Da qui la scelta di lasciare la casa giapponese dopo 10 anni per sposare il progetto Gresini, team privato Ducati.

Il rilancio in Ducati

Il 2024 è stato l’anno della rinascita per Marquez. Con la Gp23 del team Gresini ha chiuso terzo in campionato, alle spalle delle due Gp24 ufficiali di Martin (che ha conquistato il suo primo titolo in MotoGP) e Bagnaia. Ha vinto tre gare e una sprint e ha capito che nonostante gli anni difficili era ancora competitivo. Quest’anno, in sella alla Gp25 del team ufficiale Ducati Lenovo, ha dominato il campionato, proprio come era solito fare prima del 2020: ha vinto 14 sprint e 11 gare. “Questa è la mia seconda vita in MotoGP. Ho imparato a minimizzare i rischi e a rispettare i tempi di recupero da un infortunio” – ha dichiarato Marquez, a un passo dal nono titolo mondiale in tutte le classi, che gli consentirebbe di raggiungere Valentino Rossi – Il valore di un titolo è sempre lo stesso. Quello del 2013 è stato importante ma è arrivato all’ultima gara a Valencia e, in quella occasione, è stato più difficile controllare le emozioni. Qui mancano ancora sei gare“, ha concluso. Appuntamento a questo weekend di Motegi: sabato 27 settembre alle 8 la sprint, domenica alle 7 la gara.

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