La prima qualifica dell’anno termina rispecchiando quelli che erano i valori visti nei test di una settimana fa. Come nel 2022, Max Verstappen e la Red Bull sono quelli da battere.
La Ferrari insegue. Le Rosse hanno iniziato il Q1 con il brivido a causa dei pezzi del wheel arc persi dalla SF-23 di Leclerc, ma nonostante l’imprevisto, la sessione ha visto le monoposto andare in progressione, fino al momento dell’attacco al tempo della Q3.
La qualifica della Ferrari
Al primo run, Charles e Carlos sono scesi in pista con le soft nuove, con il monegasco a fermare il crono sul 1’30”000, e lo spagnolo a 1’30”386. Leclerc, poi, non è sceso più in pista, accontentandosi della terza piazza finale, mentre Sainz si è migliorato e con 1’30”154 ha ottenuto il quarto tempo.
Ma perché Leclerc ha rinunciato all’ultimo tentativo? I tifosi della Ferrari possono tirare un sospiro di sollievo, non c’è nessun problema sulla SF-23 numero 16. La risposta è tutta nella strategia e soprattutto nel cambio di rotta impostato da Vasseur, ma per comprenderlo, tocca fare un passo indietro e guardare a quello che è successo venerdì.
Ferrari, la SF-23 soffre di degrado
Nelle simulazioni di gara, è emerso chiaramente che la Red Bull non ha avversari. A parità di gomma e cronometro alla mano, Leclerc prendeva mezzo secondo a giro da Verstappen, Sainz quasi un secondo. Come mai? La risposta è il degrado. La Ferrari è meno gentile sulle gomme della RB19 e consuma di più le gomme posteriori. E a Sakhir si paga, perché il layout della pista chiede molto al retrotreno in fase di trazione.