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Espansione di Wimbledon: in aprile il confronto con i consigli urbanistici, ma il progetto è già in grave ritardo

Nei mesi scorsi avevamo parlato dei problemi che sta affrontando l’AELTC relativamente all’espansione del sito del club per migliorare le strutture e fruibilità dei campi, soprattutto per le due settimane del torneo di Wimbledon. Il club più prestigioso al mondo ha acquistato dei terreni (attualmente adibiti a campi di golf) per ammodernare ed ampliare ulteriormente l’offerta di campi e non solo, con l’obiettivo di far svolgere anche le qualificazioni del torneo all’interno del club e migliorare in generale l’esperienza per il pubblico e le migliaia di persone che lavorano nel torneo.

Tuttavia l’iter per i lavori per realizzare l’imponente ammodernamento si è arenato di fronte alle richieste dei comitati locali, contrari a diversi punti del progetto per l’impatto ambientale e sulla comunità che vive dei dintorni del club. Secondo quanto riporta il Daily Mail, la richiesta di Wimbledon per la sua storica espansione sul vicino campo da golf dovrebbe finalmente essere ascoltata ad aprile, ma l’intero progetto potrebbe subire ulteriori ritardi. I comitati di pianificazione urbanistica dei comuni di Merton e Wandsworth dovrebbero prendere in considerazione il progetto tra due mesi, anche se l’aspettativa diffusa è che, anche se approvato, questa non sarà la fine della questione. Tale è la portata della domanda – e dell’opposizione locale – che è probabile che venga convocata dall’ufficio del sindaco di Londra o dall’ispettorato della pianificazione di Whitehall per un’inchiesta pubblica, che potrebbe richiedere almeno altri diciotto mesi per essere completata. Uno scoglio importante, che manda totalmente in crisi l’idea di inaugurare le novità entro pochi anni.

Secondo alcune stime, i tempi per completare l’ampliamento scivoleranno nella decade del 2030. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo campo da da 8.000 posti e di ben altri 38 campi per ospitare interamente le qualificazioni, abbandonando così la storica sede di Roehampton.

Sono passati quasi due anni da quando l’All England Club ha formalmente lanciato le sue proposte per un progetto che costerà, come minimo, diverse centinaia di milioni di sterline. Con il 26 aprile come ultima data prevista dai consigli urbanistici per ascoltare le proposte, gli osservatori locali ritengono che sarà una vera e propria corsa contro il tempo. Un segno di quanto Wimbledon stia prendendo sul serio le sfide locali è che, nelle ultime settimane, i rappresentanti dell’All England Club hanno fermato i passanti nelle strade vicine e chiesto loro di firmare lettere di sostegno pre-preparate da inviare ai consigli. Per superare lo scoglio della comunità locale, il club punta soprattutto sull’impatto sociale che la nuova realizzazione potrà avere sull’area. Infatti il progetto include un nuovo grande parco aperto al pubblico e altri miglioramenti al terreno; l’ampliamento riguarda un’area che in passato era un campo da golf privato, che non aveva alcun accesso per la comunità. Con le nuove realizzazione, i quartieri fruirebbero di altro spazio utilizzabile. Tuttavia le proteste riguardano altri aspetti.

Una coalizione di associazioni di residenti e alcuni gruppi ambientalisti si oppongono al progetto nella sua forma attuale, insistendo sul fatto che non dovrebbero essere consentite strutture permanenti su quello che è il Metropolitan Open Land. Una petizione di oltre 8.500 firme è stata raccolta contro il progetto. Questo mese due associazioni di residenti hanno presentato osservazioni dettagliate ai consigli che dovranno deliberare sul progetto, una delle quali espone complesse argomentazioni legali sui patti nell’area interessata.

Quindi oltre alla questione sui giocatori russi e bielorussi, anche questa faccenda, in prospettiva ancor più importante per il futuro di Wimbledon, rende piuttosto calde le prossime settimane per il club più prestigioso al mondo.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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