Di Redazione
Una stagione da ricordare e segnare, sicuramente, negli annali quella della Delta Despar Trentino Rosa. Annata sportiva conclusa sabato negli ottavi di finale contro Firenze che ha visto le toscane vincere ial tie break. Un risultato che non rovina in alcun modo le gioie di un’intera stagione al di sopra delle più rosee aspettative estive: dal sesto posto al termine del girone d’andata e la qualificazione alla Coppa Italia, all’ottavo posto al termine della regular season.
A fare un pò il punto della stagione in casa dolomitica è la schiacciatrice Giulia Melli, intervistata dalla Voce di Mantova: “Per noi era il primo anno in A1, quindi tutto era sconosciuto e di altissimo livello. Abbiamo iniziato molto presto ad allenarci, senza sapere se avremmo fatto l’A1 o l’A2. Con qualche innesto come la palleggiatrice ma senza straniere. In A2 avevamo fatto bene, ma l’A1 era una cosa nuova. Per sopperire ad alcune carenze fisiche abbiamo puntato a partire forte subito con un roster giovane. Poi è arrivato il Covid e ci ha spiazzato nel lavoro e nella programmazione in generale. Noi siamo andate oltre ogni previsione, siamo state fantastiche. La nostra forza è stata la compattezza di squadra e la voglia di dimostrare che volevamo esserci fino alla fine senza mollare e con la grinta che ci ha contraddistinto. Credo anche che dal punto di vista tecnico abbiamo fatto molto bene a muro e difesa con lo stesso allenatore dell’A2 e una base molto solida. Ce la siamo giocata come abbiamo potuto. Sono strafelice per quello che abbiamo fatto“.
Sul suo percorso personale l’attaccante mantovana si esprime così: “Io sono sempre positiva; nonostante tutto mi sono divertita tantissimo e questo è già molto. Non guardo i numeri ma sono contenta perché sono migliorata in ricezione e i miei 10/15 punti a partita vanno più che bene. Per la prima volta ho giocato un intero campionato di A1 e ad un certo livello con le mie compagne. Posso dire che il bilancio è strapositivo. Peccato davvero che non abbiamo giocato col pubblico e ho fatto tanta fatica. Il futuro? Devo valutare con la procuratrice. Io a Trento sto da Dio. In questi due anni tra me e la società c’è sempre stato tanto rispetto. Vediamo che prospettive ci saranno e deciderò”.