SEPANG – La MotoGp potrebbe con due gare consecutive sul circuito di Jerez, il 19 e 24 luglio. Anche se il governo spagnolo deve ancora dare il via libera, Dorna spera che il protocollo di sicurezza – gara a porte chiuse, personale essenziale dei team nel paddock, frequenti test Covid-19 e distanza sociale – convincerà le autorità.
Lo stesso “modello” dovrebbe essere utilizzato anche per ottenere l’autorizzazione per correre in altri paesi europei come Austria e Repubblica Ceca. La situazione sarebbe più complicata invece per le gare extra Europa, a causa delle eventuali procedure di ingresso (compresa una possibile quarantena) e dell’aumento dei costi di viaggio.
Gara a porte chiuse
I round della Malesia e della Thailandia sono molto popolari e spesso attirano una folla di oltre 100.000 fan nel giorno della gara. Sebbene entrambi i paesi abbiano registrato solo una piccola parte dei casi di coronavirus e dei decessi registrati in Europa, alcuni dei loro focolai più significativi sono stati collegati proprio ad eventi di massa, motivo per cui le autorità saranno estremamente caute quando si tratterà di riprogrammare grandi eventi pubblici. “Ci sono colloqui in corso in Malesia col Ministero della Salute, si parla di uno stop di sei mesi agli eventi importanti, ma al momento si tratta solo di una discussione”, ha detto l’ex CEO del circuito di Sepang, Razlan Razali. Se le gare si terranno a porte chiuse, così come per gli eventi in Europa, sarà necessario ridisegnare l’intero modello economico. “Siamo fortemente dipendenti dalle entrate derivanti dalla vendita dei biglietti, dal commercio e dalla distribuzione”, ha spiegato. “Il vantaggio per noi è che il Gran Premio della Malesia è vicino alla fine della stagione: questo ci dà il tempo di vedere se le cose miglioreranno. Il tempo è ancora dalla nostra parte in questo momento”.