Oggi niente lezioni e niente esami per chi deve conseguire la patente di guida. Le autoscuole partecipano allo sciopero indetto per contrastare la decisione dell’Agenzia delle Entrate di applicare l’Iva al 22% sui costi del servizio, da qui la giornata di disagi per tutti gli interessati.
LE CAUSE DELLO SCIOPERO
Una protesta forte, da parte delle 3.500 autoscuole che aderiscono a Confarca e Unasca, nei confronti dell’Agenzia delle Entrate la quale, dallo scorso 2 settembre, ha introdotto un nuovo regime fiscale basandosi sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 marzo. Tutto ciò ha portato alla sospensione degli esami di guida in programma oggi.
Lungo tutto il territorio nazionale, le scuole guida hanno deciso di sospendere l’attività per questa decisione presa che delibera come l’insegnamento all’interno delle autoscuole sia diverso da istituti scolastici o università e quindi sottoposto a un diverso regime fiscale.
RETROATTIVITà DI CINQUE ANNI
Inoltre la stessa sentenza impone un recupero retroattivo dell’imposta su tutti corsi per le patenti già svolti sino al 2014: una situazione difficile se non impossibile da gestire come affermano, in coro, Confarca e Unasca.
Mentre le prime verifiche fiscali, sugli ultimi cinque anni di attività, sono già iniziate, le autoscuole oggi entrano in protesta e iniziano a pensare a un futuro che rischia di essere non esente da problematiche.