ROMA – L’Unione Ciclistica Internazionale ha inibito per due anni l’ex velocista della nazionale azzurra di ciclismo Alessandro Petacchi, punito per aver violato la normativa antidoping negli anni 2012 e 2013 (uso di metodi o sostanze proibite). La sentenza è stata emessa sulla base di informazioni ricevute dalle autorità austriache. E’ stata la stessa Federazione mondiale a rendere nota la decisione con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale. Petacchi, ritiratosi nel 2015 e fino a maggio scorso opinionista Rai (venne fermato durante il Giro d’Italia in seguito alle prime notizie), era rimasto coinvolto, così come altri corridori, nell’operazione Aderlass, scattata in seguito alle accuse di trasfusioni del sangue da parte di alcuni atleti. Il periodo di squalifica per Petacchi, che oggi ha 45 anni, si concluderà il 14 maggio 2021. Il caso è stato risolto, accettando le conseguenze dal Codice mondiale antidoping e dalle norme antidoping dell’UCI. L’Organizzazione nazionale antidoping competente e della Wada possono presentare appello.
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Ciclismo, doping: due anni di squalifica a Petacchi
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