Il serbo Dusan Lajovic conquista la trentesima edizione del ‘Plava Laguna Croatia Open Umag’. Due set combattuti e un’ora e 51’ di gioco sono sufficienti alla testa di serie numero 4 del torneo per avere la meglio del pur coriaceo ungherese Attilia Balazs, proveniente addirittura dalle qualificazioni.
7-5 7-5 il punteggio finale di una sfida andata in scena sull’erba rossa del ‘Goran Ivanišević Stadium’ davanti allo sguardo del Presidente dellaRepubblicadiCroazia, Kolinda Grabar-Kitarović, presente anche quest’anno sugli spalti in occasione del gran finale.
In questo modo, Lajovic entra a far parte dell’albo d’oro del torneo inserito nel circuito ATP World Tour 250 series dopo Fabio Fognini (vincitore nel 2016), il lucky loser russo Andrey Rublev (finalista contro Paolo Lorenzi nel 2017) e il campione uscente Marco Cecchinato.
Il serbo, approdato direttamente al secondo turno, aveva superato progressivamente Rublev, lo sloveno naturalizzato britannico Aljaz Bedene e, infine, anche lo sfortunato Salvatore Caruso, costretto al forfait all’inizio del secondo set. Due partite e mezzo sulle gambe, dunque, per il vincitore contro le due nelle qualificazioni (contro la wild card croata Admir Kalender e il tedesco Rudolf Molleker) più le altre quattro nel tabellone principale (contro l’altra wild card croata Viktor Galovic, il serbo Filip Krajinovic, Stefano Travaglia e infine il serbo Laslo Djere, testa di serie numero 3, in semifinale) che erano state necessarie a Balazs per arrivare fino all’ultima giornata della kermesse sportiva più importante dell’intera Croazia.
Il primo set, dopo la situazione di equilibrio iniziale, aveva persino illuso l’ungherese che, grazie a un provvidenziale break, aveva allungato fino a un illusorio 5-3. La risposta di Lajovic era arrivata alla prima occasione utile, sul 5-5, capovolgendo la situazione e conquistando alla fine quattro game in sequenza per chiudere a sua volta con un break sul 7-5 dopo 55’ esatti di gioco.
Il secondo set pareva mettersi subito in discesa per il serbo che trovava ben presto un break e si portava fino al 4-1, prima di perdere a sua volta il servizio con Balazs abile e generoso nel riportarsi in linea di galleggiamento sul 5-5. A quel punto, energie, concentrazione e classifica facevano la differenza e Lajovic chiudeva ogni discorso vincendo due giochi consecutivi, sfruttando a dovere il primo match point tra gli applausi del pubblico presente sul spalti del ‘Goran Ivanišević Stadium’.
Immediate le premiazioni che hanno coinvolto anche il presidente Kolinda Grabar-Kitarović, prima del tradizionale spettacolo priotecnico che, come tradizione, ha posto i sigilli sulla trentesima edizione dell’evento, dando a tutti l’appuntamento per il 2020.