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Ciclismo, Tour de France: a Simon Yates la prima sui Pirenei. Alaphilippe resta in giallo

Peyresourde e Hourquette d’Ancizan trattate come pianura in assenza di vento. I favoriti per la classifica generale aspettano la cronometro di venerdì e l’arrivo sul Tourmalet per azzannarsi. Ma per loro la prima sui Pirenei è un semplice trasferimento: tanto di guadagnato per Julian Alaphilippe, che può difendere senza affanno la maglia gialla. Ora cercherà di tenerla nel duro banco di prova contro il tempo a Pau. “Mi aspettavo alcuni attacchi, ma alla fine non è successo. E’ sempre meglio avere un minuto di vantaggio, ma Geraint Thomas è uno specialista, quindi sarà molto difficile. Sono ancora più motivato del solito, darò il massimo”, commenta a caldo il leader. Staremo a vedere, come sarà interessante capire la definizione delle gerarchie in casa Ineos. Thomas a crono va più forte di Bernal, bisognerà vedere l’eventuale distacco.
 
Se tra Alaf e gli altri succede poco o niente, non interessa a Simon Yates. Per lui, ad un passo dal vincere il Giro d’Italia dello scorso anno nonché trionfatore della Vuelta, la classifica di questo Tour è particolare secondario. Il retrogusto dolce è la possibilità di andare in fuga: lo fa insieme ad altri trentanove, poi sul più bello se la gioca contro due. Lo spagnolo Pello Bilbao e l’austriaco Muhlberger: li frega nell’ordine con una volata maliziosa, di grande personalità. Una disdetta per Bilbao, adattissimo per queste situazioni, ma anche e soprattutto per Muhlberger, che nel recente Delfinato si era arreso ad Alaphilippe, e per di più al fotofinish.
 
Simon Yates a parte, giornata noiosa ravvivata da un giallo, che non è quello di Alaphilippe. Rohan Dennis è pimpante, lo è al punto di cercare di entrare nella fuga Yates. Poi il black out, in zona rifornimento molla tutto e sale in macchina. Fa rumore alla vigilia della crono, specialità dove Dennis eccelle (è campione del mondo). Gli esponenti del Team Bahrain, interpellati dopo il traguardo, pur non chiarendo granché, sono più trasparenti di un comunicato che sembra uscito dalla guerra fredda: “La nostra priorità è la salute di tutti i nostri corridori, quindi avvieremo un’indagine immediata ma non commenteremo ulteriormente finché non avremo stabilito cosa è successo a Rohan Dennis”. La tesi più accredidata parla di un acceso screzio tra l’australiano e l’ammiraglia. C’è anche un testimone oculare: è Thomas Voeckler, l’ex maglia gialla che ora commenta per la televisione francese.
 
Insomma, per il Team Bahrain una giornataccia alla quale sommare l’ulteriore carico di minuti accusato dalla vetta: in totale in classifica fanno 26 per lo Squalo.
 
Cenni di cronaca per l’apertura sui Pirenei. Tra i 40 che vanno in fuga ci sono un sacco di facce conosciute. Evitiamo accuratamente la lista, basta citare Van Avermaet, Sagan, Matthews. A conti fatti sono lì per un traguardo volante e i relativi punti per la maglia verde. E’ lì per vincere, ad esempio, Matteo Trentin. Dopo che sul Peyresourd Wellens beffa Calmejane, il campione d’Europa inscena la sua azione a Hourquette d’Ancizan. Riprende il battistrada Clarke, si guadagna il premio della combattività ma alla fine deve arrendersi prima della vetta: “Peccato, fossi rimasto con Clarke forse potevo guadagnare una quarantina di secondi in più. Ha comunque vinto un mio compagno di squadra, sono contento”.
 
Yates, Bilbao e Muhlberger scollinano davanti, sono attenti nella seguente discesa, significa che sarà volata. C’è una curva ai 170 metri, Yates la prende in testa ben sapendo che recuperarlo in una situazione del genere non è semplice: calcolo perfetti.

ORDINE D’ARRIVO
1. Simon Yates       (Gbr, Mitchelton-Scott)         in 4h57’53”
2. Pello Bilbao      (Esp, Astana)                          s.t.
3. Gregor Muhlberger (Aut, Bora-Hansgrohe)                  s.t.
4. Tiesj Benoot      (Bel)                              a 01’28”
5. Fabio Felline     (Ita)                                  s.t.
6. Matteo Trentin    (Ita)                                  s.t.
7. Oliver Naesen     (Bel)                                  s.t.
8. Rui Costa         (Por)                                  s.t.
9. Simon Clarke      (Aus)                                  s.t.
10. Jasper Stuyven    (Bel)                                  s.t.
27. Egan Bernal        (Col)                             a 09’35”
28. Geraint Thomas     (Gbr)                                 s.t.
31. Julian Alaphilippe (Fra)                                 s.t.
39. Thibaut Pinot      (Fra)                                 s.t.
44. Nairo Quintana     (Col)                                 s.t.
49. Giulio Ciccone     (Ita)                                 s.t.
76. Fabio Aru          (Ita)                                 s.t.
110. Vincenzo Nibali   (Ita)                             a 18’58”
CLASSIFICA GENERALE
1. Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-Quick Step) in 52h26’29”
2. Geraint Thomas     (Gbr, Team Ineos)                a 01’12”
3. Egan Bernal        (Col, Team Ineos)                a 01’16”
4. Steven Kruijswijk  (Ned)                            a 01’27”
5. Emanuel Buchmann   (Ger)                            a 01’45”
6. Enric Mas          (Esp)                            a 01’46”
7. Adam Yates         (Gbr)                            a 01’47”
8. Nairo Quintana     (Col)                            a 02’04”
9. Daniel Martin      (Irl)                            a 02’09”
10. Thibaut Pinot      (Fra)                            a 02’33”
13. Alejandro Valverde (Esp)                            a 03’18”
15. Jakob Fuglsang     (Den)                            a 03’22”
24. Fabio Aru          (Ita)                            a 05’57”
30. Giulio Ciccone     (Ita)                            a 14’35”
44. Vincenzo Nibali    (Ita)                            a 26’03”


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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