Nadal inarrestabile a Parigi. Vince la dodicesima finale al Roland Garros, sconfiggendo Dominic Thiem in quattro set. Un record inimmaginabile nel 2005, quando alzò la sua prima coppa ancora teenager. Era tutt’altro che scontato immaginare il “solito” finale a Parigi solo un mesetto fa, quando Tsitsipas lo sconfisse a Madrid, mettendo a nudo le molte difficoltà del campionissimo contro avversari aggressivi e di talento (vedi Fognini). La vittoria a Roma ha rinfrancato Rafa, il miglior avvicinamento possibile a Roland Garros, dove Nadal è cresciuto di condizione match dopo match. Aiutato anche da un tabellone molto tranquillo, Rafa si è presentato alla finale pronto a lottare contro uno tosto come Thiem, e grande lotta è stata! Terrificante il primo set. Quasi disumano per spinta, potenza e corsa. 50 minuti di tennis brutale, in cui i due si sono letteralmente azzuffati, quasi un corpo a corpo pugilistico senza soluzione di continuità. Lo vince Rafa, rimontando, dimostrandosi ancora– se mai ce ne fosse stato bisogno – che sulla lotta, sulla potenza e sulla resistenza nessuno è più forte di lui sulla terra. Nessuno. Oltre alla vittoria del primo set, importantissimo nell’equilibrio del match, è stato un segnale mortale al rivale: nella mia palude, non mi batterai mai. Anche perché Rafa non solo ne ha più di tutti, ma gioca a tennis meglio di Thiem. Nadal è più duttile, riesce a passare da difesa ad attacco in amen, riesce ad anticipare i colpi all’improvviso e pure correre a rete per toccare di fino, quando è il momento. Perfetto come sempre sul piano tattico, ed il numero irreale dei suoi successi qua lo dimostra. Thiem nel secondo set c’ha provato, con tutta la sua enorme grinta e voglia di vincere. Si è passati da una partita totale sul piano fisico ad un match più veloce, con scambi rapidi e molti vincenti, da parte di entrambi. Un tennis anche più gradevole sul piano del puro spettacolo. Il set lo strappa Thiem, bravo ad approfittare di un momento di tensione (insolito) di Nadal. Ma è solo un attimo: nel terzo Nadal “azzanna” il match, se lo prende con una forza ed una voglia pazzesca, e Thiem è annichilito. Prova una timida reazione nel quarto set, ma non ce la fa. Nadal è troppo più forte, ha più armi, è più solido. Scappa via già nel secondo game, veleggiando verso il traguardo.Thiem ha confermato di essere un tennista notevole, un colpitore formidabile, ma anche i suoi precisi limiti: la monodimensionalità e l’incapacità di giocare sull’anticipo. Non ha un piano b oltre alla spinta pura. Thiem fa troppa fatica a fare il punto, gioca solo di potenza e senza anticipo. Può soverchiare Rafa per un breve periodo, soprattutto se Nadal non è al meglio; ma 3 su 5 l’altro è troppo più completo e giocatore, ha più armi, è più resistente sul piano fisico perché produce un tennis meno dispendioso e più intelligente rispetto a quello di Thiem. Nadal sul rosso lo puoi battere se giochi in totale anticipo, prendendo grandissimi rischi rubandogli il tempo, servendo bene e rispondendo meglio. Infatti… non ci riesce praticamente nessuno! Chapeau al Campionissimo, il migliore di sempre sulla terra battuta. 12 Coppe dei Moschettieri sono un’enormità, come la sua carriera straordinaria. Thiem è “migliorato” rispetto al 2018, un set strappato a Nadal. La sensazione resta che solo con un’evoluzione tecnica importante (più anticipo) potrà battere Rafa a Parigi, a meno che l’anno prossimo non lo aiuti un Rafa 34enne, forse davvero troppo “vecchio”. Vedremo. Intanto si chiude qua la stagione “top” sul rosso, con più vincitori nei main events, ma con Rafa ancora il migliore. Come sempre.
Ecco la cronaca della finale 2019 di Roland Garros.
Si inizia alle 15.11, sotto un discreto sole dopo il maltempo terribile dei giorni scorsi. Rafa alla battuta. Lungo scambio, Nadal in comando chiude col dritto. 15-0. Un bimbo piange a dirotto, …forse teme la lunga battaglia che sta iniziando in campo! Interessante vendere già dai primi punti le diverse tattiche dei due. Rafa cerca di aprire il campo, già dal servizio esterno, quindi con il suo gancio mancino. Non gioca mai al centro; Thiem sembra veloce coi piedi ma ancora non riesce a girare la direttrice sul rovescio dell’iberico. 1-0 Nadal. Dominic incide col rovescio, ma spinge molto col dritto, provocando errori di Nadal. 1 pari dopo 9 minuti, ancora di studio. Non ci sono punti “gratis”: si scambia molto, di potenza, si corre, si consumano energie. L’austriaco soffre in difesa e spinge un paio di dritti potentissimi, si arriva ai vantaggi. Rafa non demorde, comanda lo scambio, pallata dopo pallata lavora ai fianchi Domi, strappando i due 15 con una smorzata vincente e poi un Ace. 2-1 Nadal. Che battaglia, e siamo solo all’inizio… 2 pari, 30 pari: arriva uno scambio INCREDIBILE, dopo una smorzata, 4 tocchi a rete, via di nuovo dietro e bordata di dritto di Domi. È la prima palla break del match… Se la prende di forza Thiem partendo da una risposta perfetta nell’angolino col rovescio, quindi un martellamento terrificante, chiuso con uno smash. BREAK THIEM, avanti 3-2 e servizio. Una partita di una fisicità impressionante finora. Thiem paga lo sforzo profuso nel quinto game. Si incarta con i piedi, tenta una sorta di dritto back inutile… crolla 0-40. Il break arriva alla seconda chance, con un dritto preciso in contro piede. 3 pari, tutto da rifare. La sensazione è che Nadal corre, spara, ma non va in difficoltà fisica; Thiem corre di più, spinge di più e spende di più, ottiene i punti ma con un sforzo sovrumano. Impossibile tenere a lungo questa prestazione atletica; se non trova il modo di far i punti più rapidamente (servizio?), è durissima per lui. Al momento l’austriaco regge, spinge a tutta col dritto sulla diagonale destra e si procura un’altra palla break. La spreca Domi, non contiene un servizio slice buono ma non irresistibile. Nadal sale 4-3, dopo una serie di scambi pazzeschi, durissimi, quasi disumani. I due sono paonazzi, lividi per lo sforzo. Tennis brutale. Thiem va a servire e gioca un pessimo game: affretta i tempi, sbaglia, scende a rete malamente. Dal 3-2 e servizio per l’austriaco, ora con un altro break siamo 5-3 e servizio Nadal. La partita si è spaccata: Thiem fa troppa fatica per ottenere qualche punto. Nadal non ha nel suo vocabolario la parola fatica, energie infinite… Chiude 6-3 Nadal, in 53 minuti. La sensazione è che la partita sia già finita. Thiem non ha un altro tennis, può solo pestare a tutta. Ma l’altro ne ha sempre di più, non sbaglia mai e fa le cose giuste.
Secondo set, Dominic alla battuta. L’intensità è un minimo calata dopo il devastante primo set. L’austriaco finalmente intuisce che questa partita, lottando su ogni punto, non può vincerla; inizia a far correre il dritto e rischia con la prima. Sale 2-1 con un primo gioco vinto “rapidamente”. Adesso il match scorre più veloce, ci sono meno scambi duri. Thiem è troppo passivo alla risposta, Rafa nel secondo parziale vince i suoi game molto comodamente, 3 turni di servizio immacolati per l’iberico. Con un tennis meno fisico e più rapido, anche lo spettacolo tecnico ne guadagna, il numero dei vincenti è salito. L’austriaco adesso tira spesso i suoi colpi con i piedi quasi in campo, e col servizio trova finalmente qualche punto diretto. Con uno schema perfetto servizio esterno e dritto lungo linea vincente, sale 4-3. Ottavo game, Domi carica il dritto, Rafa sbaglia, è il primo punto concesso alla battuta nel secondo set per il Campionissimo. É solo un attimo, 4 pari, la lotta continua. Il livello tecnico adesso è molto alto. Non solo scambi duri, i due cercano il vincente con accelerazioni notevoli, come il rovescio cross strepitoso che regala all’austriaco il primo 15 del gioco. A zero Thiem resta avanti, 5-4. Rafa va alla battuta per restare nel set. Problemi? Nessuno, Rafa ricaccia indietro il rivale, servendo preciso e addirittura chiudendo di tocco (bello) come un fulmine in avanti. 5 pari. Dodicesimo game, Rafa serve sotto 5-6. Stranamente Rafa accelera i tempi, si perde nell’aggiustare la bandana e sbaglia un dritto banale, 15-30, Thiem a due punti dal set. Comanda Nadal nel punto seguente, ma un back di Thiem manda fuori giri l’iberico, che spara fuori un metro un dritto inside out. 15-40 e due set point per Dominic!!! Governa bene col dritto l’austriaco, sbaglia Rafa col rovescio. Improvvisamente, un fulmine su Parigi. Set Thiem! 7-5. Il secondo set ha visto un tennis meno fisico, più rapido, e Dominic ha fatto valere nel momento decisivo le sue accelerazioni. Strano che Nadal abbia ceduto qualcosa proprio nel momento decisivo, quando di solito è sempre perfetto.
Terzo set, Rafa torna in campo dopo una sosta in bagno. Thiem serve e gioca tre pessimi punti, uno peggio dell’altro. Immediato 0-40! Con un rovescio steccato da principiante, cede il servizio in apertura. Evidente il suo calo di tensione, un assist a Rafa per scappare via e riprendersi la partita. Nadal non si fa pregare, spinge in sicurezza, fa sentire la sua presenza in campo, e delizia pure il pubblico con una volee bassa bellissima. 2-0 e spinge come un forsennato alla risposta. Thiem non è entrato nel set: sbaglia tutto, non gli entra la prima di servizio, concede campo. Crolla 0-40, cede di nuovo il gioco di servizio, con Rafa che si carica a mille. 3-0 con doppio break, il terzo set è già praticamente in archivio. Il parziale di 12 punti a 1 è una sentenza. L’austriaco deve cercare di rientrare fisicamente nel match nel set, per giocarsi nel quarto le ultimissime chance della sua seconda finale parigina. 2 ore di gioco, il cielo grigio piange qualche lacrima, ma il gioco continua. 4-0 Nadal, non c’è match in questo momento. Chiude 6-1 Nadal, molto male per Thiem aver perso il servizio nell’ultimo game, il rivale inizierà al servizio nel quarto set. Tutto lascia pensare che la “tempesta” per il campione sia durata l’arco di un game…
Quarto set, Rafa on serve. Thiem sembra aver ritrovato una buona posizione in campo, spara col dritto e all’improvviso il match si riaccende. Palla break per Domi sul 30-40. La cancella Nadal caricando a tutta il dritto, guadagnando campo e chiudendo con un vincente solido a campo aperto. Si salva Rafa, avanti 1-0. Thiem di nuovo in grave difficoltà nel suo primo turno di servizio del set. Nadal è molto attento, aggressivo, Dominic sbaglia. 0-30, e la prima non va. Nadal non si fa pregare, piedi in campo a via a spingere. 15-40, due palle break per El Rey che profumano di match point. Sparacchia malamente Thiem in corridoio… Break Nadal! 2-0, a soli quattro games dalla 12esima coppa dei Moschettieri. Quando tutto pareva già scritto, Thiem tenta un ultimo assalto, strappa una palla break con i denti… ma risponde male, sprecando tutto. È finita. Il set scorre via, tra qualche punto di grande lotta, e qualche errore. Sotto 1-4, Thiem ringhia, ci prova, ma concede ancora palla break. Un dritto di Domi, di pura rabbia, finisce metri fuori. È la resa. Rafa serve avanti 5-1. Al secondo match point, la risposta dell’austriaco vola via. Chiude crollando a terra. 12 Coppe per Rafa. Thiem perde la seconda finale a Parigi. È giusto così, Nadal è molto più giocatore. Da domani tutti sull’erba.
Marco Mazzoni
@marcomazz