Mentre si sta godendo alcune settimane di vacanza tra Serbia e Grecia, il bomber della Yuasa usa parole al miele anche per i tifosi: “Tutti insieme per un nuovo capitolo della favola di Grottazzolina in Superlega!”
Saranno ben tre nella stagione ventura gli atleti di origine serba a lottare per i colori della Yuasa Battery Grottazzolina, superando di fatto la componente bulgara sebbene Stankovic sia, ormai da anni, italianissimo di adozione.
E dalla sua Serbia, nei giorni immediatamente successivi al weekend in cui ha festeggiato in compagnia di tanti altri campioni della sua nazionale il battesimo della secondogenita Bogdana, è bomber Dusan Petkovic a prendersi la scena.
Mentre si sta godendo alcune settimane di vacanza tra Serbia e Grecia con la sua magnifica famiglia e gli amici, il confermato opposto di Grottazzolina sta continuando ad allenarsi senza sosta per arrivare pronto a quella che si prospetta come una stagione molto impegnativa, ma trova il tempo per raccontarci anche alcuni retroscena meravigliosi in merito ad uno splendido rapporto di amicizia, come quello che lo lega al connazionale Lazar Koprivica, nuovo acquisto della Yuasa Battery: “La nostra è un’amicizia nata più di vent’anni fa” le parole di Petkovic “ci conoscemmo in un camp destinato agli atleti più di prospettiva della Serbia, Lazar giocava nel settore giovanile della Stella Rossa e io nel Nis. Da lì in poi abbiamo condiviso tantissimi momenti, abbiamo giocato insieme nella nazionale giovanile, e quando arrivai alla Stella Rossa diventammo anche compagni di squadra, avevamo un bel gruppo e con Lazar abbiamo creato un bellissimo rapporto e vinto tantissimo”.
Un rapporto che, come spesso accade negli sport di squadra, finisce per diventare sempre più forte e travalicare i confini dello spogliatoio: “Sì, ci conosciamo davvero bene e siamo molto amici aldilà del volley giocato, Lazar come giocatore e come persona mi ha aiutato molto in carriera.”
La mente si sposta poi ad un episodio, in particolare, che a detta del campione serbo risulta particolarmente significativo sul loro rapporto: “Nel 2012 giocammo con la Stella Rossa la semifinale contro il Partizan e perdemmo le prime due partite 3-2, nessuno credeva che potessimo cambiare quella serie, NESSUNO! Io e Lazar organizzammo una riunione con la squadra e l’allenatore, al tempo non eravamo nemmeno così tanto amici come ora. Da lì vincemmo tre gare consecutive (3-2, 3-0, 3-1 ndr) e in finale vincemmo contro Vojvodina in tre partite laureandoci campioni di Serbia!”. Una storia da raccontare, tra le tante che accadono nello sport: “Credo che questo” prosegue Petkovic “sia, tra tantissimi, l’episodio forse più forte che mi lega a Lazar. Non eravamo la squadra più forte della lega serba, ma vincemmo e dopo questa vittoria nelle successive due stagioni vincemmo tutto, Coppa, Supercoppa e Campionato.”
Quando si dice leadership. “Lazar ha sicuramente uno dei bagher migliori di tutta la Serbia, ma non sta certo a me giudicarlo come giocatore. Sono però sicuro che sarà un grande acquisto per quanto concerne la compattezza del gruppo e il mettersi a disposizione degli altri, perché da questo punto di vista è un ragazzo straordinario davvero, vedrete che si farà amare da tutti!”
Il pensiero si sposta poi sui tifosi, che in lui riconoscono un idolo tanto che il club ha deciso di utilizzarne l’immagine anche nella grafica che accompagna la campagna abbonamenti: “Ai tifosi dico di starci sempre più vicini e di essere sempre più numerosi, perché ce ne sarà un gran bisogno e perché lo scorso anno abbiamo dimostrato che se tutti insieme guardiamo dalla stessa parte nulla è precluso e potremo scrivere un nuovo capitolo della favola di Grottazzolina in Superlega!”. Parola di Dusan Petkovic, parola di bomber vero.