in

Cosa mangiano gli atleti della Yuasa?

Lo staff di supporto medico-sanitario agli atleti di Grottazzolina potrà ancora contare sull’apporto professionale della nutrizionista Valentina Innocenzi, dell’osteopata Luca Salvatori, con Massimo Gaspari dirigente preposto al recupero infortuni

Grottazzolina – Dopo aver vissuto diverse stagioni a Civitanova su sponda Lube, top team e formazione veterana della Superlega, nella passata stagione Valentina Innocenzi ha deciso di rimettersi in gioco, sposando la causa della neopromossa Yuasa Battery. Nutrizionista con un’importante esperienza in ambito sportivo e pallavolistico, nonostante la giovane età, è entrata in punta di piedi nel piccolo grande mondo di M&G Scuola Pallavolo, trovando subito terreno fertile: “Ho trovato un ambiente molto familiare e affiatato, dove tutti erano pronti a darmi una mano se necessario. Mi sono sentita accolta a braccia aperte e valorizzata dal punto di vista professionale, cosa non scontata.” Sorriso sempre pronto, ma grande professionalità quando il discorso si sposta sull’ambito lavorativo: “Cerco di ascoltare i ragazzi e capire come poterli supportare a livello nutrizionale, per fargli avere una solida base su cui costruire un lavoro fisico, e quindi metterli nelle migliori condizioni per affrontare poi il lavoro tecnico e in generale la stagione. Per fare ciò mi avvalgo dell’utilizzo della bioimpedenza, un macchinario con cui è possibile vedere l’infiammazione dell’atleta, bilancia e pliche effettuate con la metodologia ISAK. In seguito mi occupo di stilare diete personalizzate e mi occupo dell’integrazione.” Viene dunque spontaneo chiedere cosa differenzia un campione del volley dagli altri sportivi dal punto di vista nutrizionale, e la risposta è meno banale di quanto si immagini: “Di base procediamo con un’integrazione di base, che può essere antinfiammatoria in alcuni periodi della stagione, o di supporto adattogeno in altri. Per quanto riguarda la dieta del pallavolista in generale deve essere un’alimentazione equilibrata atta ad assicurare l’energia necessaria per l’attività da svolgere e con le ricariche giuste per supportare il recupero post allenamento o partita.” Una figura sempre più al centro degli staff di alto livello, ma che spesso vede una certa ritrosia da parte degli atleti stessi: “Fortunatamente non è questo il caso” prosegue la dott.ssa Innocenzi “ho trovato dei ragazzi che avevano una gran voglia di dare il massimo e di migliorarsi quindi dopo un primo approccio un minimo titubante da parte di qualcuno, poi si sono rivelati tutti molto collaborativi e curiosi e si sono totalmente affidati”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’osteopata Luca Salvatori, altro volto straconosciuto a Grottazzolina vista la lunghissima militanza da giocatore in gioventù: “L’esperienza in Superlega è tutta insita nel nome stesso, è un’esperienza “super” in tutti i sensi. Per quanto mi riguarda sono contentissimo di continuare a collaborare con la società, visto che ormai posso dire che fa parte della mia famiglia. Da quando facevo le giovanili come giocatore non ci siamo mai lasciati, anche negli anni successivi ho continuato sempre a trattare i giocatori quando ce n’era bisogno, e continuerò ad offrire la mia professionalità fino a che mi verrà chiesto. Da sempre lavoro con molti sportivi di alto livello delle varie discipline, dall’atletica alla ginnastica artistica. Lavorare nel mondo della pallavolo, che è un po’ il mio mondo, mi piace molto e mi gratifica, continuare a stare al fianco dei campioni della Superlega è veramente gratificante, lo faccio con piacere e spero che questa collaborazione duri in eterno.”

Massimo Gaspari tra il dirigente Bonini e Fabio Vullo

A chiudere il cerchio è Massimo Gaspari, altro ex atleta di Grottazzolina e attuale dirigente preposto al recupero infortuni: “Per me stare qui è come stare in una grande famiglia, è dal 2000 che sto in questo ambiente. Abbiamo vissuto un’annata indimenticabile conquistando una salvezza che a un certo punto sembrava quasi impossibile, ma che con la determinazione e il lavoro di staff e giocatori è arrivata addirittura con due giornate di anticipo. Il lavoro è stato ripagato dall’entusiasmo della gente che tutt’oggi ne parla in maniera radiosa. Quest’anno con questo incarico cercherò di portare la mia esperienza facendo da anello di congiunzione tra il reparto tecnico e i giocatori che presenteranno problemi fisici, avvalendomi di collaboratori e professionisti di alto livello e soprattutto sperando che ce ne sia bisogno il meno possibile.”


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp


Tagcloud:

LOVB 2026: ufficializzati i roster; ecco dove giocheranno Sorokaite, Folie, Loda e Negretti

Vuelta, Damiano Caruso vince la quarta tappa