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Tennis, Gael Monfils annuncia il ritiro nel 2026: “A 40 anni sarà il momento giusto”

“Quando ami qualcosa così tanto, non sembra mai il momento giusto per dire addio, ma i 40 anni saranno il momento giusto per me”. Con queste parole Gael Monfils ha annunciato il ritiro dal tennis nel 2026. Il tennista francese (39 anni festeggiati lo scorso 1° settembre) ha pubblicato una lunga lettera sui social, in cui ha spiegato che giocherà l’intera stagione 2026, che si concluderà con il Masters 1000 di Parigi. “Ho la sensazione di essere stato follemente fortunato” ha scritto Monfils, ripercorrendo le tappe della sua carriera nella “golden age” del tennis con i Big Four (“perfino perdere sembra epico quando ti trovi di fronte a una leggenda”). Numero 6 al mondo nel 2016, Monfils vanta un record di 583 vittorie e 349 sconfitte nel circuito maggiore. In carriera ha vinto 13 titoli Atp (l’ultimo lo scorso gennaio ad Auckland) e centrato una semifinale Slam, al Roland Garros 2008. “Il mio unico vero obiettivo per l’anno che verrà è semplice: godermi ogni minuto e giocare ogni partita come se fosse l’ultima” ha concluso il francese.

Monfils annuncia il ritiro: la lettera d’addio al tennis

Ho tenuto una racchetta in mano per la prima volta a due anni e mezzo, e ho iniziato a giocare professionalmente a 18 anni. Ora, dopo aver festeggiato il mio 39º compleanno appena un mese fa, vorrei condividere con voi che l’anno che verrà sarà il mio ultimo da tennista professionista.

 

L’opportunità di trasformare la mia passione in una professione è un privilegio che ho custodito in ogni partita e in ogni momento dei miei 21 anni di carriera. Anche se questo sport significa tutto per me, sono incredibilmente sereno nella decisione di ritirarmi alla fine della stagione tennistica 2026.

 

Soprattutto, mi sento sopraffatto dalla gratitudine. Vorrei esprimerla a tante persone:

  • A mia moglie, Elina: il mio amore, la mia ispirazione, la mia forza – e una giocatrice eccezionale a sua volta.
  • A mia figlia, Skai, per l’amore profondo, il significato e la gioia che ha aggiunto alle mie giornate.
  • A mio fratello Daryl e alle mie sorelle Roddie e Maélie, per avermi sostenuto nei momenti difficili e aver festeggiato con me quelli belli.
  • Ai miei migliori amici e ai miei cari, i cui volti sugli spalti mi hanno sempre dato coraggio nei momenti in cui contava di più.
  • Al mio agente di lunga data, Nicolas, il cui supporto e la cui amicizia mi hanno aiutato a raggiungere le vette più alte e a superare i momenti più bassi.
  • Ai miei allenatori e ai membri del mio team negli anni, che hanno creduto in un ragazzone di Parigi e hanno coltivato il mio talento in modi che non avrei mai potuto immaginare.
  • A tutte le persone che hanno fatto il tifo o urlato “Allez, Gael!” dal vivo o davanti a uno schermo: la vostra energia e il vostro affetto sono davvero tutto per me.
  • Alla Federazione Francese di Tennis, per il sostegno costante fin dal primo giorno.
  • A Jo-Wilfried Tsonga, Gilles Simon e Richard Gasquet, i miei tre moschettieri e amici per la vita.
  • E soprattutto, ai miei genitori: perché tutto questo sarebbe stato impossibile – impensabile, persino – senza di loro. Papà, mamma, guardate fin dove siamo arrivati.

 

Anche se ci sono andato vicino, non ho mai vinto uno Slam nella mia carriera. Non farò finta di aspettarmi di riuscirci nell’anno che verrà.

“Avresti potuto, avresti dovuto…”

 

Come chi mi conosce bene sa, non ho mai pensato in questo modo, e onestamente sono troppo vecchio per cominciare a farlo adesso. La vita è troppo breve. Credetemi quando dico che non ho rimpianti. Quello che ho, invece, è la sensazione di essere stato fortunato: incredibilmente, follemente fortunato.

 

Ho avuto la possibilità di giocare in un’età d’oro del tennis, accanto ad alcuni dei più grandi nomi della storia del nostro sport: Federer, Nadal, Djokovic, Murray. Perfino perdere sembra epico quando ti trovi di fronte a una leggenda (anche se devo ammettere che le vittorie occasionali sono state davvero euforiche).

 

Una nuova generazione di giocatori è già qui, e spero che si godano il loro tempo in campo tanto quanto io ho fatto negli ultimi due decenni. A rischio di sembrare un papà – cosa che sono – devo dire che il tempo vola davvero.

 

Oltre a “Lamonf”, durante la mia carriera mi hanno chiamato “The Showman”, ma voglio che sappiate che non è mai stato solo uno spettacolo messo in scena per il pubblico. Quello che vedete è gioia, pura gioia, che trabocca: la mia passione e il mio divertimento in campo sono reali, e la loro energia mi elettrizza a ogni partita.

 

Credo che quello che il pubblico percepisce come uno “show” sia in realtà una corrente che passa attraverso di loro e ritorna nel mio gioco. Un circuito completo di emozione e piacere. Quando ami qualcosa così tanto, non sembra mai il momento giusto per dire addio. Ma i 40 anni saranno il momento giusto per me. Ovviamente, vincere un altro titolo prima di ritirarmi sarebbe davvero incredibile. Ma la verità è che il mio unico vero obiettivo per l’anno che verrà è semplice: godermi ogni minuto e giocare ogni partita come se fosse l’ultima

Con affetto e gratitudine,
Gael Monfils


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml

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