In un’Allianz Cloud gremita, che dimostra come la pallavolo abbia messo radici importanti nel cuore degli appassionati milanesi, va in scena il gran finale di una semifinale Play Off bellissima, giocata ad alto livello da due grandi squadre. Per Perugia la qualificazione alla tanto attesa finale arriva in Gara 4, ma Milano non molla fino alla fine (non è nel suo dna). Ed ecco qua il pagellone ai protagonisti, che per l’intensità, la fatica, la passione e per le emozioni che hanno saputo dare meriterebbero tutti un 10 a priori!
SIR SUSA VIM PERUGIA
Semeniuk voto 8,5. Mio personale MVP, anche se sbaglia una free ball facilissima che avrebbe smontato chiunque. Lui però è un campione vero, e da lì decide di decollare, divenendo nel quarto set il giocatore che fa saltare il banco di Milano. Talento puro dalla tecnica sopraffina, uno spettacolo per gli occhi.
Giannelli voto 8. Gioca con una evidente fasciatura al pollice, ma riesce a far attaccare i suoi con la pazzesca percentuale del 60%. Bravo a variare il gioco, a non dimenticarsi dei centrali, ad esaltare i suoi laterali e anche a muro. Cosa dire di più, se non semplicemente… Simone Giannelli!
Ben Tara voto 8. Pochi errori e tanta sostanza, per un giocatore che sia dalla prima che dalla seconda linea trova direzioni ai limiti della fisica. Manca qualcosa al servizio, per il resto è un treno in corsa che Milano non può fermare.
Plotnytskyi voto 8,5. Giannelli lo usa sapientemente, permettendogli di essere praticamente infermabile in attacco. In battuta è potenza pura e anche dalla ricezione esce a testa alta. Se qualcuno si chiede perché Leon sia finito in panca, basta vedere come giocano lui e il compagno di reparto…
Flavio voto 6,5. Solita prova a tutto braccio al centro, dove mette a dura prova la resistenza del taraflex milanese. Più in difficoltà a muro, dove fatica a leggere le trame del gioco di Porro.
Russo voto 7,5. Al centro è una sentenza, anche quando il muro avversario lo segue da vicino, a muro tocca e rallenta un’infinità di palloni permettendo alla squadra rigiocate importanti. E poi fa l’ace nel secondo set che raddrizza la partita…
Colaci voto 8,5. Prova immensa di Max, che sembra avere una calamita addosso che attrae ogni pallone. Resiste in ricezione alle bordate milanesi, ma è in difesa che sembra uno e trino, coprendo quasi tutto il campo. E trova anche il tempo per fare da motivatore ai compagni in campo: superlativo!
ALLIANZ MILANO
Reggers voto 7. Una stagione da incorniciare per il biondo belga, che anche in Gara 4 fa tremare i polsi al muro perugino. Tanta sostanza e qualche errore, che alla sua età ci può stare: un valore aggiunto pazzesco per Milano e tutta la Superlega.
Ishikawa voto 6,5. Sul campo dà davvero tutto, proponendosi in attacco da qualsiasi zona del campo e dando il solito solido contributo in ricezione. Ormai fra i big della pallavolo mondiale, spiace pensare di non vederlo più con la maglia di Milano.
Kaziyski voto 7. Una delle più belle partite di quest’anno per Matey, che in ricezione è bersagliato ma ne esce da grande campione, e al servizio è sempre dannatamente pericoloso. Anche in attacco fa il suo, specie nel secondo set, quando prova a dare a Perugia il colpo del ko.
Loser voto 6. Parte fortissimo, poi la ricezione meneghina salta e lui rimane senza rifornimenti al centro per tanto, troppo tempo, uscendo lentamente di gara. Ma resta un centrale elegante, tecnico e potente, capace anche di scendere in ricezione quando coach Piazza chiama.
Vitelli voto 5,5. Partita difficile per un ragazzo che quest’anno ha fatto un notevole salto di qualità. Pochi palloni e tanta fatica a trovare la chiave nelle alzate di Giannelli, ma anche tanta voglia di non mollare mai.
Porro voto 7. Nel primo set “frusta” i suoi attaccanti spingendo Milano a velocità folli, dominando e annichilendo Perugia. Poi la ricezione salta e senza le vie centrali del campo non riesce più a trovare quel feeling pazzesco dell’avvio di gara con i suoi ragazzi.
Catania voto 5,5. Tanta grinta e tanto atteggiamento positivo, ma quando Perugia alza il livello della battuta anche lui, come tutta la linea di ricezione milanese, comincia a fare acqua da tutte le parti, senza comunque smettere di provarci.
di Paolo Cozzi