Collegato dal Paese d’origine, via Zoom, il polacco Bartosz Bucko si è presentato ufficialmente alla sua nuova realtà: la DRL Volley Team. «Un top player per la Serie A3 – lo definisce il direttore generale, Franco Da Re – oltre che un ragazzo molto serio. Il primo abboccamento con lui era già avvenuto la scorsa annata e ora che si è presentata l’opportunità di averlo con noi, l’abbiamo colta al volo».
DE CECCO – Dal canto suo, Bucko è entusiasta della scelta dolomitica: «Mi piace il progetto che Belluno sta realizzando. E che si basa sulla graduale costruzione della squadra, con la prospettiva di lottare per gli obiettivi più alti». Lo schiacciatore ha già lavorato insieme a Matteo De Cecco, il vice di coach Gian Luca Colussi: «De Cecco è una figura con cui ho avuto un contatto diretto. Ed è stato importante per me: so che è una persona affidabile. E, in un gruppo di lavoro, la fiducia è la chiave di tutto».
CIBO LOCALE – Il ventottenne non vede l’ora di scoprire la sua nuova realtà: «So che Belluno non è una grande città, ma la regione è famosa per essere uno dei posti migliori in cui vivere in Italia. In più, sono curioso di provare il cibo locale». In Veneto era già stato, con la maglia di Verona: «Un’esperienza fantastica, in cui abbiamo vinto la Challenge Cup. Allora ero molto giovane e potevo imparare parecchio: il mio ruolo, infatti, era piuttosto secondario. A dire la verità, mi dispiace non essere rimasto lì per un’altra stagione. Anche perché il club aveva aperto a questa possibilità».
MANCINO – Come atleta, Bucko non si discute: «Sono un giocatore mancino e diverse persone sottolineano che questo è un tratto positivo. Il mio gioco è più tecnico, che fisico». Fuori dal campo, le passioni sono innumerevoli: «Oltre allo sport, sono interessato all’economia, agli investimenti e agli affari in senso lato. In più, sono appassionato di storia, soprattutto se legata al cibo. Da questo punto di vista, l’Italia è il posto perfetto per assaporare nuovi sapori e sfogliare pagine della storia». Il martello polacco approderà fra le Dolomiti dopo Ferragosto, in compagnia della moglie e del figlio di un anno: «So che il club ha grandi ambizioni – ha concluso – ma adesso è presto per definire gli obiettivi. Di sicuro, darò il 100 per cento in ogni partita. La pressione non mi spaventa»