“Il bilancio stagionale della Cucine Lube è più che positivo, la squadra ha mostrato carattere nel superare le difficoltà e nell’adattarsi al turnover, ai cambi di moduli e di ruoli”. Smaltita almeno in parte la delusione per lo Scudetto sfumato in trasferta nel quinto e ultimo round della finale titolata, Chicco Blengini ha promosso il team per la resilienza e le capacità camaleontiche dimostrate. Ai microfoni di Radio Arancia, partner di Lube Volley, in settimana il tecnico biancorosso ha risposto alle domande di Mauro Anconetani.
“Il saldo finale, non preventivato, è stato straordinario in valore assoluto – ha esclamato il coach -. Staccare il pass per la Champions League e disputare a testa alta una Finale Scudetto poteva sembrare un miraggio all’inizio del nuovo percorso, con un team rivoluzionato e pieno di giovani. Con queste basi mi sento di definire ‘eccellente’ il risultato in un torneo così duro ed equilibrato. Per chi volesse degli esempi concreti, Cisterna, nona e fuori dai Play Off per il tricolore, in Regular Season ha preso 1 punto alla BLM Group Arena e ha battuto in casa Trento, mentre Taranto che si è salvata a fine prima fase, ha vinto i due match con Verona, quinta, che stava per eliminarci nei Quarti”.
Tema della chiacchierata radiofonica anche gli aggiustamenti tattici nei Play Off per aumentare l’efficacia della ricezione. “Da allenatore ho aderito a un progetto per valorizzare i giovani – la premessa di Blengini -. Se parliamo della ricezione, ho lavorato molto per aiutare Bottolo, Nikolov e Yant a progredire in quel fondamentale. Abbiamo mosso i primi passi con questo presupposto, quindi non ero obbligato, ma quando si sposa una linea di lavoro va rispettata. Progressivamente, prima di cambiare modulo, Zaytsev è stato coinvolto in ricezione senza snaturare i percorsi degli atleti citati. Nelle fasi clou dei Play Off, quando non c’era più da progettare, è passata in primo piano la ricerca del risultato a tutti i costi e ho optato per il miglior equilibrio possibile”.
Il rimpianto per il tecnico, al di là dell’infortunio dello “Zar” in Gara 3 di Finale Scudetto, riguarda il primo round della resa dei conti a Trento. “L’esperienza mi porta a dire che Gara 1 sia quella in cui la squadra di casa soffre mediamente di più – ha detto Blengini -. Noi abbiamo messo in difficoltà i gialloblù all’esordio, ma non abbiamo colto delle chance”.