Il giorno dopo il trionfo a Pechino, Jannik Sinner ha parlato al ‘Corriere della Sera’: “La rinuncia in Davis è servita per riposarmi e allenarmi, la programmazione si fa in base agli obiettivi. Sarò a Malaga, vogliamo la Coppa. A Shanghai voglio blindare le Finals, l’obiettivo della stagione. Il record di Panatta? La sfida è solo con me stesso”
SINNER TRIONFA A PECHINO: MEDVEDEV KO IN 2 SET
Una settimana magica: trionfo a Pechino battendo Alcaraz e Medvedev, il best ranking al n°4 della classifica ATP e anche 500 punti che lo mandano a un passo dalle Finals di Torino. Jannik Sinner, poche ore dopo la vittoria in Cina, si è diretto a Shanghai, dove da sabato sarà impegnato nel penultimo Masters 1000 della stagione (diretta Sky e NOW). L’azzurro ha affidato a un’intervista al ‘Corriere della Sera’ la spiegazione di come ha vissuto questi ultimi giorni.
“Rinuncia alla Davis? Solo per gli obiettivi, a Malaga ci sarò”
“E’ servito riposarmi. Ho provato cose nuove e servito una percentuale più alta, ma non basta. La scelta di non andare in Davis alla fine serviva a quello, la programmazione si fa in base agli obiettivi. La differenza che avverto ancora è fisica: i miei movimenti in campo possono migliorare, volée, servizio, tutto può crescere. Non sono arrivato al picco, proprio no. A Malaga ci sarò. A me la dimensione della squadra, quella sensazione di Italia con la maglia azzurra, piace. Abbiamo la panchina lunga e tante scelte diverse anche per il doppio. La Coppa si può vincere“.
“A Shanghai per blindare le ATP Finals”
“Sono fiero del modo in cui sono stato in campo. Ho saputo superare le difficoltà, con Alcaraz e Medvedev stavo finalmente bene. Ho imparato dagli errori e mi sono piaciuto. Quali errori? Quelli commessi agli US Open e prima, quando ho vinto il Master 1000 di Toronto e subito dopo sono uscito al primo turno a Cincinnati. Per me è importante non ripeterli. A Shanghai cercherò di vincere almeno un match per blindare le Atp Finals, l’obiettivo della stagione, ci siamo quasi. Con il lavoro di quest’anno siamo già avanti, poi ci sarà l’investimento sul 2024. Ci vuole equilibrio, nel tennis. La settimana positiva di Pechino può aprirmi altre porte”.
“Record Panatta? La sfida è solo con me stesso”
“La storia la conosco, però andare oltre i risultati degli altri non mi dice niente. Non mi interessano i paragoni con il passato, cioè: voglio diventare forte io, Jannik Sinner, la sfida è con me stesso e la storia la costruisco per me, per nessun altro. Poi vedremo quanto oltre i miei limiti riuscirò a spingermi. Sono impegnato a conoscere il mio cervello, ma serve tempo. Le settimane dopo New York le ho investite anche sulla mia testa e a Pechino spero si sia notato. A Montecarlo lavoro con Formula Medicine: è un modo diverso di allenare la mente. Proverò a riprodurre il modello a Shanghai, che sarà un test importante, sperando che Pechino non sia stato solo un caso”.