Il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi è presente al Masters 1000 di Shanghai, in un’edizione che segna i 25 anni del tennis Pro nella metropoli cinese. Parlando alla stampa (come riportano alcuni portali internazionali), il capo dell’ATP si è detto molto soddisfatto di come il tennis in Asia sia tornato dopo il Covid, con ottimi risultati, e si è anche soffermato sulla prima edizione del 1000 di Shanghai col formato a 96 giocatori e più giorni di partite. A suo dire questo è il miglior format per aiutare la salute dei tennisti.
“Dal punto di vista della salute fisica e mentale dei giocatori, penso che avere un tabellone da 96 giocatori che si disputa nell’arco di 12 giorni sia una situazione assai migliore rispetto al dover giocare sei partite in sette giorni consecutivi come nel classico tabellone di una settimana, perché è lì che nascono davvero gli infortuni. Con questi tornei più lunghi i giocatori possono prendersi un giorno libero tra una partita e l’altra e questo, a lungo termine, diminuisce le possibilità di avere infortuni” afferma Gaudenzi.
Di parere opposto invece l’ex n.2 al mondo Magnus Norman, che pochi giorni fa – quando uscì la notizia del giorno in più agli Australian Open 2024 – aveva scritto un tweet preoccupato su come il tennis continui a richiedere sempre più ai giocatori. Commento immediatamente re-twittato da Stan Wawrinka. “Masters da 7 a 10 giorni, Slam da 14 a 15 giorni. Il tennis continua ad aggiungere sempre più. 25 anni fa la questione tra i giocatori erano Indian Wells e Miami per quella lunga swing. È preoccupante per la saluta fisica e mentale dei giocatori.”
Masters 1000 from 7 to 10 days. Grand Slam from 14 to 15 days. Tennis just adds more and more. 25 years ago topic among players were IW and Miami to long of a swing. Worried for players physical and perhaps even more mental health
— Magnus Norman (@normansweden) October 3, 2023
Il dibattito sulla stagione troppo lunga continua. Ma forse, più che sul numero delle partite, dovrebbe anche concentrarsi sulla durezza del gioco, ancor più quando tutti i giocatori ormai si lamentano per le condizioni troppo lente e palle così pesanti da procurare molti fastidi a muscoli e tendini.