ROMA – Negli ultimi anni, la MotoGP ha visto la comparsa di ali e altre soluzioni aerodinamiche sempre più evidenti e fantasiose, fino a scadere in tentativi grotteschi, come l’ingombrante alettone posteriore comparso sulla Yamaha di Fabio Quartararo durante i test di MotoGP a Portimao. Per non parlare dell’alettone in stile Formula 1 dell’Aprilia. Tutti accorgimenti che dividono l’opinione pubblica, tra le critiche dei più integralisti e chi, invece, li ritiene una naturale evoluzione dei tempi. Quello che è certo, però, è che tutto è nato nel 2015, quando Ducati introdusse le prime ali sul cupolino. Marc Marquez, dopo i test in Portogallo, ha detto la propria, spiegando come, secondo lui, si stia esagerando con questo tipo di innovazioni: “Non è la cosa migliore per lo spettacolo. Di sicuro lo è per la performance, perché stiamo andando sempre più veloci, ma non è il massimo per lo spettacolo”.
“Sempre più difficile seguire gli altri”
Il pilota spagnolo della Honda, nelle parole riportate da Motorsport-total, ha aggiunto: “L‘aerodinamica sta cambiando l’equilibrio delle moto, lo stile di guida e la frenata, rendendo più difficile seguire gli altri e peggiorando la situazione in molti punti della pista. Abbiamo visto le soluzioni provate da Yamaha e Aprilia… Spero che la Federazione capisca come devono andare le cose, a lungo termine”.
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