ROMA – I tre giorni di test ufficiali, a Sepang, nella scorsa settimana, hanno dato il via alla stagione 2023 di MotoGP. Le diverse ore spese in Malesia hanno restituito una Ducati sempre davanti a tutti, con l’Aprilia come prima contendente. Più indietro, invece, la Yamaha, che pur avendo migliorato sensibilmente la propria velocità di punta, almeno in questo frangente non è riuscita a trovare il bandolo della matassa su altre criticità. Ma Lin Jarvis, ai microfoni di Speedweek, ha predicato calma, anzi rilanciando la sfida proprio alla scuderia di Borgo Panigale: “Negli ultimi tre anni, Yamaha è arrivata prima e seconda nella classifica piloti e in quella costruttori. I risultati di questi test non vanno sopravvalutati, perché molto dipende da cosa provi e a che ora del giorno lo fai. Quasi tutti i piloti sono andati alla ricerca del time attack, ma in MotoGP non vinci facendo il giro veloce nei test“.
Meregalli: “Mancato il tempo per provare tutto”
Oltre all’amministratore delegato di Yamaha, riguardo ai test in Malesia è intervenuto anche il team manager Mario Meregalli, entrando più nel merito di ciò che è avvenuto a Sepang: “È stato un test importante per noi: avevamo moltissime nuove parti da provare, ma a causa della pioggia non abbiamo potuto valutarle e verificarle tutte. Fortunatamente siamo riusciti a provare almeno gli elementi più importanti. Ma non siamo stati in grado di valutare definitivamente alcuni componenti del pacchetto aerodinamico e del telaio in Malesia, l’elenco delle parti era troppo lungo e il tempo di asciugatura della pista troppo breve. Dobbiamo testarli di nuovo a Portimão. Analizzeremo tutti i dati nel dettaglio nelle prossime settimane e ci prepareremo adeguatamente per il test finale in Portogallo”, ha concluso Meregalli.