TORINO – Il circuito di Barcellona cancella l’ultima chicane. Sembra una notizia più per i piloti e i tecnici che per gli appassionati. E forse lo è, ma solo in parte. L’ultima curva era stata modificata per ragioni di sicurezza e poi era stata introdotta questa variante nel tentativo di aumentare le possibilità di sorpasso. In verità, quello scopo non è mai stato davvero raggiunto, di sorpassi in quella zona non se ne sono visti molti, a volte ci sono stati contatti che hanno influito sull’esito delle gare. Adesso la pista, nella parte finale, porterà i piloti su un tracciato molto più fluido, visto che la chicane “spezzava” la sequenza delle due curve finali. Sulla pista verranno installate anche nuove barriere e alla fine del rettilineo, sul quale adesso i piloti potrebbero arrivare ad una maggiore velocità, ci sarà una nuova via di fuga (più ampia e leggermente in salita).
La bellezza delle piste storiche
Grazie a questi interventi, quella che già è una delle piste più belle e impegnative del Mondiale, diventerà ancora più tecnica (come era in passato) esaltando le qualità delle auto, il talento dei piloti e in generale lo spettacolo. C’è bisogno di piste tecnicamente selettive, dopo la lunga stagione di quelle disegnate al computer, spesso segnate da una lunga teoria di “stop and go”. Per questo gli interventi di Barcellona vanno in realtà inquadrate in un contesto più ampio. Peraltro gli organizzatori catalani andranno verso un rinnovamento anche delle strutture, allineandosi alla migliore concorrenza dal punto di vista dell’ospitalità. E anche questa è una strada ormai pressoché obbligata, specie per gli impianti storici.