ROMA – Dopo otto anni in Ducati e dopo un 2021 passato per metà lontano dalla classe regina, Andrea Dovizioso tornerà ad affrontare una stagione intera in MotoGp. Il pilota italiano ha davanti però una sfida non indifferente: adattarsi alla Yamaha. Con la presentazione dello scorso 24 gennaio, il team WithU Yamaha RNF ha rivelato che Dovizioso guiderà una M1 ufficiale, moto quasi agli antipodi dalla Desmosedici di Borgo Panigale. “Devo fare come Lorenzo quando arrivò in Ducati – ha detto ai microfoni ufficiali della MotoGp l’italiano -. Una volta modificato il suo stile di guida, mantenendone comunque i tratti caratteristici, Jorge diventò competitivo. Con la nuova carcassa è cambiato il modo di frenare, cosa che senti di più su una Yamaha“.
Gli obiettivi di Dovi
La chiave del successo è dunque adattarsi alla moto, non perdendo comunque i propri punti di forza. Un aspetto però complicato da concretizzare. “Ancora non mi sento a mio agio – ha detto Dovizioso -. Quando freno non sento che sto usando il potenziale delle gomme e della moto. Al momento non guido ancora la Yamaha in modo naturale. Non penso sia facile farlo, ma sento che posso adattarmi ancora di più. Devo mantenere però il mio stile e al momento sto lavorando sui piccoli dettagli per cercare il giusto mix tra le due cose“. Con l’addio di Valentino Rossi, Andrea Dovizioso sarà il pilota più anziano in pista nel 2022 con i suoi 35 anni. Fattore che certo non gioca a favore del pilota italiano nel percorso verso l’equilibrio vincente. I test di Sepang e Mandalika saranno senz’altro un’occasione importante per l’ex Ducati per verificare a che punto è questa ricerca.