Di Redazione
In questa stagione anomala, che ha visto ritardi, rinvii e cambi di rotta nella formula dei campionati, la serie B di Volley Treviso è a digiuno di gare (campionato under 19 a parte) da ormai tre settimane, ovvero da quando è stata rinviato lo scontro al vertice con Belluno per alcuni casi di positività nel gruppo bellunese. In attesa di capire se si riuscirà a giocare il big match entro il 2 maggio, data che la Federvolley ha indicato come limite ultimo per il recupero delle gare rinviate prima dell’avvio ai play-off, coach Michele Zanin analizza il percorso fatto in questa breve regular season dai suoi ragazzi, un gruppo di quasi tutti esordienti nella categoria con un’età media tra i 17 e i 18 anni.
“Devo dire che per certi versi la squadra mi ha sorpreso: dopo il ko all’esordio per mano di Belluno, i ragazzi hanno saputo subito riscuotersi e prendere un buon ritmo. È anche vero, però, che proseguendo con le gare è diventato abbastanza chiaro che il livello di un campionato con un girone “dimezzato” è ben diverso, sicuramente più basso. Ciò non toglie che la squadra non ha mai abbassato la guardia. Resta il rammarico di non aver potuto giocare quel match con Belluno: c’era una grande voglia di affrontarlo, entrambe le squadre erano nel loro momento di forma e il confronto con loro ci avrebbe dato la dimensione di dove eravamo”.
Che si riesca a recuperare il match o meno, sarebbe quasi impossibile per Treviso riuscire a scalzare i bellunesi dalla prima posizione. Da secondi in classifica, quindi, gli orogranata dovrebbero incontrare nella prima parte dei play-off promozione la terza del girone D2, la Kioene Padova, che sabato 17 aprile ha perso in tre set contro Ferrara la gara decisiva per la classifica. “A prescindere dall’avversario, quello che ci interessa adesso è affrontare queste partite con la giusta concentrazione e determinazione: sono partite da dentro-fuori, difficili, dure, di quelle che fanno crescere. L’unico obiettivo è cercare di andare avanti per avere l’opportunità di giocarne il maggior numero possibile”.
Nel frattempo, in palestra Zanin e staff continuano il minuzioso lavoro di formazione tenico-tattica e atletica dei giocatori: “Le aspettative iniziali sono state superate, ma ovviamente queste non sono statiche e cambiano nel corso della stagione. Mi aspetto quindi non solo che confermiamo il livello dimostrato finora, ma che cerchiamo di superarlo. Il confronto con lo staff sul da farsi con ogni singolo atleta è giornaliero. Abbiamo individuato obiettivi per i singoli e di gruppo, soprattutto su attacco e muro. Quest’ultimo in particolare è la cosa che ci preme migliorare: per il buon livello di battuta che esprimiamo, raccogliamo ancora troppo poco in questo fondamentale”.
C’è ancora tempo per l’allenamento: la prima partita di play-off dovrebbe essere disputata il 12-13 maggio. Sperando che sul fronte covid non ci siano sorprese. Zanin, da professore di educazione fisica, esprime il suo pensiero sul dilemma scuola-contagi: “Per quanto sto avendo modo di osservare è molto difficile che il contagio avvenga in classe, come anche in palestra. Gli alunni sono distanziati, i professori non possono avvicinarsi ai banchi e tutti tengono la mascherina. Sono le situazioni prima e dopo la scuola il problema. E a volte qualche decisione presa con leggerezza: la prudenza deve essere massima, a scuola e in campo. Mi piacerebbe anche capire che risvolti avrebbe la proposta per gli atleti, nelle condizioni e nei protocolli attuali, di usare la mascherina durante lo sport”.
(Fonte: comunicato stampa)