Di Redazione
Romagna spartiacque del presente della Conad Alsenese, formazione piacentina militante nel girone D di Serie B1 femminile. Domenica scorsa, le gialloblù hanno espugnato al tiebreak il Carisport di Cesena contro l’Elettromeccanica Angelini, mentre sabato alle 21 ad Alseno la squadra di Enrico Mazzola sfiderà la Bleuline Forlì. A fare il punto della situazione è l’opposta della Conad Monica Gobbi, abruzzese classe 1994 al suo primo anno nel sodalizio del presidente Stiliano Faroldi.
“Contro Cesena – ripercorre il match Gobbi – abbiamo giocato molto bene, anche nel terzo avevamo iniziato bene, poi ci siamo fatti recuperare e abbiamo un po’ perso la testa sul match. La partita si poteva chiudere 3-0 e ci siamo complicati un po’ la vita, commettendo qualche errore di troppo. Nella pallavolo, quando non chiudi poi capita che l’avversario prenda fiducia; Cesena inoltre è stata brava a giocare meglio e a cambiare qualche aspetto della loro pallavolo che ci ha messo in difficoltà“.
Dal possibile 3-0 al tie break, vinto però d’autorità: “Siamo riuscite a reagire bene e a tenere saldi i nervi, anche perché eravamo davvero stanche di perdere occasioni. In campo c’erano facce convinte e questo ci ha aiutato a giocare un ottimo tie break che ci ha condotto alla vittoria. Quello mentale, comunque, è l’aspetto su cui dobbiamo lavorare di più“.
“Questo successo ci serviva – continua Gobbi – e arriviamo all’appuntamento con Forlì un po’ più consapevoli. Ora serve un po’ più di continuità; sabato dovremo giocare con testa e costanza“. L’opposta fa poi il punto sul suo percorso individuale: “Sto facendo il mio compito, anche se posso far meglio. Sto crescendo in attacco, cercando anche nuovi colpi grazie a Enrico (Mazzola, n.d.r.) che in allenamento ci sprona a trovare soluzioni alternative. Il mio ruolo è quello di commettere meno errori possibili ed essere d’aiuto più che si può per tutti nei momenti più difficili di un match“.
“Nel gruppo c’è molta differenza di età – conclude l’attaccante – ma anche tanta voglia di lavorare: non ho mai visto nessuno tirare i remi in barca nella quotidianità. Mi sto trovando bene anche con lo staff e con una società presente e organizzata, oltre che nella vita quotidiana“.
(fonte: Comunicato stampa)