Di Redazione
Personalità storica del vivaio romasettino, da quasi 10 anni Marco Artibani accompagna la Roma 7 nelle sue avventure in prima squadra. Esperienza e tecnica al servizio della squadra, tanta saggezza da poter trasmettere ai più giovani e non solo. Il centrale classe ’89 è il veterano della formazione di Serie B maschile.
Come ti trovi in questo ruolo?
“Devo ammettere che pensare all’età di alcuni compagni di squadra mi fa un po’ strano. Ci sono ragazzi con oltre 10 anni in meno di me, ma alla fine quando si scende in campo l’età conta poco, contano solo l’impegno, la concentrazione ed il rendimento. Non credo di dover fare da ‘chioccia’ a nessuno comunque, nonostante l’età media molto bassa mi trovo sicuramente in un gruppo maturo sportivamente parlando“.
Come stai affrontando la preparazione fisica? È stata dura riprendere dopo tanti mesi di inattività?
“Pensavo peggio. Certo, si suda ed alcuni allenamenti sono stati pesanti, ma del resto è così ogni volta che si ricomincia con la nuova stagione“.
Il ruolo del centrale è sempre molto sottovalutato. Quali sono i consigli che daresti ad un giovane centrale?
“È sottovalutato perché si lavora molto nell’ombra, si ha sempre quella sensazione che il centrale non ti fa vincere le partite ma te le può far perdere. Ma la scorsa stagione con i miei compagni di reparto abbiamo dimostrato che si possono tranquillamente fare più di 10 punti di media e dare contributi fondamentali in vittorie importanti. Consigli? È un ruolo in cui è fondamentale la pazienza e lo spirito di sacrificio, e soprattutto l’esperienza. Le capacità di lettura aumentano partita dopo partita“.
Previsioni sul prossimo campionato, sensazioni?
“Non voglio sbilanciarmi in pronostici. Tutte le squadre ripartono da zero, e soprattutto se inizieremo a porte chiuse le partite saranno tutte giocate in un ambiente molto estraniante. Comunque stiamo lavorando bene e possiamo andare lontano“.
(fonte: Comunicato stampa)