RIMINI – “Ho la fortuna di poter vedere i dati delle moto ufficiali; noi facciamo il lavoro che dobbiamo fare ma si tratta di un ottimo punto di riferimento quando ci troviamo in difficoltà”. Michael Ruben Rinaldi, 24enne pilota del Team Go Eleven, nel corso di una intervista al sito ufficiale worldsbk.com è apparso molto soddisfatto dell’approccio avuto con la Ducati in questa annata 2020.
Bautista punto di riferimento
La prima, e finora unica, tappa stagionale ha mostrato un grande potenziale della Rossa a due ruote e il pilota romagnolo con la quale il pilota romagnolo ha centrato un decimo (in Gara 1) e un nono posto (Superpole Race) prima di cadere in maniera sfortunata in Gara 2: “Sappiamo di avere un grande potenziale: la moto e la squadra sono molto valide e quindi ho tutto quello che serve per provare a fare del mio meglio. Il gruppo è fantastico e lavoriamo davvero alla grande. In Australia nel corso di Gara 2 eravamo lì e avevamo il passo dei primi cinque ma purtroppo Leon Haslam ha avuto un problema con la moto, mi ha toccato e siamo caduti” le parole di Rinaldi.
Il numero 21 in bianco-giallo-arancio della Go Eleven ha poi affermato come il suo punto di riferimento sia Bautista e non gli attuali piloti del team ufficiale Ducati, Redding e Davies: “Se mi serve qualcosa guardo la telemetria dell’anno scorso di Alvaro Bautista dato che la moto è più o meno la stessa. Io e lui siamo simili. Non mi focalizzo sugli altri dal momento che le loro moto sono diverse dalle nostre. Inoltre Scott Redding pesa 20 kg in più rispetto a me e Chaz Davies 15: ecco perché non è la stessa cosa”.