VIENNA – Il Gran Premio di Francia di Formula 1, in programma il 28 giugno a Le Castellet, rimane ancora in forse. Se anche la corsa francese dovesse essere rimandata, allora sarebbe l’Austria, la settimana successiva, ad ospitare, probabilmente a porte chiuse l’esordio del Mondiale 2020.
Situazione diversa dal calcio
L’epidemia di Coronavirus, in terra austriaca, è piuttosto contenuta tanto è vero che la nazione è stato il primo paese europeo ad allentare le misure di contenimento con la riapertura di piccoli negozi, parchi e giardini pubblici. Il ministro dello sport e vice-cancelliere Werner Kogler ha affermato come il governo austriaco non si opporrà al Gran Premio del 5 luglio al Red Bull Ring: “Questa è una situazione completamente diversa da quella delle partite in uno stadio – ha detto Kogler – perché le regole del distanziamento sociale dovrebbero essere rispettate. Alla fine, però, le federazioni sportive devono decidere da sole“.
L’ostacolo maggiore per la disputa della gara austriaca potrebbe essere rappresentato dai circa mille elementi del paddock che si sposteranno dalle loro basi ed entreranno in Austria rispettando il principio di quarantena o dimostrando di essere negativi al virus. “La stessa F1 mi ha assicurato che sarebbe stato possibile“, ha aggiunto Kogler. Ross Brawn aveva infatti ipotizzato voli charter e test per tutti coloro che dovessero prendere parte al Gran Premio.