Stop ufficiale a tutte le classiche del Nord del mese di aprile. Il presidente dell’Uci Lappartient ha parlato delle ipotesi per il nuovo calendario: “Il Giro è una priorità, siamo al lavoro con l’organizzazione per ricollocarlo, magari con una formula diversa”
È arrivato il comunicato ufficiale dell’UCI: il ciclismo su strada si ferma a causa del coronavirus. La pausa obbligata arriverà almeno sino a fine aprile: tutte le corse in programma nel prossimo mese, comprese le Classiche del Nord, sono state cancellate o rinviate. Il presidente della federazione internazionale David Lappartient ha parlato delle ipotesi per il nuovo calendario: “Abbiamo la possibilità di spostare la fine della stagione di due settimane, ovvero fino al 31 ottobre. Intanto cerchiamo di studiare come spostare le date di alcune corse in modo da fare posto per tutti”.
Le nuove date per il Giro d’Italia
“Stiamo lavorando assieme all’organizzazione per trovare un posto al Giro d’Italia, quasi certamente in autunno. Le possibilità sono un Giro delocalizzato, molto probabilmente anche ridisegnato e forse anche con una durata diversa. Ma il Giro, assieme alle Classiche rimandate, fa parte delle nostre priorità e abbiamo buone speranze che si possa correre.”
“La stagione riprenderà con il Delfinato? Al momento nessuna certezza”
“La decisione di organizzare o meno una corsa di questo tipo va presa tre settimane prima” prosegue il numero 1 dell’Uci:.”Il tempo necessario per organizzare le condizioni di sicurezza. Ad esempio, una delle domande che bisogna farsi è sapere se l’organizzazione potrà disporre delle forze dell’ordine necessarie per assicurare la sicurezza sulla strada, risorse attualmente mobilitate altrove, chiaramente. Inoltre, bisogna prendere una decisione e ottenere l’autorizzazione delle prefettura in funzione dello stadio dell’epidemia tre settimane prima. Ovvero, inizio maggio per una corsa che deve partire il 30 maggio”.