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Da Parma: Il resoconto di giornata. Stefano a Travaglia vede la Top 100

Un avvio in discesa, la rimonta completata e il traguardo della top 100 sempre più vicino. Dopo aver eliminato Dimitar Kuzmanov, Stefano Travaglia batte in tre set Andrea Pellegrino e approda ai quarti di finale degli Internazionali di Tennis Emilia Romagna | GoldBet Tennis Cup. Un torneo importante per l’ascolano classe ’91, che al Challenger di Parma targato MEF Tennis Events va a caccia di punti preziosi per entrare per la prima volta in carriera tra i primi 100 giocatori della classifica mondiale.

L’entusiasmo di Travaglia – “All’inizio dell’incontro lui giocava con estrema solidità ed io non riuscivo a metterlo in difficoltà – le parole a caldo di ‘Steto’ –. Il break in apertura di secondo set è stato la svolta, mi sono sciolto e alla fine ho portato il match a casa. Da quando mi alleno con Simone Vagnozzi e il mio team, cioè dopo Wimbledon 2018, mi sono legato a persone che credono al 100% in me. Siamo davvero una squadra, crediamo totalmente in quello che facciamo e i risultati li vedo giorno dopo giorno”. Poi le riflessioni sui successi messi in fila dal Challenger di Francavilla in poi: “Le vittorie danno fiducia. Ho imparato ad accettare dentro di me anche i successi che arrivano giocando male, poi analizzo con Simone e il team ciò che è andato bene e ciò che devo migliorare, provando a correggere gli errori per fare sempre meglio”.

Berrettini jr: “Sono fiero di Matteo” – Avanti anche Jacopo Berrettini, giustiziere dell’australiano Jacob Grills: “È stato un match difficile. Il mio avversario nel primo set mi ha dato poco ritmo alternando errori gratuiti a colpi vincenti, poi ha giocato meglio ed io sono stato bravo a fermare sul nascere la sua rimonta. La mia energia e la voglia di lottare stanno facendo la differenza, sono contento. Per quanto riguarda Flavio Cipolla, al di là del rapporto che abbiamo tra maestro e allievo, siamo molto amici. Stiamo lavorando sul servizio, sull’uso della mano nel diritto e tatticamente sullo scendere in campo sempre con un’idea, un’idea di gioco da sviluppare nel corso della partita”. In conclusione le parole al miele per il fratello maggiore Matteo: “Ci sentiamo tutti i giorni, soprattutto quando giochiamo tornei diversi la stessa settimana: quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti, sono fiero di lui”.

Robredo: “Ci vuole rispetto per la nostra passione” – Ai quarti di finale pure Tommy Robredo, senza peli sulla lingua dopo il successo ai danni di Raul Brancaccio: “Mi sto trovando bene qui. Quello contro Brancaccio è stato un buon match, ho servito bene e tenuto alta la concentrazione. Quando entri nella fase finale del torneo devi esser bravo a dosare le energie, in questo senso mi fa piacere aver vinto in due set. La passione che mi spinge a continuare a giocare? Il tennis è bello ovunque lo giochi. Nella vita ti poni obiettivi diversi a seconda dell’età che hai: a questo punto della mia carriera ho voglia di divertirmi in campo, di vincere più partite possibile e, perché no, cercare di tornare tra i primi 100 del mondo. Sto giocando bene in questo periodo, aver vinto il Challenger di Poznan mi ha dato fiducia e sono tranquillo. Secondo me la gente sbaglia a pensare che un tennista debba smettere a 30 anni, invece di considerare quanto ci alleniamo e che magari siamo ancora in ottime condizioni. Nella top 100 del ranking mondiale ce ne sono di over 30, bisogna cambiare questa mentalità: ricevo insulti sui social network, ma perché dovrei smettere se ho ancora voglia di giocare? Penso che la passione degli atleti vada rispettata”.

Zeppieri non si ferma – Prosegue la straordinaria corsa di Giulio Zeppieri: il laziale classe 2001 spazza via il bosniaco Nerman Fatic con il punteggio di 6-1 6-2. Vincono, infine, l’argentino Andrea Collarini, il tedesco Julian Lenz e l’uruguaiano Martin Cuevas.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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