LA CRONACA
Sulla carta questa Ravenna-Modena doveva essere la più classica delle tappe per velocisti, “disegnata” per loro: breve (145km), praticamente piatta, senza l’ombra di un Gran premio della montagna. Una lunga serie di strade dritte, e ampie, e un finale quasi privo di cambi di direzione. Il modo migliore per riprendere il ritmo dopo un lunedì di riposo. Una “passerella”, se questo Giro non ci avesse abituato a più di una sorpresa… E ci hanno provato anche stavolta a stravolgere i pronostici: la fuga di giornata è partita al chilometro zero di questa decima tappa, dalla Romagna, finalmente sotto il sole: il giapponese Sho Hatsuyama (Nippo) e l’italiano Luca Covili (Bardiani) accumulano un vantaggio di circa 4 minuti sul gruppo della maglia rosa, transitando per primi sul traguardo volante di San Giovanni in Persiceto con un minuto e mezzo sugli inseguitori, che raggiungono i fuggitivi ai -30 dall’arrivo, nei pressi di Crevalcore. Il gruppo comincia a studiarsi, si formano già i trenini in vista della volata, vinta da Demare, ma che caduta per Ackermann e che delusione per Viviani, ancora secondo. Un’altra beffa per il campione d’Italia.