ROMA – Torna a parlare inglese il Giro d’Italia Under 23, la più importante corsa di ciclismo giovanile al mondo. Dopo il dominio dei primi tre giorni di gara, la Nazionale della Union Jack sale di nuovo sul gradino più alto del podio nella settima tappa grazie ad Fred Wright che festeggia il secondo successo in carriera – il primo fu alla Ronde de l’Oise nel 2018 – otto giorni dopo aver spento venti candeline sulla torta. Dietro di lui si sono piazzati l’olandese Ide Schelling e il connazionale di Wright, Charlie Quarterman. I primi due, insieme a Emanuele Amadio e Davide Casarotto, sono stati protagonisti di una fuga da metà gara mentre l’altro britannico è stato l’unico del gruppo in grado di riprendere i battistrada. A tre chilometri da Levico Terme, l’attacco decisivo di Wright che ha fatto il vuoto per poi tagliare a braccia alzate il traguardo del comune trentino.
Festeggia il britannico così come Camilo Ardila. Forte di oltre quattro minuti di vantaggio su Alessandro Covi in classifica generale, il colombiano ha gestito le forze durante la giornata sempre attento al movimento dei “diretti” concorrenti. Con il margine guadagnato sulle tre salite più impegnative di questa edizione (Monte Amiata, Passo Maniva e Mortirolo) lo scalatore sa che gli basterà continuare a gestire il vantaggio per chiudere con la maglia rosa indosso sul palco del Passo Maniva, ultimo traguardo del Giro d’Italia Under 23. Un’edizione positiva ma non indimenticabile per i ragazzi italiani, spesso ben piazzati ma lontani dal primato di Ardila e con una sola vittoria in bacheca, quella di Fabio Mazzucco a Gaiole in Chianti. Il migliore a Levico Terme è stato Nicolas Dalla Valle, quarto, che domani proverà a migliorarsi nell’ottava e penultima tappa del Giro d’Italia Under 23: 133 chilometri da Rosà a Falcade con due Gran Premi della Montagna (dalle 16:30 su Repubblica Tv Sport).