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Ciclismo, Giro d'Italia: Carapaz vicino al trionfo, Nibali lotta. Bilbao doma l'ultima salita

La tappa più dura del Giro è un inno all’orgoglio. Ce n’è tanto nel sangue di Pello Bilbao, 29 anni, basco di Guernica, la città violentata dalla guerra civile spagnola e resa celebre da Picasso. Vince ancora, è il suo secondo successo dopo l’acuto a L’Aquila. Orgoglio e lealtà nella prova di Richard Carapaz: difende la maglia rosa con grinta, perfetto in ognuno dei 194mila metri da Feltre al Monte Avena, ormai il trionfo è vicinissimo. Poi aiuta Mikel Landa a mettere fieno in cascina ed a salire sul podio: missione compiuta per il basco, dopo la crono di Verona si vedrà. Roglic infatti segue il basco di una ventina di secondi e contro il tempo va nettamente meglio.

L’orgoglio di Vincenzo Nibali. Sul Passo Manghen, la Cima Coppi dopo la cancellazione del Gavia, si piega quando Miguel Angel Lopez incendia la salita. Non si spezza però, si gestisce con classe e intelligenza. Rientra, rilancia, combatte, arriva con Caparaz. Secondo posto blindato, chapeau.
 
E poi l’orgoglio e la rabbia. Miguel Angel Lopez sta dando tutto sulla salita finale quando un tifoso di indisciplinata follia, lo fa cadere. La reazione è quelle che sarebbe improprio giustificare, ma che umanamente va compresa: Lopez riempie il malcapitato di schiaffi. Una scena che ricorda un Giro di qualche anno fa, quando Wladimir Belli scagliò un perentorio gancio destro contro un tifoso di Gibo Simoni. Il bergamasco fu espulso, staremo a vedere la giuria come valuterà il colombiano.  
 


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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