“Alta, elegante, magnetica. Due occhi vivi e colmi di promesse. Un fluido ammaliante, dentro il quale immergersi.” Così Livio Berruti, una leggenda del nostro sport, descriveva Wilma Rudolph, la gazzella nera di cui si era innamorato, una déa discesa dall’Olimpo e calatasi sulla pista di Roma nel 1960, quando trionfò nei 100 e 200 metri piani oltre che nella staffetta 4×100. Tre ori olimpici che rimarranno nella storia: eppure Wilma era nata prematura e da bambina aveva dovuto combattere e sconfiggere la poliomelite, terz’ultima di 21 figli di una povera famiglia del Tennessee, prima che l’atletica la proiettasse nel mito. Wilma portò fino a 11 anni la protesi correttiva: due volte alla settimana doveva percorrere 80 chilometri per raggiungere l’unico ospedale della sua zona che accettasse di curare i neri americani. “Penso di aver cominciato proprio allora a formarmi uno spirito competitivo, uno spirito che mi avrebbe poi fatto vincere nello sport” racconta in una sua autobiografia. Ancora adesso Wilma è un simbolo di riscatto, un modello cui ispirarsi, per tutti coloro che riescono ad affermarsi, non sopltanto nello sport, partendo da una condizione di svantaggio, spinti da coraggio e motivazioni inesauribili. Le parole di Andreea Rosca, la tennista che presentiamo oggi, la sua storia che l’ha vista approdare al tennis lottando contro una malformazione ai piedi, ci hanno riportato alla mente, questa bellissima favola della gazzella nera.
Allora Andreea, presentati ai lettori di livetennis:
Ciao! Mi chiamo Andreea Rosca, ho 19 anni e sono una tennista professionista.
Il mio percorso nel tennis è iniziato quando mi è stata diagnosticata una malformazione ai piedi: ho subito 5 operazioni e per recuperare dovevo nuotare. Ma da piccola non amavo assolutamente il nuoto, quindi ho chiesto ai miei genitori di farmi fare qualsiasi altro sport, ecco perché ho iniziato a giocare a tennis quando avevo 4 anni. Il mio primo maestro, Paul Bozdog, mi ha insegnato le basi del tennis ed è stato mio coach per 7 anni. Avevo molto talento per essere una bambina. Ho iniziato a vincere tornei all’età di 6 anni e a 9 anni ho vinto il mio primo campionato nazionale. Direi che il mio gioco è una combinazione di aggressività e intelligenza: il mio colpo preferito è il rovescio. Credo che nel tennis ci sia sempre spazio per migliorare. Il mio giocatore preferito fino ad ora è Roger Federer.
Nelle ultime settimane, in Cina ,ti sei cimentata con livelli più alti ed hai raggiunto il tuo best ranking con la posizione n. 289 (in realtà, ad oggi, Andreea è salita intorno alla 260esima posizione grazie alla finale raggiunta nel 25.000 di Ystad persa sabato 23 giugno contro la slovena Juvan):
Sono andata in Cina con l’obiettivo di migliorare il ranking ed entrare nella top 300. Ho giocato due tornei, un 60k a Baotou e un 25k a Luzhou, mi sono sentita bene sul campo e sono riuscita a raggiungere questo risultato.
Hai iniziato il 2018 con ben 4 tornei vinti, due ad Hammamet e due ad Antalya. Ti aspettavi questa esplosione?
Ho iniziato a giocare di nuovo a settembre 2017. Mi divertivo giocando e mi sentivo molto rilassata sul campo. Non mi aspettavo di avere una tale esplosione nel 2018.
Andiamo per ordine: nel primo torneo vinto ad Antalya, hai battuto la Vasylyeva, una tennista di ottimo livello, è stata a ridosso delle prime 100. Com’è andato questo torneo?
Quel torneo è stato molto duro, la partita contro Vasylyeva è stata molto difficile (ho perso il primo set 6/1) ma ho fatto del mio meglio e sono riuscita a vincere alla fine.
Successivamente ad Hammamet, quasi una passeggiata. Hai perso solo un set in tutto il torneo e poi finale senza problemi contro la Kostic:
Mi sono sentita molto bene ad Hammamet, dall’inizio alla fine. La prima settimana ero contro Kostic in finale. E’ una tennista molto brava e sapevo di dover giocare ad un buon livello per vincere contro di lei. La partita era pari ma ho sentito che avrei potuto vincere.
Due settimane dopo, sempre ad Hammamet, siamo a febbraio, ci hai dato un dispiacere sconfiggendo in finale la nostra Anastasia Grymalska:
Grymlaska è una tennista molto forte e la partita contro di lei è stata faticosa. Ero stanca dopo ogni singolo punto, lei è una combattente.
Infine quarta vittoria dell’anno ad Antalya, battendo in finale la russa Varvara Flink:
L’ultimo torneo che ho giocato ad Antalya è stato il mio ultimo 15000 k dell’anno finora. Vedo Varvara ad un livello più alto, sta facendo un ottimo lavoro. La partita contro di lei è stata difficile, ma sono riuscita a vincere alla fine.
Anche in doppio vai bene: due vittorie, una ad Hammamet ed una ad Antalya. Come ti trovi in questa disciplina e che caratteristiche bisogna avere rispetto al singolare?
Secondo la mia opinione, il doppio è molto complesso. E’ tutto basato sulla connessione con il tuo partner e su come ci si completa a vicenda durante le partite. Credo che sia fondamentale avere un buon servizio e una buona volée nei doppi, sono i due colpi più importanti.
Pensando al ranking, che obiettivi ti sei data per quest’anno?
Il mio obiettivo è di giocare al meglio che posso, essere in salute e godermi il gioco. Mi piacerebbe finire quest’anno con un ranking vicino a 250, se poi arrivo più in alto, tanto meglio. Amerei poter giocare agli Australian Open l’anno prossimo.
Ora hai alzato il livello dei tornei: hai fatto un 60.000 e due 25.000, in questi ultimi due sei arrivata in semifinale. Che risposte hai avuto?
Come dicevo, non mi aspettavo di adattarmi agli alti livelli cosi velocemente. Mi piace essere sfidata in ogni partita, e adoro l’atmosfera dei grandi tornei.
Quanto contano nel tennis, in percentuale, la mente, la condizione fisica, la strategia, il talento?
Direi che la parte mentale gioca il ruolo piu’ grande nel tennis…direi che circa il 50% e’ mentale. Dividerei il resto in questo modo: 25% condizione fisica, 15% strategia e 10% talento.
Che cos’è il talento nel tennis e tu senti di averlo?
Non so dire di preciso che cosa sia il talento nel tennis, ma posso dire che ci sono delle capacità che si possono sviluppare più velocemente di altre persone se si ha questo “talento”.
Come è stata la tua carriera da junior e come vivevi il tennis rispetto ad ora?
Non ho avuto modo di godermi a pieno la vita da tennista junior per via della mia operazione al tendine d’achille a 17 anni.
Da junior hai giocato spesso in doppio con l’ucraina Yastrmeska una giocatrice molto interessante. Come la descriveresti?
Yastremska è una ragazza molto talentuosa, gioca un ottimo tennis.
Quali sono le tenniste italiane con cui hai giocato più frequentemente e chi credi possa entrare tra le prime 100?
Come ti dicevo, ultimamente ho giocato contro Grymalska, una tennista molto brava. Credo che lei possa entrare nella top 100.
Ti piace venire a giocare in Italia? Come trovi l’organizzazione dei tornei?
Per un periodo mi sono allenata in Italia, adoro il vostro paese! Parlo italiano, per me è davvero emozionante giocare in Italia. L’organizzazione dei tornei è buona, il cibo e gli alloggi sono sempre buoni. Continuate cosi!
Sempre più coach sono dell’idea che in ogni match i punti che decidono la vittoria sono pochi, quattro o cinque. Come riesci a giocare palle break, set e match point?
Le situazioni altamente stressanti rivelano il vero fascino di questo sport e le risorse di un giocatore. Mi piace avere situazioni di tensione, le prendo come una sfida e, ovviamente, a volte vinco a volte perdo, ma mi diverto sempre sul campo.
A marzo hai festeggiato 19 anni! Che cosa rappresenta per te questo passaggio sia nel tennis che nella vita?
Credo di essere cresciuta molto mentalmente nell’ultimo anno, ed ora sono contenta di aver realizzato e raggiunto alcuni obiettivi nella mia vita.
Chi è il tuo coach e come descrivi il vostro rapporto, siete amici?
Il mio coach è Ionut Moldovan. E’ lui che mi ha aiutato a recuperare dopo il mio “ritiro”. Lo rispetto e gli sono molto grata di averlo come coach. Ovviamente siamo amici, ma sul campo dobbiamo lavorare duramente e prepararci per eventi futuri. Voglio ringraziarlo per tutto ciò che fa per me tutti i giorni!
E’ possibile secondo te l’amicizia tra tenniste e chi è la tua migliore amica?
Ho un bel po’ di buoni amici, tutti tennisti: Edris Fetisleam, Nicole Tatarus, Ioana Guna e Alex Petcu 🙂
Spesso nei tornei si vedono ragazze protestare per le decisioni arbitrali, altre chiedono l’intervento del fisioterapista in un momento decisivo del match. Non sempre assistiamo a comportamenti corretti:
Credo che a volte, i giocatori debbano fare ciò che è necessario per vincere ma correttamente. Per me, personalmente, se non infrangi le regole sei a posto!
Come reagisci se ti trovi davanti una tennista palesemente scorretta, che ti disturba?
Chiamerei immediatamente il supervisore in campo, e gli direi ciò che mi da fastidio.
Simona Halep n. 1 al mondo: è un primato meritato?
Sì! Simona Halep è una ragazza che lavora duramente, merita tutto quello che ha ottenuto! Ho grande rispetto per lei.
Tu sei la 14esima rumena nella classifica mondiale, ma la più giovane insieme alla Vondrousova. Quale può essere il tuo ruolo per il tennis rumeno, anche in prospettiva Fed Cup?
Il tennis rumeno è praticamente individuale, ciascuno lavora per suo conto…non sono mai stata selezionata per giocare in Fed Cup, ma mi piacerebbe esserlo in futuro.
Cosa ne pensi della prossima riforma ITF che andrà in vigore l’anno prossimo?
Sto aspettando per vedere cosa succederà, non credo di avere un’opinione al momento.
Tutte le tenniste che ho intervistato si lamentano dei costi enormi che devono sostenere per viaggi, hotel, ristoranti, ecc. Cosa ne pensi?
Le spese sono grandi e non guadagniamo abbastanza, specialmente a livello 15k e 25k. Tiriamo fuori i soldi sempre di tasca nostra per giocare. Credo che premi in denaro più consistenti cambierebbero molto la vita dei tennisti.
Tu sei molto presente sui social soprattutto su Instagram. Quanto sono importanti per te e come gestisci il rapporto con i tuoi fan?
Per me tenersi in contatto con amici e fans è molto importante e adoro stare in contatto con loro. Instagram e’ il mio social preferito e amo essere attiva su questa app.
Nelle foto che pubblichi, non nascondi la tua bellezza. Quanto è importante per te essere ammirata e preferisci essere stimata come tennista o apprezzata esteticamente?
Sin da quando ero piccola, ho sempre sognato di posare per grandi riviste. Adoro posare, e sono felice di essere ammirata per quello che faccio, il tennis o la bellezza mi consentono di sentirmi lusingata.
Tu sei iscritta all’Università di Londra. Cosa studi e come riesci a conciliare studio e tennis?
Sto studiando Scienze e Salute. Cerco di usare il mio tempo libero al meglio e per me la cultura è molto importante.
Quali sono il tuo film ed il tuo libro preferiti?
Il mio film preferito è un cartoon, “Il Re leone” e il mio libro preferito si chiama “Peak”.
Emile Cioran, filosofo rumeno afferma:”L’unica cosa profonda, straordinaria che l’uomo abbia scoperto è il silenzio, ed è anche l’unica cosa a cui non riesce ad attenersi”. Che cosa ne pensi?
Mi piace Cioran! Credo che abbia ragione, il silenzio è una virtù molto importante, non tutti la conoscono.
Quali sono i tuoi desideri più grandi da realizzare?
Il mio sogno più grande è vincere un titolo WTA e un titolo Slam, ma rimango con i piedi per terra.Andreea, noi ti auguriamo di realizzare tutti i tuoi sogni, dal tennis, alla moda, alla vita intera. E come finale benaugurante ti dedichiamo questa citazione, tratta dal Re Leone:
“Hakuna matata, ma che dolce poesia! | Hakuna matata, tutta frenesia! | Senza pensieri la tua vita sarà | chi vorrà vivrà in libertà | Hakuna matata! “
Antonio De Filippo
traduzione di Flavia Caselli