ROMA – Pur essendo nel bel mezzo della sua ottava finale NBA consecutiva (gara 3 si giocherà stanotte alle 3 a Cleveland), LeBron James non rinuncia a lanciare l’ennesima stoccata al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di cui non condivide, e non ne ha mai fatto mistero, il pensiero politico. Oggetto del contendere stavolta è il tradizionale incontro delle squadre professionistiche che hanno vinto un titolo con il Presidente USA. Trump nei giorni scorsi ha infatti negato l’invito ai Philadelphia Eagles, vincitori dell’ultimo titolo NFL: un gesto che ha amerggiato molto James, il quale ha voluto far sapere che sia i Cavaliers sia i Warriors, in caso di vittoria del Larry O’Brien Trophy non si recheranno alla Casa Bianca (i warriors hanno declinato l’invito anche lo scorso anno): «Non importa che vincano Cavs o Warriors. La squadra vincente non andrà alla Casa Bianca. Finche lui sarà in carica queste cose succederanno. Ci sono molte cose in cui crediamo in veste di americani e in cui lui non crede. Molte persone pensano che lui non sia dalla parte della gente e che non faccia cose per il popolo. Per questo non mi stupisco. Non dobbiamo però permettere che cose come questa distolgano l’attenzione da quello che hanno fatto gli Eagles. Saranno per sempre chiamati campioni nonostante gesti come questo».
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LeBron James attacca: “Warriors e Cavs non andranno alla Casa Bianca”
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