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    Alessandra Colzi ultimo colpo al centro per Firenze: “Un treno da prendere al volo”

    Il Bisonte Firenze completa il reparto delle centrali con l’ingaggio di Alessandra Colzi, che va ad aggiungersi alle pari ruolo Nausica Acciarri, Ana Malešević e Begüm Kaçmaz ma anche ad aumentare il tasso di fiorentinità della squadra: ventotto anni compiuti due giorni fa, Colzi è nata proprio a Firenze e vive da sempre a Lastra a Signa, costituendo quindi un blocco di ‘indigene’ insieme a Bianca Lapini.

    Proveniente dalla Fgl-Zuma Castelfranco, in cui ha giocato in totale per cinque stagioni di cui l’ultima in A2, per lei sarà la prima esperienza in A1, nel pieno di una carriera in cui si è già tolta diverse soddisfazioni nella seconda categoria nazionale, fra cui la promozione del 2021 con Vallefoglia: atleta versatile, che negli anni ha colto diversi successi anche nel beach volley, ne Il Bisonte Colzi vestirà la maglia numero 8 e ritroverà coach Chiavegatti, che ha già avuto come secondo allenatore a Ravenna nella A2 2021/22.

    Alessandra Colzi nasce a Firenze il 1 maggio 1997 e cresce pallavolisticamente nel vivaio del Volley Club Le Signe; in seguito approda alla Savino Del Bene per giocare fra Under 18, serie D e serie C, ma nel 2013/14 raccoglie anche qualche convocazione nella prima squadra di A2, mentre nel 2014 passa alla San Michele, in B1, dove rimane tre anni.

    Nel frattempo si dedica anche al beach volley, e in coppia con Claudia Puccinelli si laurea campionessa italiana Under 19 nel 2015 e Under 21 nel 2016, centrando poi anche un secondo posto (da MVP) in una tappa del campionato italiano assoluto del 2017.

    Al termine dell’estate a livello indoor si trasferisce al Castelfranco, sempre in B1, squadra in cui milita fino al 2020, quando decide di provare il grande salto accasandosi a Vallefoglia, in A2, e con la Megabox ottiene la promozione in A1: nelle due stagioni successive sceglie di rimanere in A2 prima con Ravenna (con Chiavegatti vicecoach) e poi con Mondovì, mentre nel 2023 torna a Castelfranco, in B1, centrando l’accoppiata promozione in A2-Coppa Italia di B1 e riproponendosi in A2 nel 2024/25, prima del trasferimento a Il Bisonte.

    Alessandra Colzi: “Devo essere sincera, la proposta de Il Bisonte mi ha mandato un po’ in crisi perché era totalmente inaspettata e non faceva parte dei miei pensieri del momento: sono veramente molto contenta di questa opportunità, perché inizio ad avere una certa età e sono quei treni che passano poche volte e che vanno presi al volo. A livello individuale spero di poter crescere e di adattarmi velocemente al nuovo gioco, perché non ho mai fatto la serie A1, a livello di squadra invece spero che si crei una bella amalgama, perché senza un gruppo coeso la stagione diventa difficile. Con coach Chiavegatti ho parlato, e il fatto di conoscerlo già mi rende più tranquilla, perché so come lavora e sono contenta di ritrovarlo”.

    (fonte: Il Bisonte Firenze) LEGGI TUTTO

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    Finale Scudetto, Civitanova affronta Trento in gara-3. Gargiulo: “Sfida bella quanto difficile”

    Gara-3 è un crocevia importante nell’ultimo atto della lotta Scudetto. Con la serie al meglio dei cinque match sull’1-1 grazie al 3-0 interno firmato dai biancorossi contro i dolomitici nel secondo round, il baricentro della sfida tricolore si sposta nuovamente alla ilT quotidiano Arena.

    Domenica 4 maggio (ore 15.20 con diretta Rai 2, DAZN, VBTV e Radio Arancia) la Cucine Lube Civitanova di Giampaolo Medei farà visita ai padroni di casa dell’Itas Trentino di Fabio Soli. La squadra che si aggiudicherà l’incontro si porterà in vantaggio per 2-1 nella serie e avrà una prima chance di vincere lo Scudetto nel quarto atto, già fissato per mercoledì 7 maggio, alle ore 20.30, sul taraflex dell’Eurosuole Forum di Civitanova. 

    La speranza di Club e supporter è non rivedere la Lube balbettante della prima partita, ma innamorarsi del team dalla “parlantina fluente” ostentata giovedì.

    Giovanni Gargiulo (centrale Cucine Lube Civitanova): “Mi aspetto una sfida complicata, come lo sono state le prime due. Le Finali sono belle quanto difficili. Non dobbiamo pensare troppo, ma presentarci a Trento tranquilli per poi sudare su ogni pallone e mettere in campo la miglior pallavolo possibile. Questo per me è un anno di grandi novità e gare titolate, finora alla mancanza di esperienza ho sopperito con grinta e carattere. In casa la battuta ci ha dato una grossa mano contro l’Itas, ma dobbiamo essere concentrati sotto ogni aspetto e lavorare bene in tutti i fondamentali per essere in grado di lottare e vincere con il muro, l’attacco e la difesa”.

    (fonte: Cucine Lube Civitanova) LEGGI TUTTO

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    Finale Scudetto, Trento aspetta Civitanova per gara-3. Soli: “Dovremo esprimere il meglio di noi”

    Si gioca domenica 4 maggio alla ilT quotidiano Arena di Trento Gara-3 di Finale Play-Off Scudetto SuperLega Credem Banca 2025. L’Itas Trentino si ripresenterà di fronte al proprio pubblico per provare a guadagnare di nuovo, mediante una vittoria, il vantaggio sulla Cucine Lube Civitanova nella serie che si trova sull’1-1 e che si articola al meglio delle cinque partite. Fischio d’inizio previsto per le ore 15.20: diretta RAI 2, Radio Dolomiti e live streaming sulle piattaforme OTT DAZN e VBTV.

    La formazione gialloblù punta sul fattore campo e sull’apporto dei tifosi gialloblù – già pronti a stipare le tribune in ogni ordine di posto (biglietti esauriti) – per voltare pagina rispetto al match di giovedì e provare a tornare avanti nella serie.

    Si riparte quindi dalla parità, con la possibilità però di giocare in casa due delle tre potenziali sfide ancora in programma. Un vantaggio che Sbertoli e compagni dovranno cercare di sfruttare nella maniera migliore, a partire già da domenica considerato che chi vincerà gara-3 avrà poi due opportunità per conquistare lo Scudetto.

    Il tecnico gialloblù potrà contare sull’intera rosa a propria disposizione, che si è allenata anche nel primo pomeriggio di sabato alla ilT quotidiano Arena. Domenica Trentino Volley disputerà la 164^ partita della sua storia nei Play-Off Scudetto (bilancio di 98 e 65 sconfitte), la 88^ di fronte al proprio pubblico, dove ha vinto 67 volte.

    Dopo l’affermazione di giovedì in gara-2, la Cucine Lube Civitanova sale nuovamente a Trento con rinnovata fiducia per il proseguimento della serie. Nelle Marche la formazione di Giampaolo Medei ha confermato quanto di buono aveva già fatto vedere per parte di gara-1, dimostrando di disporre di argomenti validi per poter fare la voce grossa, soprattutto quando viene sostenuta dalla battuta.

    Alla ilT quotidiano Arena i biancorossi faranno di tutto quindi per replicare l’ultima ottima prova, andando alla ricerca della vittoria esterna che nei precedenti turni del tabellone hanno sempre ottenuto (in gara 2 e 4 dei quarti a Milano e in gara 3 e 5 di semifinale Perugia). A supportarli ci saranno al seguito oltre centocinquanta tifosi, che verranno posizionati in gradinata (settore F) del palazzetto.

    Fabio Soli (Itas Trentino): “Le prime due sfide della serie sono state molto differenti fra di loro e hanno visto le due squadre sfruttare al massimo le proprie caratteristiche di fronte al pubblico amico. Ora mi aspetto scenari ancora più estremi rispetto a quelli vissuti nelle precedenti partite; saremo ancor più sottoposti alla necessità di ottenere il risultato al cospetto di un avversario che farà di tutto per impedircelo. Questa è la storia delle Finali dei Play-Off e questa sarà la sfida in campo: starà a noi accettarla con serenità, determinazione e con l’unico intento di esprimere sempre il meglio di noi stessi. Il profondo rispetto per il nostro avversario necessita una eguale considerazione per il nostro talento e per le nostre capacità”.

    Gabi Garcia Fernandez (Itas Trentino): “La vera Finale inizia con Gara-3, dopo che le due squadre si sono spartite le prime due partite dominando la scena in casa. Sarà una sfida ancora più difficile rispetto alle precedenti, ma possiamo nuovamente giocarla di fronte al nostro pubblico, di sicuro si può fare meglio di quanto visto in Gara-2. Daremo il massimo perché con questa tappa comincia di fatto una nuova serie”.(fonte: Itas Trentino) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia A2, Brescia ritrova Cuneo in Semifinale. Zambonardi: “Una partita difficile ma avvincente”

    Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Domenica alle 17.30 al San Filippo sarà ancora la temibile  MA Acqua S.Bernardo Cuneo l’avversaria da battere nella Semifinale della Del Monte Coppa Italia di A2. Dopo le due sconfitte nelle finali Play-Off la Gruppo Consoli Sferc Brescia si è ricompattata trovando un sicuro 3-0 contro Aci Castello nei quarti e ha tutta l’intenzione di puntare ad una rivincita che schiuderebbe le porte alla finale di Coppa contro la vincente tra Pordenone ed Aversa.

    Brescia vincitrice del Trofeo l’anno scorso ha giocato tutta la stagione con la coccarda tricolore sul petto e vuole trovare un bis consecutivo che solo Vibo e Bergamo hanno saputo conquistare. Coach Zambonardi ha lanciato messaggi chiari alla sua squadra e vuole la finale come premio per i giocatori che hanno giocato una stagione ad altissimo livello e per il pubblico che ha dimostrato come il grande volley sia amato anche a Brescia. Il sestetto dovrebbe essere quello di sempre con Tiberti-Bisset, Tondo-Erati, Cavuto-Cominetti e Hoffer. Pronti come nei quarti Cargioli e Raffaelli a subentrare nel corso del match.

    Dall’altra parte i piemontesi allenati da Battocchio forti dell’entusiasmo della promozione in Superlega sembrano tutto tranne che appagati. Qualche acciacco e un comprensibile calo psicologico ha condizionato il match dei quarti contro Fano (terminato 3-1), ma l’adrenalina di una sfida così importante dovrebbe risolvere tutto. Questo almeno nelle intenzioni dello staff piemontese che dovrebbe ritrovare il sestetto base con un unico dubbio a banda tra Allik (tenuto in panchina con Fano) e il giovane Malavasi. Per il resto il veterano Sottile sarà incrociato con Pinali, al centro ci sarà l’ex Codarin con Volpato mentre l’altra banda sarà Sette con il libero Cavaccini. 

    Si preannuncia il grande pubblico già visto in Gara-1 della finale. La prevendita con biglietti scontati sarà attiva su Vivaticket (on line e nei centri autorizzati della provincia) fino all’inizio del match. Le casse saranno in ogni caso aperte dalle 16 al San Filippo.  

    Nell’altra semifinale in contemporanea Pordenone vittoriosa su Siena in semifinale affronterà Aversa che ha avuto la meglio su Macerata. La finale si giocherà sabato 10 maggio alle 20 in casa della meglio classificata durante la regular season. 

    Roberto Zambonardi (Consoli Sferc Brescia): “Come nelle altri occasioni il match contro Cuneo sarà una partita difficile ma avvincente. Loro, dopo la conquista della promozione, arrivano a questa sfida con uno stato d’animo migliore del nostro, ma come sempre sarà il campo a dire chi si merita la vittoria. Cercheremo di fare tesoro degli errori e delle cose che non hanno funzionato nelle due finali contro di loro e faremo di tutto per conquistare la finale di Coppa Italia. Ci teniamo tantissimo ed è per questo che vogliamo il grande pubblico bresciano al nostro fianco!”.

    (fonte: Gruppo Consoli Sferc Brescia) LEGGI TUTTO

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    Finale Play-Off A3, Lagonegro a un passo dal sogno promozione. Kantor: “Fondamentale rimanere tranquilli”

    Una partita che non ha bisogno di molte presentazioni. È la sfida che il popolo biancorosso attende con trepidazione. La sfida che può regalare alla Rinascita Volley Lagonegro la promozione in serie A2. O per meglio dire, il ritorno nella seconda categoria nazionale, lasciata per strada due stagioni fa dopo un cammino entusiasmante durato ben sette anni.

    Domenica pomeriggio, con fischio d’inizio alle ore 18.00, si scende in campo a Valenza (Alessandria) per disputare Gara-3 della Finale Play-Off di serie A3 Credem Banca contro la Negrini CTE Acqui Terme. I ragazzi di Waldo Kantor, reduci dal successo nelle prime due sfide, sono ormai a un passo dal sogno, manca il tassello finale per portare a compimento – non senza difficoltà e sacrifici – la bella storia nata il 22 agosto scorso, giorno del primo raduno ufficiale della squadra.

    Ma per tagliare il traguardo e far esplodere la festa servirà un’ultima impresa, servirà violare ancora una volta il catino piemontese (già violato in Gara-1 nella domenica di Pasqua) che si preannuncia al completo in ogni ordine di posto. La squadra di coach Totire si giocherà il tutto per tutto davanti al pubblico amico per allungare ulteriormente la serie, una prospettiva che – nell’eventualità di un successo – porterà le compagini a re-incontrarsi in Gara-4, domenica 11 maggio, al Palasport di Villa d’Agri.

    Capitan Fortunato e compagni hanno preparato il match con tutta la serenità e la concentrazione del caso, lavorando senza particolari intoppi nell’arco della settimana tra sala pesi e palestra con l’accortezza di arrivare in Piemonte con la miglior condizione fisica possibile, nonostante si facciano sentire nelle gambe tutte le scorie di una stagione lunga e faticosa.

    Il concetto di serenità piace molto al tecnico argentino: “La settimana di lavoro è stata ampiamente positiva, ho visto i ragazzi come al solito ben predisposti. Ho cercato di non caricare la partita di troppe pressioni, è soltanto una partita in più e dobbiamo pensare a giocare bene, solo così la squadra può arrivarci più serena. Chiaramente la finale porta dentro di sé tutto il peso che merita, ma allo stesso tempo bisogna prendersi alla leggera e stare tranquilli. D’altronde, ai ragazzi viene facile: ogni giorno scendono in campo per fare quello che più gli piace: andiamo in Piemonte e giochiamola al meglio!”.

    (fonte: Rinascita Lagonegro) LEGGI TUTTO

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    Scandicci-Vafikbank, risultato live della partita di Champions di volley femminile

    Dopo la vittoria di Conegliano contro Milano, seconda semifinale all’Ulker Sports Arena di Istanbul con la sfida tra Scandicci e Vakifbank. La squadra toscana è approdata per la prima volta nella sua storia tra le prime quattro squadre d’Europa, le turche invece hanno conquistato il titolo sei volte, di cui l’ultima nel 2023. La partita è in programma tra poco su Sky Sport Arena e in streaming su NOW
    CONEGLIANO-MILANO 3-1 LEGGI TUTTO

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    Final Four Champions League: Conegliano prima finalista, Milano cede il passo tra i rimpianti

    In una Ülker Sports Arena di Istanbul ben lontana dal tutto esaurito (capienza massima 13.800 spettatori), la prima semifinale tutta italiana della Final Four di Champions League femminile, che evidentemente suscitava poco interesse per il pubblico turco, ha visto trionfare la Prosecco DOC Imoco Conegliano in quattro set con i parziali di 21-25, 25-20, 17-25, 23-25.

    Ennesimo primo set di rimpianti per Milano, avanti anche di quattro (10-6), poi ripresa ai 15 e incapace di reagire nel finale (18-21, 21-25). Con quattro campionesse olimpiche nel suo roster, e altre giocatrici di caratura internazionale, non si può pensare che la Vero Volley non abbia le armi per competere con Conegliano, ma appare ormai evidente quanto l’aspetto mentale diventi determinante quando si affrontano queste due squadre. Alla prima difficoltà la Vero Volley va in tilt, perde di lucidità e convinzione lasciando campo libero a una squadra che di certo sa come approfittare di queste situazioni.

    L’inizio del secondo set è da incubo per le lombarde (1-5, 4-9, 10-17), poi nella metà campo della Vero Volley si accende l’interruttore dell’orgoglio. Orro suona la carica e le prende tutte per mano (18-18, 22-18), Conegliano subisce e finisce inaspettatamente al tappeto sotto i muri di Danesi (3)e gli attacchi di Cazaute (6 punti) ed Egonu (25-20). Tra lo stupore generale si riapre così un match che sembrava destinato a finire molto presto. Una delle chiavi sin qui è sicuramente la poca efficacia di Conegliano dai nove metri, con la ricezione della Vero Volley che dopo il 64% di positiva del primo set sale ora al 73% (60% su 5 ricezioni per Cazaute e Fukudome, addirittura 100% sempre su 5 ricezioni per Daalderop).

    Nel terzo parziale l’aspetto mentale torna a scrivere la sceneggiatura di questo match, perché da una parte Conegliano resetta tutto e torna a viaggiare a ritmo sostenuto (57% in attacco), dall’altra Milano dovrebbe aggrapparsi al suo killer-instinct e invece va subito in carenza d’ossigeno (38% in attacco) e il set si chiude con un netto 17-25. Altro fattore sin qui è anche lo scarso apporto di Egonu in termini di punti: appena uno in questo parziale e 10 in totale sin qui dopo tre set giocati. Strano per lei che nelle finali di Champions ha sempre fatto registrare ben altri score personali. Nel quarto grande equilibrio fino alle battute finali, con continui break e contro break, poi la palla che vale la finale la schiaccia a terra Gabi.[IN AGGIORNAMENTO]

    foto CEV

    La cornice – Il ‘volume’ del pubblico è così basso che dalla nostra postazione si possono udire nitidamente anche i passi delle giocatrici in campo. Un vero peccato per questo match che avrebbe meritato una cornice più adeguata. Con tre italiane su quattro presenti non si comprendono ancora una volta certe scelte logistiche della CEV, o di chi in Italia non sia stato in grado di organizzare un evento come questo. Una gran bella occasione persa, e dispiace dirlo. Nota di colore il lungo striscione esposto in una delle curve, evidentemente dai tifosi del Fenerbahce, con la foto di Alessia Orro e la scritta “Benvenuta principessa”. Questa, ormai non è un segreto, sarà la sua casa per le prossime due/tre stagioni.

    Starting Players – Lavarini a sorpresa lascia in panca Sylla e risponde con Orro-Egonu e Daalderop-Cazaute, Danesi e kurtagic al centro, Fukudome libero. Santarelli parte con le diagonali Wolosz-Haak e Gabi-Zhu, Chirichella e Fahr coppia centrale, De Gennaro libero.

    foto CEV

    1° set – Si parte subito con un rallypoint deciso da un muro di Fahr, poi risponde Egonu con due punti in fila e in fotocopia. L’ace sempre di Paola vale il primo break del match (4-2), poi la Numia allunga anche sul +4 (10-6) con un block vincente di Danesi. Al netto di alcune giocate degne di nota di Orro, Conegliano ricuce comunque lo strappo ai 15 con una appoggiata velenosa di Zhu nella terra di nessuno e poi mette anche la freccia con Gabi (16-18) costringendo Lavarini a fare due chiacchiere con la sua squadra. Il +3 delle Pantere porta la firma di Haak, che buca il muro avversario (18-21) costringendo la Vero Volley a un secondo timeout a stretto giro di posta. È l’allungo che decide di fatto questo primo parziale, con l’Imoco che alla fine lo porterà a casa con il punteggio di 21-25 (block di Chirichella su Egonu).

    foto CEV

    2° set – Come sempre accaduto in questa stagione, perso il primo set dopo essere stata rimontata la Vero Volley accusa il colpo, e l’inizio del secondo set ne è la controprova (1-5, 4-9). Per Conegliano gestire cinque punti di vantaggio è un esercizio fin troppo facile. Alle Pantere riesce praticamente tutto, dalla difesa all’attacco, dal contenimento a muro alle rigiocate, con Wolosz che esalta a turno le frecce del suo arco, da Haak a gabinetto, da Zhu alle centrali, giocando anche tante pipe ad alte percentuali. La forbice così si allarga inevitabilmente (10-17), ma Orro, che oggi evidentemente ha qualche motivazione in più per far bella figura, prova a suonare la carica andando anche a schiacciare (13-17). Peccato che Cazaute spari larga la palla che sarebbe valsa il -2 (14-18). Incredibilmente, però, la Vero Volley sembra aver sentito la scossa data dalla sua capitana perché ai 18 la situazione torna in perfetta parità con Egonu e a chiamare il tempo questa volta è Santarelli. Ace di Orro e si materializza anche il sorpasso delle lombarde, poi murone di Danesi su Gabi, mani-out trovato da Cazaute, altro block vincente di Anna ‘The Wall’ e l’Imoco in un amen si ritrova sotto di quattro (22-18). Davvero incredibile come sia girato il vento in questo set, che ora gonfia forte sulle vele della Numia. Nel finale a prendersi la scena è Egonu e alla fine si gira campo sull’1-1.

    foto CEV

    3° set – Equilibrio nei primi scambi del terzo parziale (4-4), poi arriva il break lungo dell’Imoco (7-10, 8-12). Lavarini getta nella mischia Sylla per Daalderop, poi il doppio cambio con Konstantinidou-Smrek, ma il gap non si riduce, anzi (13-17, 13-19). Conegliano è squadra capace di resettare subito, ed evidentemente ci è riuscita anche dopo il secondo set, nonostante averlo perso in quel modo, avanti di sette, poteva anche aprire delle falle nello scafo di Santarelli. Il terzo parziale invece scivola via veloce e si chiude con un netto 17-25.

    foto CEV

    4° set – Il quarto set si gioca nelle battute iniziali a suon di sorpassi e controsorpassi (4-2, 4-5, 10-8, 13-14). Superata la boa di metà set, nessuna delle due squadre dimostra di voler cedere un centimetro all’altra (ancora parità ai 17 e ai 18). Azioni prolungate, difese che si esaltano, attacchi che pescano conigli dai rispettivi cilindri. Insomma, un grande spettacolo di pallavolo per i pochi presenti qui e i tanti incollati alle Tv immaginiamo in Italia. A dare una nuova spinta all’Imoco è una discutibile invasione a rete ravvisata contro Milano dal secondo arbitro Michlic, poi le Pantere ci mettono anche del loro, pestano forte sull’acceleratore e scappano via (19-23). Il traguardo ormai è lì a portata di mano, Milano recupera fino al 23-24, ma a spalancare alle venete le porte della finale per il titolo continentale è alla fine Gabi.

    Numia Vero volley Milano 1A.Carraro Imoco Conegliano 3(21-25, 25-20, 17-25, 23-25)Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Pallavolo Supervolley dedica la copertina di maggio all’ottavo Scudetto di Conegliano

    Pallavolo Supervolley torna con il numero di maggio e dedica la copertina allo scudetto dell’Imoco Conegliano. Perché l’ottavo tricolore, il settimo consecutivo che permette all’Imoco di raggiungere la Foppapedretti Bergamo, racconta di come Conegliano non ha solo la squadra più forte, l’allenatore migliore e una dirigenza con una lungimiranza invidiabile.

    Ma di come resti al vertice nonostante i cambiamenti e le vittorie di cui non è mai sazia. Contro una Milano che nulla può, Wolosz, Haak, Zhu, Gabi, Fahr, Chirichella e De Gennaro hanno fatto la storia della pallavolo. Artefice di tutte le vittorie è la coppia De Gennaro-Santarelli. Lei, 500 presenze in maglia gialloblu “Grazie a chi ha sempre creduto in me e mi ha sempre voluto qua”.

    Lui, allenatore esigente, ambizioso e molto amato dalle atlete. “Sono orgogliosissimo di queste ragazze”. L’MVP delle finali, alla prima stagione in maglia Imoco, è Gabriela Braga Giumaraes per tutti semplicemente Gabi che si è integrata alla perfezione nella corazzata veneta e che racconta il suo primo scudetto in Italia. “Non mi interessa essere sotto i riflettori, l’importante è far funzionare il sistema. Questa è la mentalità che ci unisce. Abbiamo delle vere campionesse in rosa, ma ognuna pensa prima al bene collettivo”.

    E poi spazio al beach volley con l’intervista a Paolo Nicolai che parla della strada che prenderà la sua direzione tecnica del settore maschile. “Il mio obiettivo è restituire tutto ciò che ho ricevuto in questi anni”.

    All’addio al volley di Matteo Piano. “Sono talmente pieno d’amore, di stima e di affetto che non posso chiedere altro dalla pallavolo”. E il racconto di Papa Francesco scritto da Andrea Lucchetta che ripercorre lo stretto rapporto con il volley.

    Imperdibili come sempre le rubriche. La novità del 2025 si chiama “Nello spogliatoio di Pallavolisti Brutti” e i ragazzi più seguiti del web stavolta ci racconteranno come ognuno di loro si è avvicinato al volley e come funziona la loro squadra.

    Conosciamo poi il miglior muro del campionato, la centrale di Vallefoglia Sonia Candi che risponde alle domande del questionario “Time out”, mentre nell’intervista doppia si confrontano due giovani schiacciatori che hanno disputato un campionato eccellente e che ora puntano alla conferma in azzurro, Mattia Bottolo e Luca Porro.

    E poi il nuovo spazio per parlare della pallavolo nel mondo. Con “Vollaround the world” si analizza la nazionale iraniana insieme a Roberto Piazza e Tomaso Totolo.

    Ma ad aprire le danze è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta tocca al campione di basket protagonista per 13 anni in NBA, Marco Belinelli, rispondere alle sue domande.

    (fonte: Pallavolo Supervolley) LEGGI TUTTO