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    Binaghi: “Le Atp Finals del 2026 saranno ancora a Torino”

    Il numero uno della Federtennis: “Atp mi ha autorizzato a dire che le Finals 2026 saranno ancora a Torino”. Intanto i biglietti venduti per l’edizione 2025 crescono del 4,5%, mentre l’Inalpi Arena avrà 700 posti in più e 1.100 posti in più dalla prossima edizione. Per l’apertura del 6 novembre Max Pezzali e i Pinguini Tattici nucleari
    ATP FINALS 2025 E NON SOLO: IL CALENDARIO DEL TENNIS SU SKY

    “Atp mi ha autorizzato a dire che le Finals 2026 saranno ancora a Torino”. A dirlo è stato il numero uno della Federtennis Angelo Binaghi. Una grande notizia per il mondo del tennis e per lo sport italiano. Già dal 2019 era stato annunciato il quinquennio a Torino dal 2021 al 2025, e ora sappiamo che la storia proseguirà anche nel 2026. Nella location italiana a trionfare sono stati rispettivamente Zverev (2021), Djokovic (2022 e 2023) e Jannik Sinner, l’ultimo nel 2024.

    149mila biglietti, cresce il dato rispetto al 2024

    Ad oggi – giovedì 17 luglio – sono 149.410 i biglietti venduti per l’edizione 2025 delle Atp Finals, con un aumento del 4,5% rispetto alla stessa data dello scorso anno. A illustrare il dato è stato sempre il presidente Fitp Binaghi alla presentazione del masterplan dell’evento. “Quest’anno abbiamo un ulteriore incremento rispetto alla scorsa edizione – ha proseguito -, sono infatti cento i Paesi di provenienza degli acquirenti, dodici in più rispetto allo scorso anno, anche se continua a essere predominante domanda interna. Il sold out è assicurato”. LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Paolo Bertolucci: “Sinner-Alcaraz duopolio che durerà almeno tre anni. L’Italia stravincerà nuovamente la Coppa Davis. Su Djokovic e Cobolli…”

    Giancarlo Sali

    Pubblicato il

    Lug 17 2025

    La redazione ha avuto il privilegio di contattare, in esclusiva, Paolo Bertolucci. Con l’ex tennista abbiamo analizzato il momento di Sinner ed Alcaraz (partendo da Wimbledon), le residue ambizioni di Djokovic, le migliorie dei tanti tennisti italiani, la prossima Coppa Davis e la crescita di tutto il movimento tennis in Italia.

    Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Paolo Bertolucci, famoso ex tennista e commentatore sportivo italiano. Soprannominato “braccio d’oro” per il suo talento nel tennis, ha vinto in carriera 6 titoli nel circuito maggiore, disputando in totale 12 finali. Ha partecipato alla vittoria della Coppa Davis azzurra nel 1976, perdendo però con la Nazionale altre 3 finali gloriose. Campione anche di doppio, specialità in cui ha trionfato ben 12 volte (alzando altrettanti trofei) in coppia con Adriano Panatta.

    Con Bertolucci abbiamo parlato della recentissima vittoria di Sinner a Wimbledon, del duopolio con Alcaraz, ma anche degli altri tennisti azzurri, di Djokovic e della Final Eight di Coppa Davis di novembre.

    Salve Paolo Bertolucci, da un punto di vista prettamente tattico, qual è stata la chiave vincente di Sinner contro Alcaraz a Wimbledon? Cosa è riuscito a far meglio, rispetto a Parigi?

    Due sono state la chiavi di volta. A Parigi, sulla terra rossa, è possibile fare certe cose che Alcaraz ha compiuto bene, essendone uno specialista; sull’erba, però, sono impossibili da eseguire le stesse operazioni. E, poi, la stessa sconfitta di Parigi (giocando però una gara alla pari) ha dato la convinzione a Sinner di poter ribaltare la situazione sull’erba di Wimbledon.

    Gli ultimi due anni hanno eletto Sinner come miglior giocatore al mondo sul cemento. Quest’anno abbiamo visto che è super competitivo anche su erba e terra battuta. Può essere lui a rifare il Grande Slam dopo Rod Laver nel 1969?

    Se son loro due i veri e unici contendenti sì; se no diventa più difficile, perché avere anche altri giocatori sullo stesso piano renderebbe le cose molto più complicate.

    Ecco, questo giust’appunto volevo chiederle. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono destinati a dominare in lungo e largo il tennis per molti anni, oppure dietro a loro possono venir fuori altri competitor interessanti?

    Nei prossimi tre anni è difficile per me che si possa uscire da questo duopolio.

    Quale può essere ad oggi il maggior punto debole dei due tennisti dominatori del palcoscenico mondiale?

    Non hanno punti deboli e possono solo migliorare col passare degli gli anni. La conduzione del match è difficile nel tennis, sport dove non c’è contatto fisico. Qui conta anche il linguaggio del corpo, gli sguardi, cosa accade in certi precisi momenti: tutte queste cose ti portano ad avere l’abilità di ribaltare, migliorare e incanalare le partite, con esperienza. Djokovic, ad esempio, è un maestro in questo. Sinner ed Alcaraz lo possono diventare.

    Siamo un po’ lontani dalle Finals di Bologna del prossimo 18-23 novembre, ma come vede la squadra azzurra? L’Italia può bissare il titolo di Coppa Davis dello scorso anno?

    Noi siamo di gran lunga la Nazionale migliore al mondo. Se saremo al completo, solo un cataclisma potrebbe farci non vincere. Siamo nettamente i più forti. Poi, certo, vediamo anche le altre. Un esempio? La Spagna, senza Alcaraz, non vale nulla.

    Il tennis grazie a Sinner, ma anche alla Paolini, a Musetti, Cobolli, Berrettini, Sonego ecc. ecc. sta tornando ad essere uno sport di massa, secondo lei, da sport di nicchia appannaggio delle pay tv come era diventato?

    Indubbiamente siamo usciti dall’essere uno sport di nicchia perché non c’erano italiani forti in giro. Ora con Sinner e gli altri siamo competitivi in tutti i tornei del mondo e questo vuol dire aprire i cancelli a una massa di spettatori che seguivano poco, raramente o per niente prima. Oltre 6 milioni di telespettatori per Sinner a Wimbledon rappresentano un dato eloquente in questo.

    Il tennis è uno sport, comunque, più difficile rispetto agli altri. Bisogna stargli dietro per comprenderlo fino in fondo, vedere una partita ogni tanto non basta.

    Djokovic, a 38 anni, non vince un torneo del Grande Slam da due. Riuscirà a centrare il suo 25esimo Slam prima del ritiro?

    Sarà molto, molto difficile. L’aver raggiunto la semifinale a Parigi e Wimbledon a 38 anni dimostra che è un fenomeno, ma allo stesso tempo quelle sconfitte testimoniano che quei due (Sinner ed Alcaraz) fanno corsa a sé ormai.

    Ogni mese che passa è un anno per chi ha 38 anni. Lui è staccato dagli altri due big, ma gli altri sono ancora più staccati. Vincere uno Slam significa, comunque, che in semifinale devi battere uno dei due fenomeni, e in finale l’altro. È compito arduo!

    Chiudiamo, Paolo Bertolucci, con Flavio Cobolli che accede per la prima volta ai quarti di un torneo del Grande Slam e lo fa a Wimbledon, dove supera Marin Cilic e trova sul suo cammino Novak Djokovic. Si aspettava una crescita del genere da parte del tennista azzurro?

    Mi aspettavo una sua crescita sulla terra battuta, mentre nutrivo dei dubbi sulle altre superfici. Invece, nell’ultimo anno è cresciuto tantissimo ovunque. Quando si hanno: quella gamba, quel cuore e quella grinta si può andare molto lontano in questo sport.

    Lug 17 2025 LEGGI TUTTO

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    Atp Gstaad e Bastad 2025, il programma di oggi: partite e orari

    Due italiani in campo nella giornata di mercoledì 16 luglio (in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW). Il programma della giornata è aperto dal match tra Majchrzak e Buse nell’Atp Gstaad, poi ci si sposterà all’Atp Bastad per Mikael Ymer contro van de Zandschulp. A seguire i due italiani impegnati negli ottavi di finale del torneo svedese, con Pellegrino che sfiderà Griekspoor e Darderi se la vedrà con Elias Ymer. In chiusura il match tra Baez e Budkov Kjaer.

    Tutti gli incontri con Sky Sport Plus ed Extra Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA. LEGGI TUTTO

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    Atp Gstaad e Bastad, il programma di oggi: partite e orari

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    ATP Bastad, Darderi batte Collignon e vola al secondo turno

    L’azzurro supera il belga in tre set 6-2, 2-6, 6-2 e vola agli ottavi di finale dove se la vedrà con uno tra lo svedese Ymer e l’americano Boyer. Vittoria agevole nel primo set, match complicatosi nel secondo prima dello scatto decisivo nel terzo. I cinque tornei 250 (Los Cabos, Gstaad e Bastad al maschile, donne in scena ad Amburgo e Iasi) sono in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
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    Alexander Zverev si allena con Toni Nadal: lo zio di Rafa sarà il suo nuovo allenatore?

    Alexander Zverev sta attraversando un periodo delicato della sua vita lavorativa e personale. Dopo essere stato eliminato al primo turno a Wimbledon, infatti, il tennista tedesco ha poi deciso di annullare la sua partecipazione al torneo Atp di Gstaad. L’obiettivo del numero 3 al mondo è quello di tornare in campo al Masters 1000 di Toronto a fine luglio, e potrebbe farlo con un nuovo allenatore al suo fianco. E’ stato visto allenarsi a Maiorca alla Rafa Nadal Academy con Toni Nadal,  zio di Rafa. Come riportato da Sky Sport Germania, potrebbe essere lui il nuovo coach di  Zverev, con l’ex campione maiorchino nel ruolo di mentore aggiuntivo.

    “Per la prima volta nella mia vita ho bisogno di aiuto”
    Dopo la sconfitta al primo turno a Wimbledon, Zverev in conferenza stampa aveva rivelato: “A volte mi sento molto solo in campo. Ho dei problemi a livello mentale, è così fin dall’Australian Open. Sto cercando dei modi per uscire da questo vicolo cieco, ma continuo a ricadere nello stesso buco. Non è una questione di tennis, ma della mia vita. E non è una bella sensazione. Chiedere aiuto? Forse sì. Per la prima volta nella mia vita ne ho bisogno. Ho attraversato molte difficoltà in carriera, ma non mi ero mai sentito così vuoto come ora. Nemmeno quando vinco provo quella felicità e quella motivazione per andare avanti. E in uno sportivo di alto livello, questo si riflette chiaramente nelle prestazioni”.  LEGGI TUTTO

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    Wimbledon, i privilegi dei campioni: i diritti a vita dei vincitori del torneo

    Grazie al trionfo a Wimbledon, Sinner ha acquisito lo status di socio onorario dell’All England Club. Jannik avrà una serie di privilegi a vita: dall’accesso alle strutture durante l’anno (anche al di fuori del periodo del torneo), a due posti a vita riservati sul Centre Court. Ecco di quali vantaggi potrà godere il nuovo campione dei Championships
    IL DAY AFTER DI SINNER: LA GIORNATA LIVE LEGGI TUTTO