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    ATP Metz, forfait di Berrettini per il torneo 250 in Francia

    Niente Moselle Open per Matteo Berrettini. Il romano, risalito fino al n°36 del ranking ATP, si è infatti cancellato dall’entry-list del torneo 250 in programma la prossima settimana sul cemento indoor francese. L’ex finalista di Wimbledon, eliminato all’esordio a Bercy, chiude così il suo 2024 nel circuito, con tre titoli in bacheca conquistati sul rosso di Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel, un bilancio di 30 vittorie e 11 sconfitte e il ritorno in Top-40. Matteo ora resta in attesa di capire le scelte di capitan Filippo Volandri in vista delle Finals di Coppa Davis, in programma a Malaga dal 19 al 24 novembre, in cui l’Italia difenderà il titolo. Nonostante un finale di stagione non entusiasmante, Berrettini ha guidato gli azzurri a settembre nella fase a gironi di Bologna con tre vittorie su tre. Con Sinner certo di essere il n°1 azzurro, il romano è uno dei candidati principali per essere il n°2 della squadra che cercherà di mantenere l’insalatiera d’argento in Italia. 

    Anche Musetti si cancella dall’ATP Belgrado
    Poche ore prima, era arrivata la cancellazione dall’ATP 250 di Belgrado della prossima settimana anche da parte di Lorenzo Musetti. Il carrarino, uscito di scena al 1° turno a Bercy dopo la grande semifinale conquistata a Vienna, ha dunque deciso di utilizzare questo finale di stagione per ricaricare le pile e allenarsi in vista delle Finals di Coppa Davis.  LEGGI TUTTO

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    Dalla Serbia: Djokovic non parteciperà alle Finals anche se qualificato

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic potrebbe aver già chiuso il 2024 agonistico. Secondo indiscrezioni che arrivano dalla Serbia, il 24 volte campione Slam avrebbe deciso di non partecipare alle prossime ATP Finals di Torino anche se al termine del torneo di Parigi Bercy fosse tra i primi otto della Race to Turin. Novak è anche il campione in carica del torneo dei “maestri”, ricordiamo che lo scorso anno vinse la finale contro Jannik Sinner, vendicando la sconfitta subita dall’italiano nei round robin.
    Girano foto sul web che ritraggono Djokovic in vacanza alle Maldive con la famiglia, anche se non c’è una data certa di quando sono stati effettuati quegli scatti. L’ultima comunicazione ufficiale del campione è l’annuncio del forfait al Masters 1000 di Bercy. Poi silenzio. Sembra tuttavia difficile che Novak si prenda solo una manciata di giorni di allenamento per affrontare un torneo di altissimo livello come le Finals, dove ogni match di round robin si svolge tra i migliori della stagione.
    Nella Race del 31 ottobre, Djokovic si trova al sesto posto con 3910 punti. Dietro di lui Ruud (già uscito a Parigi Bercy), poi Rublev (anche il russo sconfitto nell’ultimo 1000 dell’anno), quindi De Minaur e Dimitrov, ancora in gara nel torneo parigino, come Tsitsipas oggi vittorioso su Cerundolo, ma a 3165 punti, quindi assai dietro al serbo.
    Non resta che aspettare la fine del torneo di Parigi Bercy e l’annuncio di Djokovic. Laconico il commento di Ivan Ljubicic, intercettato tra i corridoi di Parigi: “Djokovic? È al mare, in vacanza alle Maldive. Penso che ci siano il 50% delle possibilità che vada a Torino. Dipende da lui, se vuole giocare o meno”.
    Inoltre ricordiamo che Novak ha confermato la sua presenza a Buenos Aires per una esibizione con Del Potrò, il primo dicembre.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Atp Parigi Bercy, i risultati di oggi: Tsitsipas ai quarti

    Stefanos Tsitsipas conferma il suo feeling con Parigi-Bercy e si qualifica per i quarti di finale dell’ultimo Masters 1000 della stagione. Il greco, 10^ testa di serie e due volte semifinalista nella capitale, ha rimontato l’argentino Francisco Cerundolo. 6-7, 6-4, 6-2 in oltre due ore i parziali per Tsitsipas, che con questo successo resta in corsa per un posto alle ATP Finals: per poter continuare a sperare, però, dovrà necessariamente arrivare almeno in finale. Non prima delle 19 in campo Alcaraz contro il francese Humbert: in diretta su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW.  LEGGI TUTTO

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    Trevisan ai quarti a Jiujiang: Bondar battuta in due set

    Martina Trevisan nella foto – Foto Getty Images

    Martina Trevisan approda ai quarti di finale del WTA di Jiujiang superando l’ungherese Anna Bondar con il punteggio di 7-6 6-2 dopo due ore di battaglia. Un risultato importante per la tennista toscana, che cerca di chiudere positivamente un 2024 complicato che l’ha vista scivolare al numero 136 del ranking mondiale.
    Il match si è aperto con una fase molto equilibrata. Trevisan ha dovuto salvare diverse palle break, tra cui due nel settimo gioco. L’ungherese è riuscita a strappare il servizio nell’undicesimo game, ma l’azzurra ha reagito immediatamente con un controbreak a zero che ha portato al tie-break, vinto dalla toscana per 7-4.Dopo una palla break non sfruttata in apertura, Trevisan ha preso il comando delle operazioni nel secondo parziale. Decisivo il break nel quinto game, seguito da un altro nel settimo dopo quattro opportunità, che le ha permesso di scappare sul 5-2 e chiudere poi 6-2.
    Ai quarti di finale la fiorentina affronterà la testa di serie numero due Rebecca Sramkova, con l’obiettivo di raccogliere punti preziosi per entrare direttamente nel main draw dell’Australian Open 2025.
    WTA Jiujiang Anna Bondar0620 Martina Trevisan• 0760 Vincitore: Trevisan ServizioSvolgimentoSet 3Martina TrevisanServizioSvolgimentoSet 2Martina Trevisan 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 2-6Anna Bondar 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-4 → 2-5Martina Trevisan 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 2-4Anna Bondar 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 2-3Martina Trevisan 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2Anna Bondar 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1Martina Trevisan 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Anna Bondar 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 1*-1 2*-1 2-2* 3-2* 3*-3 3*-4 4-4* 4-5* 4*-66-6 → 6-7Anna Bondar 0-15 0-30 0-406-5 → 6-6Martina Trevisan 15-0 15-15 15-30 30-30 30-405-5 → 6-5Anna Bondar 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5Martina Trevisan 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5Anna Bondar 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4Martina Trevisan 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4Anna Bondar 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3Martina Trevisan 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3Anna Bondar 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2Martina Trevisan 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2Anna Bondar 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1Martina Trevisan 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Bopanna, 44 anni e non sentirli: “Non vedo perché dovrei smettere”

    Rohan Bopanna

    L’età a volte è solo un numero. Lo dimostra l’indiano Rohan Bopanna che tra pochi giorni sarà ancora una dei protagonisti alle ATP Finals in doppio (insieme all’australiano Ebden) alla veneranda età di 44 anni. Atleta naturale, il doppio si addice alla perfezione al suo tocco di palla, visione di gioco e servizio, tanto da esser diventato n.1 della specialità non a venti anni ma solo lo scorso gennaio, premio meritatissimo ad una carriera assai longeva, a suo modo unica. Gran sorriso, tanto impegno per i giovani del suo paese anche se mai sbandierato, l’indiano ha rilasciato una bella intervista al collega Varela di Clay, della quale riportiamo alcuni passaggi significativi per conoscere questo colto signore della racchetta, che non alcuna voglia di lasciare l’attività Pro.
    “Sono felicissimo del mio presente. Sono diventato n.1 quest’anno, vado in giro sul tour con mia moglie e mia figlia (di 5 anni, ndr), e sono sicurissimo che oggi, a 44 anni, batterei la versione di me stesso a 22”, afferma Rohan. “Sono il CEO della mia azienda, mi alleno, gioco, viaggio, non potrei essere più felice e non vorrei essere da nessun’altra parte”.
    “Il giorno della partita sono completamente pronto a giocare, non vedo l’ora. Mi piace scendere in campo, competere. Non è più una questione di soldi, è solo una questione di sensazioni, di gioia. Fai così tanti sacrifici quando sei giovane e nel tennis hai una carriera breve rispetto a lavori che puoi fare anche per 40 anni, quindi visto che gioco ancora al top, mi diverto il più possibile. Finché vinco tornei, i grandi titoli, non vedo il motivo per farmi da parte. Penso che sia una cosa meravigliosa e ispiro molte persone a casa, specialmente nella mia accademia. Quando torno e parlo con i bambini, sono così felici. È bello vedere che possono guardarmi giocare in TV e che posso condividere le mie esperienze con loro. Abbiamo appena avviato un fantastico programma in India per bambini in difficoltà”.
    Con la sua fama ed esperienza, Bopanna spera di poter avviare al tennis Pro un gruppo di ragazzi disagiati che ha portato nella sua Academy e che segue personalmente: “Abbiamo scelto 25 bambini su un gruppo 300 dal nord-est dell’India, a 3000 chilometri da Bangalore. 16 ragazze e 9 ragazzi. Stiamo fornendo loro vitto, alloggio, istruzione e lezioni di tennis. Tutto! Non avevano mai visto un campo da tennis o tenuto in mano una racchetta prima. Sto restituendo un po’ di ciò che il tennis mi ha dato. È stato davvero bello e una gioia vederli felici di giocare”.
    44 anni non sono pochi, ma lui non ci pensa: “Non penso mai all’età, perché quando scendo in campo siamo tutti lì solo per giocare a tennis nello stesso torneo. Se gli altri sono più vecchi o più giovani di me, non fa differenza. Siamo entrambi lì per vincere la partita. Non importa quanti anni hai. Giocare per sempre? Beh… non posso dire per quanto giocherò ancora, ma finché mi diverto con la competizione e i viaggi perché no? E la mia famiglia è qui che mi segue nei grandi tornei. Non avrei mai pensato che mia figlia mi avrebbe visto giocare dal vivo. Se mi fossi fermato a 35 anni, questo non sarebbe successo. Lei avrebbe detto, oh, mio ​​padre giocava a tennis. Oggi può dire che suo padre è un tennista”.

    Nel 2019 c’è stato un momento nel quale ha pensato, per l’unica volta al ritiro: “Fu nel 2019 perché non avevo più cartilagini nelle ginocchia. Avevo molto dolore! Volevo smettere alla fine di quell’anno. Durante la pandemia, in realtà, ho scoperto l’Iyengar Yoga. E questo ha cambiato tutto il mio percorso. Prendevo quasi due, tre antidolorifici al giorno perché le mie ginocchia mi torturavano. Non potendo giocare a tennis a causa dei lockdown, ho iniziato a fare queste sessioni di yoga quattro volte a settimana, sessioni da 90 minuti. E ha davvero rafforzato molti dei miei muscoli e tutto il resto. E sono passato da due, tre antidolorifici al giorno a nessun antidolorifico. Dal dolore a nessun dolore. Giocare col dolore è dura, diventa qualcosa da gestire ogni singolo giorno. Non vuoi svegliarti e avere dolore… Invece grazie all’Iyengar Yoga e l’aiuto di un bravo fisioterapista sono riuscito a fare un importante rafforzamento. È stato incredibile”.
    Fanno notare a Bopanna che l’India non più nel calendario ATP. “È triste, perché sono cresciuto guardando i migliori giocatori venire in India. Mi dispiace che abbiamo perso quell’ATP 250. In un modo o nell’altro, è un’opportunità per i giovani di guardare giocatori locali e internazionali. Guardare qualsiasi sport dal vivo, penso sia vera ispirazione. Ci sono così tante persone che sfortunatamente non possono viaggiare. Spero che torni presto, ma non so quanto tempo ci vorrà prima che torni di nuovo un torneo”.
    “Se potessi cambiare una cosa nel tennis, direi senza dubbio di tornare al normale terzo set per i doppi. Niente super tiebreak! Penso che sia più divertente, come nei Grand Slam”.
    “Cosa amo e odio dell’India? Amo di sicuro l’ospitalità, quando qualcuno arriva nel mio Paese non può dimenticare come è accolto, la nostra cultura si basa sull’accoglienza. Odio il traffico, ci sono troppe auto da tutte le parti, passi sempre ore e ore in fila, questo è terribile!”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Belgrado e Metz: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Anche Berrettini dà forfait

    Scritto da walden
    Scritto da Giallo Nasoè un torneo valido per le finals?

    L’anno scorso i due tornei post Bercy lo erano, quindi dovrebbe esserlo anche quest’anno, per cui dubito che chi ha già il posto alle finals parteciperà. Ci saranno quelli, come lo scorso anno Rune, che potrebbero acquisire i punti per un’eventuale ingresso all’ultimo. E qualcuno che poi giocherà la Davis due settimane dopo, come preparazione.
    Scritto da walden
    Scritto da Giallo Nasoè un torneo valido per le finals?

    L’anno scorso i due tornei post Bercy lo erano, quindi dovrebbe esserlo anche quest’anno, per cui dubito che chi ha già il posto alle finals parteciperà. Ci saranno quelli, come lo scorso anno Rune, che potrebbero acquisire i punti per un’eventuale ingresso all’ultimo. E qualcuno che poi giocherà la Davis due settimane dopo, come preparazione.

    Rispondo a te perché ricordi bene anche quest’anno i 2 tornei post Bercy valgono, lo scorso anno negli ultimi giorni ci furono tantissime cancellazioni, proprio perché non riuscendo più ad entrare neppure come alternates rinunciaronocomunque estratto del regolamentotradotto in italiano, in inglese rende meglio,la sezione è nel rulebook sotto WorldChampionshipB. Partecipazioni1) Elenco di selezione. L’elenco di selezione per l’evento sarà:a) I primi sette (7) giocatori nella classifica ATP PIF al lunedì successivo all’ultimo torneo ATP Tour dell’anno solare(calendar year),ultimo torneo del calendario delll’anno, seguiti dab) Fino a due (2) vincitori del Grande Slam di quell’anno, in ordine di posizione,posizionati tra otto (8) e venti (20) nella classifica ATP PIF al lunedì; seguiti dac) Giocatori posizionati otto (8) e sotto nella classifica ATP PIF al lunedì.
    quindi che i sorteggi avvengano prima non cambia e tenete conto che questo vale anche per gli alternates che portano a casa, lo scorso anno erano 150000$ più 80000 in caso di partita, o qualcuno non si ricorda la partita di Fritz e quella di Hurkacz contro Djokovic entrati come alt?C’è anche scritto nella pagina della NITTO atp finals sotto Format LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou esalta Draper: “È un top10”. Come è cambiato il tennis del britannico

    Jack Draper (foto Patrick Boren)

    Jack Draper è uno dei tennisti più “caldi” dalla seconda parte del 2024 e secondo il noto coach Patrick Mouratoglou vale già la top 10. Il britannico in effetti se guardiamo il live ranking ATP del 31 ottobre è molto vicino ai migliori dieci al mondo: con i suoi 2825 punti vede all’orizzonte Grigor Dimitrov, decimo con 3240. Se il 22enne di Sutton riuscisse nell’impresa di vincere il Masters 1000 di Parigi Bercy arriverebbe a 3725 punti, con la top10 di fine anno assicurata e pure una chance (che se remota) di qualificarsi per le ATP Finals. Lasciando da parte le varie possibilità legate a come si concluderà il torneo parigino, è indubbio che Draper dalla scorsa estate abbia cambiato passo. Finalmente a posto fisicamente, ha potuto allenarsi con continuità ed affinare il suo tennis in partita, diventando un avversario potente, completo e terribilmente scomodo per ogni avversario. Dotato di colpi penetranti e aggressivi, col plus delle traiettorie mancine che sfrutta in modo sapiente, Jack lo scorso giugno ha vinto a Stoccarda (battendo in finale Berrettini), quindi negli USA ha fatto i quarti a Cincinnati e soprattutto è arrivato in semifinale a US Open, stoppato solo da un immenso Jannik Sinner. Costretto al ritiro a Tokyo nei quarti, si è rifatto a Vienna, dove ha vinto il primo torneo 500 (superando Musetti in semifinale). Un’impennata di qualità e di risultati che secondo Mouratoglou lo rendono già un tennista competitivo al massimo livello.
    “È un grande giocatore, ho potuto vederlo dal vivo in diverse occasioni e ho notato quanto sia migliorato negli ultimi mesi” commenta il coach francese, attualmente al fianco di Naomi Osaka dopo un travagliato periodo nel box di Holger Rune. “Ritengo che ora sia molto più maturo in termini di tennis, di strategia, per come riesce ad esaltare il suo stile di gioco. Tutto sembra molto più consistente. E quando lo vedi vincere a Vienna, non pensi che abbia fatto qualcosa di straordinario, c’è riuscito perché quello è il suo livello. È migliorato molto quest’anno”.
    Per Mouratoglou il punto di domanda non è relativo al suo tennis, ma al suo fisico, che in passato l’ha bloccato a più riprese: “Penso che la grande sfida per lui ora sia quella di non infortunarsi perché si è infortunato troppo per essere così giovane. Se riesce a non infortunarsi, allora credo che sia sicuramente un giocatore da top 10, ci arriverà molto presto. È un tennista con colpi spettacolari e potenzialmente non ha limiti”.
    Draper ha giocato più di 60 partite nel 2024, un numero ragguardevole per un giovane che nelle stagioni precedenti era solito fermarsi più di una volta per problemi fisici. Una continuità di gioco che gli ha permesso di migliorare ogni fase del suo tennis. Per Mouratoglou, dove il britannico è nettamente migliorato è sul lato del rovescio e nelle scelte di gioco.
    “Penso che il suo rovescio sia molto migliorato”, afferma Mouratoglou. “In passato il suo rovescio non faceva molto male all’avversario. L’ho visto giocare a Vienna e ho notato come ora riesca a prendere la palla con maggior anticipo, colpendola in pieno ed esce dalle corde molto veloce. Quindi può fare molto male agli avversari con il suo rovescio, un colpo piuttosto piatto. E penso che abbia un piano di gioco chiaro, cosa che prima non era così ovvia e lo portava a cattive scelte ed errori. È molto solido e disciplinato in quello che fa. Credo che questi siano i due miglioramenti principali fatti quest’anno”.
    Un’analisi pianamente condivisibile. Draper è sempre stato uno capace di “spaccare” la palla con potenza e aggredire il campo, ma commetteva molti errori e il suo tennis era spesso disordinato. Inoltre era vittima di troppi alti e bassi, sia per una scadente condizione fisica che per lacune di tenuta mentale. Dopo la semifinale e a US Open Jack ha parlato in modo franco, ammettendo che in passato non sempre si era allenato con la dovuta forza e perseveranza poiché il cadere continuamente in infortuni lo faceva dubitare della sua tenuta e questo non lo lasciava libero di spingere al massimo. L’aver sistemato – si spera per sempre – le questioni fisiche con un cambio a 360° della preparazione e dell’approccio alla professione gli ha permesso per la prima volta in carriera di allenarsi con la dovuta continuità. Questo è stato il punto di svolta, gli ha svelato nuovi orizzonti: finalmente ha capito come funziona il suo corpo, fino dove lo possa spingere, alzando così a dismisura la qualità e quantità del lavoro in campo.
    Un’intensità mai raggiunta prima che gli ha aperto nuove possibilità in partita. Non più pallate sparate a casaccio, ma un tennis aggressivo e consistente, ricco di variazioni e colpi vincenti, il tutto sostenuto da quella fiducia in se stesso che latitava. Quando prende ritmo con la prima palla e spinge con sicurezza sulla risposta dell’avversario diventa pericolosissimo perché può cercare ogni angolo, ed è un fulmine nel correre avanti dopo essersi aperto il campo. Ha buona mano, ha potenza, non ha una vera lacuna importante dal punto di vista tecnico. Draper ha scoperto di aver un enorme potenziale e i risultati parlano chiaro. Servizio super, risposta aggressiva, può prendersi il punto con una bordata da fondo campo come attaccare la rete con ottimo timing e chiudere la porta di volo con tocchi secchi e definitivi. Jack probabilmente non riuscirà a sbarcare a Torino alle ATP Finals, ma nel 2025 sarà certamente uno dei protagonisti nei grandi appuntamenti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wta Finals 2024: partecipanti, calendario partite, gironi e regolamento

    Sta per alzarsi il sipario sull’edizione 2024 delle Wta Finals, in programma da sabato e fino al 9 novembre sul cemento di Riyad e in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. La prima di tre edizioni ospitate dalla capitale araba sarà un evento storico per il tennis italiano, rappresentato sia in singolare che in doppio. Jasmine Paolini, al debutto assoluto al master di fine anno, sarà chiamata agli straordinari, impegnata in singolare (dove la detentrice del titolo è Iga Swiatek) e in doppio con Sara Errani, campionesse olimpiche lo scorso luglio a Parigi. In entrambi i tornei l’Italia andrà a caccia della storia perché mai una tennista o una coppia italiana ha vinto le Wta Finals (unica a esserci riuscita Flavia Pennetta in doppio nel 2010, ma con l’argentina Gisela Dulko).

    Il regolamento delle Wta Finals

    Le Wta Finals (sia in singolare che in doppio) si giocano con la formula del girone all’italiana. Le otto partecipanti vengono divise attraverso sorteggio in due gironi da quattro e ciascuna disputerà tre incontri (tutti al meglio dei tre set) che assegneranno un punto alla vincitrice. Al termine della fase a gironi, le prime due di ogni raggruppamento accedono alle semifinali incrociate (la prima di un girone con la seconda dell’altro e viceversa). Infine la finale che assegnerà il Billie Jean King Trophy. LEGGI TUTTO