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    Medvedev riflette sulla sconfitta contro Sinner: Problemi alla spalla e prospettive future

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    DANIIL MEDVEDEV: Purtroppo, ho avuto dolore alla spalla, cosa che non pensavo sarebbe successa. È iniziato ieri durante la partita, ma credevo non fosse nulla, e spero ancora che non sia niente di serio. Dovrò fare dei controlli domani.Non mi ha permesso di servire come volevo, e con Jannik il servizio è importante, perché ora è un ottimo battitore, è difficile fargli il break, quindi bisogna servire bene, e senza il servizio è dura.Poi quando hai dolore, l’energia non è la stessa. Così, nel secondo set ho cercato di aumentare la mia energia, e mi ha aiutato un po’, ma comunque, senza il servizio, è difficile battere Jannik, ed è quello che è successo.
    D: È una stagione così lunga, ma la prossima settimana andrai in Arabia Saudita per un incontro di esibizione. Finora sei senza titoli in questa stagione, cosa significa questo per la tua annata?DANIIL MEDVEDEV: Sì, ho tre tornei a cui sono iscritto, vedremo se li giocherò, specialmente con i problemi alla spalla, i problemi, beh, questi sono iniziati ieri.Ma, sì, ho sempre detto,penso che nel tennis i titoli siano la cosa più importante, e allo stesso tempo sono abbastanza sicuro che ci siano forse, tra i primi 100, probabilmente circa 90, beh almeno 90 giocatori che vorrebbero la mia stagione anche senza titoli, quindi è così che è.E lo stesso, sai, sì, la stagione è lunga, e decidi i tornei che vuoi giocare. Hai molti tornei obbligatori, e quest’anno ho cercato di non giocare così tanto, ma, sì, comunque, sì, come dici tu, la stagione è lunga, ma facciamo quello che possiamo.
    D: Cosa pensi dei miglioramenti che Jannik ha fatto quest’anno?DANIIL MEDVEDEV: Sì, gioca bene, e penso che in questo preciso momento lui e Carlos siano probabilmente i migliori al mondo. Ma come ho detto, Novak, sappiamo di cosa è capace, e l’ha dimostrato di nuovo alle Olimpiadi, specialmente battendo Carlos in finale.Serve bene, serve molto meglio di prima, e anche oggi, dove tutto andava un po’ dalla sua parte, nei pochi momenti in cui forse avrei potuto avere un’occasione, ha servito molto forte. È molto costante, sì, voglio dire, è un grande giocatore. Penso che abbia delle statistiche pazzesche in cui non perde quasi mai prima dei quarti di finale, eccetera, quindi, sì, è un grande giocatore.
    D: Sei sorpreso di avere così tanti fan in Cina?DANIIL MEDVEDEV: No, per niente. Amo la Cina. Dico sempre che questa è probabilmente la mia tappa preferita dell’anno, Shanghai. Adoro tornare qui, amo il cibo cinese, amo il popolo cinese, quindi penso che questo amore sia reciproco, e non vedo l’ora di tornare, anche se non sono ancora partito.
    D: Quale sarà il tuo focus per il resto della stagione ora?DANIIL MEDVEDEV: Penso che ciò che è stato molto sfortunato oggi con la spalla è che stavo cercando di costruire qualcosa a Pechino e Shanghai, cercando di costruire come il fuoco, l’energia. Sono riuscito a farlo, anche nella partita con Carlos a Pechino, ero piuttosto soddisfatto della partita, il che è molto raro quando perdi e sei contento.Quindi, oggi sono davvero deluso, e non per il risultato ma perché non sono stato in grado di scendere in campo e continuare a costruire questa energia andando avanti. L’energia oggi, direi che non l’avevo a causa, purtroppo, della mia condizione fisica, e questo sarà il focus, cercare di riportarla indietro. Beh, prima di tutto rimanere in salute, e sperando non sia nulla, e poi se potrò giocare, cercare di riportare questa energia in campo. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Sinner show, domina Medvedev e vola in semifinale

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Non si può giocare a tennis meglio di così. Non è umanamente possibile. Veloce, aggressivo, preciso e intenso; sostenuto dal servizio, continuo in risposta, travolgente con la progressione nello scambio inserendo anche qualche palla rallentata per poi cambiare ritmo e attaccare col colpo vincente. Una prestazione stellare, vero e proprio “Jannik Sinner show” nei quarti di finale del Masters 1000 di Shanghai, dove l’azzurro domina con un perentorio 6-1 6-4 Daniil Medvedev, portandosi per la prima volta in semifinale nel maggiore torneo asiatico, dove probabilmente troverà di nuovo Carlos Alcaraz, nettamente favorito contro il ceco Machac. Una vittoria netta, limpida, in parte favorita da una spalla non al meglio del moscovita che forse gli ha impedito di spingere a tutta col diritto, ma da grande fighter Daniil non ha mollato sino alla fine, strappando l’unica palla break all’azzurro all’ultimo tuffo (peraltro per una palla mal giudicata da Jannik, che ha fermato colpevolmente il gioco) ma annullata da campione dal n.1. Medvedev dopo un primo set in cui è stato totalmente schiacciato dalla forza e aggressività di Sinner ha cercato di cambiare le carte in tavola: ha servito meglio, ha rallentato e poi ha giocato a tutto braccio, e ha pure cercato la via della rete con insistenza, ma non è mai riuscito a scardinare la sicurezza e controllo del tempo di gioco di Sinner, assolutamente padrone del campo sia in attacco che in difesa. Too good.
    Davvero un Sinner deluxe, tutto ha funzionato a dovere nel suo gioco e mai s’è avuta la sensazione che la partita potesse scappargli di mano o anche solo complicarsi. Impressionante il controllo di Jannik in ogni fase, non ha sbagliato quasi niente giocando rapido e allo stesso tempo consistente, in modo ineccepibile dal punto di vista tattico. L’azzurro ha risposto ad ogni contro mossa di Medvedev trovando la via ideale per annullarla. Impressionante come si è preso il break nel secondo set. Daniil sul 2 pari ha giocato i migliori colpi del suo match, grandi rischi e scambi condotti con efficacia, si è portato 40-0; esattamente nel suo momento migliore, Sinner ha alzato di nuovo l’asticella tenendo lo scambio, rallentando e quindi strappando improvvisamente a tutta, stroncando così il rivale. Forza brutale, tecnica e mentale.
    Un’ora e mezzo scarsa di tennis da incorniciare, una di quelle partite da salvare e riguardarsi quando si ha bisogno di qualcosa di buono, sorseggiando un buon caffè mentre fuori piove o fa freddo… Jannik ha servito 9 Ace – spesso in momenti importanti, come l’ultimo game, il più complicato del match – e nessun doppio fallo, vincendo l’85% dei punti con la prima palla campo (due su tre in gioco), ma non c’è numero che possa spiegare la superiorità tecnica e anche atletica mostrata dall’azzurro. Non è mai davvero andato in sofferenza, è partito forte servendo molto bene e rispondendo con profondità, controllando lo scambio con agio e anzi dando pure la sensazione di non tirare nemmeno al massimo della sua forza. Non ce n’era bisogno, tanto era sicuro nello scambio, sempre in controllo. Medvedev ha iniziato il match insistendo sulla diagonale di rovescio, con un palleggio discretamente profondo ma non così intenso. Probabilmente è stato “costretto” a farlo per la spalla non al meglio, che gli ha impedito di spingere a tutta col diritto (ha giocato vari diritti col taglio sotto in scambio, cosa rara a meno che non volesse “sgonfiare” al massimo il ritmo al nostro), ma per Sinner è stato fin troppo agevole controllare col suo eccellente rovescio il palleggio e quindi scegliere tra la botta a tutta velocità in lungo linea, oppure far un rapido passo a sinistra e tirare il diritto carico inside out in contro piede, soluzione questa che ha funzionato in modo eccezionale.
    Forte del controllo del gioco, Sinner è stato molto bravo nel buttarsi a rete e prendere molti punti, con attacchi così precisi da mandare all’aria anche l’ottimo passante e lob del rivale. Pure qualche smorzata perfetta a punire la posizione arretrata del russo. Contro un Medvedev meno intenso del solito, tutto è stato davvero comodo per Jannik, che ha chiuso con 26 vincenti, contro i 25 errori di Daniil. Nel secondo set “Meddy” ha provato ad alzare la voce, ha spinto di più, ma Sinner è stato perfetto nel servire benissimo e prendersi di forza, anzi di prepotenza, il break che ha spaccato definitivamente la partita. Una dimostrazione di qualità totale, e anche vittoria piuttosto rapida che non guasta per la gestione delle energie in questo finale di 2024. Questo successo impatta a 7 gli head to head tra Jannik e Daniil. Visto il 6-0 iniziale, si può dire che Sinner ormai sia mediamente superiore al rivale. In semifinale, molto probabilmente ci sarà di nuovo Alcaraz. Non prendete impegni per sabato, ci sarà grande tennis.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner scatta al servizio con un buon ritmo, servizio in campo e molto solido con il rovescio cross, a 15 chiude il game. Medvedev insiste nello scambio di rovescio, ma Jannik ha più pesantezza di palla, e poi è bravo a spostarsi sul diritto e tirare un vincente sulla riga. 0-30. Daniil gioca il suo schema migliore, rallenta e poi accelera all’improvviso, chiudendo lo scambio con una bordata cross imprendibile. Lampo di classe, ma la pressione di Sinner è clamorosa, e rischia una smorzata eccellente che poi chiude con un tocco in avanzamento. 15-40, due palle break per l’altoatesino. Male il russo, sparacchia un rovescio a metà rete che gli costa il BREAK, 2-0 Sinner. La partita è come bloccata sulla diagonale sinistra, Medvedev insiste lì, è il suo punto forte, ma …pure quello di Sinner, che gioca solido ed è il primo a cambiare con l’attacco di diritto inside out. Ne tira uno molto incisivo sul 30-0 e corre avanti a chiudere di volo con un tocco perfetto, per esecuzione e tempo della discesa a rete. Applausi e 40-0. Meddy si butta avanti, ma che LOB di Jannik, perfetto. Inizio perfetto. 3-0 con un parziale di 12 punti 2. Devastante. Medvedev mette in moto il servizio, due Ace, muove lo score. Ora il problema per lui è incidere in risposta. Tiene una posizione abbastanza aggressiva il russo, capisce che contro un Sinner così centrato lasciare troppo campo è mortale. La prima palla di Jannik funziona, prova a retrocedere Daniil per iniziare lo scambio, ma è troppo veloce ed aggressivo l’azzurro, pronto a tirare l’affondo nell’angolo ed avanzare per chiudere. 4-1 Sinner, non si può giocare meglio di così per efficacia. “Meddy” sembra incapace di trovare una via d’uscita se non fa la differenza col servizio. Il pressing di Jannik è totale, sul 15-30 arriva anche il doppio fallo del russo, che concede il doppio BREAK con un errore di rovescio di un metro, quasi oltre il corridoio. Si tocca la spalla destra il russo, sembra dolorante (ne aveva parlato in press conference), ma non c’è dolore che tenga, il tennis completo, veloce e consistente di Sinner è superiore. Trova pure l’Ace Jannik che lo porta 40-15, due set point. Altro Ace! 6-1, 25 minuti. Sinner perfetto: ha perso 3 punti al servizio, solo 2 errori e un totale di 25 punti a 9. Come dicono a Londra, “No Match so far”. Medvedev non pervenuto, poco intenso, totalmente schiacciato dal rivale.
    Arriva il fisioterapista, si lavora sulla spalla di Medvedev ma niente MTO. Daniil riparte al servizio, e spinge con buona velocità la palla, ma la velocità complessiva di Sinner nella copertura del campo, nei colpi e nella precisione delle traiettorie è molto, molto superiore. Impressiona come Jannik sia pronto a correre avanti e chiudere. Incredibile la precisione della risposta dell’azzurro sul 40-30, la mette cross un metro dopo la rete, angolo mortale e chiusura con un tocchetto di diritto. Siamo in paradiso. Un rovescio steccato da Jannik porta il game a Daniil, forse il suo primo vero errore finora nel match. Sinner gioca col pilota automatico, bel ritmo e basso rischio. Medvedev trova due bei vincenti a tutto braccio, ma non basta, 1 pari. Nel terzo game Medvedev commette due doppi falli di fila, disperato tentativo di non farsi aggredire sulla seconda palla. Segue un errore di Sinner (30 pari), poi l’azzurro alza il muro da dietro e il russo sbaglia. Palla break delicatissima… Medvedev la cancella col servizio. Jannik regala una smorzata di diritto bellissima, È il game più lottato del match, il moscovita gioca al massimo della spinta, ha rotto gli indugi capendo che di solo scambio non va da nessuna parte. A fatica, si porta 2-1. Nel quarto game Daniil gioca meglio, più attento a tirare traiettorie alte e profonde, guadagna campo e blocca più dietro Sinner. Si prende un paio di bei punti, ma Jannik è bravo a tirare due cambi in lungo linea ottimi, 2 pari. Sotto 40-0, Sinner è bravo a forzare il game ai vantaggi, imponendo una velocità superiore nello scambio. Bel tennis complessivo in questa fase, grazie a Medvedev, salito di livello. Impressionante la gestione tattica dello scambio di Sinner ai vantaggi, lento col back, poi centrale, poi accelera col diritto cross all’improvviso e si prende la palla break. Doppio fallo! Medvedev subisce un durissimo BREAK, esattamente nel suo momento migliore. E Jannik, da tiranno tennistico, gioca perfettamente in attacca, in difesa, al servizio. 4-2, allungo consolidato. Il russo vince il suo game e poi richiama il fisioterapista per lavorare sulla spalla. Torna in campo e prova a spingere molto, ma Sinner non sbaglia niente, 5-3. Jannik prova a chiuderla subito, dalla risposta costruisce e sposta il rivale, troppo intenso. “Meddy” si butta disperatamente a rete, gli va bene con un pizzico di fortuna. Ormai non scambia più Daniil, si butta avanti e via. Trova un paio di punti di qualità, del resto la mano non gli manca. Rimonta da 0-30 il moscovita, 5-4. Medvedev ci prova fino all’ultimo tuffo, da grande lottatore, ma con un Ace sul 30 pari Jannik ottiene il match point. Non va, la smorzata di Sinner col diritto stavolta è larga. Per la prima volta nel match un turno di battuta di Sinner arriva ai vantaggi. Incredibile: Sinner ferma il gioco, chiama una palla out ma invece è riga piena. Attenzione: palla break Medvedev, la prima del match. Che classe: Jannik lza il ritmo con l’angolo totalmente aperto, fa correre a tutta Daniil che alla fine cede. ACE! E secondo match point. Chiude a rete, gran servizio esterno e diritto al volo sotto rete. La vince di prepotenza, nettamente superiore. Medvedev non al meglio, ma Sinner è stato perfetto. Impatta gli head to head a 7. Bravissimo.

    [1] Jannik Sinner vs [5] Daniil MedvedevATP Shanghai Jannik Sinner [1]66 Daniil Medvedev [5]14 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 5-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 4-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace5-1 → 6-1D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 15-40 df4-1 → 5-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇷🇺 D. Medvedev

    Punteggio servizio
    314
    218

    Ace
    9
    3

    Doppi falli
    0
    4

    Percentuale prime di servizio
    66% (33/50)
    53% (31/58)

    Punti vinti con la prima
    85% (28/33)
    81% (25/31)

    Punti vinti con la seconda
    59% (10/17)
    22% (6/27)

    Palle break salvate
    100% (1/1)
    25% (1/4)

    Giochi di servizio giocati
    9
    8

    Punteggio risposta
    210
    56

    Punti vinti in risposta sulla prima
    19% (6/31)
    15% (5/33)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    78% (21/27)
    41% (7/17)

    Palle break convertite
    75% (3/4)
    0% (0/1)

    Giochi di risposta giocati
    8
    9

    Punti vinti a rete
    100% (7/7)
    73% (8/11)

    Vincenti
    26
    12

    Errori non forzati
    20
    25

    Punti vinti al servizio
    76% (38/50)
    53% (31/58)

    Punti vinti in risposta
    47% (27/58)
    24% (12/50)

    Punti totali vinti
    60% (65/108)
    40% (43/108)

    Velocità massima servizio
    213 km/h
    204 km/h

    Velocità media prima di servizio
    199 km/h
    184 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    145 km/h
    151 km/h LEGGI TUTTO

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    Jasmine Paolini accede ai quarti di finale del WTA 1000 di Wuhan

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Jasmine Paolini continua la sua impressionante corsa al WTA 1000 di Wuhan 2024, raggiungendo i quarti di finale con una prestazione dominante. L’azzurra ha superato la tennista russa Erika Andreeva con un convincente 6-3 6-2 in soli 72 minuti di gioco.La Paolini, testa di serie numero 3 del torneo e attualmente numero 6 del ranking WTA, ha dimostrato fin dall’inizio la sua superiorità tecnica e tattica. L’italiana ha messo in campo un tennis aggressivo e preciso, che non ha lasciato scampo alla sua avversaria.
    Il primo set ha visto la Paolini partire a razzo, portandosi rapidamente sul 4-0 grazie a due break consecutivi. Nonostante un leggero calo di concentrazione che ha permesso ad Andreeva di recuperare un break, la toscana ha mantenuto il controllo, chiudendo il set 6-3.Nel secondo parziale, la storia non è cambiata. Paolini ha continuato a dettare il ritmo, breakkando immediatamente l’avversaria e consolidando il vantaggio fino al 4-1. Da lì, la partita è stata in discesa per l’azzurra, che ha chiuso set e match con un perentorio 6-2.
    Questa vittoria è particolarmente significativa considerando che Erika Andreeva aveva impressionato nel turno precedente, sconfiggendo la sorella minore Mirra, numero 19 del mondo e semifinalista al Roland Garros. Tuttavia, contro Paolini, la russa non è riuscita a replicare quella prestazione.La tennista italiana ha mostrato una notevole solidità al servizio, concedendo pochissimo, e ha variato efficacemente il gioco, trovando soluzioni intelligenti per superare la difesa dell’avversaria. La sua capacità di mettere costantemente sotto pressione Andreeva è stata la chiave del successo.
    Ora, Jasmine Paolini attende ai quarti di finale la vincente del match tra la beniamina di casa Zheng Qinwen e la canadese Leylah Fernandez.
    WTA Wuhan Erika Andreeva0320 Jasmine Paolini [3]• 0660 Vincitore: Paolini ServizioSvolgimentoSet 3Jasmine PaoliniServizioSvolgimentoSet 2Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 2-6Erika Andreeva 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-5 → 2-5Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5Erika Andreeva 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-3 → 1-4Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3Erika Andreeva 15-0 30-0 40-0 40-150-2 → 1-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 0-2Erika Andreeva 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6Erika Andreeva 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-401-5 → 2-5Erika Andreeva 15-0 15-15 30-15 40-150-5 → 1-5Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-00-4 → 0-5Erika Andreeva 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-3 → 0-4Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-2 → 0-3Erika Andreeva 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Paolini ai quarti al WTA Wuhan: Andreeva ko in due set

    Quarti di finale con vista WTA Finals per Jasmine Paolini. L’azzurra è tra le migliori otto al WTA 1000 di Wuhan grazie alla netta vittoria su Erika Andreeva: 6-3, 6-2 lo score in un’ora e 11 minuti di gioco. Un risultato mai in discussione per Paolini, dominante dall’inizio alla fine contro la n. 70 al mondo, reduce dalla vittoria contro la sorella Mirra. L’azzurra ha giocato due set dal copione simile, ma con una sola differenza: nel primo set ha accusato un piccolo calo di concentrazione avanti 5-1 e servizio, mentre nel secondo parziale ha alzato l’attenzione nel momento decisivo. Per Paolini è il sesto quarto di finale stagionale in singolare, il primo da Wimbledon. Jasmine è ormai vicinissima all’aritmetica qualificazione alle WTA Finals di Riad. Già certa del posto in doppio con Sara Errani, l’azzurra è quarta nella Race di singolare con 5.145 punti.  LEGGI TUTTO

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    Challenger Olbia, Campinas, Shenzhen, Calgary e Saint Brieuc: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Federico Arnaboldi nella foto

    Dal 14 Ottobre 2024Olbia 🇮🇹 (ITA) EUR 125 HCampinas 🇧🇷 (BRA) USD 100 CLShenzhen (Longhua) 🇨🇳 (CHN) USD 100 HCalgary 🇨🇦 (CAN) USD 75 IHSaint-Brieuc 🇫🇷 (FRA) EUR 75 IH

    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Olbia (MD) Inizio torneo: 10/10/2024 | Ultimo agg.: 10/10/2024 08:43Main Draw (cut off: 0 – Data entry list: 03/01/24 – Special Exempts: 0/0)

    #entrylist_box .reset5218 {
    margin-top: -168px;
    }

    0. M. Landaluce0. M. Poljicak68. D. Lajovic108. D. Ajdukovic115. H. Mayot123. J. Kovalik137. M. Trungelliti138. C. Lestienne149. S. Napolitano152. J. Kym155. M. Gigante157. J. Fonseca178. J. Choinski181. K. Jacquet194. E. Nava198. C. Taberner199. S. Travaglia220. J. Barranco Cosano222. M. Janvier229. F. Arnaboldi240. E. YmerAlternates

    #entrylist_box .resetAlternates5218 {
    margin-top: -192px;
    }

    1. M. Landaluce (241)2. R. Molleker (245)3. A. Vavassori (247)4. Z. Piros (250)5. G. Mager (253)6. B. Paire (264)7. E. Dalla Vall (267)8. S. Vincent Ru (273)9. R. Bertola (292)10. D. Svrcina (295)11. G. Fonio (301)12. D. Novak (302)13. E. Kirkin (303)14. I. Gakhov (311)15. N. Sanchez Iz (313)16. H. Naw (314)17. J. Sels (320)18. C. Tabur (321)19. M. Poljicak (327)20. N. Basilashvi (329)21. J. Berrettini (332)22. D. Jorda Sanc (333)23. D. Merida (334)24. M. Geerts (340) LEGGI TUTTO

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    Gasquet si ritirerà a Roland Garros 2025

    Richard Gasquet

    Richard Gasquet in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe rivela che Roland Garros 2025 sarà il suo ultimo torneo. Il 38enne di Beziers, uno dei talenti più precoci di Francia e diventato iconico per il suo splendido rovescio a una mano, sapeva da tempo che la fine si stava avvicinando e nonostante l’amore viscerale per il gioco che ha accompagnato tutta la sua vita fin dalla tenera infanzia, alla fine ha deciso di mettere un termine al suo lungo viaggio competitivo. “Penso che sia il momento migliore per me per farlo”, spiega Richard, “questo è il miglior torneo per farlo. È magnifico, siamo fortunati essendo francesi a poter competere in posti così incredibili. La fine è sempre complicata, me lo hanno detto spesso tutti gli ex grandi giocatori, non è facile annunciarla. Non si sa mai quando, come, dove… Ma sarà lì comunque, la scelta migliore”.
    Un torneo che Gasquet, anche nei suoi anni top, ha sempre affrontato con troppa tensione per il peso delle aspettative molto alte in patria, anche quando era un top10 e sul rosso esprimeva il suo miglior tennis. Infatti è curioso che proprio a Roland Garros non abbia raggiunto il suo apice, ma altrove. Sulla terra parigina infatti vanta solo un quarto di finale (2016), mentre a Wimbledon ha disputato due semifinali (2007 e 2015) e una a US Open (2013).
    Oggi piazzato al n.133 del ranking, Gasquet afferma di non vivere questa decisione come “straziante”, ancora motivato dalla passione che lo ha spinto a gareggiare nei Challenger negli ultimi mesi, lontano dagli sfarzi di un tempo, ma con la solita dedizione. “Il tennis non è solo una questione di grandi partite, è viscerale. Quando ho vinto il Cassis Challenger (qualche settimana fa), sono diventato uno tra i tre più giovani, e allo stesso tempo tra i tre più anziani ad aver vinto Quel torneo. Questo riassume tutto il mio viaggio”.
    Gasquet vanta un best ranking di n.7 ATP. In carriera ha vinto 16 tornei, tutti di categoria ATP 250, passando ben 19 stagioni consecutive tra i migliori 100 del mondo (956 settimane di fila). Un giocatore amato da molti per il suo tennis classico ed elegante, ma rimasto un po’ “lì”, bloccato in un limbo tra il massimo livello dei super campioni e il piano medio. Probabilmente non è riuscito a fare il grande colpo in uno dei tornei maggiori per colpa di un fisico non così straordinario come i maggiori rivali della sua epoca, ma anche per la difficoltà di evolvere il suo gioco in una dimensione più offensiva, stazionando fin troppo dietro la riga di fondo a rincorrere e finendo sotto i colpi di rivali più attrezzati fisicamente e più aggressivi. Croce e delizia…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO