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    Six Kings Slam, tutto quello che c’è da sapere: calendario, orari e partecipanti

    Non chiamatela esibizione. Il Six Kings Slam, al via da mercoledì 16 ottobre a Riyadh, in Arabia Saudita, è molto di più. Il montepremi in palio, infatti, supera abbondantemente quello di ogni torneo dello Slam in programma, con i suoi 6 milioni di dollari riservati al vincitore. Il parterre è regale. In campo il n°1 del mondo Jannik Sinner, il n°2 Carlos Alcaraz. Ma anche due titani: Novak Djokovic e Rafa Nadal, in una delle sue ultime apparizioni prima del ritiro. Il torneo fa parte della Riyadh Season e promette spettacolo. 

    Six Kings Slam su Sky e in streaming su NOW
    In Italia, il grande evento sarà trasmesso su Sky e in streaming su NOW, sul canale dedicato, Sky Sport Tennis (203), sempre acceso e una copertura di altissimo livello, editoriale e tecnologico. Torna il racconto attento della super squadra di giornalisti e talent, con studi live sempre più all’avanguardia. Ampia copertura anche su Sky Sport 24 e sulle piattaforme digital e social di Sky Sport. Sul sito skysport.it ampia copertura del torneo con gli highlights di tutti i match coperti dalla tv, oltre al live blog di tutte le partite di Sinner e della finale. LEGGI TUTTO

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    Matilde Paoletti vince l’Itf Forte Village. Al via il quinto torneo

    Matilde Paoletti nella foto

    Vittoria italiana nel quarto dei sei tornei Itf Combined organizzati sui campi del Forte Village di Santa Margherita di Pula dalla Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna (300.000 euro di montepremi complessivo).Nel torneo femminile, Matilde Paoletti si aggiudica il titolo vincendo 3-6, 6-2, 6-2 in rimonta la romena Irina Bara, testa di serie numero 2. Per la 21enne perugina è il secondo Itf vinto in carriera, dopo quello di Verbier nel 2022.
    Ed è già iniziato il quinto torneo del ciclo autunnale. Giacomo Crisostomo (6-1. 6-2 a Gabriele Maria Piano), Mariano Tammaro (che non ha concesso giochi a Edoardo Carcangiu), Benito Massacri (3-6, 6-2, 14-12 contro Christian Fellin), Luciano Carraro (6-1, 6-0 su Daniel Lechner), Denis Constantin Spiridon (doppio 6-1 sullo slovacco Patrik Lapin), Giovanni Calvano (6-1, 6-2 su Samuele Tondelli), Jacopo Bilardo (6-2, 6-0 sul georgiano Konstantine Gogeliya), Alessandro Mondazzi (che ha approfittato del forfait del georgiano Aleksandre Metreveli) e Andrea Gola (6-0, 6-1 su Paolo Emilio Cossu Floris) sono approdati al turno decisivo delle qualificazioni maschili.Sconfitte per Mattia Secci (6-2, 6-0 dall’ellenico Dimitris Sakellaridis), Leonardo Iemmi (6-1, 6-3 dallo statunitense Kyle Overmyer) e Tobia Baragiola Mordini (doppio 6-2 dal cileno Benjamin Torrealba). LEGGI TUTTO

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    L’incredibile record di Sinner contro Djokovic (e altre statistiche di Jannik dopo il successo a Shanghai)

    Jannik Sinner celebra il successo a Shanghai 2024

    Il mondo del tennis celebra l’ennesima bellissima vittoria di Jannik Sinner, dominante anche al Masters 1000 di Shanghai, suo settimo titolo nel 2024 e terzo nella categoria massima a livello ATP. Con il successo agli Australian Open e US Open e il netto dominio nella classifica ATP, che lo vedrà chiudere la stagione da n.1, nessuno mette in dubbio il suo ruolo di miglior tennista al mondo in questa fase storica. Bellissime le parole spese da Novak nel corso della premiazione a Shanghai, dove ha affermato si rivedersi in Sinner per molti aspetti. Un’investitura che vale quanto un grande torneo o l’ennesimo record. Proprio un nuovo record segnato da Sinner con il trionfo in Cina merita di essere sottolineato, e riguarda proprio le sfide contro il serbo, il giocatore più vincente dell’era moderna del gioco.
    Infatti Jannik ha sconfitto il 24 volte campione Slam nella finale di Shanghai senza concedere alcuna palla break al fortissimo avversario, dato straordinario vista la qualità in risposta – e valore generale – di Novak. Non è la prima volta che accade: Sinner infatti ha sconfitto Djokovic anche all’Australian Open 2024 (in un match 3 su 5) senza concedere alcuna palla break. È un record assoluto: il campione azzurro infatti è diventato il primo giocatore a non aver concesso nemmeno una palla break in due partite consecutive contro Novak Djokovic (fonte Opta). Un dato singolare ed eccezionale, che conferma quanto Jannik sia migliorato al servizio, nella gestione dei suoi turni di battuta e a livello di concentrazione. Può sembrare una cosa piccola, ma non lo è affatto. Djokovic in carriera ha giocato la bellezza di 1346 partite ufficiali a livello ATP. Nessuno era mai riuscito a lasciarlo a secco di chance di break in due head to head consecutivi. Incredibile.
    Oltre a questa curiosità, ci sono altre statistiche notevoli segnate da Sinner.
    – Jannik è il terzo giocatore a vincere Australian Open, US Open e 3 o più ATP Masters 1000 su campi in cemento in una singola stagione, dopo Roger Federer (2006) e Novak Djokovic (2011, 15). Sinner è il più giovane dei tre.
    – Dominante su hard court: Sinner è solo il quinto giocatore di età pari o inferiore a 23 anni nell’era Open a vincere 6 o più titoli ATP su campi in cemento in un anno solare, dopo Jimmy Connors (1973), Ivan Lendl (1981), Pete Sampras (1994) e Roger Federer (2004).
    – Con i suoi 23 anni e 58 giorni, Sinner è il giocatore più giovane ad aver vinto il Masters 1000 di Shanghai
    – È anche il più giovane ad aver vinto 3 titoli ATP Masters 1000 in un anno solare da Rafael Nadal nel 2009 (lo spagnolo ci riuscì a 22 anni e 334 giorni).
    Sinner spaziale, il libro dei suoi primati si aggiorna continuamente. È bellissimo vedere come Jannik stia, torneo dopo torneo, seguendo le orme di campioni epocali come Djokovic, Federer, Nadal, Sampras, Lendl… tennisti eccezionali che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro sport. Bravissimo Jannik!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Da Olbia: Il resoconto di giornata con il programma di domani. Avanza al turno decisivo Andrea Picchione

    Andrea Picchione – Foto Yuri Serafini

    Luca Nardi e Mattia Bellucci guidano la truppa di dieci italiani ai nastri di partenza dell’Olbia Challenger. Sui campi in cemento del Tennis Club Terranova sono iniziate le qualificazioni del torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events. I protagonisti del Challenger tour sono tornati in Sardegna per la seconda edizione della manifestazione e molti di loro già da venerdì si stanno allenando in vista dell’appuntamento. Il sipario si è aperto con il sorteggio del tabellone principale. La caccia al titolo della prima testa di serie Luca Nardi partirà contro Javier Barranco Cosano, mentre nella parte opposta del tabellone il numero due del seeding Mattia Bellucci affronterà Maxime Janvier. Lunedì 14 ottobre insieme al completamento del tabellone cadetto, che potrebbe aumentare il numero di italiani in main draw, andranno in scena alcuni match di primo turno.
    Sorteggiato il main draw. Attesa per gli italiani – Le wild card assegnate a Luca Nardi e Mattia Bellucci hanno indubbiamente acceso le speranze di titolo tricolore dei tanti appassionati giunti al Tennis Club Terranova. I riflettori non sono puntati solo sui naturali favoriti, dato che sono al momento ben dieci gli italiani attesi in main draw. Si presenta da testa di serie anche Matteo Gigante, numero 7 del seeding che esordirà contro Rudolf Molleker. Ci sarà Andrea Vavassori, pronto al debutto contro l’ottava testa di serie Jan Choinski. La wild card classe 2007 Federico Cinà se la vedrà contro l’elvetico Remy Bertola, mentre per Federico Arnaboldi ci sarà il ceco Dalibor Svrcina. Molta curiosità per l’impegno di Samuel Vincent Ruggeri con l’ex 18 del mondo Benoit Paire e per il derby tra Stefano Travaglia e Jacopo Berrettini. Enrico Dalla Valle invece dovrà attendere la conclusione delle qualificazioni. Da non dimenticare i grandi talenti del tennis internazionale e già al primo turno sarà sfida tra due ex campioni Slam junior: la terza testa di serie Harold Mayot (Australian Open junior 2020) e il pupillo della Rafa Nadal Academy Martin Landaluce (US Open junior 2022).
    Buona la prima di Picchione – Nel pomeriggio della Cloto Arena, Andrea Picchione inizia con il piede giusto la sua avventura a Olbia. È suo il derby azzurro contro Alessandro Spadola, sconfitto con lo score di 7-5 6-2. Il tennista abruzzese sta vivendo la miglior stagione della sua vita e in Sardegna può mettere un altro importante tassello: “Non giocavo sul cemento da febbraio, quindi nei primi game ero un po’ teso e ho dovuto ritrovare le giuste sensazioni e le misure. Spadola gioca bene e nei primi game abbiamo lottato, poi nel secondo set mi sono sentito più libero. Sono contento di essere tornato a Olbia, lo scorso anno mi ritirai nel secondo di quali contro Jacquet, che poi vinse il torneo, adesso spero di staccare il pass per il main draw”. Questa settimana al suo best ranking di numero 346 ATP, Picchione in stagione ha conquistato anche i primi due titoli futures della carriera a Santa Margherita di Pula e Lesa: “Prima di quei successi avevo perso 6 finali nella categoria. Adesso sto provando il passaggio al circuito Challenger, cosa che richiede tempo e tante partite per adattarti al livello”. Si ferma invece all’esordio Massimo Pizzigoni. L’atleta in forza all’Enjoy Sporting Club di Roma, per l’occasione seguito da Riccardo Nobile, ha giocato ottimi sprazzi di partita e lascia la Sardegna con qualche rimpianto per non aver sfruttato due set point nel tie-break del secondo parziale. Avanza dunque l’iberico Alejo Sanchez Quilez, che si è imposto con lo score di 7-5 7-6(8).
    Cloto Arena – ore 10:00Carlos Sanchez Jover vs Laurent Lokoli Andrea Picchione vs Harold Mayot vs Martin Landaluce (Non prima 15:00)Dalibor Svrcina vs Federico Arnaboldi (Non prima 17:00)
    Campo 1 – ore 10:00Milos Karol vs Sergey Fomin Vitaliy Sachko vs Marco Trungelliti vs Carlos Taberner
    Campo 2 – ore 10:00Hynek Barton vs Alejo Sanchez Quilez vs Mili Poljicak vs Duje Ajdukovic LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic: ‘Sinner superiore nei momenti cruciali, ma il mio livello resta alto. Una delle mie peggiori stagioni, ma sono soddisfatto”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    D: Novak, oggi la fortuna non è stata dalla tua parte, ma quali aspetti positivi trai da queste due settimane a Shanghai?NOVAK DJOKOVIC: Credo ci siano diversi elementi positivi da considerare. Innanzitutto, ritengo che il livello del mio tennis sia stato davvero elevato in questo torneo, probabilmente il migliore dopo i Giochi Olimpici in termini di gioco, prestazione e combattività.Ho dato il massimo stasera. Considerando le circostanze, forse non mi sentivo al cento per cento in forma, ma devo riconoscere grande merito a Jannik per aver giocato meglio di me nei punti cruciali, e questo ha fatto la differenza. Meritava di vincere, è stato semplicemente superiore nei momenti importanti. Ciononostante, credo di aver giocato comunque una buona partita anche in finale oggi, il che mi dà motivo di credere di poter ancora competere a questo livello con i migliori giocatori del mondo. Spero di mantenere questo standard nei prossimi mesi e anche in futuro.
    D: Non esattamente il risultato che desideravi oggi, ma un torneo complessivamente straordinario. Potresti parlarci della tua resilienza e perseveranza a questo punto della carriera?NOVAK DJOKOVIC: La mia principale motivazione deriva dall’amore e dalla passione per questo sport, oltre al desiderio di continuare a competere. Sono proprio queste partite e sfide che ancora cerco: potermi misurare con i migliori giocatori del mondo, sui palcoscenici più prestigiosi, nelle finali dei più grandi tornei.È per questo che lavoro e continuo a spingermi oltre. Non so cosa mi riservi il futuro, cercherò semplicemente di seguire il flusso e valutare le mie sensazioni momento per momento. Ho ancora intenzione di competere e giocare la prossima stagione e, beh, vedremo fin dove arriverò.
    D: Qual è il programma per il resto della stagione?NOVAK DJOKOVIC: Il piano è di tornare a casa, ma in realtà, la prossima settimana c’è il Six Kings Slam in Arabia Saudita, quindi parteciperò a quello. Poi valuterò dove giocare successivamente.
    D: Sei andato così vicino al tuo 100° titolo in singolare in carriera. Quanto è importante per te raggiungere questo traguardo e cosa ha significato essere stato così vicino oggi?NOVAK DJOKOVIC: Beh, sarebbe un bonus se dovesse accadere. Certamente speravo accadesse oggi, ma non era destino. Devo continuare a impegnarmi per realizzarlo in un futuro prossimo, si spera. Non è un obiettivo di vita o di morte per me; penso di aver raggiunto tutti i miei più grandi traguardi in carriera. In questo momento, la mia attenzione è rivolta principalmente agli Slam e a vedere fino a che punto posso spingermi.Finché riuscirò a esibirmi come ho fatto questa settimana, e penso di poter competere alla pari con i grandi giocatori, sentirò ancora il bisogno di continuare a gareggiare e la motivazione per essere qui. Vedremo quanto durerà questa sensazione.
    D: La fine della stagione si sta avvicinando. Come ti aspettavi che andasse l’intera stagione all’inizio dell’anno e sei soddisfatto della tua prestazione fino ad ora?NOVAK DJOKOVIC: Beh, rispetto alla maggior parte delle mie stagioni precedenti, questa è stata una delle peggiori in termini di risultati. Ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato un momento in cui non avrei vinto Slam e mantenuto quel livello altissimo per così tanti anni consecutivi.E va bene così. Sono felice della mia medaglia d’oro alle Olimpiadi, che era l’obiettivo principale per quest’anno. Certo, avrei voluto ottenere almeno un titolo del Grande Slam o vincere un grande torneo, ma va bene così, è andata come è andata. È il tipo di stagione che devi semplicemente accettare e abbracciare. Sono più che soddisfatto di ciò che ho ottenuto nel corso della mia carriera, quindi vedrò quali nuove sfide mi attendono.
    D: Potresti commentare quali aspetti del gioco di Jannik ti ricordano te stesso?NOVAK DJOKOVIC: In generale, ogni colpo del suo repertorio. Ha migliorato enormemente il servizio, che è diventato una grande arma. È molto aggressivo da fondo campo, non appena ha una palla più corta, prende l’iniziativa. È molto solido sia di dritto che di rovescio, non commette troppi errori e cerca costantemente di togliere tempo all’avversario. Questo mi ricorda me stesso nel corso della mia carriera: è quello che ho fatto per così tanti anni con costanza, giocare un tennis a ritmo elevato, togliendo tempo all’avversario, in un certo senso “soffocandolo”, se vogliamo. È questo l’obiettivo: far sentire i tuoi avversari sempre sotto pressione con i tuoi colpi, la tua velocità, la tua presenza in campo. Jannik ha questa qualità e quest’anno è stato incredibilmente costante, davvero impressionante.
    D: La Cina ha dei tifosi molto leali e di supporto nei tuoi confronti. Immagino che tu abbia molte storie da raccontare, ma se dovessi nominare un momento specifico, un fan particolare o un regalo speciale, cosa diresti del tuo soggiorno in Cina?NOVAK DJOKOVIC: È difficile sceglierne uno perché, sinceramente, questi momenti speciali accadono quasi quotidianamente. Non ho questo tipo di supporto incredibilmente appassionato e devoto in nessun altro posto al mondo.In Cina, le persone aspettano letteralmente giorno e notte. Sono stato qui quasi due settimane e ogni singola notte sono lì davanti all’hotel, così come la mattina quando vado al tennis. È incredibile.Non so come esprimere la mia gratitudine. A volte è quasi imbarazzante, sai, che vengano ogni singolo giorno e mostrino così tanto amore, cura e rispetto. È un’esperienza unica, diversa da qualsiasi altro posto al mondo, senza dubbio. LEGGI TUTTO

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    ATP Shanghai, Ljubicic su Sinner: “Ha la costanza dei campionissimi”

    “I numeri parlano chiaro, in questo momento domina e speriamo per il pubblico italiano che lo faccia il più a lungo possibile”. Intervenendo dal Festival dello sport di Trento ai microfoni di Sky, Ivan Ljubicic ha commentato la vittoria di Jannik Sinner a Shanghai, ennesimo titolo (il settimo) del suo incredibile 2024. E se di “lungo termine” vogliamo parlare, secondo Ljubicic il numero 1 al mondo ha tutte le carte in regola per continuare a vincere e ad esserlo. Con una qualità in particolare: la costanza. “Ha il doppio dei punti di Alcaraz anche se hanno vinto due Slam a testa e questo dà il senso della sua costanza assurda, che è il segno dei campionissimi. Jannik e Carlos sono diversissimi come giocatori, come carattere e come tipologia di gioco: Jannik è più costante e se parliamo della classifica sarà più avanti di Alcaraz su tantissimi aspetti; forse non ha i colpi spettacolari di Alcaraz ma ha un tennis quasi perfetto”, dice Ljubicic. Stupito anche dalla “naturalezza” con lui Sinner accoglie i successi: “Un ragazzo così umile… Vince un torneo come Shanghai battendo Djokovic in finale e alza le braccia come a dire ‘domani è un altro giorno e ripartiamo’. Con questa mentalità è arrivato dove è arrivato”. LEGGI TUTTO

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    ATP Shanghai, Djokovic: “Sinner è stato troppo forte oggi, ha meritato”

    Il serbo, sconfitto da Sinner, ha perso la sua prima finale a Shanghai, ma ha ottenuto buone sensazioni per il finale di stagione, risalendo nella race e avvicinando la sua qualificazione alle Finals di Torino: “In questo torneo mi sento sempre speciale. Complimenti a Jannik, oggi ha meritato di vincere”. E a Federer, presente in tribuna: “Per la prima volta ho giocato una partita in cui c’eri, ma non in campo. Ci mettevi un po’ di pressione da lì”
    SINNER-DJOKOVIC, GLI HIGHLIGHTS

    “Oggi Jannik è stato troppo forte, ha meritato di vincere. Complimenti anche al suo team, alcuni di loro li conosco bene”. Le parole sincere e candide di Djokovic non ammettono repliche. Il serbo riconosce la superiorità dell’azzurro, al termine di un torneo però che ha visto anche lui esprimere un ottimo livello di tennis, tanto da riportarlo dalla nona alla sesta posizione della Race annuale.  LEGGI TUTTO

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    Sinner imperatore a Shanghai: doma un buonissimo Djokovic e vince il settimo torneo in stagione

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Lo sguardo di Djokovic a Sinner alla stretta di mano sul net racchiude un universo di fatica ed emozioni, e forse una dura consapevolezza: se Jannik gioca così, come potrò batterlo? Sinner monumentale nella finale del Masters 1000 cinese, una prestazione clamorosa per bellezza ed efficacia, la dolcezza di una macchina infernale per livello tecnico – agonistico, impossibile da arginare. Jannik batte una buonissima versione del 24 volte campione Slam per 7-6(3) 6-3, senza concedere una palla break e spaccando la partita in due mosse: un tiebreak stellare nel quale è volato avanti 4-0 con quattro giocate top; l’alzare da lì in avanti in modo vertiginoso la velocità complessiva di gioco nello scambio, impedendo così al fortissimo rivale di arrivare alla perfezione sulla palla come aveva fatto nel primo set, mettendo enorme pressione al suo servizio con la risposta e prendendosi di forza il break che ha di fatto chiuso l’incontro. Un Sinner mostruoso per efficacia, per gestione di ogni momento importante, per come ha fatto sentire in campo la sua presenza, quell’aura da dominatore che lo rende inafferrabile. Ma l’aspetto ancor più impressionante della vittoria odierna è come Jannik abbia trovato la soluzione immediata per stoppare ogni contro mossa e cambiamento tattico provato da un Novak irriducibile.
    Il serbo infatti c’ha provato con tutte le sue forze e la sua immensa classe: ha servito alla grandissima nel primo set, ha spinto molto, ha cambiato più volte le sue giocate e attaccato a più non posso con scelte sempre ottimali, ma non è bastato. Era difficile chiedere di più a “Nole”. Sinner si è difeso con lucidità e precisione, ha condotto i suoi turni di servizio in modo impeccabile tanto che non si è mai arrivati nemmeno ai vantaggi, e in risposta ha progressivamente aumentato la profondità dei suoi colpi, mettendo così sempre più pressione a Novak che infatti nel secondo set è calato alla battuta, sentendo la necessità di chiedere tutto e di più al colpo, andando alla fine in tilt. Sinner ha vinto su tutta linea: tecnica, tattica, per intensità e prestazione fisica, grazie a una freddezza e forza mentale clamorosa. È il settimo titolo in stagione per l’azzurro, sempre più n.1, sempre più leader e dominante. Un successo che porta a 4 pari gli head to head contro il campione di Belgrado (dopo che in settimana aveva impattato a sette anche il bilancio contro Medvedev rimontando il 6-0 iniziale).
    La partita è stata bella, intensa, ben giocata da entrambi, una vera enciclopedia per gestione tattica delle varie fasi, e anche durissimo scontro mentale tra due tennisti assai “pensanti”. Zero istinto e giocate cerebrali, a caccia di efficacia e tenuta, perché chi cede anche il minimo spazio del campo o tempo di gioco è perduto. In questo Jannik è il vero discepolo di Novak, colui che ne ha pianamente raccolto il testimone. Non si gioca MAI a caso, c’è sempre un pensiero e uno studio delle varie possibilità, analizzate all’istante per arrivare alla reazione motoria che genera la scelta di gioco. E, in modo incredibile, quasi sempre entrambi hanno scelto bene. Questa la bellezza del match, per chi ama vederlo in profondità. I due campioni si sono inizialmente studiati, cambiando le mosse per dar fastidio a quelle dell’altro. Djokovic era consapevole di non poter reggere tre ore di schermaglie a tutto braccio alla massima velocità, normale che i suoi 38 anni non possa pensare di vincerla di corsa contro il nostro, 14 anni più giovane. Per questo “Nole” si è affidato al servizio, davvero in grande spolvero e ricco di continue variazioni per non dare riferimenti alla risposta di Jannik, e l’ha fatto in modo perfetto nel primo set. Sinner a sua volta ha giocato all’avvio molto al centro, per cercare sensazioni, tarare la gittata a caccia della massima profondità e per non dare al serbo il vantaggio di poter spingere su angolo aperto alla sua velocità, dove diventa quasi imprendibile. Bene ha fatto Sinner ad attendere, a rintuzzare e studiare l’avversario, giocando più di rimessa e provando qualche giocata diversa per sorprendere Djokovic col contagocce, in modo da scatenarle al momento opportuno: il tiebreak. Infatti Sinner è stato cauto, paziente, ha imparato game dopo game come incidere, cambiando passo in modo allucinante nel tiebreak e all’avvio del secondo set. Nel decider ha punito l’attacco di Novak nel primo punto con un passante lungo linea, quando per tutto il set aveva sempre tirato il passante cross. Effetto sorpresa, mini-break e via, servizio e diritto pesante sul diritto di Novak, dopo che per tutto il set si era giocato in prevalenza rovescio vs rovescio. Altro effetto sorpresa, e scelta eccellente visto che nella straordinaria completezza del serbo la rincorsa a destra resta forse con lo smash il suo momento meno sicuro. Così Sinner ha spiccato il volo, si è preso di forza il tiebreak e, al servizio, dall’avvio del secondo set ha alzato di brutto la velocità generale dello scambio. Pazzesco come l’abbia fatto sbagliando pochissimo.
    C’è riuscito perché per i primi 50 minuti si è tarato in ogni colpo, in ogni angolo, trovando sensazioni positive e quindi lasciando poi correre il braccio a tutta una volta in vantaggio. Questo gli ha portato un duplice beneficio, tattico e mentale. Tattico perché Djokovic si è ritrovato a dover rincorrere ad un’intensità superiore e questo l’ha portato ad arrivare meno bene sulla palla, commettendo quindi più errori; e Mentale, perché pure sotto di un set ha avvertito il peso della situazione, del dover rimontare un avversario fortissimo, imprendibile nei suoi game di servizio e sempre più pressante in risposta. La risposta di Jan è diventata forte, fortissima, e Nole ha sentito il peso, e probabilmente anche un po’ di fatica dopo un set tiratissimo nel quale ha spinto tanto. Ha subito il break con un diritto vincente lungo linea magnifico di Sinner, e la partita di fatto è finita lì, perché Jannik non ha concesso niente. Tiranno. O… “nuovo Djokovic” se mi passate il termine. Sinner oggi a Shanghai l’ha vinta da Djokovic-Top, quando alzava il livello e controllava tutto, diventando imprendibile.
    Una prestazione meravigliosa, di una bellezza abbagliante e di una forza brutale. Quella del vero n.1 del mondo, sempre più vincente e leader del tennis mondiale. Federer e Alcaraz erano lì a vederlo. Chissà cosa si saranno detti ammirando cotanta prestazione.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale del M1000 di Shanghai inizia con Djokovic alla battuta. Parterre dei roi sugli spalti, incluso Carlos Alcaraz. Si scambia molto sulla diagonale di rovescio, la sensazione è che entrambi stiano studiando le mosse dell’altro. A 30 il serbo chiude il game con un servizio al centro preciso. Jannik vince a 15 il suo game scegliendo di giocare forte al centro, profondo ma con margine e senza aprire l’angolo al rivale. 1 pari. Nel terzo game Sinner continua a martellare al centro con ancor più velocità, un pressing per testare la capacità di tenuta del rivale alla massima spinta. Vince due punti, 0-30; Novak si affida alla battuta, 30 pari. Gioca con grande attenzione lo scambio il serbo, poi ancora servizio. Novak c’è (2-1). Quando si scambia a massima velocità, Sinner sembra averne di più, ma appena Djokovic prende il controllo dello scambio con meno rapidità e più angolo, allora la faccenda per il n.1 si complica assai. Con una buona prima esterna sul 40-30, Jan impatta 2 pari. Molto sicuro finora l’azzurro nei suoi game, tiene un rendimento costante e controlla il tempo di gioco. 3 pari, grande equilibrio e gran livello medio di gioco. Fondamentale l’aiuto del servizio, per entrambi, e in particolare per Sinner che spinge con più forza e rischia qualcosa in più. È bellissima la costruzione dello scambio dal centro dell’azzurro, gambe ben piegate e via ad aggredire la palla spostando l’avversario, ora cerca di più l’apertura dell’angolo rispetto all’avvio. 4 pari. Sicurissimo col servizio Djokovic, 84% di prime palle in gioco, comanda lui e si porta 5-4 col secondo turno a zero consecutivo. Decimo game, Sinner va in difficoltà. Sbaglia i tempi dell’attacco e subisce il gran passante di Novak, che intuisce la direzione, ci arriva prima e tira un bel rovescio; poi l’azzurro sbaglia per prima in uno scambio a grande velocità. 0-30, situazione inedita. Si affida alla battuta, molto efficace, 30 pari, quindi cambia marcia con una bordata di diritto cross che manda il serbo a correre a destra, e chiusura con lo smash. Altro bel servizio, quattro punti fila giocati alla perfezione. 5 pari. Ancora un turno di battuta a zero per Djokovic, non si gioca nei suoi turni, 6-5. Serve bene anche Jannik, ma Djokovic vince un bellissimo punto in scambio, con un’eccellente apertura del campo. Attacca col diritto pesante l’italiano, Tiebreak. Giusta conclusione visto l’equilibrio totale. Fantastico passante di Sinner sul primo punto: punisce il serve and volley di Novak con una risposta bassa e poi corsa a sinistra e rovescio lungo linea perfetto. Mini-break Jan, 1-0. Segue un Ace, 2-0 (sesto del set). Tremenda vivacità, potenza e aggressività di Sinner, non chiude lo smash (non facile) ma ri-attacca e di prepotenza si prende il 3-0. Con un errore in scambio Djokovic scivola sotto 4-0, una macchina infernale nel pressing l’italiano. Non entra la prima palla, questo è IL problema del serbo… ma con un bel diritto d’attacco vince il punto, 1-4. Bellissimo il rovescio lungo linea che fa ancora correre a destra Nole, che sbaglia. 5-1. Non molla la presa Djokovic, rischia a tutta col diritto e forza l’errore del nostro, recupera un mini-break, 5-2. Non entra la prima del serbo, ma è bravo ad attaccare con coraggio e toccare di volo con mano delicatissima, 5-3. Non va invece la volée nel nono punto, pesante il passante di Jannik ma qua si poteva far meglio, bastava la pura opposizione. 6-3, 3 Set Point Sinner. Il primo non va, risposta aggressiva di rovescio del serbo sulla seconda dell’italiano, 6-4. Ottima prima palla esterna. 7 punti a 4 Sinner. Come già scritto tante volte, Chirurgico Sinner, due grandi giocate al momento decisivo, il bellissimo passante nel primo punto, la pressione per l’errore di Nole sul quarto. Decisivi alcuni attacchi di Sinner contro il diritto di Nole, centellinati con sapienza.
    Secondo set, Sinner to serve. Djokovic non crolla affatto, continua a spingere aprendo l’angolo, ma Jannik è preciso nell’entrare nella palla e andare sopra alla velocità del rivale. 1-0. Torna a vincere un punto in risposta Sinner dopo tre persi a zero, bellissimo rovescio vincente lungo linea. Da 40-0 sotto, Sinner trova due ottime risposte e porta il game ai vantaggi, il primo in assoluto. Cerca il S&V Djokovic ma non entra il servizio… spreca qua un po’ Jannik, dopo una grande risposta sbaglia un rovescio per lui banale, e gli esce un “nooooo” eloquente. Era il momento di arrivare a PB, invece Novak con un contro piede di rovescio chiude il game, 1 pari. Esce un “nooo” anche dalla bocca di “Nole” dopo aver sbagliato un rovescio difensivo sotto la massima pressione del pusterese. Il parziale vede un ritmo ancora superiore rispetto al primo, scambi meno tattici e ricerca dell’affondo prima possibile. 2-1 Sinner. Impressionante la profondità della risposta di Sinner nel primo punto del quarto game, poi Novak si butta avanti ma il doppio passante di Jannik è una sentenza. 0-30. Bellissimo schema di Novak, due cross di diritto e poi via bordata lungo linea a chiudere. Applausi e 15-30. Ma la prima palla non entra… Ancora serve and volley, con passante, lob e poi ancora passante Sinner strappa finalmente le prime palle break dell’incontro sul 15-40! Ace, il serbo annulla la prima; INCREDIBILE diritto in corsa di Sinner, che arriva benissimo sulla palla e spacca la partita, BREAK per l’azzurro, micidiale come abbia sfruttato la prima possibilità. Bene l’azzurro a sfruttare il calo di prime palle del rivale, e sfruttare l’occasione. Livello mostruoso di Jannik in questa fase. Tira tanto e tutto gli sta dentro, pure una difesa clamorosa sul 30-0 con il rivale che ha spinto al massimo sulle righe. Deve fare miracoli l’ex n.1 per strappare un punto all’attuale n.1. Livello di gioco complessivo da N.1. Con un servizio e diritto vincente con i piedi i campo, Sinner respinge il disperato tentativo di reazione di Djokovic, 4-1. L’impennata nella velocità media di Sinner e il leggero calo al servizio di Djokovic ha indirizzato la partita nettamente dalla parte dell’italiano, che di par suo continua a servire “solo” sul 50% di prime in campo nel set, ma è terribilmente efficace col primo colpo dopo la battuta, prima o seconda che sia. Tutto troppo veloce ora per Novak, Sinner si porta 5-2 forzando gli errori del serbo. Il 24 volte campione Slam ovviamente non crolla, con un buon game resta in scia 3-5. Sinner serve per il titolo. Ottima prima palla esterna, 15-0, con il pubblico bello frizzante. Djokovic risponde sulla riga, ottimo controllo, 15 pari. Ci riprova Djokovic, non ha alternativa a mirare sulle righe, ma stavolta la risposta è out. 30-15. Servizio e schiaffo al volo. 40-15, Due Championships Point Sinner. ACE! Clamorosa prestazione di Sinner, come si è preso il tiebreak e il set, alzando la velocità complessiva e diventando imprendibile. ENORME!

    [1] Jannik Sinner vs [4] Novak Djokovic ATP Shanghai Jannik Sinner [1]76 Novak Djokovic [4]63 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3N. Djokovic5-2 → 5-3J. Sinner4-2 → 5-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-154-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-303-1 → 4-1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace2-1 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 ace 3-0* 4-0* 4*-1 5*-1 5-2* 5-3* 6*-3 6*-46-6 → 7-6J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace 40-305-6 → 6-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3N. Djokovic 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇷🇸 N. Djokovic

    Punteggio servizio
    306
    294

    Ace
    8
    4

    Doppi falli
    0
    0

    Percentuale prime di servizio
    61% (41/67)
    66% (38/58)

    Punti vinti con la prima
    76% (31/41)
    76% (29/38)

    Punti vinti con la seconda
    65% (17/26)
    60% (12/20)

    Palle break salvate
    0% (0/0)
    50% (1/2)

    Giochi di servizio giocati
    11
    10

    Punteggio risposta
    124
    59

    Punti vinti in risposta sulla prima
    24% (9/38)
    24% (10/41)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    40% (8/20)
    35% (9/26)

    Palle break convertite
    50% (1/2)
    0% (0/0)

    Giochi di risposta giocati
    10
    11

    Punti vinti a rete
    83% (5/6)
    45% (5/11)

    Vincenti
    22
    12

    Errori non forzati
    23
    23

    Punti vinti al servizio
    72% (48/67)
    71% (41/58)

    Punti vinti in risposta
    29% (17/58)
    28% (19/67)

    Punti totali vinti
    52% (65/125)
    48% (60/125)

    Velocità massima servizio
    209 km/h
    208 km/h

    Velocità media prima di servizio
    197 km/h
    195 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    160 km/h
    159 km/h LEGGI TUTTO